Personal Trainer a Domicilio: Conviene?

Personal Trainer a Domicilio: Conviene?
Ultima modifica 04.06.2020
INDICE
  1. Introduzione
  2. Problematiche
  3. Efficacia
  4. Controversie
  5. Conviene?
  6. Come Sceglierlo

Introduzione

La scelta di rivolgersi a un personal trainer a domicilio è in considerevole aumento rispetto al classico servizio di allenamento in palestra o centro fitness.

Personal Trainer a Domicilio

Esistono infatti considerevoli vantaggi nel reclutare un professionista che ci raggiunga tra le mura domestiche, al parco o nella strada sotto casa. In questo articolo cercheremo di capire meglio quali sono, avendo cura di mettere in luce anche eventuali criticità.

Problematiche

Problematiche di palestre e centri fitness

Il successo dei personal trainer a domicilio sembra maggiore nelle grandi città rispetto ai piccoli centri urbani.

I motivi sono verosimilmente legati ai primi due dei seguenti tre fattori:

  • Complicazione degli spostamenti: in città è facile perdere anche solo 20' per spostarsi anche solo di uno chilometro – a voler essere clementi. Se prendiamo in considerazione gli orari di punta, questo lasso di tempo raddoppia facilmente. Ma l'attività motoria non è l'unico impegno che obbliga le persone ad uscire di casa: lavoro, commissioni, accompagnamento dei figli o dei genitori ecc. Se ad ogni tratta si perdessero 40' (andata e ritorno), ipotizzando solo 3 spostamenti quotidiani, verrebbero dissipati circa 120' die (due ore). Peccato che la maggior parte delle persone si muova negli orari di traffico – altrimenti non sarebbero tali – quasi raddoppiando, come detto sopra, il tempo necessario. Non è una condizione sostenibile, il che spinge le persone a razionalizzare gli spostamenti, ottimizzarli, ma anche ad evitarli quando possibile. L'attività motoria è la prima ad essere "tagliata fuori";
  • Minor tempo a disposizione: può sembrare una ripetizione del precedente, ma non è così. Molte persone non hanno più tempo per recarsi in palestra, a prescindere dallo spostamento. I famosi 60' di macchina non sono l'unica dispersione; bisogna conteggiare anche la ricerca di parcheggio, cambio in spogliatoio, doccia e secondo cambio, e talvolta la ricerca di parcheggio sotto casa. Abbiamo perso altri 10' + 10' + 10' + 10' = 40' (sempre ad essere clementi). Escludiamo gli imprevisti. Ribadiamo, l'attività motoria è la prima ad essere "tagliata fuori";

In definitiva, per un'ora o un'ora e mezza di allenamento bisogna metterne in conto almeno tre. Considerando anche che bisognerebbe allenarsi almeno 3 volte a settimana per avere risultati soddisfacenti, a conti fatti dovremmo investire 9 ore ogni week. Il rapporto tra allenamento / tempo investito è di 1:3; davvero non soddisfacente.

Più generale invece, è la problematica legata alle emozioni vissute allenandosi in palestre e centri fitness:

  • Ambiente e contesto sociale: confusione, scarsa disponibilità del personale, compagnie non gradite, disagio personale (legato a sensazione di inadeguatezza, ad esempio per un eventuale sovrappeso), condizione igienica non ottimale, alto rischio microbiologico – di grande interesse soprattutto in corrispondenza delle influenze stagionali e mai attuale come ora, dopo l'epidemia da COVID-19 – ecc, sono tutti fattori che incidono negativamente sullo stimolo di allenarsi;

Questa problematica è tipica dei "neofiti", cioè coloro che si approcciano per la prima volta all'allenamento o non l'hanno mai fatto con costanza; talvolta, le ragioni di questa scarsa compliance al movimento derivano proprio da questi elementi. Infatti, avere una prima esperienza poco piacevole, soprattutto in un contesto nel quale "tutti" paiono sentirsi a proprio agio – spesso gli addetti ai lavori non aiutano – ha un forte impatto negativo sulla motivazione e sulla voglia di replicare l'esperienza.

Efficacia

L'allenamento in casa può essere efficace quanto quello in palestra?

Per rendere un allenamento efficace, sia esso fatto in casa, in palestra o in qualsiasi altro luogo, occorre rispettare alcune regole della metodologia dell'allenamento e applicarle nel contesto in cui ci si trova.

Quali sono queste regole? Ve ne sono tante, ma riguardo l'allenamento home fitness meglio concentrarsi su:

  • Intensità di allenamento per migliorare la muscolatura: per la tonificazione e la costruzione muscolare sarà sempre più efficace un esercizio ad alta intensità contro resistenza piuttosto che la "solita ginnastica". Per rendere più semplice il concetto, squat o affondi con manubri sono esempi di esercizi ad alta intensità contro resistenza, un corso di step o il jogging di quaranta minuti sul tapis roulant sono invece esempi di attività ginnastica o attività aerobica. Dunque basta dotarsi di qualche attrezzo per l'allenamento a casa – come una coppia di manubri componibili, dei dischi in ghisa, una fitball e un tappetino - per creare le condizioni adatte per rispettare questa regola. Per i più (soprattutto chi non ha bisogno di carichi elevati), non è vero che i corsi fitness e le attrezzature in palestra rendono gli allenamenti più efficaci di quelli a domicilio, come non è vero che per ottenere risultati allenandosi a casa bastino un tappetino e due bottigliette d'acqua.
  • Giusto equilibrio tra volume e intensità per dimagrire: per dimagrire si deve impostare l'allenamento in maniera tale che ci sia un rapporto corretto tra volume e intensità. Esercizi ad alto volume e bassa intensità, come la cyclette, permettono di ossidare una certa quantità di grassi. D'altro canto, ciò che aumenta maggiormente il metabolismo a riposo sono i muscoli; da qui la necessità di eseguire anche muscolazione pur volendo dimagrire. Senza contare che il dimagrimento "si fa a tavola", ragione per la quale senza una dieta corretta risulterebbe del tutto inutile "pedalare mezza giornata".
  • Continuità e progressione: la costanza negli allenamenti e la progressione dei carichi di allenamento sono principi fondamentali per raggiungere risultati tangibili. Decidendo di allenarsi 3 volte a settimana, sarebbe importante rispettare questa frequenza e non saltare le sessioni, come è necessario che il carico progredisca per stimolare miglioramenti continui.
  • Personalizzazione: non esiste un metodo di allenamento che vada bene per tutti, ecco perchè è sempre meglio preferire un personal trainer piuttosto che affidarsi a schede di allenamento generiche o video corsi di fitness a casa.

Controversie

Aspetti negativi del personal trainer a domicilio

Paradossalmente, le controversie del rivolgersi ad un personal trainer a domicilio sono strettamente legate ai possibili vantaggi; allenandosi a casa non si può godere dei seguenti benefici:

  • Spostamento e tempistiche: per molti, recarsi in palestra o ad un centro fitness equivale allo staccare la spina dal lavoro e dalla famiglia. Perdere tempo nel tragitto è anche un pretesto per guadagnare un'ora in più di aria fresca – si fa per dire, ovviamente. I lettori non travisino queste parole ma, soprattutto per i genitori, ritagliarsi un paio d'ore equivale "alla salvezza".
  • Contesto sociale: se da un lato qualcuno non gradisce certe compagnie, dall'altro le compagne esistono! Essere da una parte o dall'altra della barricata cambia notevolmente il punto di vista.
  • Motivazione: avere a che fare con persone che raggiungono risultati può essere molto stimolante, anziché scoraggiante.

La questione costo

Apriamo una parentesi a sé stante per ciò che riguarda i costi. Abbiamo deciso di inserirli nel paragrafo delle controversie perché la maggior parte dei lettori è qui che si aspetta di trovarli.

Un personal trainer a domicilio non costa di più rispetto a un servizio in palestra o in un centro fitness; vediamo perché:

  • I costi di spostamento sono a carico del PT, anche se ciò può determinare un rincaro sulla prestazione – a seconda del chilometraggio, ma di solito è un forfait. Tra questi bisogna considerare: carburante, usura del veicolo, possibili incidenti, eventuali contravvenzioni ecc.
  • Il tempo è denaro: come molti professionisti sapranno, il tempo ha un costo. Quanto guadagno all'ora? Ipotizzando 20 €, se necessitassi di 3 ore per allenarmi, sarebbero 20 * 3 = 60 € che perdo ad ogni sessione. Il PT a domicilio consente di risparmiare il 66 % su questa cifra.
  • L'abbonamento ha un costo: diciamo variabile da 20 € mensili fino a quasi 100 € (per alcuni centri che includono servizi extra). Facciamo una media di 40-50 €, includendo nord e sud Italia.
  • Il personal trainer a domicilio non dev'essere sempre presente: il professionista ci vedrà con cadenza da stabilire assieme, ad esempio una volta ogni 10 giorni, magari in corrispondenza di allenamenti differenti. Sarà sua premura eseguire test e misurazioni, ed eventualmente aggiornare l'allenamento. Ipotizziamo che per un'ora chieda circa 30 €, al termine dei 30 giorni avremmo una spesa viva di 90 €.

Con un abbonamento mensile di 45 €, sommando i costi di spostamento, imprevisti e lavoro non svolto, arriveremmo facilmente al tariffario del nostro personal trainer a domicilio.

Conviene?

Conviene rivolgersi ad un personal trainer a domicilio?

Dando per scontate le problematiche degli spostamenti e la potenziale efficacia dell'allenamento a domicilio pilotato da un personal trainer, sicuramente sì.

Reclutando un personal trainer a domicilio si evitano gli spostamenti inutili nel traffico, ottimizzando il tempo a disposizione senza rinunciare all'efficacia di un allenamento personalizzato – anzi, come abbiamo visto, talvolta aumentandola – e limitando sensibilmente lo stress giornaliero.

In questi casi, il personal trainer a domicilio può aiutare a creare un'esperienza di allenamento piacevole, che rappresenta il primo passo per instaurare una nuova abitudine legata all'esercizio e orientata al benessere fisico.

Come Sceglierlo

Come scegliere il personal trainer a domicilio?

Come abbiamo visto, allenarsi con un personal trainer a domicilio consente di mantenere efficacia nel confort domestico, senza spendere cifre eccessive.

Per approfondire: Come Scegliere il Personal Trainer

Pertanto, nella scelta del professionista occorre considerare questi aspetti:

  • Formazione: per prima cosa si deve valutare la formazione professionale del personal trainer, dunque assicurarsi che sia laureato in Scienze Motorie;
  • Esperienza: oltre alla formazione conta anche l'esperienza, intesa come l'insieme degli anni di lavoro, del numero di persone allenate e della loro soddisfazione;
  • Disponibilità e flessibilità: il servizio a domicilio nasce per essere comodo al cliente, pertanto il personal trainer deve rendersi disponibile a venire incontro alle fasce orarie e giorni comodi al cliente;
  • Attrezzature a disposizione: come scritto sopra, non basta un tappetino per rendere un allenamento a domicilio efficace, pertanto assicurarsi che il personal trainer abbia un set di materiali per l'allenamento a domicilio, come manubri componibili, dischi in ghisa, kettlebell e trx, oltre che attrezzi per la valutazione iniziale della composizione corporea come ad esempio un plicometro e/o un impedenziometro.

Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer