Pancafit®: Allungamento Decompensato ad Azione Globale

Pancafit®: Allungamento Decompensato ad Azione Globale
Ultima modifica 15.06.2021
INDICE
  1. Introduzione
  2. Cenni Storici
  3. Descrizione
  4. A Cosa Serve
  5. Benefici
  6. Come si Lavora
  7. Controindicazioni

Introduzione

In questo articolo parleremo di pancafit®, uno strumento concepito da Daniele Raggi, grazie al quale è possibile applicare il metodo dell'allungamento decompensato ad azione globale – anche detto Metodo Raggi®.

pancafit Shutterstock

Inizieremo con pochi cenni sulla nascita del sistema, passando ai sui suoi princìpi e descrivendo infine i potenziali effetti benefici che ne derivano.

Cenni Storici

L'ideatore di questo attrezzo e del metodo di lavoro ad esso connesso è il professor Daniele Raggi.

Tra il 1995 e il 1997, dopo aver subìto un grave infortunio in palestra e faticando nel recuperare, sperimentò molteplici tecniche riabilitative, grazie alle sue conoscenze di fisioterapista e mezierista.

Le sperimentazioni di portano all'ideazione di pancafit® che, una volta brevettata e diffusa, riscosse fin da subito un certo successo tra gli utenti ottenendo al tempo stesso l'approvazione di terapisti e vari operatori del settore.

Descrizione

La pancafit ha una struttura abbastanza semplice.

È composta da una base in ferro che, in fase di apertura, aderisce interamente al pavimento.

A questa struttura si articolano due tavole di legno, vincolate al centro della base metallica, libere di inclinarsi dal lato opposto per formare una struttura a "V" regolabile in apertura. Questa regolazione dipende ovviamente dalle esigenze di protocollo.

Pancafit® può essere associata a numerosi accessori (cuscinetti, cinghie blocca gambe, elastici per la tonificazione ecc.) necessari ad intensificare, migliorare e personalizzare la postura del soggetto trattato, facendogli ottenere il massimo dei benefici.

A Cosa Serve

A cosa serve pancafit®?

La pancafit® serve ad allenare la flessibilità muscolare in modo globale.

Se da un lato i muscoli sono capaci di contrarsi in modo attivo, non sono invece in grado di allungarsi se non in modo passivo.

Ipomobilità, alterazioni posturali e paramorfismi sono disagi estremamente diffusi; è quindi evidente che l'apparato locomotore abbia bisogno di maggior cura per conservare il proprio equilibrio.

Una delle problematiche più comuni è quella della retrazione muscolare, una condizione provocata dalla fibrotizzazione connettivale interna ai muscoli, ma reversibile passivamente per mezzo di trattamenti specifici su pancafit o massaggi.

I muscoli retratti scompensano sia il segmento corporeo primariamente interessato, sia altri distretti "apparentemente" lontani ma che subiscono secondariamente questa condizione.

Per fare un esempio banale, una retrazione della muscolatura lombare e dello psoas iliaco, soprattutto quando associata a una debolezza della muscolatura posteriore della coscia e dell'addome, possono facilmente determinare un'eccessiva rotazione anteriore cronica del bacino.

Piccoli ed apparentemente insignificanti traumi o contratture apparentemente risolti, possono invece provocare dolore e successivamente ipomobilità. La reazione dell'organismo è logicamente quella di compensare modificando la postura e rinforzando altri distretti, per scaricare quelli dolenti. Il risultato nel lungo termine è, quasi sempre, un sovraccarico con infiammazione dei distretti super reclutati.

L'instabilità o un dolore apparentemente impercettibile di una gamba da in piedi ad esempio, può portare il soggetto a caricare totalmente il peso corporeo sull'altra. Ciò grava inevitabilmente su articolazioni, legamenti, menischi ecc.

Con pancafit, rispettando questo principio causa-effetto, non si sollecita direttamente la zona dolorante che, generalmente, se non per traumi diretti, è una zona già stressata (ipercinetica).

All'opposto, si tratta la zona non dolente (ipocinetica) – tale per un "malfunzionamento" da ricercare nell'atteggiamento posturale e nelle abitudini del soggetto.

Interessanti ed utili possono poi essere i lavori da effettuare per decontrarre il diaframma che, a causa delle sue numerose inserzioni, della sua posizione centrale nel corpo e della sua importanza funzionale, se compromesso, può portare a vari problemi interessando addirittura gli organi interni.

Benefici

Chi può trarre vantaggio dalla pancafit?

  • Persone afflitte da lombalgia, dolore cervicale, contratture alle spalle, dolori articolari, pubalgia ecc.;
  • Persone che vogliano riabilitare la muscolatura dopo un trauma;
  • Persone che vogliano riequilibrare la propria postura;
  • Atleti di ogni disciplina che vogliano migliorare la propria performance sportiva;
  • Persone che abbiano difficoltà a rilassarsi e che vogliano scaricare le proprie tensioni e il proprio bagaglio emozionale.

Come si Lavora

Come si lavora con pancafit?

Il lavoro con pancafit si può articolare in diversi modi, a seconda delle esigenze specifiche da soddisfare, con durata variabile.

Le modalità principali sono tre:

  • Con il personal trainer: seduta di lavoro con un tecnico che valuterà la postura del cliente effettuando un colloquio in separata sede. Egli andrà a proporre un allenamento con esercizi specifici finalizzati al miglioramento delle problematiche da lui riscontrate (adatto a tutti gli utenti con problematiche e non, che vogliano fare un allenamento personalizzato per il proprio caso specifico);
  • Con il personal coach: vengono organizzati mini gruppi (da 2 a 4 persone massimo), in cui si andranno a eseguire esercizi su pancafit con due modalità: una parte in base alle diverse esigenze degli utenti, un'altra parte sarà composta da esercizi standard per il riequilibrio posturale. Precedentemente verrà fatta una mini analisi posturale da vestiti per valutare eventuali problematiche posturali evidenti (adatto a utenti con problematiche lievi o che abbiano già risolto problemi specifici con alcune sedute di personal);
  • Con pancafit® group: vengono organizzati gruppi che vanno dalle 7/8 persone fino a 20 circa in cui verranno effettuati esercizi standard per il riequilibrio posturale (adatto a utenti sani che si siano già sottoposti a sedute di personal o di coaching e che vogliano mantenere nel tempo i risultati ottenuti).

Controindicazioni

Pancafit ha delle controindicazioni?

Dando per scontata una certa gradualità nell'aumento del lavoro, non sono documentate controindicazioni particolari.

 Ciò non vuol dire che non si possa utilizzare pancafit in modo scorretto senza conseguenza.

Anche la presenza di patologie gravi, come assottigliamenti tendinei e degenerazioni articolari considerevoli, richiedono l'opinione del medico curante, o meglio, dell'ortopedico.

Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer