Cammini: i benefici dei lunghi trekking

Cammini: i benefici dei lunghi trekking
Ultima modifica 20.04.2022
INDICE
  1. Introduzione
  2. Camminare: modi diversi e preparazioni
  3. Cammini: benefici del trekking
  4. Perché fare un cammino

Introduzione

Intraprendere un cammino, sia esso una via percorsa prevalentemente da fedeli, come il Cammino di Santiago de Compostela o da pellegrini e crociati come la via Francigena, è sicuramente una forma di turismo spirituale, ma anche di allenamento. I benefici psicofisici di un trekking più o meno lungo sono stati evidenziati e ormai confermati. La semplice abitudine di camminare almeno 30 minuti al giorno rappresenta un toccasana per la salute. Aiuterà a mantenersi in forma, perdere peso, liberare le endorfine, affrontare lo stress e respirare a pieni polmoni. 

Camminare: modi diversi e preparazioni

Camminare è una delle forme di allenamento più semplici e comuni che si possano praticare. Tuttavia è utile distinguere la semplice camminata da Trekking, Hiking o escursionismo. Per trekking si intende un vero e proprio viaggio che si traduce, ad esempio in cammini, sentieri collegati, percorsi in montagna, tra sentieri e boschi, seguendo vie segnalate. Il contatto con la natura è massimo. La durata dei trekking può essere anche di diversi giorni, fino a intere settimane. 

L'Hiking ha molti punti in comune con il trekking, ma varia per intensità e durata. Anche il contatto con la natura è meno intimo ed intenso rispetto a quello vissuto, e la durata è giornaliera, da un paio di ore a mezza giornata; l'impegno atletico è maggiore: necessita di maggior preparazione fisica perché è più impegnativa di una semplice passeggiata in montagna. Fare escursionismo, invece, equivale a camminare nella natura seguendo un percorso (tracciato o meno), della durata variabile, da qualche ora ad un'intera giornata.

Cammini: un modo di viaggiare sostenibile

Lo sport più sostenibile in assoluto è quello che viene praticato all'aria apertaCamminare outdoor è il più comune e il più green. Ad impatto ambientale zeroè gratis, e ha notevoli benefici per il corpo e la mente. Con una camminata quotidiana di 30 minuti, infatti, si tonificano arti inferiori e glutei. Se la camminata la si fa in montagna, in boschi o su sentieri non lineari, si attivano anche muscoli della schiena e gli addominali. Se si utilizzano anche bastoni, come durante certe escursioni in montagna, o nel nordic walking, si allenano anche le braccia. 

Cammini: benefici del trekking

I benefici dei cammini, ossia del percorrere tracciati e sentieri per diversi giorni, quindi con costanza, includono:

  • Miglioramento della vista. Si cammina in mezzo alla natura, e comunque all'aria aperta, cosa che allontana gli occhi dall'esposizione a fonti di luce artificiale degli schermi di pc, telefoni e devices in genere.
  • Riduce il rischio di diabete e l'insulino resistenza. Camminare con costanza e a ritmo sostenuto aiuta a metabolizzare il glucosio e attiva tutto il metabolismo: l'insulina riesce così a metabolizzare correttamente gli zuccheri prevenendo il diabete.
  • Allena la muscolatura del 90% del corpo. Si allenano i segmenti corporei della porzione superiore, oltre agli arti inferiori, attraverso una stimolazione muscolare più estesa. Lavorano tutti i muscolidorsali, tricipitebicipitedeltoide, addominali, lombari.
  • Riduce il rischio di malattie cardiache. Camminare fa bene al cuore, migliora la funzionalità cardiaca e aiuta ad abbassare il colesterolo.
  • Aiuta a bruciare calorie e a perdere peso. Basta una camminata di 30 minuti al giorno per tenersi in forma. I trekking su  sentieri di montagna o tracciati con dislivello, anche minimo, contribuiscono a bruciare un quantitativo maggiore rispetto a quelle che si brucerebbe camminando su un tapis roulant.
  • Migliora la funzione respiratoria. Quando si cammina a lungo, la frequenza respiratoria tende ad aumentare: con ogni inspirazione si introduce nei polmoni una quantità di aria maggiore. La contrazione polmonare, inoltre, rafforza il sistema respiratorio.
  • Fissa il calcio nelle ossa. Camminare all'aria aperta, esponendosi anche alla luce diurna e al sole, contribuisce a fare il pieno di vitamina Dprodotta dal nostro organismo proprio attraverso l'esposizione solare. Ciò aiuta a prevenire l'insorgenza di malattie quali osteoporosi e rachitismo.
  • Antistress. L'endorfina e la serotonina, gli ormoni del benessere, vengono prodotti dall'organismo soprattutto durante l'attività fisica

Perché fare un cammino

Scarpe comode, zaino equipaggiato ma non troppo pesante, abbigliamento giusto, e bastoni da trekking, sono ciò che serve per intraprendre un cammino. La forza di volontà, inoltre, se si devono macinare diversi chilometri, è essenziale per portare a compimento la camminata, soprattutto se la durata è di diversi giorni o settimane. Chi decide di avventurarsi in un trekking lungo, per chilometri e tempi, come un cammino è solitamente spinto da ragioni di tipo religioso, chi ama e cerca il contatto con la natura, chi vuole circondarsi di luoghi e siti da scoprire e vede nel cammino una forma di turismo lento e sostenibile. 

Esiste un aspetto personale e psicologico, che è una componente fondamentale in questo genere di attività. Il conoscersi e il sapersi ascoltare durante il trekking, passo dopo passo, aiuteranno anche la sfera emotiva, e a ridurre lo stress derivante da azioni gravose o fonte di preoccupazione e ansia

 

Attenzione al rischio zecche