Zooplancton: Nutrizione Umana ed Ecologia
Cos’è lo zooplancton
Introduzione sullo zooplancton
Lo zooplancton è un tipo di plancton (insieme di organismi acquatici) eterotrofico (cioè che non è in grado di sintetizzare autonomamente il proprio nutrimento) che si nutre di batterioplancton, fitoplancton, altro zooplancton, organismi nektonici e di residui della decomposizione (attitudine detritivora).

La parola "zooplancton" deriva dal greco "zoon", che significa "animale", e "planktos", che significa "vagante". Come tutto il plancton, anche lo zooplancton si sposta continuamente negli oceani, nei mari e nei corsi interni d'acqua dolce.
Gli organismi che strutturano lo zooplancton sono generalmente microscopici e solo alcuni - come le meduse - hanno dimensioni più grandi e visibili ad occhio nudo.
Alcuni elementi dello zooplancton vengono pescati dall'uomo ed utilizzati per vari scopi. Ad esempio, il krill (piccolissimi crostacei) è impiegato nell'acquacoltura come foraggio per l'allevamento di alcuni pesci. Inoltre, dal krill si può estrarre un olio alimentare, generalmente usato come integratore, ricchissimo di omega 3 (EPA e DHA) e vitamine liposolubili.
La presenza di zooplancton nei mari e nei corsi d'acqua è fondamentale. Sta alla base della catena alimentare come preda di moltissime creature e, avendo un'attitudine anche detritivora, partecipa in maniera polivalente a sostenere l'equilibrio dell'ecosistema. Tuttavia, il crescente livello di inquinamento e la pesca professionale (del krill) stanno, in alcune zone del pianeta, compromettendo la densità di zooplancton con ripercussioni a dir poco preoccupanti.
Proprietà Nutrizionali
Proprietà nutrizionali dello zooplancton
Quando si parla di proprietà nutrizionali dello zooplancton, si intendono più precisamente le caratteristiche chimiche del krill. Il krill è una porzione dello zooplancton costituita da animali del Subphylum Crustacea, Classe Malacostraca, Superordine Eucarida e Ordine Euphausiacea. Le numerosissime Famiglie ed i vari Generi di krill colonizzano, anche se in maniera talvolta settoriale, tutti gli oceani e il Mar Mediterraneo.
Lo zooplancton è una fonte nutrizionale di proteine ad alto valore biologico, acidi grassi omega 3 e vitamina A; queste caratteristiche ne farebbero un degno esponente del I° gruppo fondamentale degli alimenti. Tuttavia, siccome non viene utilizzato per specifiche applicazioni gastronomiche, lo zooplancton non può essere considerato un vero e proprio alimento. Dallo zooplancton si ricavano invece pregiati derivati oleosi, ricchi di acidi grassi polinsaturi docosaesaenoico ed eicosapentaenoico, e di vitamina A; si usano principalmente come integratori. Inoltre, il krill dello zooplancton è anche un mangime molto utilizzato per l'alimentazione di animali domestici e pesci di allevamento.
Nel 2011, la Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ha pubblicato una lettera di non obiezione al riconoscimento dell'olio di krill come prodotto sicuro per il consumo dell'essere umano (GRAS).
Lo sapevi che…
La zona più densa di krill è l'Antartico, nel quale si stima possano sostare circa 400 milioni di tonnellate di piccoli crostacei. La pesca è comunque in aumento, con un + 39% tra il 2010-2014. I paesi che ne prelevano di più sono: Norvegia, Corea e Cina.
Zooplancton: acido eicosapentaenoico e docosaesaenoico
Prodotti nell'organismo a partire dall'acido alfa linolenico (ALA – tipico degli alimenti di origine vegetale come i semi oleosi, il germe dei semi amidacei, gli ortaggi, frutti ecc), pur essendo metabolicamente più attivi del loro precursore, l'acido eicosapentaenoico e il docosaesaenoico (EPA e DHA) non vengono considerati essenziali.
D'altro canto la via metabolica degli omega 3 è parzialmente condivisa dagli omega 6 che, essendo più abbondanti nella dieta, tendono a limitare la disponibilità degli enzimi. Per questa ragione si consiglia di frazionare l'introito alimentare di omega 3 assumendo non solo cibi ricchi di ALA, ma anche alimenti con EPA e DHA. Quando la dieta non è sufficientemente ricca di acido eicosapentaenoico e docosaesaenoico, può essere molto utile usare un integratore alimentare come l'olio di krill, l'olio di alghe, fitoplancton in polvere ecc.
EPA e DHA svolgono molte funzioni benefiche; le principali sono:
- Costituente di membrana cellulare
- Precursore di eicosanoidi antinfiammatori, che combattono l'infiammazione metabolica
- Antiaggreganti, fluidificano il sangue
- Migliorano il profilo della lipemia, soprattutto diminuendo i trigliceridi nel sangue
- Modulano la pressione sanguigna, riducendola se eccessiva
- Contrastano i danni gravi del diabete mellito tipo 2
- In giovane età supportano lo sviluppo di occhi e cervello
- Preservano l'attività cerebrale in terza età
- Possono migliorare l'umore contrastando certi sintomi depressivi
- Si ipotizza che agiscano positivamente sui quadri infiammatori sportivi degli infortuni a tendini, articolazioni e muscoli.
È tuttavia doveroso specificare che EPA e DHA sono nutrienti deperibili e non devono essere esposti a: luce, calore, ossigeno e radicali liberi. Per una maggiore conservazione si aggiungono (qualora la concentrazione naturale non fosse sufficiente) vitamine antiossidanti come i tocoferoli (vitamina E) ed alcuni retinolo equivalenti (provitamine A, come i carotenoidi, ad esempio il beta carotene, l'astaxantina, il licopene ecc). Inoltre, la conservazione degli oli ricchi di omega 3 deve avvenire possibilmente in frigorifero, in contenitori ermetici e scuri, per periodi di tempo limitati.
Concludiamo sottolineando che l'olio di zooplancton è qualitativamente superiore a quello di pesce (ad esempio di salmone) e di fegato di pesce (ad esempio di merluzzo). Eguagliato solo dall'olio di alghe (che non fanno parte del fitoplancton e sono invece pluricellulari), ha un ottimo grado di purezza e una bassissima concentrazione di inquinanti (mercurio, piombo, diossine ecc). È commercializzato prevalentemente in forma di capsule gelificate.
Sapore dello zooplancton
Lo zooplancton ha un gusto salato ed un sapore di pesce più intenso rispetto ai soliti gamberetti. L'esoscheletro a base di chitina, non digeribile, dev'essere rimosso prima della lavorazione.
Ecologia
Da cos'è costituito lo zooplancton?
Lo zooplancton è una categoria che racchiude una vasta gamma di organismi, con dimensioni variabili, tra cui piccoli protozoi e grandi metazoi.
Racchiude organismi oloplanctonici il cui intero ciclo vitale si sviluppa all'interno del plancton, ma anche organismi meroplanctonici che trascorrono parte della loro vita nel plancton prima di passare all'esistenza bentonica.
Sebbene lo zooplancton sia principalmente trasportato dalle correnti d'acqua, molti organismi sono provvisti di locomozione autonoma, usata soprattutto per evitare i predatori o per cacciare.
Principali gruppi dello zooplancton
I gruppi di zooplancton protozoici ecologicamente più importanti sono i foraminiferi, i radiolari e i dinoflagellati (alcuni mixotropici).
Tra i metazoi, invece, citiamo:
- Cnidari, come le meduse
- Crostacei, come i copepodi, gli ostracodi, gli isopodi, gli anfipodi, i mysidi ed il krill
- Chetognati (vermi)
- Molluschi, come i pteropodi
- Cordati, come salpide e novellame.
Abitudini ed attitudini alimentari dello zooplancton
Questa vasta gamma filogenetica comporta una certa variabilità nel comportamento alimentare; coesistono sistemi come la filtrazione, la predazione e la simbiosi con il fitoplancton autotrofo (microalghe).
Lo zooplancton si nutre di: batterioplancton, fitoplancton, altri zooplancton (anche cannibalismo), detriti e persino organismi nektonici. Di conseguenza, lo zooplancton si trova principalmente, ma non solo, nelle acque superficiali dove abbondano le risorse (fitoplancton o altri zooplancton).
Spostamenti e migrazioni dello zooplancton
Nonostante si sposti all'interno di oceani vastissimi, lo zooplancton può limitarsi a colonizzare anche una sola zona geografica. Le innumerevoli specie di zooplancton non sono distribuite casualmente e tantomeno uniformemente, bensì a chiazze.
Nonostante al di sopra del mesopelagico ci siano poche "barriere fisiche" ad impedire la migrazione dello zooplancton, alcune specie sono strettamente vincolate ai parametri di salinità e temperatura; altre invece possono resistere a gradienti molto più variabili.
La distribuzione dello zooplancton può anche essere influenzata da fattori biologici, così come da altri fattori fisici. I fattori biologici comprendono la riproduzione, la predazione, la concentrazione di fitoplancton e la migrazione verticale (sulla colonna d'acqua). Il fattore fisico che influenza maggiormente la distribuzione dello zooplancton è la miscelazione della colonna d'acqua che influenza la disponibilità di nutrienti e, a sua volta, la produzione del fitoplancton.
Ruolo biologico dello zooplancton
Lo zooplancton gioca un ruolo determinante nel mantenimento della catena alimentare acquatica. Questo perché, attraverso il consumo ed il processamento del fitoplancton, del batterioplancton e di materiale organico, lo zooplancton cresce ed assume il ruolo di risorsa alimentare per gli organismi di livello trofico più elevato (inclusi i pesci e alcuni cetacei). Essendo di piccole dimensioni, al crescere del fitoplancton (per esempio durante la fioritura primaverile), lo zooplancton risponde aumentando velocemente.
Zooplancton e colera
Lo zooplancton può anche fungere da incubatore di certe malattie infettive. Si è scoperto, ad esempio, che i crostacei dello zooplancton ospitano – o meglio veicolano – il batterio Vibrio cholerae (causa del colera). Questo avviene perché i vibrioni sono capaci di aderire all'esoscheletro chitinoso, ricavandone carbonio ed azoto, migliorando così la propria capacità di sopravvivenza.