Vodka
Ultima modifica 01.04.2020

Cos'è la Vodka

La vodka è una bevanda alcolica distillata, ad alta gradazione di etanolo. Si tratta di un superalcolico che contiene anche acqua e, talvolta, piccole percentuali di coloranti e aromatizzanti. Vodka

La vodka originale è ricavata dalla distillazione di patate o cereali fermentati, anche se alcune varietà più moderne utilizzano substrati differenti, come la frutta o lo zucchero raffinato.
Dal 1890, grazie alle direttive del chimico russo Dmitrij Mendeleev, la vodka standard di origine russa, ucraina, estone, polacca, lettone, lituana e ceca, deve contenere una percentuale di alcol pari al 40% in volume (80 proof). D'altro canto, l'Unione Europea (UE) ha stabilito un minimo di 37,5% vol. per qualsiasi vodka (caratteristica imprescindibile per rientrare in tale categoria). I tipi di vodka venduti negli Stati Uniti d'America, invece, possiedono una gradazione alcolica MINIMA del 40% vol..
La vodka viene bevuta tradizionalmente liscia e spesso refrigerata (soprattutto nei paesi dell'Europa Orientale che si affacciano sul Mar Baltico). E' anche comunemente usata nella formulazione di diversi cocktail e bevande di vario genere, come: vodka martini, vodka tonic, Screwdriver, Greyhound, Black o White Russian, Bloody Mary e Sex on the Beach.


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Aspetti Nutrizionali

La vodka "tradizionale" è un distillato con gradazione alcolica minima del 37.5 o 40% vol. Ciò ne preclude il consumo regolare, sistematico e frequente; inoltre, pur ipotizzandone un'assunzione sporadica, la porzione media NON dovrebbe superare i 40-80ml al dì.
La vodka è una bevanda "vuota", ovvero che non possiede nutrienti utili per la salute.
L'assunzione abbondante di vodka è sempre controindicata, non solo per i cagionevoli di salute, ma anche per le persone SANE; tale raccomandazione vale soprattutto in caso di: accrescimento, gravidanza e allattamento.

Le malattie che subiscono negativamente l'assunzione di vodka sono molte e di vario genere; tra quelle metaboliche citiamo in particolar modo: l'ipertensione, l'ipertrigliceridemia e la sindrome metabolica conclamata. Parallelamente, nuoce gravemente ai tessuti di certi organi come: reni, fegato e pancreas, aggravando o predisponendo all'insufficienza renale e/o epatica, a pancreatiti, neoplasie ecc. Va poi rammentato che l'alcol etilico risulta particolarmente irritante per le mucose, ad esempio quella dell'esofago, dello stomaco e dell'intestino, ed aumenta significativamente la secrezione acida gastrica. Tale condizione predispone all'aggravamento di patologie infiammatorie idiopatiche e non (come il morbo di Crohn e la retto-colite ulcerosa) e può anche originarne di nuove (coliti ad eziologia alimentare o mista e gastriti); a queste si possono accodare varie tipologie di complicanze, come l'ulcera gastrica o duodenale, il reflusso gastro-esofageo e l'esofago di Barrett (verosimilmente evolvibile in tumore dell'esofago).
In ambito sportivo, la vodka dovrebbe essere evitata o, tutt'al più, consumata nell'opportuna razione raccomandata. Ciò è giustificabile dal fatto che l'alcol etilico favorisce la disidratazione per aumento della diuresi, aspetto negativo in quanto peggiora il bilancio idro-salino già di per sé compromesso dalla sudorazione intensa. Infine, seppur con una certa variabilità, l'alcol interferisce con i cicli del sonno e non permette un riposo sufficiente al sistema nervoso centrale.
Concludiamo specificando che l'alcol interferisce anche nell'assorbimento e nel metabolismo dei farmaci e che, in caso d'abuso, aumenta il rischio di malassorbimento nutrizionale. Ricordiamo infine che si tratta anche di una molecola favorente la tossico-dipendenza.

La Vodka che Uccide

Pur essendo illegale, in alcuni paesi dell'est europeo è particolarmente diffusa la produzione di vodka fatta in casa (detta "da vasca da bagno"), poiché esentasse e facilmente vendibile a minor prezzo. Tuttavia, la distillazione non controllata della vodka conduce all'assunzione di elementi tossici che possono provocare: intossicazione, cecità o morte.
Nel 2007, in seguito alla manifestazione di ittero in diversi soggetti russi, è stato scoperto che nella produzione casalinga di vodka veniva utilizzato un disinfettante industriale che apporta fino al 95% di etanolo; ovviamente, oltre a quest'ultimo, il prodotto conteneva molti altri composti, tra i quali uno altamente tossico per il fegato. L'esito fu di oltre 1.000 casi di avvelenamento, dei quali 120 giunsero al decesso; purtroppo, anche i superstiti sono oggi destinati a perire, in quanto la cirrosi provocata dall'avvelenamento è potenzialmente fatale nel lungo termine.
Oltre a questo episodio, le stime documentano un volume di decessi annuo a causa della vodka che (solo in Russia) raggiunge centinaia di migliaia di casi all'anno.

Produzione

Senza entrare troppo nel dettaglio, ricordiamo che la produzione della vodka (prima dell'imbottigliamento) può essere sintetizzata in 3 o 4 passaggi fondamentali:

  • fermentazione,
  • distillazione,
  • filtraggio
  • eventualte aromatizzazione.

La vodka può essere prodotta da qualsiasi substrato amidaceo o zuccherino. Oggi, è ricavata prevalentemente da cereali come: sorgo, mais, segale e frumento (queste ultime due sono considerate le migliori). Certe vodka sono prodotte a partire dalle patate, dalla melassa, dalla soia, dall'uva, dal riso, dalle barbabietole da zucchero e, talvolta, sono perfino sottoprodotti della raffinazione dell'olio o della trasformazione del legno (40 degrees east: an anatomy of vodka - Nova Publihers).

Nonostante i paesi che rispettano un certo disciplinare di produzione insistano per una maggior tutela della bevanda, altre nazioni dell'Europa Centrale (come la Polonia) producono la vodka mediante la fermentazione di una soluzione di saccarosio, acqua e lieviti, piuttosto che da cereali interi. Negli Stati Uniti, molte vodka vengono prodotte utilizzando etanolo puro al 95% (distribuito da Archer Daniels Midland e Midwest Grain Processors); gli imbottigliatori acquistano l'alcol in grandi quantità, lo filtrano, lo diluiscono e commercializzano il prodotto con nomi che ricordano molto il termine "vodka".

Breve Storia

La nascita della vodka è un argomento tutt'ora piuttosto controverso, poiché le testimonianze ed i reperti storici risultano abbastanza scarsi.

Valori nutrizionali (per 100 g di parte edibile)

Vodka - Valori nutrizionali
Parte edibile 100%
Acqua 66.6g
Proteine 0.0g
Amminoacidi prevalenti -
Amminoacido limitante -
Lipidi TOT 0.0g
Acidi grassi saturi 0.0g
Acidi grassi monoinsaturi 0.0g
Acidi grassi polinsaturi 0.0g
Colesterolo 0.0mg
Carboidrati TOT 0.0g
Amido 0.0g
Zuccheri solubili 0.0g
Alcol etilico 33.4g
Fibra alimentare 0.0g
Fibra solubile 0.0g
Fibra insolubile 0.0g
Energia 233.8kcal
Sodio 1.0mg
Potassio 1.0mg
Ferro 0.01mg
Calcio 0.0mg
Fosforo 5.0mg
Tiamina 0.01mg
Riboflavina 0.01mg
Niacina 0.0mg
Vitamina A 0.0µg
Vitamina C 0.0mg
Vitamina E 0.0mg

E' ipotizzabile che la vodka sia nata in Europa orientale e che la prima produzione sia stata di origine polacca (nell'VIII secolo) o russa (riferita ai confini attuali, al termine del IX secolo). Secondo quanto citato dalla "Gin e Vodka Association" (GVA) la prima distilleria di vodka risale a più di 300 anni dopo la sua scoperta, come documentato dalla "Cronaca Vjatka" del 1174. All'epoca, la vodka era impiegata prevalentemente come medicinale ed, essendo prodotta solo per fermentazione naturale, conteneva un volume alcolico massimo del 14%. La distillazione e altre metodiche di purificazione furono introdotte solo nel 1700.

Cenni di Etimologia

Il nome vodka è un diminutivo del termine slavo "voda" (acqua), da interpretare come "poca acqua".
Il sostantivo "vodka" è stato registrato nel 1405 d.C. nella pubblicazione "Akta Grodzkie"; i relativi documenti sono depositati nel tribunale del Palatinato di Sandomierz, in Polonia. All'epoca, la parola vodka (wódka) riguardava altri prodotti come farmaci e detergenti cosmetici, mentre la bevanda era chiamata "gorzałka" (dal polacco antico "gorzeć‡", che significa "bruciare") o horilka (in ucraino:горілка). La parola vodka (scritta in cirillico) apparve la prima volta nel 1533, in relazione ad una bevanda medicinale importata dalla Polonia alla Russia grazie ai mercanti della Kiev Rus'.
La parola vodka è anche citata più e più volte nelle liste medicinali russe, poiché l'alcol venne utilizzato per molti anni come base per certi rimedi di sintesi. Va da sé che il termine vodka "potrebbe" essere un sostantivo derivato dal verbo vodit', ovvero razvodit' (водить, разводитьŒ), che significa "per diluire con acqua". Il vino di grano era un distillato di alcool a base di frumento (e non di uva!), pertanto "vodka di vino di grano" indicherebbe la diluizione in acqua di questa bevanda.
Anche se la parola vodka è riscontrabile negli antichi manoscritti e nei pittogrammi di Lubok, comparve nei dizionari russi solo a metà del IX secolo d.C. Venne inserita nel glossario russo-tedesco-ungherese di Samuel Gyarmathi del 1799, nel quale traduceva dal latino "vinum adustum".


Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer