Ultima modifica 18.10.2019

Generalità

Il tè bianco è una bevanda ottenuta per infusione delle foglie essiccate del tè, una pianta erbacea appartenente alla Famiglia Theaceae, Genere Camelia e Specie sinensis; la nomenclatura binomiale del tè è Camelia sinensis.
Il tè bianco è una bevanda che non ha una vera e propria definizione; infatti, a livello internazionale, esistono alcune differenze che continuano ad ostacolare il conio di un unico disciplinare.


Tè Bianco


Alcune fonti sostengono che il tè bianco rappresenta il frutto di una lavorazione minima, costituita semplicemente dall'essiccazione delle foglie, senza alcuna fermentazione o altre procedure. Altre affermano che il tè bianco dev'essere costituito esclusivamente dalle foglie giovani e dai germogli della pianta, eventualmente trattati al vapore per inattivare l'enzima polifenolo-ossidasi, e poi essiccati.
L'essiccazione del tè bianco è spesso di tipo naturale, ovvero all'aria aperta, ma viene utilizzata anche quella meccanica (aria forzata o altre). Curioso notare che, mentre per i vari tipi di tè ad essiccazione naturale si sfrutta l'azione dei raggi solari, nei tè bianchi più pregiati questa avviene nelle ore notturne; ovviamente, si tratta di una raffinatezza che dipende dal clima del luogo di produzione.
I germogli e le foglie giovani del tè bianco vengono raccolti soprattutto in Cina, principalmente nella provincia del Fujian; recentemente, la produzione è stata avviata con successo anche in Nepal orientale, Taiwan, Thailandia del Nord, Sri Lanka meridionale ed India.
Il nome del tè bianco deriva dalla sottilissima peluria color bianco argenteo sui germogli ancora chiusi della pianta. Al contrario, la bevanda non è bianca, bensì trasparente, color giallo chiaro quasi incolore e leggerissima sia all'olfatto, sia al gusto.

Composizione Chimica

Come anticipato, anche il tè bianco è una bevanda ottenuta dalla pianta Camellia sinensis
In misura differente rispetto a tè verde, tè giallo, tè oolong, tè rosso, tè nero ecc, anche il tè bianco contiene vari polifenoli, un insieme di fitonutrienti responsabili dei vari benefici salutistici tra i quali il famosissimo potere antiossidante.
Grazie al minor lavorazione, il tè bianco contiene il maggior numero di molecole fitoterapiche, altrimenti facilmente deperibili col calore. La quantità ed il rapporto dei composti fenolici del tè varia notevolmente da un tipo all'altro poiché, come abbiamo visto tra le generalità della bevanda, non esiste una sola tecnica di produzione. Peraltro, nonostante tutti i tipi di tè vengano ricavati dalla stessa Specie, è necessario ricordare che della stessa pianta esistono molti ceppi, simili ma non uguali. Volendo fare un paragone potremmo affermare che, dal punto di vista nutrizionale, la bevanda più simile a l tè bianco è quello verde.

Lavorazione

Il processo di base per la produzione del tè bianco è il seguente:

  • Raccolta delle foglie fresche
  • Appassimento
  • Asciugatura (naturale o meccanica)
  • Prodotto finito.

Il tè bianco appartiene ad un gruppo di tè che non necessita di tostatura, arrotolamento o rimescolamento e fermentazione.
Tuttavia, la scelta della materia prima dev'essere estremamente rigorosa; la scelta delle foglie, talvolta chiamata “spiumatura”, deve prediligere solo i germogli più giovani e provvisti di peluria (anche detti flowery orange pekoe). La percentuale di questi ultimi nel prodotto, eventualmente completata dalla presenza delle foglie orange pekoe, pekoe e pekoe souchong, è responsabile della qualità finale del tè bianco.

Proprietà Organolettiche

Il tè bianco è caratterizzato da un gusto dolce e sentori di freschezza piuttosto sviluppati; i cinesi usano aggiungervi petali essiccati di rosa o crisantemo.
La preparazione va effettuata portando l'acqua ad una temperatura compresa di 60-70C° ed immergendo le foglie secche in infusione per 12-15'.
Andrebbe bevuto, possibilmente, in una tazza di vetro e senza alcuna correzione con latte o limone.

Cenni Storici

Non tutti gli studiosi ed i commercianti concordano sulle origini del tè bianco così come lo conosciamo in epoca contemporanea.
Si tratta di una bevanda abbastanza recente, non più vecchia di un paio di secoli. E' ipotizzabile che le prime tracce storiche del tè bianco siano riconducibili ad una pubblicazione inglese nel 1876, dov'era classificato come tè nero, perché inizialmente i germogli venivano trattati al calore (per disattivarne gli enzimi ed i microorganismi).
E' spesso venduto con la dicitura “Silvery Tip Pekoe”, una variazione del suo nome tradizionale, o con le designazioni di “China White” e “Fujian White”.


Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer