Sprechi alimentari: come ridurre gli avanzi di cibo e fare del bene al Pianeta

Sprechi alimentari: come ridurre gli avanzi di cibo e fare del bene al Pianeta
Ultima modifica 29.10.2021
INDICE
  1. Introduzione
  2. Il cibo sprecato inquina tre volte
  3. Le strategie utili
  4. Comprare e mangiare anche la frutta e la verdura “brutte”
  5. Usare tutte le parti dei vegetali
  6. Fare la spesa più frequentemente
  7. Organizzare bene frigorifero e dispensa
  8. Fare un menu settimanale
  9. Conservare gli alimenti correttamente

Introduzione

Quella climatica è ormai una vera e propria emergenza mondiale; a sancirlo anche un documento del novembre 2019 pubblicato su BioScience, prodotto da un team globale di ricercatori e sottoscritto da 11.000 scienziati. Per questo, è sempre più urgente mettere in atto delle misure concrete per ridurre l'inquinamento e salvaguardare il Pianeta, come affermato anche da Thomas Newsome, PhD, docente all'Università di Sydney e coautore del documento "Il cambiamento climatico è arrivato e sta accelerando più velocemente di quanto molti scienziati si aspettassero. Anche se le cose vanno male, non tutto è senza speranza. Possiamo prendere misure per affrontare l'emergenza climatica". Fra le azioni che possono fare la differenza c'è anche la lotta agli sprechi alimentari: almeno un terzo di tutto il cibo prodotto, infatti, finisce nella spazzatura (alcune stime parlano del 40%), il che equivale, secondo il National Resource Defense Council (NRDC), a 1.250 calorie a persona buttate ogni giorno. È come se uscissimo dal supermercato con cinque sacchi di generi alimentari e ne lasciassimo due nel parcheggio.

Il cibo sprecato inquina tre volte

Gli sprechi alimentari fanno male tre volte al Pianeta. Infatti:

  1. con il cibo vengono sprecati anche l'acqua, l'anidride carbonica e il terreno utilizzati per la sua produzione. Il cibo non consumato che finisce in un bidone della spazzatura, dunque, è di per sé uno spreco di risorse;
  2. gli alimenti buttati vanno ad aumentare i rifiuti, che devono essere smaltiti, generando inquinamento;
  3. una volta che il cibo inizia a marcire, produce gas metano, contribuendo all'inquinamento secondo l'Environmental Protection Agency (EPA). Basti pensare che questo gas è la terza fonte di emissioni di metano legate all'uomo negli Stati Uniti.

I numeri dell’emergenza

1,3 miliardi: le tonnellate di cibo sprecate ogni anno
3,3 miliardi: le tonnellate di anidride carbonica immesse ogni anno nell'atmosfera che derivano dallo spreco
795 milioni di persone: le persone che soffrono la fame nel mondo e potrebbero essere sfamate con un quarto del cibo sprecato 

Le strategie utili

Secondo l'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura, oltre il 40% degli sprechi di cibo avviene a livello di vendita al dettaglio e di consumo, il che significa che tutti possono fare qualcosa per migliorare le cose. Ecco da dove iniziare.

 

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Comprare e mangiare anche la frutta e la verdura “brutte”

Frutta, verdura, radici e tuberi (come patate dolci, ravanelli, carote, eccetera) hanno i tassi di spreco più alti di qualsiasi altro cibo: arrivano a punte de 40-50 percento. La ragione? Le persone sono piuttosto superficiali quando si tratta di raccogliere e scegliere i prodotti da portare in tavola: possono non comprare una mela a causa di un difetto innocuo e quella mela finirà, dunque, per finire nella spazzatura. Per combattere gli sprechi alimentari è importante smettere di dare così tanta enfasi all'aspetto e considerare tutto il buono che c'è all'interno degli alimenti.

Usare tutte le parti dei vegetali

Tutte le parti dei vegetali possono essere utilizzate per cucinare: lottare contro gli sprechi alimentari significa anche ridurre il più possibile gli scarti. Le foglie verdi che si trovano sulle cime di verdure come rape, carote e barbabietole, per esempio, oltre a essere commestibili fanno bene: possono essere saltate in padella, usate per montare un pesto o mescolate in un hamburger vegetariano fatto in casa.

Fare la spesa più frequentemente

Cercare di non acquistare troppi cibi deperibili insieme, come frutti di bosco, frutti di mare, pomodori, lattuga ed erbe fresche: comprarli in quantità ridotte, aumentando la frequenza con cui si fa la spesa. In questo modo, si avranno maggiori probabilità di usarli prima che vadano a male.

Una volta alla settimana, poi, rovistare nel frigorifero alla ricerca di avanzi o cibo che sta per andare a male e fare delle preparazioni creative, combinando elementi nutritivi e ingredienti diversi.

Organizzare bene frigorifero e dispensa

Applicare il metodo del riordino di Marie Kondo anche alla dispensa e al frigorifero, in modo da sapere esattamente quali cibi si hanno, dove e qual è la loro data di scadenza (quelli a breve scadenza e più deperibili vanno messi davanti in modo che siano più visibili). Se questi luoghi non vengono organizzati con cura può subentrare il caos, che è amico degli sprechi. Per ridurre il problema, provare anche a organizzare gli alimenti per gruppi, per esempio fagioli, pasta, zuppe, formaggi, carni, eccetera.

Fare un menu settimanale

Stabilire un menu settimanale è un'ottima strategia per limitare gli sprechi di cibo. In questo modo, infatti, si avranno maggiori probabilità di comprare solo ciò di cui si necessita davvero, oltre che di avere un'alimentazione varia. Dopo aver steso il piano, compilare la lista della spesa. Andare al supermercato senza un elenco di cosa comprare è un grosso rischio per il Pianeta e le proprie finanze.

Conservare gli alimenti correttamente

C'è molta disinformazione quando si tratta di conservare determinati alimenti, il che può favorire il loro deterioramento. Ecco allora alcuni suggerimenti per la conservazione dei cibi.

  • Olio d'oliva: acquistarlo in una bottiglia scura e conservarlo in un luogo fresco e buio, non lasciarlo sul bancone o vicino ai fornelli. Non conservarlo nemmeno in frigo.
  • Noci e semi: sono pieni di grassi sani, che è uno dei motivi per cui sono molto amati, ma quegli stessi grassi possono anche irrancidire se non conservati correttamente. Mettere la frutta secca in un contenitore ermetico e conservarli in frigorifero.
  • Uova: non utilizzare il portauova situato nella porta del frigorifero perché essa viene aperta e chiusa ripetutamente, facendo fluttuare le temperature in questa parte del frigorifero. Meglio conservare le uova nella parte posteriore del frigorifero, che rimane sempre fredda.
  • Bacche: conservare le bacche in frigorifero per farle durare più a lungo e non lavarle fino a poco prima di mangiarle.
  • Farina: usare un contenitore ermetico e conservarlo nel congelatore, se possibile. Ma se non c'è spazio, va bene anche il frigorifero.

Anche consumare carne in determinati modi aiuta il Pianeta.