Ultima modifica 23.01.2020

I semi di papavero sono l'organo di propagazione del papavero, in botanica Papaver.
"Papavero" è un nome generico che indica un gruppo di piante erbacee tipiche del bacino del Mediterraneo, o delle aree a clima temperato/sub tropicale, alte dai 30 ai 100cm e internamente ricche di lattice.


semi-di-papavero

Alcuni papaveri

In Italia il papavero più diffuso è il Papaver rhoeas (detto anche "rosolaccio"), che cresce spontaneo nei campi di graminacee (come le coltivazioni di frumento) e non possiede caratteristiche chimico fisiche particolari.

A livello globale, quello più conosciuto (in merito alle sua proprietà narcolettiche e medicinali) è il Papaver somniferum L. (bianco - Papaver somniferum var. album Mill.,) detto anche papavero da oppio; di quest'ultimo si utilizza il lattice del pericarpo immaturo (capsule), che possiede alte concentrazioni di sostanze stupefacenti utilizzate in farmacologia per la produzione di morfina, di eroina e di oppio.
NB. Di Papaver somniferum se ne coltiva anche una qualità dai semi neri (Papaver somniferum var. glabrum Boiss., Papaver nigrum DC.) utile a scopi alimentari (vedi sotto).
Un'altra specie abbastanza nota è il papavero californiano o Escolzia, pianta di origini americane che vanta proprietà farmacologiche simili a quelle del papavero da oppio ma meno efficaci, quindi anche meno pericolose.
Infine, ma non meno importante, il Papaver setigerum o più genericamente papavero da semi o papavero da seta; questo viene coltivato in virtù della tipica estrazione oleosa (olio di semi di papavero) utilizzata soprattutto in Europa centro-orientale nel settore dolciario.

Papaveri

Semi di papavero nella Dieta

I semi di papavero per l'alimentazione si ottengono prevalentemente dal Papaver nigrum (papavero dai semi neri) e dal Papaver setigerum (papavero da semi o da seta), due varietà derivanti dalla stessa filiera botanica. Ovviamente, i semi di papavero colti per l'alimentazione NON contengono i principi farmacologici del Papaver somniferum e il loro utilizzo si limita alla produzione dell'olio o alla torrefazione per il consumo generico.


... semi di papavero nella storia


I semi di papavero nigrum o setigerum sono neri o blu e caratterizzano fiori con petali neri (nigrum) o bianchi macchiati di viola o porpora (setigerum); oggi, le coltivazioni di papavero da semi sono colture marginali e l'utilizzo dei suoi derivati alimentari si limita a un consumo di nicchia. Tuttavia, in passato, i semi di papavero hanno contribuito significativamente al sostentamento delle popolazioni che ne facevano uso, in particolar modo gli antichi Romani.
Come si può dedurre, grazie alla scarsità di tecnologie, un tempo sia gli spostamenti che le metodiche di conservazione risultavano estremamente limitate, ragion per cui l'Impero acquisiva e imparava nozioni alimentari o di sopravvivenza in ogni distretto che conquistava e colonizzava.
I Romani consumavano solo i semi di papavero e NON ne producevano l'olio; li mescolavano crudi al miele come condimento oppure li tostavano come ingrediente della placenta mellita papavere, un dolce raffinato e molto apprezzato. E' curioso ricordare come i Romani attribuissero ai semi di papavero proprietà "toniche" e quasi afrodisiache, ragion per cui ne prevedevano l'aggiunta al cocetum, una bevanda servita agli sposi novizi prima della "luna di miele".
Al contrario, i Galli conoscevano soprattutto l'olio di semi di papavero che diffusero progressivamente in tutta l'Europa centrale.


Semi di Papavero
Energia (kcal) 525
Nutrienti energetici
Carboidrati (g) 28,1
Protidi (g) 18,0
Lipidi (g) 41,6
Polinsaturi (g) 28,6
18:2 indifferenziato (g) 28,30
18:3 indifferenziato (g) 0,27
Fibra (g) 19,5
Vitamine
Tiamina (mg) 0,85
α-tocoferolo (mg) 1,80
Sali minerali
Calcio (mg) 1438
Sodio (mg) 26
Potassio (mg) 719
Ferro (mg) 9,8
Magnesio (mg) 347

Aspetti nutrizionali

I semi di papavero contengono una bassa percentuale d'acqua, un'elevata frazione lipidica e di carboidrati complessi, pertanto una cospicua densità calorica; anche la grammatura di proteine raggiunge quantità non indifferenti, ma la scarsa presenza di amminoacidi essenziali ne limita fortemente il valore biologico (VB). La fibra alimentare è abbondante e prevalentemente INsolubile.
Le vitamine di maggior rilievo sono la B1 (tiamina) e il tocoferolo, quest'ultimo molto importante in quanto antiossidante e conservativo per tutti i grassi polinsaturi (molto abbondanti nella forma 18:2 indifferenziato - acidi grassi essenziali omega6).
I semi di papavero sono anche ricchi di sali minerali, tra questi si evidenziano calcio, potassio, ferro e magnesio, mentre il contenuto in sodio è pressoché irrisorio.

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Bibliografia:
  • Erboristeria planetaria. Proprietà curative e simbologia delle piante – F. Alaimo – Hermes edizioni – pag. 50-51
  • Enciclopedia Delle Piante Della Salute – G. Debuigne – Gremese editore – pag. 172

Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer