Schisi
Ultima modifica 27.09.2019

Cos'è la schisi?

Schisi è sinonimo di SPAZIATURA; con schisi si è soliti indicare un tipo di fessurazione tissutale geneticamente determinata o comunque influenzata dalla familiarità; durante lo sviluppo embrionale, chi è affetto da schisi non raggiunge la continuità di uno o più aree o segmenti che appaiono quindi interrotti e/o incompleti per mancanza di fusione dei due capi tissutali.

Tipologie di schisi

In parole povere, la schisi è un tipo di malformazione che si differenzia in base alla regione interessata; le forme di schisi più diffuse sono:

  • Cheiloschisi o labioschisi: più comunemente denominato labbro leporino; è una fessurazione tra la porzione superiore della bocca e quella inferiore del naso. La cheiloschisi può essere lieve, ed interessare solo i tessuti molli del labbro, o più grave e colpire anche il pavimento osseo/cartilagineo delle fosse nasali e/o la dentatura; la cheiloschisi grave determina complicazioni della deglutizione con passaggio del bolo o residui di esso per le vie respiratorie, aumentando il rischio di broncopolmoniti (soprattutto nel lattante e nel bambino). Il trattamento della cheiloschisi è chirurgico e spazia da una semplice plastica facciale ad un vero e proprio intervento maxillofacciale dopo uno o due mesi dalla nascita.
  • Palatoschisi: è una malformazione del palato; si presenta come una spaziatura della porzione anteriore del palato duro e spesso si associa a cheiloschisi. Nelle forme più gravi è compromesso tutto il palato molle, la volta palatina, la porzione alveolare del palato e l'ugola stessa; la palatoschisi, oltre a favorire le infezioni broncopolmonari per aspirazione del bolo alimentare, può favorire una seria alterazione della capacità di linguaggio. La chirurgia plastica è essenzialmente applicata entro il primo mese di vita.
  • Rachischisi: anche detta spina bifida; è una malformazione del rachide e del midollo spinale nella quale il canale rimane incompleto e favorisce la fuoriuscita di ernie midollari. La fessurazione può anche interessare il tessuto nervoso (neuroschisi), quello osseo e la regione cutanea sovrastante con esposizione del canale midollare (spina bifida cistica); se la cute risulta intatta e appare come una fossetta ricoperta da peli, la spina bifida si definisce occulta.
    NB. Quando la malformazione interessa TUTTO il rachide prende il nome di rachischisi.
    La sintomatologia dipende dalla gravità della condizione generale e si manifesta proporzionalmente al danno nervoso; se la spina bifida è occulta, la sintomatologia risulta assente. Nei casi più gravi, la chirurgia è essenziale ma solo palliativa.
  • Neuroschisi: come anticipato, si tratta di una fessurazione del tessuto nervoso; può associarsi a spina bifida interessando il midollo spinale o estendersi oltre, fino al cervelletto. La neuroschisi è estremamente invalidante e nei casi più gravi comporta paresi degli arti e incontinenza fecale e/o urinaria. La chirurgia per la neuroschisi viene applicata soprattutto nei casi di spina bifida cistica verso la quale riveste un ruolo palliativo (esposizione del canale midollare) al fine di ridurre il rischio infettivo.

Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer