Sale Rosa dell'Himalaya

Sale Rosa dell'Himalaya
Ultima modifica 13.09.2018

Di Cosa si Tratta?

Il sale rosa dell'Himalaya è un salgemma (o halite) estratto dalla miniera di Khewra, situata nel distretto di Jhelum, all'interno della regione pakistana del Punjab (che emerge dalla pianura indo gangetica).
I promontori dai quali si estrae questo minerale fatto di cloruro di sodio sono collocati a 300km dalla catena montuosa dell'Himalaya, a 298km da Amritsar (India) e a 260km da Lahore.



Il sale rosa dell'Himalaya è talvolta di colore rossastro o rosa, con alcuni cristalli bianco traslucido.

Nonostante venga estratto da miniere sotterranee, il sale rosa dell'Himalaya è un vero e proprio sale marino risalente all'epoca primordiale, quando gran parte della superficie terrestre era ancora sommersa dalle acque.

Composizione

Nel 2003, l'Ufficio di Stato Bavarese per la Salute e la Sicurezza Alimentare (Bayerisches Landesamt für Gesundheit und Lebensmittelsicherheit) ha analizzato 15 campioni di sale rosa dell'Himalaya venduti in Germania, rilevando (oltre al cloruro di sodio) almeno dieci minerali diversi. In totale, gli elementi del sale rosa dell'Himalaya sono ben 84.
La ripartizione chimica del sale rosa dell'Himalaya comprende: 95-96% di cloruro di sodio (valore medio, comunque non oltre il 98% o inferiore all'85%), 2-3% di polialite - K2Ca2Mg(SO4)4·2(H2O) - e piccole quantità di molti altri minerali. Il colore rosa o rossastro è dovuto all'ossido di ferro.
Di seguito, citeremo gli 11 minerali prevalenti all'interno del sale rosa dell'Himalaya.

Elemento Ione Numero Atomico Concentrazione Metodo/Fonte
Idrogeno H 1 0,30g/kg DIN
Litio Li 3 0,40g/kg AAS
Ossigeno O 8 1,20g/kg DIN
Sodio Na 11 382.61g/kg FSM
Magnesio Mg 12 0.16g/kg AAS
Zolfo S 16 12.4 g/kg TXRF
Cloro Cl 17 590,93g/kg Gravimetric
Potassio K 19 3.5g/kg FSM
Calcio Ca 20 4.05g/kg Titration
Stronzio Sr 38 0.014g/kg AAS
Iodio I 53 <0.1 g/kg Potentiometric

Benefici per la Salute

Il sale rosa dell'Himalaya è considerato una fonte naturale di parecchi minerali, invece assenti (o quasi) nel sale bianco; questi elementi, come avviene per altri ingredienti alimentari, sono più abbondanti nei sali “integrali” non sottoposti a raffinazione (basti pensare alle analogie con cereali, legumi, ortaggi, frutti ecc).
Si presume che, in maniera analoga ai sistemi fisiologici, anche nel sale rosa dell'Himalaya i minerali agiscano interagendo tra di loro e possano così produrre un effetto superiore o diverso dalla somma dei loro effetti individuali (effetto sinergico).
Il sale rosa dell'Himalaya è anche ricco di iodio; pertanto non necessita d'esserne arricchito artificialmente.
Il sale rosa dell'Himalaya risulta totalmente privo di agenti anti agglomeranti (E535 e E536 - Ferrocianuro di Sodio e di Potassio). Questi, se assunti in dosi elevate (necessariamente >25mg/kg di peso corporeo) sono considerati tossici per l'organismo; tuttavia, alle concentrazioni solitamente impiegate nel sale comune, non dovrebbero dare alcun tipo di problema.
Al sale rosa dell'Himalaya viene anche attribuito un minor consumo totale di sodio; questo minerale, essendo organizzato in cristalli più grandi e ingombranti rispetto al sale tradizionale, occupa infatti più spazio e, a parità di volume, è quindi contenuto in quantità (massa) inferiore.
La composizione degli oltre 80 minerali del sale dell'Himalaya potrebbe essere responsabile di:

  • Miglior equilibrio elettrolitico
  • Aumento dell'idratazione
  • Miglior regolazione nel contenuto d'acqua sia all'interno che all'esterno delle cellule
  • Miglior equilibrio del pH e contributo alla prevenzione dei crampi muscolari
  • Aiuto nel corretto funzionamento del metabolismo
  • Rinforzo delle ossa
  • Riduzione della pressione sanguigna
  • Aiuto nell'assorbimento nutrizionale intestinale
  • Riduzione dell'incidenza di gozzo (compromissione della ghiandola tiroide)
  • Miglioramento della circolazione
  • Scioglimento ed eliminazione dei sedimenti con eliminazione delle tossine.

Ovviamente, l'entità di tutti questi effetti non è ben definita e dipende soprattutto dalla condizione fisica di chi lo assume. Infatti, se questi potenziali benefici possono avere un certo riscontro in caso di carenze nutrizionali dei minerali in oggetto, è alquanto improbabile che siano applicabili anche alla popolazione normonutrita.

Alcuni ritengono che il sale rosa dell'Himalaya possa anche migliorare la libido, ridurre i segni dell'invecchiamento e disintossicare il corpo dai metalli pesanti; d'altro canto, non esistono né basi, né evidenze scientifiche a sostegno di queste ipotesi.

Considerata l'assenza di studi scientifici a supporto, l'attenzione della stampa ai potenziali benefici del sale rosa dell'Himalaya tradisce evidentemente una certa pressione di interessi economici atti a incentivarne il consumo.

Usi

Il sale dell'Himalaya è comunemente utilizzato come sale discrezionale; viene impiegato al posto di altri tipi di sale da tavola, per le conserve in salamoia, per la salatura diretta di carni e pesci (disidratazione conservativa) e nei prodotti da bagno (sali da bagno).
Veri e propri blocchi di sale sono utilizzati come superfici di cottura (fino a 200°C) o come stoviglie nel sevizio delle vivande.
Lavorando dei piccoli blocchi di sale dell'Himalaya, all'interno dei quali viene collocata una lampadina ad incandescenza (o una candela), è possibile ricavare delle lampade ornamentali.

Alcuni sostengono che questi oggetti possano modificare positivamente la composizione atmosferica degli ioni; tuttavia, non esiste alcuna evidenza scientifica che possa dimostrarne l'efficacia.


Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Laureato in Scienze motorie - indirizzo Tecnico Sportivo Laureato in Dietistica
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer