Ultima modifica 26.02.2020

Il giusto rapporto alimentare tra calcio (Ca) e fosforo (P) è un requisito fondamentale per il mantenimento dell'eunutrizione e di un buono stato di salute.
Il calcio è il minerale più abbondante nel corpo umano ed il 99% di esso è contenuto nelle ossa, mentre solo l'1% è ripartito nei tessuti molli e nei liquidi intra ed extra cellulari. alimentazione/img/rapporto-calcio-fosforo.jpg" alt="Rapporto tra calcio e fosforo<" width="351" height="242" class="imgleft" />Le funzioni del calcio riguardano la strutturazione dell'osso (assieme al fosforo compone l'idrossiapatite), mentre nell'ambito extra ed intracellulare partecipa all'attivazione enzimatica, alla trasmissione dell'impulso nervoso, alla contrazione muscolare, alla permeabilità delle membrane, ed alla moltiplicazione e differenziazione cellulare.
Anche il fosforo è un minerale altamente presente nell'idrossiapatite dello scheletro (85%), mentre il rimanente 15% si trova nei tessuti molli e nei liquidi extracellulari. Il fosforo è un componente essenziale dei fosfolipidi (presenti nel tessuto nervoso) ed è implicato in una serie di processi quali deposito e trasporto di energia (ATP), e trasmissione intracellulare di messaggi ormonali (AMPc). Costituisce anche una parte del materiale genetico e sotto forma di fosfato mono e bibasico funziona come sistema tampone, contribuendo alla regolazione dell'equilibrio acido-base dei liquidi corporei.
Il giusto rapporto tra calcio (Ca) e fosforo (P) alimentare è un requisito fondamentale per:

  • l'ottimizzazione della sintesi di idrossiapatite quale substrato minerale della calcificazione ossea
  • il monitoraggio dell'attività del Sistema Nervoso Autonomo (SNA)
  • il monitoraggio dell'attività tiroidea e delle ghiandole surrenali

Calcio e fosforo competono vicendevolmente nell'assorbimento intestinale, pertanto, escludendo tutte le variabili esterne e soggettive che intervengono in questo processo, l'assorbimento del calcio alimentare può essere ottimizzato o limitato dal concomitante apporto di fosforo alimentare. In definitiva, il giusto rapporto tra calcio e fosforo è essenziale per consentire i processi di anabolismo osseo; tuttavia, se è vero che l'idrossiapatite necessita sia dell'uno che dell'altro oligolemento, è altrettanto vero che il minerale più carente è senza dubbio il calcio (soprattutto a causa della scarsità di fonti alimentari e di altre patologie metabolicamente influenti).

  • Tenendo conto di tutte le variabili del caso, la ricerca scientifica ha dimostrato che il giusto rapporto tra calcio e fosforo alimentare è: Ca/P = 3:1 o 2:1.

Il SNA è costituito da un insieme di ghiandole endocrine che svolgono, da un lato, le funzioni cataboliche (sistema simpatico) e dall'altro i processi anabolici (sistema parasimpatico); in caso di disequilibrio o preponderanza ormonale, si possono manifestare delle alterazioni ematiche dei livelli di calcio e fosforo. Un eccesso di ormoni simpatici promuove la ritenzione del calcio; al contrario, gli ormoni del parasimpatico favorirebbero il pool del fosforo. L'equilibrio omeostatico del SNA promuove un rapporto tra calcio e fosforo circolanti di 3:1 o 2:1 (più precisamente 2,6:1).
Alcuni oligoelementi (sodio, potassio, magnesio, calcio e fosforo) fungono anche da indicatori del corretto funzionamento metabolico di altre ghiandole, come la tiroide ed il surrene; ad esempio, una produzione eccessiva di glucocorticosteroidi e mineralcorticosteroidi favorisce l'escrezione del calcio (oltre che del magnesio) alterando il giusto rapporto circolante tra calcio e fosforo. Non solo, pare che l'ipertiroidismo funzionale ANTAGONIZZI (come gli steroidi surrenalici) la funzione delle ghiandole paratiroidi promuovendo la ritenzione di fosforo rispetto a quella di calcio.
I meccanismi correlati all'omeostasi di calcio e fosforo sono molto complessi ed articolati. Per quanto riguarda l'alimentazione, in assenza di patologie, l'introito adeguato di questi oligoelementi garantisce l'integrità scheletrica promuovendo il raggiungimento ed il mantenimento della mineralizzazione ottimale. Inoltre, l'omeostasi ematica di calcio e fosforo indica un buon equilibrio tra sistema simpatico e sistema Parasimpatico, ed esclude l'alterazione secretoria (primaria o secondaria) surrenalica, tiroidea e paratiroidea.


Bibliografia:

  • Livelli di Assunzione Raccomandata dei Nutrienti (LARN) – Società Italiana Nutrizione Umana (SINU)
  • Medicina funzionale. La risposta per il terzo millennio – M. Pandiani – Tecniche nuove – pag 44-45

Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer