Generalità
Le pere sono il frutto, o meglio il falso frutto, di alberi del genere Pyrus, appartenenti alla famiglia delle Rosaceae (sottofamiglia Pomoidee), spontanei nelle zone a clima umido - temperato dell'Europa e dell'Asia.
Nella categoria dei frutti, le pere sono uno dei prodotti maggiormente consumati e commercializzati, sia in Europa che in Italia, dove vengono predilette alcune varietà della sub-specie sativa; NB. Sullo stesso territorio, esiste anche un tipo di pere selvatiche detto piraster.
Le pere più conosciute appartengono alla specie Pyrus communis e raggiungono la maturazione a partire dalla fine di luglio; in seguito alla raccolta, le pere possono essere conservate a lungo mediante l'utilizzo del freddo in atmosfera controllata, aumentando le percentuali di azoto dell'aria ed eliminando il più possibile l'etilene responsabile dell'avanzamento della maturazione; in alternativa, possono subire i processi industriali tipici della frutta conservata.
Le varietà di pere maggiormente commercializzate nel nostro paese e in Europa sono: pere William, pere Max Red Bartlet, pere Decana, pere Abate Fétel, pere Kaiser, pere Conference, pere Spinella, pere Nashi, pere coscia, pere ercolina, pere cocomerina, pere dell'Emilia-Romagna, pere Mantovana, pere nobile e pere Crassana.
Caratteristiche nutrizionali
Le pere sono falsi frutti (come la mela e la nespola); dal punto di vista botanico, infatti, il vero frutto è costituito dal torsolo, mentre la porzione commestibile è il ricettacolo carnoso rivestito dalla buccia fibrosa.
Fibra delle pere: le pere fresche rientrano nella categoria degli alimenti definibili "grezzi", non lavorati, ovvero che possono essere consumati interi e possibilmente crudi. Abitudinariamente, molti usano sbucciare le pere ma - ignorando per un istante il timore che i trattamenti antiparassitari dell'agricoltura convenzionale possano rimanere sopra o all'interno del frutto - dal punto di vista strettamente dietetico si tratta di un'abitudine assolutamente poco consigliabile; la buccia delle pere (e non solo di queste) contiene elevate quantità di fibra alimentare, componente nutrizionale dotata di un elevatissimo potenziale saziante, nonché modulatrice dell'assorbimento intestinale dei lipidi e preventivo sui disturbi (oltre che sulle trasformazioni neoplastiche) dell'intestino crasso.
NB. La buccia delle pere potrebbe costituire un elemento indesiderato se assunta da persone con problematiche particolari come: la diverticolosi, la diarrea, la resezione parziale dell'intestino crasso ecc.
Acqua delle pere: le pere contengono l'84% del proprio peso in acqua; questa, che parrebbe una componente dietetica scontata, non lo è affatto. Anch'essa, come la fibra alimentare, è un costituente tipico degli alimenti "grezzi" che dev'essere introdotto giornalmente ALMENO in quantità pari ad 1ml ogni kcal.
Zuccheri delle pere: gli zuccheri disponibili (quindi digeribili) delle pere sono costituiti prevalentemente da monosaccaridi e per la precisione dal fruttosio; il fruttosio è un glucide che, non potendo essere utilizzato direttamente dalle cellule umane per la produzione di energia, necessita una preventiva conversione in glucosio ad opera del fegato. Questo processo metabolico ne determina un basso indice glicemico e conferisce alle pere il pregio di essere considerate un alimento zuccherino consumabile (nelle giuste porzioni) anche dalle persone affette da alterazioni della tolleranza al glucosio (ad es. Diabete tipo 2).
Vitamine delle pere: le pere contengono buone quantità di vitamine; tuttavia, è possibile giovare di questa caratteristica nutrizionale SOLO prediligendo quelle fresche poiché, trattandosi essenzialmente di nutrienti termolabili, la cottura per la conservazione in barattolo ne ridurrebbe al minimo le concentrazioni nella polpa. Per di più, considerando che si tratta di un alimento da consumare prevalentemente crudo, pur apportando "proporzionalmente" minori quantità di vitamine rispetto ad alcuni ortaggi DA CUOCERE, le pere contribuiscono notevolmente al raggiungimento delle razioni raccomandate vitaminiche per le molecole termolabili (ad es. le pere contengono circa il 25-30% di vitamina C delle patate che, dal canto loro, necessitano d'essere cucinate perdendo inesorabilmente la quasi totalità di acido ascorbico).
Sali minerali delle pere: i sali minerali delle pere sono diversi ed abbondanti; tra tutti spicca il potassio (K), determinante nell'alimentazione dello sportivo e per la dieta contro l'ipertensione.
Energia delle pere: l'energia delle pere non è eccessiva; esse forniscono circa 35kcal per 100g di parte edibile e per questo si prestano benissimo anche all'alimentazione IPOcalorica.
Porzioni di consumo
Innanzitutto, le pere sono frutti che dovrebbero essere consumati a ridosso della maturazione e non negli altri periodi dell'anno, evitando tutti i derivati conservati in barattolo o canditi o disidratati o sotto spirito ecc. D'altro canto, è pur vero che, grazie alla loro capacità di mantenersi in atmosfera modificata, le pere (come le mele, alcuni agrumi ed i kiwi) sono in grado di coprire totalmente il nostro bisogno di frutta per il periodo invernale; non è cosa da poco.
Le pere appartengono alla categoria della frutta, pertanto le relative porzioni oscillano tra i 200 ed i 600g al dì (1-3 frutti circa); ovviamente si tratta di un discorso molto generico che merita d'essere contestualizzato nel regime calorico specifico, rammentando che - pur trattandosi di un alimento poco energetico - l'eccesso nel consumo condurrebbe inesorabilmente ad uno sbilancio dell'alimentazione complessiva.
Ricette con le Pere
Crostatine con Pere e Cioccolato
Crostatine con pere e cioccolato
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Pere e Cioccolato con Mandorle e Peperoncino
Pere e Cioccolato con Mandorle e Peperoncino
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