Ultima modifica 01.04.2020

Descrizione e habitat

Il lanzardo, o Scomber japonicus, è un pesce "azzurro" di natura pelagica (ovvero migratoria) che si nutre di piccoli pesci; possiede una forte somiglianza con lo sgombro (Scomber scombrus) ed entrambi fanno parte della famiglia degli Sgombridi.
LanzardoA differenza dello sgombro, il lanzardo possiede un muso molto appuntito, occhi più grandi ed una livrea dorsale blu "a mosaico" più marcato; sul fianco presenta numerosi puntini e striature brune, mentre il ventre è tipicamente argentato e maculato.
Essendo pelagico, il lanzardo è un pesce a disponibilità stagionale ed in estate (come molte altre specie) si avvicina alle coste per ottimizzare il proprio ciclo riproduttivo. Come gli altri Sgombridi, il lanzardo costituisce una varietà ittica caratteristica della pesca nel mar Mediterraneo, ed avendo la possibilità di sfruttare la così detta filiera corta, il suo costo al dettaglio è generalmente tra i più bassi del banco.

Caratteristiche delle carni

Il lanzardo, come lo sgombro, è uno dei pesci azzurri maggiormente consumati; la sua carne è tenera e poco spinosa, caratterizzata da un elevato contenuto lipidico (del quale circa il 26% omega3) che ne esalta la morbidezza ma allo stesso tempo incide pesantemente sulla differenza qualitativa del prodotto congelato (che perde consistenza e palatabilità) rispetto a quello appena pescato. Può essere consumato sia fresco che conservato (sott'olio, in salamoia, surgelato) ed il metodo di cottura più idoneo al consumo del lanzardo è senza dubbio l'arrostimento sulla "brace viva della legna".

Valori nutrizionali

Per Cento grammi di parte edibile

Energia 173,00kcal
Proteine 19,00g
Lipidi 10,50g
di cui omega 3 2,70g
Glucidi 0,74g
Ferro 0,9mg
Calcio 8,00mg
Tiamina (B1) 15 microg
Retinolo (vit A) 0,01 microg
Acido Ascorbico (vit C) 2 microg
Calciferolo (vit D) 0,07 microg

Il lanzardo è un pesce del quale si consiglia di incrementare il consumo; dal punto di vista igienico, è opportuno attenersi alle norme igieniche contro la contaminazione da anisakis, perché anche il lanzardo (come la maggior parte del pesce azzurro) possiede elevate probabilità di parassitosi. Inoltre, ricordiamo che il lanzardo rappresenta circa il penultimo anello della catena alimentare, pertanto, le sue carni potrebbero includere una certa quantità di mercurio; ad oggi, nell'uomo non si sono ancora evidenziate neoplasie le cui cause fossero riconducibili all'accumulo di mercurio ittico; tuttavia, sarebbe comunque opportuno limitare il consumo dei grossi esemplari a non più di 4-5 porzioni settimanali.


Autore

Riccardo Borgacci
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer