Insetti Commestibili

Ultima modifica 25.11.2019

Introduzione

In certe zone del pianeta, gli insetti rappresentano un cibo di ampio consumo, tanto da aver suscitato un certo interesse da parte delle grosse aziende di produzione alimentare. Nell'articolo che seguirà, cercheremo di capire meglio cosa sono gli insetti, chi se ne nutre e perché potrebbero rappresentare il fulcro alimentare umano per il nuovo millennio.Insetti commestibili

Cosa Sono gli Insetti?

Col termine “insetti” si intende una classe (Insecta) di creature appartenenti al regno animale (Animalia L., 1758).
Nel linguaggio e nell'immaginario comune, tutte le creature invertebrate provviste di zampe (Phylum Arthropoda) sono considerate insetti; tuttavia, la classificazione scientifica è ben più articolata, in quanto prevede una suddivisione iniziale per: dominio, Regno, Sottoregno, Ramo, Phylum, Subphylum e Superclasse. Oltre all'apposita Classe, gli insetti dovrebbero anche essere distinti per: Sottoclasse, Coorte, Superordine ecc, fino al Genere e alla Specie.
Occorre quindi considerare che non tutti gli animali piccoli, provvisti di tante zampe, magari con le ali e dall'aspetto più o meno rivoltante, possono essere considerati insetti. Ad esempio, i ragni e gli scorpioni, pur somigliando fortemente alla categoria in oggetto, appartengono alla classe degli Aracnidi (Arachnida); ciò non toglie che, in certe culture, anche questi animali invertebrati (così come i vermi e gli insetti) rappresentino una fonte di sostentamento alimentare tutt'altro che trascurabile.

Insetti nella Cultura Occidentale

E' probabile che la maggior parte dei lettori stia affrontando questa lettura per curiosità, magari solleticata da un pizzico di fastidio, oppure da un vero e proprio aborro (in base alla soggettività); dopo tuto, per l'uomo, gli insetti rappresentano tanto una fonte di ricchezza (impollinazione dei fiori nell'agricoltura, produzione del miele ecc.), quanto un motivo di disagio (punture velenose o fastidiose, come delle zanzare, delle api, delle vespe, dei calabroni, delle cimici dei letti, delle pulci, delle zecche, delle piattole ecc. che rappresentano una fonte di contagio infettivo, di avvelenamento o di reazione allergica).
D'altro canto, nella speranza di offrire un punto di vista alternativo, è mia intenzione far notare la stretta somiglianza dei pregiatissimi crostacei con gli invertebrati presi in oggetto. Sfido chiunque a negare che una granseola rappresenti l'alter ego marino di un ragno, una cicala di mare di un enorme scarafaggio e una canocchia di una mantide religiosa. “E se anche gli insetti fossero tanto gustosi?
Tra l'altro, molti consumatori non sospettano minimamente che certi insetti facciano già parte della dieta occidentale. E' il caso delle cocciniglie rosse (Genere Cocci, Specie cacti), dalle quali (macinandole) l'industria alimentare ricava l'additivo E120 o “rosso cocciniglia”. Questo colorante è finalizzato alla pigmentazione dei cibi di lavorazione industriale, come ad esempio le lenti al cioccolato, certe caramelle, alcune bevande ecc.
Ora, cerchiamo di capire quali potrebbero essere i vantaggi o gli svantaggi dell'inserire gli insetti (e anche le altre creature solitamente considerate tali) nella dieta consuetudinaria.

Insetti a Tavola: Perché?

Già da alcuni anni, le industrie alimentari sono concentrate nella ricerca di fonti alternative di proteine ad alto valore biologico (VB) o caratterizzate da un profilo amminoacidico tale da poter compensare quello degli alimenti a basso costo ed ampio consumo (ad es. il frumento o il riso o il mais).
I prodotti considerati più innovativi sono la soia (ed altri legumi), le alghe, la canola, alcuni pseudo cereali (amaranto, quinoa ecc.) e, per l'appunto, gli insetti.
Ad oggi, esistono già delle vere e proprie aziende che si occupano di produzione, vendita all'ingrosso e impiego alimentare di insetti per l'uomo. Certo, in oriente, dove gli insetti costituiscono buona parte dell'alimentazione consuetudinaria, la vendita di queste piccole creature “in scatola” o “in busta” non sarebbe poi così strana. Tuttavia, di recente, questo settore ha trovato un notevole interesse anche sul continente americano, dove certi prodotti si stanno espandendo a macchia d'olio.
Le proteine non sono l'unico nutriente presente in abbondanza nelle carni (se così si può dire) dei nostri piccoli e sgradevolissimi amici. Pare che abbondino anche certi sali minerali e alcune vitamine, in concentrazioni tali da mettere a dura prova il confronto con la maggior parte dei prodotti citati nelle tabelle di composizione degli alimenti.
E' dunque ipotizzabile che, nonostante gli insetti commestibili rappresentino attualmente una novità, in futuro potrebbero rappresentare un alimento ordinario o addirittura tradizionale anche per l'occidente.
Per approfondire questo argomento, è consigliata la lettura dell'articolo: Farina di Grillo.

Insetti nell'Alimentazione Tradizionale

Il consumo alimentare di insetti, ovvero l'entomofagia, rappresenta un'abitudine estremamente diffusa in varie parti del mondo. Risulta comune soprattutto nel continente asiatico, in America centro meridionale e in Africa, dove gli insetti, gli aracnidi e le larve costituiscono una vera e propria ghiottoneria per le popolazioni indigene.
Tratto dal sito ilturista.info, di seguito faremo un breve riassunto degli invertebrati più consumati e del relativo luogo o popolo che ne fa uso.

  • Larve di punteruolo rosso: sono la forma non evoluta di un insetto, noto anche in Italia per la sua capacità di distruggere le palme. Sono consumate arrosto o fritte, soprattutto in Nuova Guinea e Malesia.
  • Formiche e Uova di Formica: le honeypot sono formiche capaci di incamerare il nettare nella porzione posteriore della regione addominale (leggi anche: addome degli Insetti: è differente?) e si mangiano crude come dessert. Le formiche colombiane, invece, si prestano ad essere tostate, mentre in Thailandia questi insetti e le loro uova vengono cucinati in padella. In Messico, le uova di formica (reperite soprattutto durante la raccolta dell'agave) vengono bollite e saltate col burro o utilizzate per la farcitura dei tacos. I paesi che fanno uso alimentare di formiche sono l'Australia, la Colombia, la Thailandia ed il Messico.
  • Cimici: in Messico vengono spurgate in acqua tiepida per eliminarne la puzza, mentre in Africa, dopo la decapitazione e la spremitura, vengono bollite ed essiccate. I luoghi nei quali si consumano le cimici sono il Messico ed il Sud Africa.
  • Tarantole: vengono fritte e caramellate oppure arrostite. Si consumano in Cambogia e in Venezuela.
  • Termiti: si mangiano crude, arrostite sulla brace e fritte. Sono diffuse soprattutto in Africa Occidentale, Australia e in alcune zone del Sud America
  • Larve Huhu grubs: sono di notevoli dimensioni; in Nuova Zelanda si consumano prevalentemente saltate in padella.
  • Larve di Vespa o Hachinoko: in Giappone vengono consumate cotte in salsa di soia e zucchero, talvolta arricchite da una manciata di vespe saltate e croccanti.

Da quanto letto fin ora, è possibile evincere che le popolazioni di ben quattro continenti “e mezzo” su sette (Asia, Oceania, Africa, America del Sud e America Centrale) fanno uso di insetti nell'alimentazione umana. Sono escluse solamente l'Europa, l'America Settentrionale e l'Antartide.
A dispetto di quanto potemmo percepire noi occidentali, non è strano consumare insetti, quanto escluderli dalla dieta per tramando generazionale di un nostro “capriccio gastronomico”.


Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer