L'importanza dell'idratazione del gatto
Ultima modifica 29.08.2022
INDICE
  1. Introduzione
  2. Fabbisogno idrico del gatto
  3. Il ruolo dell'alimentazione
  4. Le abitudini del gatto

Introduzione

Il gatto, come la maggior parte degli esseri viventi, ha bisogno dell'acqua per la sua sopravvivenza. Il piccolo felino, addomesticato tra i 7.000 e i 9.000 anni fa, ha le sue origini nel gatto selvatico del deserto e ha mantenuto nel tempo alcune caratteristiche dei suoi antenati. Le abitudini alimentari, l'ambiente e le condizioni di vita sono cambiate, ma mantiene fabbisogni e comportamenti tipici della sua specie. Il gatto, infatti, ha una buona capacità di contrastare la sensazione della mancanza di acqua nell'organismo, andando ad agire su una diminuzione dello stimolo della sete e sul risparmio dell'acqua già presente, calibrando il lavoro degli organi che la metabolizzano e la espellono. Per questo motivo una attenzione in più da parte del proprietario è d'aiuto alla
prevenzione di uno stato di malessere.

Fabbisogno idrico del gatto

L'organismo del gatto è costituito da acqua per una percentuale dal 60% al 70%, variabile nel corso delle fasi della vita dell'animale. Si è calcolato che l'apporto idrico giornaliero totale per il mantenimento ottimale di tutte le funzioni dell'organismo, dovrebbe arrivare a 50 mL/kg, corrispondenti a 200 - 250 mL per un gatto di medie dimensioni.

Bisogna considerare però che questo valore comprende principalmente tre modalità di assunzione dell'acqua: la prima modalità, è attraverso il cibo ingerito, seguita dall'acqua che il gatto beve da diverse fonti; la terza modalità è data dalle molecole frutto del metabolismo dei diversi componenti dell'alimento, quali proteine, grassi e carboidrati, e prende il nome di "acqua di ossidazione".

Se l'età dell'animale ha una sua influenza sulla quantità di acqua di cui ha bisogno, anche lo stile di vita da "gatto di casa" o gatto che vive anche all'aperto libero di uscire ha un suo peso; le attività che andrà a fare durante la giornata saranno diverse e richiederanno più o meno energia e di conseguenza varierà la quantità di acqua di cui avrà bisogno. Ricordiamo però che il gatto non ha la stessa modalità di dissipazione di calore dell'essere umano per la sua termoregolazione, ma anche se non suda utilizza la respirazione come metodo per riuscire a mantenere un'adeguata temperatura anche nelle stagioni più calde.

E' proprio in questo periodo dell'anno che il gatto regolerà maggiormente la sua dispersione di acqua per riuscire ad apportare una corretta irrorazione degli organi interni e mantenere costante la pressione sanguigna necessaria per il mantenimento della loro buona funzionalità. Cervello, fegato, tratto digestivo, muscoli e cute possono svolgere al meglio il loro compito solo se la circolazione rimane adeguata con l'arrivo costante di ossigeno, nutrienti e acqua.

L'idratazione è fondamentale in particolare per l'apparato urinario del gatto e può agire come prevenzione delle patologie renali ed urinarie per cui questa specie è particolarmente soggetta. Anche se esistono studi contrastanti, la formazione di cristalli nelle basse vie urinarie e la loro aggregazione in uroliti si pensa possano essere predisposte da una alterata idratazione e conseguente formazione di urina, andando ad incidere, insieme al pH e quantità di minerali presenti, sulla concentrazione dell'urina stessa. Inoltre, l'apporto di acqua risulta importante in caso di cistiti e patologie renali, sia in forma acuta che in forma cronica e nei soggetti più anziani.

Per approfondire: Dieta del gatto e salute

Il ruolo dell'alimentazione

La prima fonte di apporto di acqua per il felino è costituita dall'alimentazione. Andando a ricordare la sua origine, per il gatto abitante del deserto e, in alcuni casi, per i gatti che oggi vivono in libertà il pasto è formato principalmente da prede fresche, piccoli mammiferi ed uccelli, che oltre ad apportare i numerosi e vari nutrienti sono fonte di acqua andando a colmare il 70% del fabbisogno giornaliero idrico. La restante parte viene quindi facilmente completata dall'acqua metabolizzata e quindi la ricerca di fonti libere da cui bere non viene più considerata fondamentale.

Nel corso degli anni però il gatto addomesticato ha cambiato radicalmente il suo stile di vita e si ritrova a stare per la maggior parte del tempo in una casa, se non esclusivamente. Il felino più libero di spostarsi può quindi avere una alimentazione controllata dal proprietario e aggiungere i frutti della sua caccia, mentre per il gatto che vive in casa questo risulta impossibile. Per questo motivo il tipo di alimentazione che viene proposta influisce maggiormente sull'apporto di acqua e spesso deve cercare di sopperire alle preferenze e al comportamento del micio.


I petfood vengono generalmente suddivisi tra alimenti secchi e umidi e la caratteristica che li differenzia è proprio la quantità di acqua presente, valutata in termini di umidità. I cibi umidi hanno normalmente un contenuto di umidità dell'80% circa e possono ipoteticamente soddisfare da soli il fabbisogno dell'organismo; al contrario i cibi secchi non hanno un contenuto di umidità > a 14% e necessitano quindi di un'assunzione aggiuntiva di acqua da parte del gatto per soddisfare il suo fabbisogno.

Una valida alternativa pensata per poter offrire un'alimentazione equilibrata al proprio felino può essere l'alimentazione mista, o mix feeding. Infatti, l'associazione di alimenti secchi ed umidi consente di combinare le caratteristiche vantaggiose di entrambe le tipologie di alimento: la pratica somministrazione e conservazione di quello secco, da una parte, e l'elevata appetibilità e il maggiore contenuto di acqua di quello umido, dall'altra.

Le abitudini del gatto

Il gatto al giorno d'oggi può avere accesso a luoghi e fonti diverse di acqua, a seconda dal suo stile di vita e quello del suo proprietario. Come detto in precedenza, l'apporto idrico giornaliero dovrebbe essere tenuto sotto controllo per il mantenimento ottimale della sua salute e per poterlo fare bisogna conoscere le abitudini di questa specie e del proprio gatto in particolare.
Si è visto infatti che i gatti che vivono all'aperto, oltre ad una differente alimentazione, hanno accesso a moltissime fonti di acqua date dall'esito di eventi atmosferici, come pozzanghere, da raccolte di acqua lasciate dall'uomo, ad esempio sottovasi e innaffiatoi, e parti dell'ambiente, come rigagnoli, fiumiciattoli e fontane. Questa varietà di possibilità piace molto ai felini ed è comune vederli abbeverare in più posti senza alcuna preferenza.

Per il gatto che vive in casa la situazione è molto differente: se da un lato è molto più facile controllare il comportamento alimentare del proprio gatto, dall'altro diventa un compito quello di mettere a sua disposizione numerose possibilità ed imparare a conoscere quali delle proposte sono preferenziali. Nella maggior parte delle case la ciotola dell'acqua si trova di fianco a quella
del cibo e non si fa molta attenzione alla sua dimensione. Si è visto però che lasciare più ciotole all'interno della casa stimola il gatto nel bere. Inoltre, negli ultimi anni si è iniziato a commercializzare fontanelle dell'acqua per gatti, sfruttando il piacere di questa specie ad avvicinarsi maggiormente all'acqua in movimento. Il gioco e la curiosità possono quindi giocare a favore dell'idratazione del gatto, ma non tutti sono uguali. Alcuni di loro, infatti, sono infastiditi dal rumore e mostrano segni di stress e paura nei suoi confronti.

Lo stimolo all'idratazione diventa infine fondamentale nel caso di gatti che soffrono di patologie specifiche per cui un buon apporto di acqua può aiutare a migliorare il loro stato di salute. In questi casi un piccolo aiuto può essere dato da prodotti in grado di "insaporire" l'acqua a disposizione con gusti e odori che piacciono al felino: brodi per gatti, acqua di cottura della carne e acqua arricchita con nutrienti che può essere trovata facilmente in commercio.

Infine, un piccolo accorgimento: essendo il gatto una specie estremamente curiosa può spingersi ad annusare e assaggiare bevande, come caffè e tè, che possono causare dei problemi alla sua salute, o ancor peggio andare a bere acqua di sottovasi o raccolte in cui sono stati versati concimi o insetticidi. In questo caso è bene rivolgersi al proprio medico veterinario per valutare la situazione.

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Ambulatorio Veterinario I PORTICI
Un'equipe di giovani veterinari con diversi interessi che ricoprono i principali campi della medicina veterinaria. Loro sono i medici dell'Ambulatorio Veterinario I Portici di Vinovo