Ultima modifica 18.03.2020

Generalità

L'hot dog è un panino (o sandwich) dalla forma allungata, contente un wurstel; quest'ultimo, scaldato alla griglia o al vapore, può essere di maiale, pollo, manzo o tacchino, mentre il pane è al latte. Un'altro aspetto importante è il taglio del pane dell'hot dog, che dev'essere incompleto; Hot doga differenza dell'hamburger, infatti, le due parti del pane rimangono unite su quello che funge da "lato di appoggio" (o di presa) del panino; dalla parte opposta, dove si inseriscono il wurstel o altri ingredienti di farcitura (cipolla, formaggio, chili, relish, crauti ecc.), vengono spalmate le eventuali salse di accompagnamento (ketchup, maionese, senape ecc.).
Alcune famose varianti dell'hot dog comprendono il corn dog fritto, il pigs in blankets avvolto nella pasta, e il Beanie Weenies tritato e servito con fagioli.

Originariamente importato negli USA dalla Germania, il wurstel costituisce l'ingrediente caratteristico di questa preparazione che, da oltre un secolo, rappresenta il piatto tipico del ceto operaio statunitense. D'altronde, oggi sono disponibili sul mercato anche modelli VEGANI di hot dog, nei quali vengono utilizzati wurstel proteici vegetali e pane senza latte.

L'hot dog è un alimento talmente importante per l'alimentazione americana che si celebrano ogni anno almeno due festival in suo onore: Nathan's Hot Dog Eating Contest e Wienermobile. Ciò nonostante, assieme all'hamburger e alle patatine fritte, l'hot-dog è considerato il capostipite di fast-food e "cibi spazzatura".

Cenni Storici

Non è ancora ben chiaro a chi debba essere attribuito il merito (se così si può definire) dell'invenzione dell'hot dog. Si tratta di una preparazione verosimilmente arricchita e modificata nel tempo; pertanto, le grosse differenze tra i primi sandwich e quelli contemporanei ostacolano l'identificazione di un unico scopritore.
Non vi sono invece dubbi sulla provenienza del wurstel, che sappiamo essere di origine europea, più precisamente tedesca; solo nel 1870, Charles Feltman (immigrato tedesco negli USA) iniziò a vendere i wurstel per strada e 10 anni dopo vi fu associato il pane. Pare che, in origine, l'accompagnamento del panino avesse la funzione di non far scottare e sporcare le mani o i guanti dei consumatori.
L'associazione del termine hot dog (cane caldo) al panino può avere diverse ragioni; non è ben chiaro quale possa essere la più verosimile e a tal proposito si ipotizza che il termine hot dog: abbia una radice etimologica inglese in riferimento ad un oggetto, sia stato inventato da un ambulante come strategia di marketing, sia stato coniato da un fumettista sportivo oppure sia nato casualmente per la somiglianza del wurstel con l'animale (si immagini un bassotto racchiuso tra due fette di pane...).

Aspetti Nutrizionali

Come anticipato, l'hot dog è uno degli alimenti tipici appartenenti alla ristorazione veloce d'oltre oceano. Per la sua scarsità in microelementi e vitamine, e per l'abbondanza calorica oltre che di molecole poco salutari, l'hot dog è notoriamente considerato un junk-food o cibo spazzatura.
La ricchezza in calorie, acidi grassi saturi e colesterolo dell'hot dog è la caratteristica negativa più importante dell'alimento. Questi aspetti lo rendono assolutamente inadatto all'alimentazione del soggetto in sovrappeso e/o affetto da ipercolesterolemia.
I wurstel sono anche ricchi di conservanti; tra questi: cloruro di sodio, nitrito di sodio (E250) e vit. C (E315). Mentre quest'ultima è totalmente innocua per l'organismo, i nitriti non sono privi di effetti collaterali a livello della mucosa gastrica e intestinale. Inoltre, l'abbondanza di sodio (apportato dal sale e da alcuni additivi) rappresenta un fattore nocivo per l'insorgenza e l'ingravescenza dell'ipertensione arteriosa.
Molti si chiedono come sia possibile che l'hot dog risulti abbondante in sali minerali come il ferro e il calcio; in realtà, tale caratteristica è tutt'altro che un indicatore di buona qualità alimentare. Ciò accade in merito al tipico sistema di produzione dei wurstel, ovvero la separazione meccanica della parte edule. Il processo automatizzato non è molto preciso e diverse parti altrimenti scarsamente eduli (ossicini, cartilagini, tendini...) contribuiscono alla composizione dell'alimento. Il tutto viene poi uniformato da un processo simile all'omogeneizzazione, seguto da cottura
Ricordiamo poi che l'hot dog è un alimento sostanzialmente "elaborato" e privo di ingredienti grezzi. Ciò comporta una scarsità di acqua, fibra alimentare e antiossidanti; anche la composizione vitaminica non è eccelsa.
Spesso, si evidenzia pure una scarsa sicurezza alimentare per gli hot dog distribuiti nei fast-food o nei chioschi degli ambulanti. Oltre alla notevole concentrazione di batteri fecali, i wurstel degli hot dog sono a volte responsabili della contaminazione da Listeria monocytogenes, ovvero Listeriosi. Se è vero che per un organismo sano si tratta di una tossinfezione poco grave, lo stesso non si può dire nel caso di un immunodepresso o di una donna gravida: mentre il primo può ammalarsi gravemente fino alla morte, la seconda rischia una seria compromissione a carico del nascituro.
Poi, secondo quanto citato dalla AICR (American Institute for Cancer Research), consumare un hot dog al giorno per diversi anni (a causa dell'elevato contenuto di grassi saturi, sodio e conservanti) aumenta il rischio di cancro al colon retto dell'1,2%.
ATTENZIONE! Negli USA, il 17% dei casi di soffocamento da cibo nei bambini di età inferiore ai 10 anni è provocato dagli hot dog.


Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer