Generalità
I granchi sono organismi animali di tipo acquatico; appartengono al Subphilum dei Crostacei, all'Ordine dei Decapoda, al Sottordine dei Pleocyemata e all'Infraordine dei Brachyura.
I granchi sono animali anfibi poiché, sigillando le branchie, oltre che nell'acqua sopravvivono anche all'aria aperta (peculiarità specifica dei Brachiuri, non condivisa da Macruri e Stomatopodi).
Dal punto di vista morfologico, i granchi si avvalgono di una robusta corazza (meglio detta carapace, che riveste sia il corpo che gli arti), due chele frontali (con le quali caccia e si difende) e otto zampe laterali deputate al movimento e al nuoto.
Il corpo dei granchi (detto anche capotorace) è più o meno discoidale, di forma appiattita, con funzione di contenimento degli organi. I granchi possiedono la bocca, gli occhi e le chele in posizione frontale, mentre lateralmente si articolano le zampe e posteriormente - ripiegato e incassato nel corpo - nascondono il ventre dove si sviluppano le uova.
I granchi sono mediamente onnivori e si cibano di alghe fresche, piccoli echinodermi, attinie e detriti organici di ogni genere; hanno abitudini saprofaghe.
I granchi rappresentano un gruppo (Infraordine) decisamente eterogeneo e, per classificarli in maniera ordinata, sarebbe opportuno differenziare 5 superfamiglie: Dromiacea, Raninoida, Cyclodorippoidea, Ebrachyura e Thoracostremata. Tuttavia, questo genere di suddivisione abbraccia numerose specie non deputate all'alimentazione umana, pertanto di seguito verranno presi in considerazione solo i granchi più utilizzati nel regime alimentare consuetudinario.
Granchi commestibili d'Italia
In Italia vivono numerose specie di granchi. Contrariamente a quanto molti pensano, i granchi NON vivono solo in acqua salata, ma è pur vero che (nel nostro paese) esiste una sola specie di acqua dolce.
Granchi commestibili di mare:
- Granchio di rena, granchio lanoso o pelosa; nomenclatura binomiale: Portunus puber. E' il granchio dal carattere più combattivo; si presenta ricoperto da una peluria sottile, ha un colore bruno rossastro o grigio fango, macchiato di blu, di nero o di rosso, con piccoli occhi rossi e due chele frontali particolarmente massicce e potenti. Il granchio di rena raggiunge i 12cm di diametro e viene pescato maggiormente nel periodo primaverile ed estivo, quando le sue carni risultano più saporite. Della stessa famiglia (Portunidi), ma appartenenti a Specie differenti, sono: il Portunus corrugatus o grancella (frequenta le praterie di posidonia e di sabbia/fango), il Portunus Holsatus (frequenta le distese sabbiose al di sotto delle quali si nasconde) e il Portunus depurator (piccolo, dal colore bruno rossastro).
- Granciporro; nomenclatura binomiale: Cancer pagurus. E' prevalentemente notturno; in età adulta (dimensioni che sfiorano i 30cm di diametro) NON colonizza batimetriche facilmente accessibili e, sprofondando gradualmente, può raggiungere batimetriche di oltre 100m. Il granciporro ha un aspetto particolarmente tozzo, con chele grosse e potenti; contrariamente al precedente, è lento, poco aggressivo e si presenta totalmente glabro con un colore arancione scuro, tendente al bruno. Dopo la granseola, è il granchio più grosso e prelibato dei nostri mari.
- Granchio facchino, granchio dormiglione; nomenclatura binomiale: Dromia vulgaris. E' più tozzo del granciporro e, superficialmente, NON si presenta liscio e pulito; si distingue per la peculiarità di far crescere grosse spugne sul dorso del carapace, con le quali si nasconde e si protegge. Ha abitudini simili al granciporro anche se risulta più lento, placido e di minori dimensioni.
- Granseola, grancevola, granceola; nomenclatura binomiale: Maja squinado. E' molto simile ad un ragno in virtù delle lunghe zampe e del corpo a forma di cuore; rappresenta il granchio più grosso dell'intera categoria (può raggiungere i 2kg di peso) ed anch'essa, come il granciporro, presenta abitudini prevalentemente notturne, mentre con l'avanzare dell'età tende a migrare verso batimetriche maggiori.
Granchi commestibili di fiume
- Granchio di fiume; nomenclatura binomiale: Potamon fluviatile. E' di colore marrone-grigiastro con striature giallognole, raggiunge un diametro del corpo pari a 3,5-4,5cm e vive nei cunicoli ai bordi dei torrenti o in pozze d'acqua dolce; ha abitudini notturne ed è particolarmente attivo in primavera ed autunno. Attualmente costituisce una specie a rischio poiché subisce negativamente la presenza dell'inquinamento; le sue carni, così come quelle del gambero di fiume, sono estremamente pregiate.
Pesca
Tutti i granchi sono prodotti della pesca facilmente catturabili, anche se con tecniche anche molto differenti in base alla specie in oggetto. I granchi di acqua dolce vengono catturati a mano, così come il granchio di rena e i piccoli esemplari di granciporro, granchio facchino e granseola (tutti granchi che occupano il sotto costa). Al contrario, i granchi adulti di granciporro e ganseola vengono intrappolati con "nasse" posizionate su batimetriche elevate, ma fortunatamente queste non possono raggiungere i 100-150m dove persistono gli esemplari più anziani.
Cenni gastronomici e caratteristiche nutrizionali
Composizione nutrizionale del Granchio, in scatola - Valori di riferimento delle Tabelle di Composizione degli Alimenti INRAN | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Composizione nutrizionale per 100 grammi di parte edibile Granchio, in scatola: | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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I granchi sono crostacei decisamente prelibati; quelli di grosse dimensioni (soprattutto granseola e granciporro) vengono impiegati con successo nella preparazione delle catalane o dei bolliti, mentre i granchi più piccoli (granchio di rena) rappresentano un ingrediente gustosissimo per i sughi (con pomodoro o senza) dei primi piatti o dei guazzetti. L'unica porzione di scarto dei granchi (da eliminare con la mondatura) è il ventre.
NB. Per mangiare con facilità i granchi è essenziale munirsi delle apposite pinze utili alla rottura delle chele; utilizzare la propria dentatura potrebbe comprometterne gravemente l'integrità!
I granchi presentano un'elevatissima razione NON commestibile costituita essenzialmente dal carapace chitinoso; questo, pur non essendo digeribile dall'uomo, previo apposita lavorazione industriale (trattamento alcalino), subisce la conversione della chitina (polisaccaride) in chitosano, molecola "dietetica" impiegata nella formulazione di alcuni integratori dimagranti. Il chitosano è considerato un chelante lipidico e come tale dovrebbe ridurre l'assorbimento intestinale dei grassi alimentari, moderando la quantità di energia introdotta con gli alimenti; purtroppo, la sua applicazione non ha dimostrato un'efficacia degna di nota.
I granchi rappresentano alimenti altamente deperibili. Se conservati (anche in refrigerazione) attivano precocemente la degradazione enzimatica degli amminoacidi liberi e delle proteine muscolari; ciò favorisce l'insorgenza del tipico odore di ammoniaca.
Ovviamente, la proliferazione batterica accelera il processo di deperimento e incrementa la liberazione di ammonio (anche se non sempre l'odore vagamente pungente ne vanifica la commestibilità). La degradazione enzimatica può essere arrestata con la cottura o il congelamento.
I granchi sono alimenti potenzialmente allergizzanti e la loro presenza nella dieta NON deve interessare: donne gravide, nutrici e bambini in età di divezzamento.
Purtroppo, non sono presenti molti dati riguardanti l'apporto nutrizionale dei granchi; tuttavia, considerando il Subphylum di appartenenza (crostacei), è verosimile ipotizzare che si caratterizzino per:
- Basso apporto energetico (< 100kcal/100g)
- Notevole apporto proteico ad alto valore biologico
- Modesto apporto lipidico (probabilmente caratterizzato da una buona concentrazione di acidi grassi polinsaturi)
- Tracce di carboidrati semplici
- Medio o alto contenuto in colesterolo (circa 100mg/100g)
- Ottimo apporto di vitamine idrosolubili (del gruppo B, soprattutto tiamina, riboflavina e niacina)
- Apporto soddisfacente di ferro e potassio.
ATTENZIONE! Il lettore NON equivochi la polpa di granchio (della quale sotto riportiamo i valori nutrizionali) con il surimi; quest'ultimo è un surrogato formulato con vari prodotti della pesca, pertanto (dal punto di vista chimico) non somiglia nemmeno vagamente al crostaceo propriamente detto.
Bibliografia:
- Gli animali commestibili dei mari d'Italia – A. Palombi, M. Santarelli – pag 364
- Microbiologia degli alimenti – J. M. Jay, M. J. Loaessner, D. A. Golden – Springer – 126-127