Eccesso di Vitamina D - Tossicità
Ultima modifica 07.04.2020

Ipervitaminosi e Vitamina D

L'ipervitaminosi è una condizione morbosa provocata dall'eccesso vitaminico, che genera intossicazione dell'organismo.

Di ipervitaminosi ne esistono vari tipi, a seconda del tipo di vitamina assunta in eccesso; tuttavia, è doveroso precisare che non tutte le vitamine causano intossicazione e che il relativo eccesso può avere conseguenze molto diverse tra una vitamina e l'altra.

La scoperta degli stati morbosi da ipervitaminosi è abbastanza recente, poiché in passato si ignorava che questi nutrienti, più spesso carenti che in eccesso nella dieta, potessero in qualche modo nuocere alla salute.

Vitamina D

La vitamina D è un fattore nutrizionale liposolubile, con azione simil-ormonale. In natura è diffusa in varie forme chimiche, ma quella metabolicamente attiva è il calcitriolo.
La vitamina D esercita varie funzioni, tra le quali la più importante è la regolazione del calcio e del fosforo nell'organismo (ma è necessaria anche per la differenziazione di alcune cellule, per il sistema immunitario ecc).

Calcio e fosforo sono essenziali per lo scheletro, per i denti e anche per i muscoli.
Una mancanza di vitamina D può portare a deformità ossee come il rachitismo nei bambini e l'osteomalacia negli adulti; la carenza di vitamina D e di calcio in gioventù, responsabile del mancato raggiungimento del picco di massa ossea, può favorire l'insorgenza di osteoporosi in terza età (soprattutto in presenza di alterazioni ormonali significative legate alla menopausa).
La maggior parte della vitamina D viene sintetizzata nella pelle a partire dal colesterolo, grazie all'azione dei raggi solari UV (alle medie latitudini, da maggio a settembre l'organismo è capace di soddisfare da solo e appieno la propria necessità di vitamina D).

Nel periodo autunno-invernale, o comunque nei luoghi in cui l'esposizione solare è limitata, è necessario aumentare l'apporto di vitamina D con la dieta. Le fonti più rilevanti sono: pesce grasso, fegato di pesce e relativo olio, tuorlo d'uovo, certi funghi e alimenti fortificati.
Il fabbisogno alimentare di vitamina D è compreso tra 8,5 e 10 μg/die.

Troppa vitamina D fa male?

L'eccesso di vitamina D può essere nocivo per la salute. Ovviamente. questo dipende dall'entità effettiva dell'esubero, ovvero dalla quantità di vitamina D capace di scatenare l'intossicazione nell'organismo.

Tossicità

Eccesso di vitamina D e intossicazione

Anche se tutti i casi di tossicità documentari sono riferiti a dosi superiori a 1.000 μg/die (40000 UI), si presume che un'assunzione prolungata di vitamina D a dosi > 250 μg/die (10000 UI), con livelli ematici della stessa pari a 100 ng/ml, possano causare fenomeni sia acuti, sia cronici.

Cause

Cause di intossicazione da vitamina D

Le cause di intossicazione da vitamina D sono quasi esclusivamente farmacologiche. Anche la componente nutrizionale gioca un ruolo fondamentale ma, come spesso avviene, solo quando la dieta include integratori e alimenti fortificati.

Sintomi

Sintomi dell'intossicazione da vitamina D

I sintomi dell'ipervitaminosi da vitamina D sono:

Segni clinici

I segni clinici dell'ipervitaminosi D sono:

Conseguenze

Cosa succede quando si assume troppa vitamina D?

Come abbiamo detto, assumendo farmaci e/o integratori di vitamina D in eccesso per un lungo periodo di tempo può instaurarsi l'ipervitaminosi specifica e la conseguente intossicazione.
In correlazione ai sintomi e ai segni clinici già descritti, a causa dell'accumulo di calcio nel sangue (ipercalcemia) proveniente dalle ossa, possono insorgere complicanze gravi, come:

  • Indebolimento dello scheletro
  • Danneggiamento di certi organi come reni e cuore.

Rimedi

Rimedio contro l'intossicazione da vitamina D

Per curare l'intossicazione da vitamina D è necessario sospenderne o ridurne l'assunzione con i farmaci e gli integratori.
Non è necessario modificare la dieta, anche se l'eliminazione di tutti gli alimenti fortificati potrebbe giovare al recupero dell'omeostasi sanguigna di vitamina D e di conseguenza della calcemia.

Dose

Giusta dose di vitamina D con gli integratori

Scegliendo di assumere integratori e alimenti fortificati con vitamina D in supplemento alla dieta ordinaria, è consigliabile non superare i 10 μg/die.

Dose massima di vitamina D con gli integratori

Con quantità superiori a 100 μg/die le probabilità di effetti indesiderati sono superiori alla norma. Ciò vale per gli adulti sani, per le donne in gravidanza e in allattamento, per gli anziani e per i bambini di età compresa tra 11 e 17 anni.

I bambini di età compresa tra 1 e 10 anni non devono assolutamente oltrepassare i 50 μg/die.

Il limite per i neonati sotto i 12 mesi è di 25 μg/die.
Nota: i soggetti malati potrebbero avere una minor tolleranza e subire l'intossicazione a dosi inferiori. Nel dubbio, consultare il proprio medico.

Dose di vitamina D nella terapia

La dose di vitamina D necessaria alla terapia per combattere il rachitismo è di 250 μg/die (10.000 IU di vitamina D3 o colecalciferolo); si consideri questo valore come il limite massimo di uso sicuro per l'assunzione giornaliera tollerabile (UL).

Responsabilità

Raccomandazioni degli enti competenti

Sono in parte responsabili dei pochi casi di ipervitaminosi da vitamina D gli enti di divulgazione informativa. La carenza di vitamina D è stata per molti anni responsabile di gravi problemi della salute pubblica. Oggi, consapevoli delle malattie che possono dipendere dalla sua carenza nutrizionale, si tende ad enfatizzare eccessivamente l'importanza dell'integrazione alimentare. Ricordiamo che integratori alimentari e alimenti fortificati sono prodotti da banco disponibili nei supermercati, in farmacia senza ricetta medica o nelle parafarmacie. Risultano quindi largamente disponibili e alla portata di tutti.
Ad esempio, il "Dipartimento della Sanità" del Regno Unito raccomanda quanto segue:

  • Ai neonati allattati dalla nascita fino ad un anno di età dev'essere somministrato un supplemento giornaliero di vitamina D contenente 8,5-10 μg di principio attivo per assicurarsi di raggiungere il fabbisogno minimo.
  • I neonati alimentati con formule sintetiche non dovrebbero fare ricorso all'integrazione.
  • I bambini di età compresa tra 1 e 4 anni dovrebbero godere di un supplemento giornaliero di 10 μg.

Inoltre, lo stesso raccomanda di assumere un supplemento giornaliero contenente 10 μg di vitamina D per tutto l'anno se:

  • Non si esce spesso di casa
  • Si è ricoverati
  • Si indossano abiti che coprono la maggior parte della pelle.

Raccomandazioni del genere possono essere facilmente sopravvalutate e spesso avviene un'assunzione eccessiva di vitamina D. Tuttavia bisogna anche ammettere che il limite di criticità, già corretto per difetto, è circa 10 volte superiore alle raccomandazioni delle linee guida.


Per approfondire: Carenza di Vitamina D: Cosa Succede se è Bassa e Come Aumentarla nel Sangue

Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer