Dove va il grasso quando si dimagrisce

Dove va il grasso quando si dimagrisce
Ultima modifica 30.09.2022
INDICE
  1. Come funziona la perdita di grasso
  2. Cosa determina la perdita di grasso
  3. Dove va a finire il grasso perso
  4. Tempi di dimagrimento

Quando una persona dimagrisce il grasso in eccesso che aveva accumulato in precedenza svanisce progressivamente ma non sempre è ben chiaro come funzioni questo processo e dove vada a finire il grasso perso.

Come funziona la perdita di grasso

Ogni volta che si mangia qualcosa le calorie in eccesso che il corpo non utilizza vengono immagazzinate nelle cellule adipose sotto forma di trigliceridi, in un processo che serve all'organismo per conservare l'energia per bisogni futuri. Se non viene usata però, nel tempo questa energia in eccesso si traduce in un surplus di grasso che può influenzare non solo la forma fisica ma anche e soprattutto la salute e per questo molte persone decidono di voler intervenire.

Per favorire la perdita di peso si deve andare in deficit calorico, ovveroimmagazzinare meno calorie di quelle che si bruciano.

Anche se varia da persona a persona, un deficit giornaliero di 500 calorie mantenuto nel tempo è un buon punto di partenza per vedere una notevole perdita di grasso. Un deficit calorico costante di questo tipo, infatti, libera il grasso dalle cellule adipose, che poi viene convertito in energia per alimentare il corpo. Mentre questo processo continua, le riserve di grasso corporeo si riducono, portando a cambiamenti nella composizione corporea e migliorando i livelli di salute dovuti al sovrappeso.

Cosa determina la perdita di grasso

A portare alla perdita di grasso è la combinazione di due fattori: dieta ed esercizio fisico. Il motivo è chementre il deficit calorico fa sì che i grassi vengano rilasciati dalle cellule adipose e utilizzati come energia, l'esercizio amplifica questo processo aumentando il flusso sanguigno ai muscoli e alle cellule adipose, rilasciando i grassi da utilizzare per l'energia nelle cellule muscolari a una velocità più rapida e aumentando così il dispendio energetico.

Indicativamente, per stimolare la perdita di peso, oltre a nutrirsi seguendo un regime alimentare ipocalorico, sarebbe opportuno svolgere un minimo di 150-250 minuti di esercizio a intensità moderata a settimana, pari a circa 30-50 minuti di esercizio 5 giorni a settimana.

Per ottenerne il massimo beneficio l'attività fisica dovrebbe comprendere esercizi di resistenza come sollevamento pesi, attività a corpo libero o con bande di resistenza per mantenere o implementare la massa muscolare; e altri aerobici come corsa, bicicletta o ellittica per aumentare il consumo calorico.

Dove va a finire il grasso perso

Con il progredire del processo di perdita di grasso, le cellule adipose non scompaiono ma riducono drasticamente le loro dimensioni, determinando cambiamenti visibili nella composizione corporea.

Quando il grasso corporeo viene scomposto per produrre energia attraverso processi complessi all'interno delle cellule, vengono rilasciati due principali sottoprodotti: anidride carbonica e acqua.

L'anidride carbonica è poi esalata durante la respirazione e l'acqua eliminata attraverso l'urina, il sudore o l'aria espirata. Lo smaltimento di questi sottoprodotti è notevolmente elevato durante l'esercizio a causa dell'aumento della respirazione e della sudorazione.

Quindi si può dire che il grasso in eccesso finisca sostanzialmente in acqua e anidride carbonica.

Tempi di dimagrimento

I fattori genetici e di stile di vita giocano un ruolo significativo nella distribuzione del grasso corporeo e proprio per questo alcune persone tendono a perdere peso in determinate aree più velocemente rispetto ad altre.

Inoltre, se nel corso degli anni si è spesso perso e riacquistato peso il grasso corporeo può distribuirsi in modo diverso a causa dei cambiamenti nelle cellule adipose nel tempo.

A seconda di quanto peso si ha bisogno di perdere, la durata del percorso dimagrante può variare in modo significativo. Secondo diversi studi accelerare eccessivamente il processo può portare ad alcuni problemi di salute come carenza di micronutrienti, mal di testa, affaticamento, perdita muscolare e irregolarità mestruali, quindi il consiglio generico è quello di procedere per gradi.

A incidere sulla velocità della perdita di peso sono però diversi fattori, primo tra tutti la situazione di partenza. Per le persone in forte sovrappeso o obese, ad esempio,una perdita del 5-10% del peso corporeo durante i primi 6 mesi di percorso dimagrante può essere possibile con un intervento completo sullo stile di vita che includa dieta, attività fisica e tecniche comportamentali.

Non meno influenti sono il sesso, l'età, l'entità del deficit calorico, la qualità del sonno e l'assunzione o meno di alcuni farmaci, pertanto è fondamentale affidarsi al proprio medico prima di iniziare un percorso volto al dimagrimento e alla perdita di grasso.

Una volta raggiunto il peso corporeo desiderato, l'apporto calorico può essere regolato in modo differente per mantenere il peso ma è importante continuare a fare esercizio regolarmente e a seguire una dieta equilibrata e nutriente per prevenire il recupero di peso e promuovere la salute generale.

Quando si perde peso infatti le cellule adipose non svaniscono ma rimangono presenti e, se non vengono fatti sforzi per mantenere i risultati raggiunti possono facilmente aumentare di nuovo le loro dimensioni.