Dimagrire Troppo in Fretta Fa male?

Dimagrire Troppo in Fretta Fa male?
Ultima modifica 10.05.2022
INDICE
  1. Dimagrire VS Perdere Peso
  2. Velocità del Dimagrimento
  3. Perché Dimagrire in Fretta fa Male?

Dimagrire VS Perdere Peso

Dimagrire significa ridurre la quantità di grasso corporeo (Fat Mass o FM) non essenziale sottocutaneo e viscerale.

Il dimagrimento avviene quando l'organismo consuma più energia di quanta ne introdice con la dieta, e attinge alle riserve per comensare il fabbisogno. Si instaura, cioè, un bilancio calorico negativo, messo in pari dall'ossidazione dei grassi stoccati nell'adipe.

Per vuotare 1 kg di tessuto adiposo è necessario consumare circa 7000 kcal. Se ciò avvenisse correttamente, la perdita di peso corrisponderebbe ad un dimagrimento effettivo. Ma non è detto che ciò avvenga.

I grassi non sono tuttavia l'unico substrato di riserva del corpo umano. Nei muscoli e nel fegato è anche presente il glicogeno (in misura di circa 400-500 g), un glucide polimerico che, d'altro canto, per essere immagazzinato, richiede molta acqua.

Intaccando queste scorte, come potrebbe avvenire dopo una giornata di digiuno in presenza di attività fisica - condizione alla quale si sommerebbe la disidratazione - l'organismo potrebbe perdere facilmente anche oltre 2 kg.

E ancora; se facessimo 1 ora di sauna, all'uscita la bilancia potrebbe segnare tranquillamente 1 kg in meno rispetto al momento dell'ingresso. Si tratterebbe, ovviamente di un effetto della sudorazione. Avremmo dunque perso peso ma non saremmo dimagriti effettivamente.

Non solo. Alcune condizioni disagevoli o comportamenti inadeguati possono indurre, nel medio e lungo termine, il catabolismo muscolare - ovvero la depauperazione del tessuto contrattile.

Stiamo parlando soprattutto di: patologie (sarcopenia, disordini endocrini ecc.), diete troppo restrittive (ipocaloriche troppo estreme), diete sbilanciare (low carb o low protein) e attività motoria eccessiva (nel carico generale e, in particolare, nel volume); più spesso, la combinazione di più fattori.

Anche l'eccessiva escrezione di corpi chetonici (dovuta all'insufficienza di carboidrati) e/o una sudorazione straordinaria, possono determinare una perdita di peso cospicua, senza che questa possa ricalcare fedelmente un dimagrimento reale.

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Velocità del Dimagrimento

Per dimagrire rimanendo in salute è fondamentale limitare lo stress dell'organismo; questo perché dimagrire troppo in fretta fa male! Sia al corpo che alla mente. Inoltre, non consente di mantenere intatta la massa muscolare.

Anche nei soggetti in sovrappeso (non ad alto rischio) la dietoterapia dovrebbe essere organizzata in modo da ridurre il grasso corporeo di non oltre 700-800 g a settimana (3,0 kg al mese); ovviamente, tale valore è soggetto ad oscillazioni, quindi un intervallo tra 2 e 4kg mensili è comunque valutato accettabile.

Diverso sarebbe se il soggetto fosse obeso e/o con patologie cardio-vascolari e respiratorie importanti, che richiedessero un dimagrimento più veloce possibile per scongiurare l'insorgenza di complicanze o eventi potenzialmente dannosi/mortali. In questi casi, l'unico obbiettivo è di ridurre più rapidamente possibile l'eccesso adiposo, senza preoccuparsi troppo della massa muscolare, e avendo cura di mantenere appieno lo stato di idratazione.

Le persone in normopeso che si cimentano in lavori estetici, come ad esempio la riduzione della bodyfat dal 12% al 6%, dovrebbero ricercare un dimagrimento più lento possibile. Questo perchè più basso è il grasso corporeo, meno l'organismo ne consuma - con lo spiavecole inconveniente di intaccare il tessuto contrattile.

In maniera generale, comunque, difficilmente le persone sono in grado di sostenere un taglio calorico superiore a 500 kcal / die per l'uomo, e di 350 kcal / die per la donna, per un tempo superiore a 6 mesi - che, non caso, rappresentano anche il limite massimo per una dieta ipocalorica ininterrotta.

Perché Dimagrire in Fretta fa Male?

Un dimagrimento troppo rapido è ottenuto per mezzo di un'alimentazione troppo scarsa e/o di un dispendio en ergetico troppo elevato.

Assume un ruolo determinante anche la ripartizione dei macronutrienti energetici. Più il taglio calorico è aggressivo, più importante è la quota di carboidrati e proteine - ovviamente, a discapito dei grassi.

Il taglio calorico richiede sempre più proteine del normale, e ancora di più negli atleti - soprattutto di forza e nei bodybuilder. Negli sport di resistenza invece, assumono un importanza cruciale anche i carboidrati - e le proteine possono essere mantenute a un livello più basso rispetto al caso precedente.

Vediamo ora per quali ragioni non è consigliabile dimagrire troppo in fretta:

  1. Mangiare poco per dimagrire in fretta è stressante per il corpo: i nutrienti essenziali (AGE, AAE, vitaminesali minerali) non vengono assunti nelle giuste razioni e, nel lungo termine, i sistemi fisiologici ne risentono sensibilmente (compreso quello immunitario)
  2. Mangiare poco per dimagrire in fretta è stressante per la mente: una dieta sbilanciata restrittiva induce un forte desiderio di "rivalsa", ragion per cui (nel lungo termine) l'esito terapico è quasi sempre fallimentare, con aumento dell'insoddisfazione per il proprio corpo e riduzione dell'autostima
  3. Mangiare poco per dimagrire in fretta è debilitante per i muscoli: i sistemi di catabolismo (eccessivamente stimolati) NON sono selettivi! Ciò significa che oltre a smaltire i grassi di deposito utilizzano ampiamente pure gli amminoacidi derivanti dal tessuto muscolare, riducendone il trofismo e la massa
  4. Mangiare poco per dimagrire in fretta favorisce la disidratazione: il fabbisogno idrico di ogni soggetto è di circa 1ml/kcal di energia introdotta, ma non tutta l'acqua viene bevuta! Una parte di essa (500-700ml/die, circa 1/4 o 1/3 di quella totale) entra nell'organismo attraverso gli alimenti che, scarseggiando, non ottemperano al fabbisogno di idratazione corporea
  5. Un dispendio energetico eccessivo ottenuto mediante l'attività fisica per dimagrire in fretta PEGGIORA tutti i 4 punti sopra menzionati.
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Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer