Dissenteria
La dissenteria è un'infiammazione dell'intestino che provoca diarrea mista a muco e sangue. Altri sintomi possono includere febbre, dolori addominali e tenesmo rettale (sensazione di defecazione incompleta).
La dissenteria è causata da alcune infezioni o infestazioni - come quelle batteriche, virali, da vermi parassiti o protozoi - che coinvolgono l'intero intestino fino allo stomaco (gastroenteriti).
Talvolta, possono essere implicate le malattie infiammatorie croniche del colon, le intossicazioni da inquinanti o tossici e le intolleranze alimentari (al lattosio o al glutine). Il meccanismo patologico prevede sempre uno stato infiammatorio molto intenso.
Le complicanze della dissenteria sono le stesse della diarrea generica persistente, ma tendenzialmente più gravi (fino al delirio e allo shock); talvolta includono dolori allo stomaco, nausea e vomito.
Nei casi in cui il sanguinamento e la perdita di muco sono eccessive, oltre alla disidratazione e alla carenza salina, può insorgere anemia sideropenica (soprattutto nelle donne).
Se l'infezione/infestazione interessa tutto l'intestino, oltre alla disidratazione e alla carenza di sali minerali, sopraggiunge anche un quadro di malnutrizione generalizzato per malassorbimento.
Le altre complicazioni sono generalmente specifiche in base all'agente eziologico (sepsi, perforazione del colon ecc).
NB. E' importante sottolineare che, nel terzo e quarto mondo, la dissenteria è una causa frequentissima di morte (soprattutto quella da amebiasi – ovvero da ameba – per debilitazione e setticemia).
La cura della dissenteria prevede:
- Rimozione dell'agente scatenante
- Terapia nutrizionale
- Eventuale integrazione alimentare/terapia farmacologica.
Dieta
Tralasciando la cura dell'agente scatenante, di tipo quasi esclusivamente medico-farmacologico, soffermiamoci sul regime nutrizionale.
La dieta per la dissenteria è un regime alimentare necessario al ripristino della normale consistenza fecale, dello stato di idratazione e di quello nutrizionale.
ATTENZIONE! L'efficacia della dieta e dell'integrazione dipendono dalla presenza e/o dalla gravità del vomito.
Quando il vomito non è contrastabile o si protrae a lungo, risulta necessario appoggiarsi a strutture ospedaliere per l'applicazione della nutrizione parenterale.
Di seguito elencheremo i principi fondamentali di una dieta per la dissenteria:
- Rimozione del glutine per i celiaci. Può essere la causa stessa della dissenteria e, soprattutto in comorbilità ad infezioni intestinali di vario genere, è in grado di pregiudicare notevolmente la guarigione.
E' quindi necessario eliminare i cereali che contengono glutine (frumento, farro, spelta, segale, avena, sorgo e orzo) e sostituirli con altri cereali (miglio, mais, riso, teff ecc), pseudo-cereali (amaranto, grano saraceno, quinoa ecc) e legumi (fagioli, ceci, lenticchie, fave, soia, piselli, lupini ecc), PURCHE' brillati o decorticati, quindi senza crusca o buccia. - Rimozione del lattosio. Non tutti sono in grado di digerire il lattosio; inoltre, spesso la dissenteria provoca una sorta di intolleranza temporanea che richiede di eliminare il lattosio, onde evitare di peggiorare ulteriormente la diarrea.
Sono da escludere il latte animale, lo yogurt animale, i formaggi freschi e, in genere, tutti i latticini.
I formaggi molto stagionati (grana padano, parmigiano reggiano ecc) hanno una quantità di lattosio trascurabile. E' consigliabile fare uso di surrogati del latte e dello yogurt, come quello di soia, meglio se fortificati in calcio (l'ulteriore presenza di vitamina D e riboflavina sono comunque elementi positivi). - Sospensione dei lassativi, dei farmaci e degli integratori alimentari non necessari; certi farmaci (antinfiammatori, antiacidi, cimetidina, anticolinergici ecc) ed integratori (termogenici, creatina ecc) sono in grado di scatenare o peggiorare la diarrea.
Inoltre, talvolta la dissenteria può essere volontariamente scatenata mediante l'utilizzo smodato di lassativi; si tratta di un comportamento chiamato di "purgazione" o di "compenso", adottato dalle persone affette da anoressia o bulimia nervose. - Rimozione degli alcolici e, più in generale, delle molecole nervine. L'alcol, la caffeina (del caffè), la teina (del tè, soprattutto fermentato) e la teobromia (del cacao e della cioccolata), sono molecole irritanti per l'intestino.
- Rimozione degli additivi irritanti contenuti negli alimenti. Certi additivi sono in grado di favorire la diarrea; tra questi, i più noti sono: xilitolo, polifosfati, mannitolo ecc.
- Rimozione delle molecole piccanti. Stiamo parlando della capsaicina (peperoncino), della piperina (pepe), del gingerolo (nello zenzero), dell'allicina (cipolla, aglio ecc) e dell'isotiocianato (rafano, senape).
- Eliminazione delle tecniche di cottura che producono molecole carbonizzate, promuovendo quelle moderate e salubri. I residui tossici della carbonizzazione di carboidrati, proteine e lipidi sono: acrilamide, acroleina, formaldeide e idrocarburi policiclici aromatici.
Gli alimenti che li contengono sono: fritti (patatine, crocchette, frittelle ecc), cotti alla griglia o alla piastra o arrosto (hamburger, bistecche, pesci, cipolla, peperoni, zucchine, melanzane ecc.) e prodotti tostati (pane abbrustolito, frutta secca ecc). I sistemi di cottura migliori sono invece: bollitura, a pressione, a vapore, in vaso, sottovuoto e a bagnomaria. - Eliminazione, per quanto possibile, delle fibre. Queste, che in una dieta normale dovrebbero ammontare a circa 30g/die, nella dieta per la dissenteria dovrebbero essere limitate il più possibile. Ovviamente, tale accorgimento non è praticabile; le fibre sono parte integrante di certi alimenti , più precisamente di quelli che forniscono i carboidrati complessi, il magnesio, il potassio, la vitamina C, i carotenoidi (provitamina A) e gli antiossidanti fenolici. Contrariamente alla dieta per la diarrea (nella quale le fibre costituiscono circa la metà della quota normale), quella per la dissenteria tenta di escluderle ed, eventualmente, di favorire l'apporto delle solubili. Gli alimenti da evitare o limitare drasticamente sono: cerali integrali o crusca, legumi con buccia, frutta con buccia e in generale gli alimenti più ricchi di fibre.
Nel momento in cui la dissenteria inizia a guarire, è possibile aggiungere poco per volta: porzioni più abbondanti di ortaggi, porzioni più abbondanti di frutta, frutta con buccia ecc.
NB. Sia la frutta che la verdura possono essere assunte mediante spremitura o centrifugazione. E' necessario specificare che non sempre i legumi, seppur decorticati o passati al passaverdura (per rimuoverne la buccia), sono considerati idonei a questa dieta (la tolleranza è molto individuale); infatti, contengono una notevole quantità di fibre che potrebbero aggravare le feci acquose.
- Apporto di grassi nella media (25-30%). Meglio non eccedere con la frazione lipidica, onde evitare che accentui l'azione lassativa; allo stesso tempo, bisogna ricordare che i grassi svolgono un ruolo emolliente e protettivo per le mucose.
- Favorire il mantenimento idrosalino. Oltre a fornire l'acqua (1 ml per kcal di energia) ed i sali minerali (soprattutto potassio e magnesio) comunemente necessari, la dieta per la dissenteria dovrebbe essere in grado di compensare il più possibile le perdite con le feci acquose (fino a 1 litro al giorno).
- Presenza di alimenti probiotici, purché NON risultino coinvolti nell'insorgenza della dissenteria. Stiamo parlando di Lactobacilli, Bifidobacteria ed Eubacteria, tutti batteri facenti parti della flora batterica fisiologica intestinale. Oltre a costituire una barriera di protezione dai patogeni, questi microorganismi producono vitamine e molecole nutrienti per le cellule dell'intestino (poliammine e acido butirrico). Gli alimenti che li contengono sono: yogurt (anche di soia), latticello, kefir, tempeh, miso ecc.
- Utilizzo di prodotti astringenti. Certi alimenti hanno una funzione astringente; tra questi, i più noti sono il limone e la patata. Aggiungere del succo di limone all'acqua da bere, oltre a incrementare l'apporto di vitamina C e potassio, favorisce la ripresa della consistenza fecale.
Integratori
Gli integratori alimentari che possono essere usati nella dieta per la dissenteria sono di varia natura.
Se la nutrizione alimentare risulta insufficiente, potrebbe essere utile integrare tutti i sali minerali (soprattutto potassio e magnesio) e tutte le vitamine (soprattutto vitamina C, carotenoidi, vitamina K ecc). I fluidi corporei tendono ad essere dispersi a causa delle scariche diarroiche, mentre le vitamine diventano oggetto di carenza a causa dell'alimentazione incompleta.
Solo previo consultazione medica, in certi casi potrebbe essere utile assumere integratori o farmaci probiotici (Lactobacilli, Bifidobacteria ed Eubacteria).
Esempio Dieta contro la Dissenteria »