Ultima modifica 18.03.2020

Cosa Sono?

I crackers sono alimenti cotti a base di farina di cereali (in genere di frumento), acqua e grassi. Molto spesso, vengono insaporiti prima della cottura mediante aggiunta superficiale di sale, aromi ed altri ingredienti, come erbe aromatiche, formaggio, semi ecc. Non mancano i crackers con impasti alternativi o dietetici.


Crackers

Per molti anni, i crackers sono stati considerati un sostituto del pane con le seguenti caratteristiche: economico, sano e nutriente. Tuttavia, per la maggior parte dei prodotti non è così. Infatti, escludendo quelli di origine casalinga, la maggior parte dei crackers contiene poca acqua, molto sodio e troppi grassi di dubbio livello qualitativo. Nei prossimi paragrafi approfondiremo meglio le caratteristiche nutrizionali di questi prodotti.




Caratteristiche Nutrizionali

I crackers salati sono alimenti di origine tendenzialmente vegetale, che appartengono al III gruppo fondamentale degli alimenti, ovvero a quello di cereali, patate e derivati. Nella dieta rappresentano una fonte di carboidrati complessi e fibra alimentare, anche se, come vedremo di seguito, non sono certo il miglior esponente della loro categoria in termini di "pregi nutrizionali".
I crackers salati hanno un apporto energetico piuttosto elevato, fornito principalmente dai carboidrati, seguiti dai lipidi e infine dalle proteine. I glucidi sono prevalentemente complessi (amido), gli acidi grassi di tipo monoinsaturo ed i peptidi a medio valore biologico. Il colesterolo è assente e le fibre più che soddisfacenti.
Per quel che concerne le vitamine, i crackers salati non sembrano contenerne livelli degni di nota; sembrano essere maggiormente presenti la B1 (tiamina), la PP (niacina) e la E (tocoferoli). In merito ai sali minerali, invece, la caratteristica principale è l'eccesso di sodio; si osservano anche una buona quantità di ferro, calcio e fosforo.

Composizione nutrizionale per 100g di "Crackers Salati"
Crackers Salati - Valori Nutrizionali

Valori nutrizionali (per 100 g di parte edibile)

Composizione Chimica Valore per 100g
Parte edibile 100%
Acqua 64,7g
Proteine 2,7g
Lipidi totali 2,1g
  Acidi grassi saturi 0,37g
Acidi grassi monoinsaturi 1,48g
Acidi grassi polinsaturi 0,23g
Colesterolo 0,0mg
Carboidrati disponibili 30,2g
  Amido 30,1
Zuccheri solubili 0,1g
Fibra totale 0,5g
  Fibra solubile - g
Fibra insolubile - g
Acido Fitico - g
Alcol 0,0g
Energia 143,0kcal
Sodio 2,5mg
Potassio 43,4mg
Ferro 0,3mg
Calcio 19,0mg
Fosforo 43,4mg
Magnesio - mg
Zinco 0,5mg
Rame - mg
Selenio - µg
Tiamina 0,03mg
Riboflavina 0,02mg
Niacina 0,60mg
Vitamina A retinolo eq. 0,06µg
Vitamina C 0,0mg
Vitamina E 0,45mg

NB. L'assenza di colesterolo, la prevalenza di acidi grassi monoinsaturi e la presenza di vitamina E suggeriscono che questi crackers salati possano contenere oli vegetali di buona qualità ed essere invece privi di grassi animali o condimenti vegetali di dubbia provenienza.
Per vari motivi, i crackers salati non sono da considerare alimenti necessari o di buona qualità. Contengono pochissima acqua, il che li rende inadatti alla nutrizione ordinaria degli anziani e degli sportivi, due categorie che tendono più di altre a soffrire di disidratazione.

I crackers salati possiedono una quantità di grassi e calorie piuttosto elevata, il che li preclude dall'alimentazione dei soggetti in sovrappeso.



Invito i gentili lettori a considerare il fatto che, rispetto al pane di frumento magro, i crackers salati contengono oltre il 40% di calorie in più.



Peraltro, considerando il carico glicemico piuttosto elevato, è anche consigliabile escluderli dalla dieta di chi soffre di iperglicemia o diabete mellito tipo 2 ed ipertrigliceridemia; inoltre, meglio tenere a mente che quelli magri (non è questo il caso), hanno anche un indice glicemico piuttosto elevato, aggravandone ulteriormente l'effetto sul metabolismo.


Un'altra osservazione negativa sui crackers salati riguarda il livello di sodio. Questo, che com'è statisticamente dimostrato ha una correlazione positiva con l'insorgenza di ipertensione arteriosa primaria, li dovrebbe escludere totalmente dal regime alimentare di chi soffre di questa patologia, ma anche dei bambini (i quali non dovrebbero abituarsi al gusto salato) e di chi è affetto da gastrite (un eccesso di cloruro di sodio può nuocere alla mucosa gastrica, a maggior ragione se compromessa).
I crackers salati non dovrebbero contenere lattosio; tuttavia, in caso di intolleranza alimentare è opportuno consultare la lista degli ingredienti per verificare l'assenza di latte o derivati in polvere (i crackers al formaggio sono ovviamente da escludere). I prodotti con farina di frumento e/o di altri cereali glutinati devono essere eliminati dalla dieta per la celiachia.
Volendo fare uso di crackers salati nella dieta, la porzione media varia in base alla composizione del regime nutrizionale complessivo; ad ogni modo, non dovrebbe mai superare l'equivalenza calorica del pane (adeguando le porzioni al maggiore apporto energetico dei crackers).

Tipi di Crackers e Alimentazione

I crackers possono essere mangiati da soli o accompagnati da altri prodotti alimentari, come prodotti caseari (formaggi e ricotte), salumi (insaccati, carni salate ecc), salse (maionese ketchup, salsa tartara, giardiniera, salsa verde ecc), marmellata, burro, miele, burro di arachidi, crema spalmabile alle nocciole (tipo Nutella ®) ecc.
I cosiddetti “mild crackers” o “crackers insipidi” vengono utilizzati come “detergente per il palato”, da consumare tra un campione alimentare e l'altro nei test gustativi.
Se si dovessero individuare gli antenati dei crackers, questi sarebbero le cialde, le gallette (tipo militare) e le ostie cerimoniali. Inoltre, le focacce più antiche (come la pita, il pane azzimo ecc) venivano prodotte senza lievito. Anche l'italianissimo pane carasau (sardo) presenta molte caratteristiche in comune con i crackers.
Altri alimenti commerciali simili ai crackers sono: pane wasa, gallette di riso e michetti.
I crackers sono disponibili in commercio con diverse forme e dimensioni: rotondi, quadrati, triangolari ecc.
I tipici fori dei cracker (in inglese “docking holes”) vengono applicati sulla pasta per evitare che, durante la cottura, si formino delle sacche d'aria (bolle o vescicole) in grado di alterare la forma dei prodotto.
Il termine "cracker" è di origine anglo-americana e, nel paese di origine, viene spesso utilizzato anche per differenziare alcuni biscotti di forma appiattita rispetto ai più grossi "cookies".
Di crackers ne esistono moltissime ricette, tutte caratterizzate da ingredienti qualitativamente e quantitativamente diversi. Esistono crackers molto grassi ed altri “all'acqua” (magri), con e senza sale, di frumento o riso o soia ecc, con e senza glutine, con grassi animali e con grassi vegetali ecc.
Alcuni crackers vengono confezionati farciti come “snack pronto”, in stile sandwich, con all'interno paté o mousse. Altri sono di forma molto ridotta e sono utilizzati come i “crostini” per arricchire le zuppe.
La “Mock Apple Pie” (torta di mele) è famosissima negli Stati Uniti, poiché si differisce dalle altre grazie all'utilizzo dei crackers “Ritz”.
Alcuni cracker molto particolari sono i “Graham”, ovvero dei crackers dolci fatti con un'alta percentuale di crusca, così come i “Digestive Biscuits”, cioè dei biscotti dolci-salati prodotti con bicarbonato di sodio (da qui l'ipotetica funzione anti acida e pro digestiva).

 

Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer