Ultima modifica 18.03.2020

Generalità

Per cocomero si intende sia il frutto commestibile noto come anguria, sia la pianta che lo produce (Citrullus vulgaris). Comunque lo si voglia chiamare, il cocomero è un frutto appartenente al VI gruppo degli alimenti; come tutti gli altri frutti di questo gruppo, contiene buone quantità di carotenoidi (vit. A), acqua e sali minerali, mentre l'apporto energetico non è particolarmente elevato.
Il cocomero è una pianta appartenente alla famiglia delle Cucurbitaceae, Genere Citrullus, Specie vulgaris (o lanatus); la nomenclatura binomiale del cocomero è Citrullus vulgaris (o Citrullus lanatus). Un'altra classificazione indica il cocomero con la nomenclatura binomiale Cucumis citrullus.
Il cocomero (sostantivo di origine latina) è un falso frutto. Come anche la zucca ed il melone, il cocomero è di tipo carnoso - peponide (poiché presenta epicarpo e mesocarpo carnosi e fusi tra loro, mentre l'endocarpo è unito alle placente dei semi). Ha forma sferica od ovale, raggiunge notevoli dimensioni ed esternamente si presenta color verde (sfumato in chiaro e scuro), mentre la porzione edule (costellata di veri frutti neri o bianchi) brilla di un rosso acceso. La buccia del cocomero NON è ben digeribile; è spessa anche diversi centimetri (in base al livello di maturazione) ed al taglio risulta bianca o verdognola. Per "buccia del cocomero" si intende l'epicarpo adeso ad una breve porzione prossimale di mesocarpo.
Il cocomero è una pianta erbacea, rampicante e a ciclo annuale. Ha foglie ampie, trilobate e pubescenti, mentre i fiori sono piccoli e color giallo.

Origini del cocomero

Il cocomero è una pianta originaria dell'Africa; cresce rigoglioso nei climi tropicali ma anche in Italia, dove viene abbondantemente coltivato ed è disponibile per tutto il periodo estivo.

Composizione nutrizionale per 100g di Cocomero - Valori di riferimento delle Tabelle di Composizione degli Alimenti INRAN
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Valori nutrizionali (per 100 g di parte edibile)

Parte edibile 52.0%
Acqua 95.3g
Proteine 0.4g
Amminoacidi prevalenti -
Amminoacido limitante -
Lipidi TOT tr
Acidi grassi saturi -mg
Acidi grassi monoinsaturi -mg
Acidi grassi polinsaturi -mg
Colesterolo 0.0mg
Carboidrati TOT 3.7g
Amido -g
Zuccheri solubili 3.7g
Fibra alimentare 0.2g
Fibra solubile 0.02g
Fibra insolubile 0.2g
Energia 16.0kcal
Sodio 3.0mg
Potassio 280.0mg
Ferro 0.2mg
Calcio 7.0mg
Fosforo 2.0mg
Tiamina 0.02mg
Riboflavina 0.02mg
Niacina 0.10mg
Vitamina A 37.0 µg
Vitamina C 8.0mg
Vitamina E - mg

Il cocomero è un frutto coltivato da tempi remoti. Mentre in Europa fu introdotto solo in seguito alle invasioni musulmane (ed in oriente solo due secoli prima), nel continente africano ha da sempre costituito un'importantissima fonte idrica, salina e vitaminica. La pianta è infatti in grado di resistere a climi desertici, quindi aridi e caldi, e vanta una produttività tutt'altro che trascurabile. Nelle zone di origine, il cocomero è considerato una vera e propria fonte di sostentamento.

Caratteristiche nutrizionali

Iniziamo col precisare che, come molti lettori già sapranno, il cocomero è anche conosciuto per il suo "teorico" effetto afrodisiaco. Questo sarebbe imputabile al contenuto in citrullina (un amminoacido non essenziale) ed ai relativi effetti dell'ipercitrullinemia. In realtà, questa molecola è coinvolta in diverse funzioni tra le quali la difesa immunitaria, il ciclo dell'urea ecc. In linea teorica, contro la disfunzione erettile, dovrebbe agire in diversi modi: dilatando i vasi sanguigni e favorendo l'erezione, stimolando il sistema cardiocircolatorio ed elasticizzando la parete dei vasi sanguigni. Nella pratica, è improbabile che tutte queste funzioni raggiungano un'intensità d'azione tale da produrre l'effetto afrodisiaco tanto auspicato.
La funzione dietetica del cocomero è principalmente legata al suo contenuto in acqua, vitamine e sali minerali. Nei caldi mesi di consumo, il cocomero favorisce l'idratazione corporea in maniera analoga all'acqua stessa; grazie alla concentrazione osmotica dei suoi fluidi, questi risultano facilmente assorbibili, così come il fruttosio ed il potassio in essi disciolti. L'unica avvertenza di cui tener conto nel consumo del cocomero è di NON eccedere con le porzioni consumate al termine di un pasto principale; il notevole contenuto idrico può infatti prolungare, anche se solo per breve tempo, i tempi di permanenza gastrica (per eccessiva diluizione dei succhi gastrici).
Il cocomero ha un apporto energetico abbastanza limitato e derivante essenzialmente dagli zuccheri semplici (fruttosio). Protidi e lipidi sono irrilevanti e la fibra non è contenuta in quantità particolarmente elevate.
Tra i sali minerali si evidenziano ottime concentrazioni di potassio, mentre il sodio è decisamente molto ridotto; questa caratteristica, unita all'ottima concentrazione d'acqua, rende il cocomero un alimento idoneo all'alimentazione contro l'ipertensione. Per ciò che riguarda le vitamine, si rilevano buone concentrazioni di carotenoidi (pro vit. A) e di vit. C.


Autore

Riccardo Borgacci
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer