Quali sono i cibi che si possono mangiare con il diabete?

Quali sono i cibi che si possono mangiare con il diabete?
Ultima modifica 28.10.2024
INDICE
  1. Cibi per il diabete: quali sono e quali evitare
  2. Esistono integratori per far abbassare subito la glicemia?

Non esistono cibi per diabetici e cibi per soggetti sani. Gli alimenti per i diabetici sono, fondamentalmente, gli stessi previsti in una dieta sana; le differenze principali tra la dieta del diabetico e quella del soggetto sano riguardano, più che altro, la gestione complessiva.

Vediamo quali sono gli accorgimenti nutrizionali di cui tenere conto in caso di diabete mellito tipo 2.

Cibi per il diabete: quali sono e quali evitare

I cibi per il diabetico dovrebbe essere prevalentemente a bassa densità energetica. Questo perché quasi tutti i diabetici tipo 2 sono anche in sovrappeso od obesi.

In caso di sovrappeso, è consigliabile applicare un taglio calorico pari a 350-500 chilocalorie al giorno (kcal/die), in modo da perdere almeno lo 0,5-1,0% del peso a settimana. I soggetti obesi, soprattutto con difficoltà nel controllo glicemico nonostante le terapie farmacologiche, o con altri fattori di rischio, possono arrivare a tagliare fino al 30% delle calorie totali, per calare anche più velocemente.

Pertanto, come primo grosso intervento, bisogna escludere dalla routine ordinaria tutti gli alimenti fortemente calorici: fritti, insaccati e formaggi grassi (e le ricette che li contengono), tagli grassi di carne, prodotti da forno secchi, dolci, dessert e snack di ogni tipo, bevande zuccherate e alcolici.

Tra le fonti principali di carboidrati, come cereali interi, pasta, pane e altri derivati, al diabetico si consiglia di prediligere quelle ricche di fibre. Questo perché i cibi ricchi di fibre offrono numerosi vantaggi, tra i quali:

  • meno carboidrati e calorie a parità di porzione;
  • maggior senso di sazietà;
  • migliore modulazione dell'assorbimento - utile soprattutto a ridurre la velocità di aumento della glicemia;
  • maggior contenuto di antiossidanti;

la fibra è anche probiotica, previene e cura la stipsi, previene alcuni tumori intestinali ecc.

Per le stesse finalità, prima di ogni altro alimento (nei pasti principali), il diabetico dovrebbe anche dare la priorità al consumo di verdure, sia crude (ottime fonti di vit. C e folati) che cotte (ottime probiotiche e benefiche per la salute intestinale).

La frutta può costituire ottimamente lo spuntino spezza-fame 2 o 3 volte al giorno.

Evitare di zuccherare eccessivamente le bevande, come il tè e il caffè. A tal proposito, ricordiamo che il fruttosio granulare non è più sano del saccarosio comune; contiene le stesse calorie e, anzi, se in eccesso nella dieta, può essere addirittura più problematico del glucosio.

Si consiglia di evitare la dissociazione delle proteine e dei grassi rispetto ai carboidrati, consumando sempre una porzione di secondo piatto e usando un condimento adeguato a base di olio vegetale spremuto a freddo - quindi, di alta qualità (ad esempio, olio extravergine di oliva).

A proposito di grassi, la ripartizione dei lipidi dovrebbe essere a favore dei trigliceridi ricchi di acidi grassi insaturi, che hanno un impatto benefico sul metabolismo generale e partecipano a ridurre diversi fattori di rischio.

Gli oli da condimento rappresentano la principale fonte alimentare di questi macronutrienti energetici; l'olio extravergine ha un ottimo contenuto di acido oleico, un omega 9 benefico per l'organismo.

Chi invece, per gusto personale, non ha l'abitudine di condire con olio, può sostituirli con della frutta a guscio (noci, mandorle, pistacchi, pinoli, nocciole) in porzioni prestabilite. La composizione nutrizionali di questi prodotti cambia molto in base al caso; alcuni sono più ricchi di omega 6, altri di omega 9; alcuni contengono buoni livelli di acido alfa linolenico (un omega 3).

Il pesce è la fonte nutrizionale più rilevante di omega 3 biologicamente attivi (EPA e DHA) e deve comparire nella dieta almeno due volte a settimana.

Il diabetico deve prestare molta più attenzione alla frequenza di consumo e alla porzione degli alimenti "meno sani". Nella dieta del soggetto sano, i cosiddetti cibi "confortevoli" possono costituire anche il 20% del totale; al contrario, nell'alimentazione del diabetico, si concede meno flessibilità - anche se ciò che conta maggiormente è il quadro dietetico d'insieme, non il singolo alimento.

In caso di diabete tipo 2, il livello di attività fisica è un parametro di pari importanza rispetto alla dieta. Siccome, oltre al deficit calorico e alla riduzione della massa grassa, l'esercizio motorio è il terzo e ultimo fattore in grado di migliorare la sensibilità insulinica, il diabetico non può esimersi dal rispettare uno stile di vita attivo e la pratica sportiva regolare.

Esistono integratori per far abbassare subito la glicemia?

Esistono dei prodotti che svolgono una blanda funzione ipoglicemizzante. Questi, tuttavia, soprattutto in presenza di terapia farmacologica, devono essere presi in considerazione dopo il consulto medico. Al contrario, in assenza di dieta, esercizio fisico e farmaci, questi supplementi non svolgono alcuna funzione rilevante sulla patologia diabetica.

Per approfondire: Integratori alimentari per il diabete: un aiuto per la salute

Autore

Dott. Riccardo Borgacci

Dott. Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer