Ultima modifica 02.10.2019

Cos'è la Cartilagine di Squalo?

La cartilagine di squalo è un integratore alimentare di origine animale, ricavato dallo scheletro essiccato e polverizzato di pesci appartenenti al Superordine Selachimorpha, pescati soprattutto nell'Oceano Indiano.

Cartilagine di SqualoLa cartilagine di squalo viene commercializzata in vari formati, tra cui “Carticin”, “Cartilade” o “BeneFin”.

Si assume normalmente per via orale ed è utilizzata nell'ambito dell'integrazione alimentare per ridurre i dolori artritici e la psoriasi, per accelerare la guarigione delle ferite, per ridurre le complicazioni oculari e contro le enteriti; la cartilagine di squalo è anche nota per il suo impiego alternativo o coadiuvante nella riduzione della crescita del Sarcoma di Kaposi.
Per la cura della psoriasi e la riduzione dei dolori artritici, alcuni ne fanno un uso topico localizzato.

Ripercussioni ambientali

Il prelievo degli squali, già cacciati per il commercio delle pinne, sta conducendo varie specie - lentamente ma inesorabilmente - ad una condizione di grave rischio demografico. Non si tratta di una pesca eco-sostenibile e, oltre a non essere fondamentale, è del tutto ingiustificata.

Evidenze Scientifiche

Le ricerche sull'efficacia della cartilagine di squalo nel trattamento della degenerazione maculare (perdita della vista età correlata) suggeriscono che l'assunzione dell'estratto specifico Neovastat - AE-941, per un periodo di 4 settimane, “potrebbe” migliorare o stabilizzare la capacità visiva.
In combinazione a solfato di condroitina, glucosamina solfato e canfora, applicata sulla pelle, la cartilagine di squalo può ridurre i sintomi legati all'artrite reumatoide. Tuttavia, è ipotizzabile che tale effetto sia dovuto prevalentemente all'azione della canfora e non agli altri ingredienti. Inoltre, non vi è alcuna ricerca che dimostri l'assorbimento della cartilagine di squalo attraverso la pelle.
Una ricerca di approfondimento suggerisce che l'estratto specifico detto Neovastat - AE-941, assunto per via orale o topica, “potrebbe” migliorare l'aspetto e diminuire il prurito della psoriasi a placche.
I dati scientifici attualmente disponibili sono comunque insufficienti e sono necessari ulteriori approfondimenti per valutare accuratamente un'eventuale efficacia specifica.

Inefficacia sul Cancro

Le prime ipotesi sull'efficacia della cartilagine di squalo nella cura del cancro sono imputabili alla pubblicazione del libro “Sharks Don't Get Cancer”, del 1992.
Nonostante l'esistenza di alcune congetture sull'efficacia della cartilagine di squalo nel diminuire il Sarcoma di Kaposi (molto raro), la maggior parte delle ricerche svolte mostra che l'assunzione per via orale non determina alcun beneficio nelle persone affette da neoplasie. In particolare, sono stati presi in oggetto: linfomi, tumori del seno, del colon, del polmone, della prostata, del cervello di tipo avanzato e già precedentemente trattati.
Tuttavia, mancano studi più specifici sull'efficacia della cartilagine di squalo nel trattamento di persone con forme cancerose meno avanzate; ovviamente, l'applicabilità di questo genere di sperimentazione è pressoché nulla (non sono molte le persone che, dopo la diagnosi di cancro, si affiderebbero primariamente ad una sperimentazione alternativa).
In caso di carcinoma renale avanzato, esiste la possibilità che, somministrando l'estratto Neovastat - AE-941 per via orale, si ottenga un incremento della sopravvivenza; anche per questo motivo, l'estratto gode del “Orphan Drug Status” (Food and Drug Administration - FDA), che prevede alcuni incentivi speciali finalizzati allo studio dei farmaci per la cura delle malattie rare.

Cartilagine di Squalo e Tossicità

La cartilagine di squalo contiene alcune molecole potenzialmente tossiche, legate all'esordio della malattia di Alzheimer e della Sclerosi Laterale Amiotrofica. Si tratta di contaminanti ambientali che abbondano nei pesci di grosse dimensioni, tra i quali il principale è il mercurio.

Dosaggio

La dose appropriata di cartilagine di squalo varia in base a diversi fattori, quali l'età, lo stato di salute, eventuali malattie o altre condizioni.
Al momento non sono disponibili informazioni sufficientemente accurate per determinare una dose consigliata. Pur trattandosi di un prodotto naturale, non è detto che sia sicuro, soprattutto a dosaggi molto elevati.
E' consigliabile attenersi alle informazioni sull'etichetta dei vari prodotti e consultare il farmacista o il medico prima dell'utilizzo.

Sicurezza ed Effetti Collaterali

Se assunta per via orale per un massimo di 40 mesi, oppure sulla pelle per un massimo di 8 settimane, la cartilagine di squalo è considerata “probabilmente sicura”.
Ha un sapore ed un aroma pessimi; in alcuni casi, al suo utilizzo sono stati associati nausea, vomito, mal di stomaco, costipazione, ipotensione arteriosa, vertigini, iperglicemia, elevati livelli di calcio nel sangue e stanchezza.
Non sono disponibili informazioni sufficientemente attendibili circa la sicurezza dell'assunzione di cartilagine di squalo in caso di gravidanza o allattamento; pertanto è consigliabile evitarne l'utilizzo.
La cartilagine di squalo potrebbero aumentare eccessivamente i livelli di calcio, quindi non dovrebbe essere utilizzata da persone i cui livelli di calcemia risultano già troppo elevati.

Controversie Legali

Nell'estate del 2004, il produttore “Lane Labs” è stato intimato a cessare la pubblicizzazione di “BeneFin” come trattamento o cura per il cancro.
La motivazione principale era l'assenza di sufficienti ricerche scientifiche sull'efficacia anticancerosa e sui potenziali effetti collaterali.
Per questo motivo, la FDA ha ordinato alla “Lane Labs” di pagare un risarcimento pecuniario a tutti i gli acquirenti del prodotto (a partire dal 1999).


Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer