Caffè d'Orzo
Ultima modifica 18.03.2020

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Cos'è ?

Il caffè d'orzo (conosciuto in inglese come coffee of barley), talvolta abbreviato semplicemente ad “Orzo”, è una bevanda calda tipica italiana.
Si tratta di un surrogato del caffè tradizionale, ottenuto grazie all'infusione di orzo tostato e macinato; in quanto tale, non contiene caffeina.
Il caffè d'orzo può essere preparato in maniera tradizionale, sfruttando macchine per il caffè espresso o caffettiere, oppure diluendo nell'acqua bollente l'estratto in granuli o polvere (orzo solubile, composto da una miscela di cereali).

Sia per la macchina da caffè espresso che per la moka, sono disponibili monoporzioni di caffè d'orzo imballate all'interno di filtri in tessuto fibroso. Peraltro, esiste una speciale caffettiera dedicata esclusivamente a questa bevanda. Infatti, il caffè d'orzo ricavato dalle macchine per il caffè tradizionale risulta piuttosto slavato e di brutto aspetto; al contrario, utilizzando macchine automatiche o caffettiere specifiche, anche il caffè d'orzo si avvale di una gradevole schiuma superficiale.
In Italia, il caffè d'orzo è reperibile in qualsiasi attività commerciale (bar, ristoranti) e nei distributori automatici delle bevande calde.
Da prima che venisse introdotto il caffè decaffeinato, questa bevanda era già considerata l'alternativa principale per i soggetti che devono astenersi dal consumo di caffeina, quindi: bambini, cardiopatici, chi è affetto da disturbi dell'ansia, chi è in terapia con certi farmaci, le donne gravide, le nutrici ecc.

Caratteristiche Nutrizionali

Tentare di valutare quale sia il grado di perfusione delle varie molecole dalla polvere all'acqua è un'impresa a dir poco impossibile, ragion per cui ci limiteremo a descrivere la composizione nutrizionale della bevanda ottenuta con l'orzo solubile.
Il caffè d'orzo è una bevanda analcolica che non dovrebbe fornire una quantità significativa di energia. Infatti, per ottenere una tazza di caffè d'orzo è sufficiente diluire 10-15g di polvere solubile in 200-250ml di acqua, ottenendo un liquido avente circa 20kcal per 100ml.

Composizione nutrizionale per 100g di Caffè d'orzo
Caffè d'orzo - Valori Nutrizionali

Valori nutrizionali (per 100 g di parte edibile)

Composizione Chimica
Orzo Solubile, in Polvere
Valore per 100g
Parte edibile 100%
Acqua 4,9g
Proteine 5,5g
  Amminoacido Limitante -
Lipidi totali 2,7g
  Acidi grassi saturi 0,63g
Acidi grassi monoinsaturi 0,37g
Acidi grassi polinsaturi 1,73g
Colesterolo 0,0mg
Carboidrati disponibili 80,9g
  Amido 78,9g
Zuccheri solubili 2,0g
Fibra totale 0,1g
  Fibra solubile - g
Fibra insolubile - g
Acido Fitico 0,0g
Alcol 0,0g
Energia 349,7kcal
Sodio 73,0mg
Potassio 1840,0mg
Ferro 4,6mg
Calcio 52,0mg
Fosforo 580,0mg
Magnesio - mg
Zinco 0,5mg
Rame - mg
Selenio - µg
Tiamina 0,0mg
Riboflavina 0,1mg
Niacina 16,9mg
Vitamina A retinolo eq. - µg
Vitamina C 0,0mg
Vitamina E 0,3mg

Le calorie della bevanda sono fornite principalmente dai carboidrati complessi, mentre le proteine e i lipidi risultano poco rilevanti. Le fibre sono insignificanti e il colesterolo assente.
Per quel che concerne le vitamine, l'unico apporto degno di nota è quello della niacina; in merito ai sali minerali invece, si evidenziano discrete concentrazioni di potassio e fosforo.
Il caffè d'orzo è considerato una bevanda innocua, perché priva di caffeina. Tuttavia, ricordiamo che qualsiasi alimento tostato contiene una dose considerevole di acrilamide, un catabolita tossico per l'organismo. Ovviamente, anche in tal caso è la “dose che fa il veleno”; una tazza di caffè d'orzo al giorno non dovrebbe creare alcun tipo di problema.
Il caffè d'orzo si presta a qualunque regime alimentare, eccezion fatta per quello contro la celiachia; infatti, l'orzo è un cereale che contiene glutine, pertanto non dev'essere assunto da chi soffre di questa intolleranza.
Per il resto, la bevanda non crea complicazioni in caso di sovrappeso, malattie del metabolismo, intolleranza al lattosio, vegetarianismo, veganismo o diete religiose.

Cenni Storici e Diffusione

Durante la seconda guerra mondiale e anche in seguito, il caffè d'orzo e il caffè di cicoria divennero le bevande più popolari d'Europa. Vennero usate entrambe come succedaneo del caffè, all'epoca costoso e difficile da reperire.
Nei paesi europei che hanno vissuto un lungo dopoguerra (come la Spagna), il caffè d'orzo ha assunto l'immagine negativa di surrogato economico, indice di povertà, che è rimasta ben fissa nella mente della popolazione. Per questo, da decine di produttori sparsi per tutto il territorio spagnolo nel 1950, oggi ne rimangono solo due.
In Italia, invece, il caffè d'orzo è rimasto una bevanda molto popolare ed attualmente sono in funzione decine di aziende.
All'estero, grazie alla sua reputazione di “bevanda salutare” (forse per l'assenza di caffeina, che tuttavia la rende solo innocua), la diffusione del caffè d'orzo è in costante aumento (soprattutto in Germania).
In America Latina è diffusa una varietà chiamata “Cafe de cebada”, letteralmente caffè d'orzo in spagnolo, anche se assomiglia molto più ad un tè che a un caffè.


Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer