Cos'è l'allergia alla soia?
L'allergia di soia è una delle allergie alimentari più comuni. Si tratta di una reazione avversa, immunomediata, che insorge dopo l'assunzione alimentare dei semi o derivati di Glycine max (famiglia Fabaceae); come vedremo, la gravità dei sintomi è variabile.
Nota: L'olio di soia altamente raffinato è esente dal citare in etichetta la presenza di allergeni. Questo perché non contiene tracce di proteine, che sono gli agenti responsabili delle reazioni immunitarie verso la soia.
Incidenza
Allergia alla soia nella popolazione
L'allergia alla soia si manifesta prevalentemente nei neonati e nei bambini; circa lo 0,4% dei più giovani è allergico ai semi di questo legume. G
li studi epidemiologici indicano che, generalmente, l'allergia alla soia compare in età infantile, ma si risolve spontaneamente al terzo anno di vita. Entro il decimo anno, quasi tutti i bambini non sono più sensibili all'alimento.
Nota: contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, l'allergia alla soia non aumenta il rischio di allergia verso le altre leguminose (fagioli, piselli, ceci, lenticchie, lupini, arachidi ecc).
Sintomi
Sintomi dell'allergia alla soia
I sintomi più comuni dell'allergia alla soia sono:
- Eruzione cutanea od orticaria
- Prurito in bocca
- Nausea, vomito o diarrea
- Naso chiuso o che cola
- Respiro sibilante o asma
In alcuni rari casi può comparire anafilassi, una reazione potenzialmente fatale che consiste in:
- Rigonfiamento della gola
- Riduzione della pressione sanguigna
- Riduzione della ventilazione
- Shock.
Profilassi
Profilassi dell'allergia alla soia
La misura preventiva più importante è l'eliminazione della soia e di tutti gli alimenti che la contengono dalla dieta; per fare questo, oltre ad evitare i semi di soia interi, è necessario consultare attentamente le etichette nutrizionali dei prodotti confezionati, escludendo anche i suoi derivati.
Le reazioni allergiche alla soia sono tipicamente di lieve entità ma, in una minor parte dei casi, si possono verificare sintomi piuttosto gravi come l'anafilassi. E' di vitale importanza che, in qualsiasi momento, le persone allergiche possano ricorrere velocemente all'autoiniezione di epinefrina (adrenalina) per contrastare lo shock anafilattico.
Diagnosi
Diagnosi dell'allergia alla soia
La diagnosi dell'allergia alla soia viene effettuata da un medico specialista allergologo. Egli, dopo aver esaminato la storia clinica del soggetto, procederà con un breve esame fisico. Potrà richiedere di compilare un diario alimentare, annotando non solo quello che viene consumato, ma anche quali sintomi si verificano dopo i pasti. Inoltre, lo specialista potrebbe prescrivere un test cutaneo o un'analisi del sangue per verificare la presenza di anticorpi immunoglobulinici E (IgE) verso le proteine della soia.
Nel test cutaneo viene messa a contatto con la pelle (sulla schiena o sull'avambraccio) una piccola quantità di un liquido contenente proteine della soia, che viene successivamente “punzonata” con una sonda sterile per consentirle di penetrare nella cute. La presenza di gonfiore e rossore entro 15-20' può indicare la presenza di allergia.
Nell'esame del sangue si ricerca la presenza di anticorpi IgE, la cui concentrazione verrà misurata e riportata con un dato numerico.
Se questi due test non sono sufficienti, l'allergologo può prescrivere un test alimentare. Sotto sorveglianza medica, il soggetto viene sottoposto a una prova nella quale ingerirà piccole quantità di soia per esacerbare eventuali sintomi.
Dieta
Importanza della soia nella dieta
La soia è un alimento di grande valore economico e commerciale. Per i suoi innumerevoli pregi e utilizzi, questa pianta viene coltivata e lavorata in ogni angolo del pianeta.
Nella cultura gastronomica orientale la soia è un ingrediente immancabile di ogni pasto; molti dei suoi derivati (farina, proteine, lecitine ecc) sono indispensabili al confezionamento degli alimenti trasformati, ragion per cui se ne fa un grande utilizzo anche in occidente.
Negli Stati Uniti, l'entità della sua diffusione nei prodotti commerciali è tale che, rimuovendola totalmente dalla dieta, si rendere necessario l'intervento di un dietista.
Allergia alla soia: alimenti da evitare
Per gli allergici alla soia è strettamente necessario evitare i seguenti alimenti:
- Edamame
- Miso
- Natto
- Shoyu
- Derivati della soia: albumina di soia, formaggio di soia, fibra di soia, farina di soia, gelato di soia, latte di soia, germogli di soia, yogurt di soia.
- Cagliata e/o granuli di soia
- Proteine della soia (concentrate, idrolizzate, isolante)
- Salsa di soia
- Tamari
- Tempeh
- Proteine vegetali strutturate (TVP)
- Tofu.
La soia può anche essere contenuta nell'alimento se in etichetta compaiono le diciture:
- Cucina asiatica
- Gomma vegetale
- Amido vegetale
- Brodo vegetale.
Alimenti che “inaspettatamente” contengono soia:
- Prodotti da forno
- Tonno e carne in scatola
- Cereali per la prima colazione
- Biscotti
- Cracker
- Barrette energetiche o ad alto contenuto proteico
- Snack di vario tipo
- Formule per neonati
- Burro di arachidi a basso tenore di grassi
- Carni trasformate
- Salse e zuppe.
Nota: Quest'ultima lista propone alcuni esempi di prodotti nei quali sono state trovate inaspettatamente tracce di soia; tuttavia, non è detto che questa sia sempre presente.