Ultima modifica 18.09.2019

Oggi conosceremo più da vicino una malattia dell’intestino abbastanza frequente nei Paesi industrializzati, soprattutto tra gli anziani. Sto parlando dell’infiammazione dei diverticoli intestinali, che in termini medici viene definita diverticolite. In questa puntata vedremo insieme che cosa sono i diverticoli, per quale motivo si formano e perché a volte si infiammano scatenando la diverticolite.

Prima di andare oltre, occorre aver ben chiara la differenza tra diverticolite e diverticolosi, dato che le due condizioni vengono spesso confuse. Quindi, la diverticolosi è semplicemente una malattia caratterizzata dalla presenza di diverticoli. Si parla invece di diverticolite quando tali diverticoli si infiammano. La diverticolite, quindi, rappresenta una complicanza della diverticolosi. In generale, ricordate che ogni volta che vi imbattete nel suffisso -ite in un termine medico, quindi ad esempio tendinite, gastrite, esofagite, pulpite e via discorrendo, significa che questo termine fa riferimento ad un processo infiammatorio.

Ma che cosa sono i diverticoli? I diverticoli sono delle estroflessioni che si formano lungo le pareti dell’intestino. In pratica, sono come dei piccoli sacchetti della mucosa e sottomucosa intestinale, che si presentano come prominenze dalla forma arrotondata. Nella diverticolosi, come vedete nell'immagine, anziché essere liscia, la parete dell'intestino presenta quindi dei solchi, delle tasche che si approfondano verso l'esterno. Le dimensioni dei diverticoli possono variare da quelle di un pisello a quelle di una biglia. Inoltre, possono essere singoli, anche se molto spesso sono multipli. Prima di vedere la prossima diapositiva, è importante sottolineare che tutto il tratto digerente può essere sede di diverticoli; ricordo ad esempio i diverticoli esofagei, quindi dell'esofago, ma anche quelli gastrici e duodenali. Ad ogni modo, il colon, cioè l’ultimo tratto dell’intestino, è la porzione del tubo digerente in cui la loro presenza è più comune.

Esaminiamo ora più nel dettaglio quali cause possono determinare la formazione dei diverticoli. Anzitutto esiste una ragione di tipo anatomico per la quale i diverticoli sono più comuni nel colon. Nel colon, infatti, i vasi sanguigni penetrano lungo tutto lo spessore della parete intestinale, creando delle zone di minore resistenza. In questi punti dove la parete intestinale è più debole, la formazione dei diverticoli è quindi più probabile. Un altro fattore estremamente importante nella comparsa dei diverticoli è l’aumentata pressione all’interno del lume intestinale. L’aumento della pressione all’interno dell’intestino, infatti, determina a lungo andare uno sfiancamento della parete del colon, aprendo la strada alla comparsa dei diverticoli. Come possiamo facilmente intuire, la pressione intestinale aumenta all'aumentare del contenuto interno del viscere. Per questo motivo, la malattia è messa in relazione con la stitichezza, quindi col ristagno prolungato di feci all'interno del colon. A sua volta, la stitichezza è messa in relazione a una dieta povera di liquidi e fibre alimentari. Le fibre, infatti, stimolano la motilità dell'intestino e rendono le feci più morbide e facili da eliminare. Di conseguenza, le fibre facilitano sia il transito delle feci lungo il lume intestinale, sia la riduzione della pressione nel colon. In una persona che consuma una dieta povera di liquidi e fibre, generalmente le feci si presentano dure e compatte; l’intestino di conseguenza deve contrarsi di più per espellerle, e la pressione al suo interno aumenta di conseguenza. Oltre alla stitichezza, la diverticolosi del colon è favorita anche da una certa predisposizione genetica ed è spesso correlata all'obesità. L'incidenza della diverticolite aumenta progressivamente con l’età, per cui difficilmente colpisce prima dei 40 anni ed è più frequente nelle persone al di sopra dei 60 anni. Considerati i fattori predisponenti, non sorprende come diverticolosi e diverticolite siano più comuni nei paesi industrializzati e in aumento nelle fasce più giovani della popolazione, sempre più soggette a problemi di obesità.

In genere, la presenza di diverticoli non causa alcun disagio; può tuttavia capitare che questi diverticoli si infiammino determinando l’insorgenza di una diverticolite. Questa condizione si manifesta con dolori addominali, febbre, nausea, spasmi e, talvolta, sanguinamento. Nei casi più gravi, l’infiammazione dei diverticoli può determinare diverse possibili complicazioni, come la formazione di ascessi, ostruzioni intestinali o perforazioni con conseguente peritonite. Chiarito questo, rimane però da chiarire come mai una diverticolosi possa complicarsi in peritonite. Dovete sapere che i diverticoli tendono ad infiammarsi quando al loro interno si accumulano residui alimentari o ristagna del materiale fecale. Rimanendo a lungo intrappolato all'interno del diverticolo questo materiale diviene terreno fertile per alcuni batteri, che normalmente popolano l'intestino senza creare problemi. La conseguente sovracrescita di questi microorganismi può tuttavia divenire nociva e scatenare un'infiammazione del diverticolo. Dati alla mano, l’infiammazione dei diverticoli si verifica dal 10 al 25% delle persone con diverticolosi.

I fattori di rischio per la diverticolite sono fondamentalmente di due tipi. Il primo di questi è correlato alla malattia. Intendo dire che se i diverticoli sono molto numerosi o di grandi dimensioni allora è anche maggiore la probabilità che si infiammino. Il secondo fattore di rischio lo abbiamo già visto ed è correlato al transito delle feci attraverso il colon. Ricordo infatti che se le feci sono di consistenza dura il transito intestinale risulta difficoltoso o rallentato; ciò può favorire sia la formazione dei diverticoli che la loro infiammazione. Un ridotto apporto di acqua e una dieta ricca di grassi e povera di fibre rappresentano quindi fattori predisponenti sia per la diverticolosi che per la diverticolite. A questo punto, però, bisogna precisare un aspetto importante e cioè che in presenza di diverticolosi l'infiammazione dei diverticoli può essere favorita non solo da una dieta povera di scorie, ma anche da alcuni cibi ricchi di fibra. Il rischio maggiore sarebbe correlato al consumo di alimenti che lasciano un grosso residuo fibroso all’interno del colon, come ad esempio frutta o verdura ricca di semi e noci; specie in caso di stitichezza e diverticoli di grosse dimensioni, questi residui potrebbero infatti accumularsi nelle tasche diverticolari facilitandone l'infiammazione. Ad ogni modo si tratta più che altro di supposizioni e di consigli tradizionali, che non sembrano avere un effettivo riscontro sperimentale e scientifico.