Aminoacidi Ramificati: Funzioni, Fonti Alimentari, Integratori
In questo filmato parleremo GENERICAMENTE degli amminoacidi
ramificati e daremo una INFARINATURA GENERALE sulla loro NATURA CHIMICA, sulle
FUNZIONI, sul METABOLISMO e sulle FONTI ALIMENTARI che li caratterizzano.
Avviso tutti gli ASCOLTATORI più ESPERTI che in questo video
NON entreremo TTROPPO nei dettagli e che per ulteriori APPROFONDIMENTI sarà
presto disponibile un filmato intitolato: INTEGRAZIONE DI AMMINOACIDI
RAMIFICATI: SPORT E SALUTE.
Gli amminoacidi sono CHICAMENTE definiti COMPOSTI
QUATERNARI, in quanto la loro struttura di BASE è fondata principalmente sul
legame tra Carbonio, Idrogeno, Ossigeno e Azoto. Com’è visibile in diapositiva,
OGNI amminoacido si DIVERSIFICA per il TIPO di gruppo RADICALE (che può contenere
anche altri elementi della tavola periodica) il quale ne contraddistingue sia le
FUNZIONI, sia le REAZIONI specifiche. Quelli RAMIFICATI sono 3, rispettivamente
LEUCINA, ISOLEUCINA e VALINA e, com’è facilmente deducibile, si avvalgono di un
radicale COMPLESSO ed ARTICOLATO. Gli amminoacidi sono i MATTONI che compongono
le proteine UNENDOSI e INTERAGENDO per mezzo di VARI legami chimici (come il
PEPTIDICO e il DISOLFURO). Nelle varie forme
di vita, le proteine rappresentano i costituenti INDISPENSABILI alla
strutturazione: dei tessuti (ad esempio il muscolo, l’osso e la pelle), del
sangue, delle cellule immunitarie, degli ormoni, dei neurotrasmettitori ecc. Tra
i vari amminoacidi, 9 o 11 (a seconda dell’età biologica UMANA) sono definiti
ESSENZIALI (poiché l’organismo NON è in grado di sintetizzarli autonomamente e
deve necessariamente assumerli con la dieta). Ebbene, i ramificati NON SOLO
rientrano in questa categoria… ma costituiscono circa il 35% degli ESSENZIALI
che strutturano il muscolo scheletrico.
Gli amminoacidi ad oggi conosciuti sono numerosissimi,
addirittura diverse centinaia, e svolgono tutti delle funzioni differenti. Tuttavia,
quelli coinvolti nella sintesi proteica (detti ORDINARI) sono 20; di questi, 9
o 11 risultano essenziali e solo 3 MOSTRANO un gruppo radicale RAMIFICATO.
Quest’ultimo rappresenta l’elemento CHIAVE delle FUNZIONI di Leucina,
Isoleucina e Valina che, oltre ad essere tendenzialmente PLASTICI, in caso di
NECESSITA’ IMPELLENTE, possono essere utilizzati per produrre energia
DIRETTAMENTE all’interno delle cellule muscolari (quindi SENZA passare per il
FEGATO). Gli altri amminoacidi invece, non essendo ramificati, entrano nel percorso
della NEOGLUCOGENESI; tale meccanismo avviene all’interno delle cellule
epatiche e prevede la loro conversione in GLUCOSIO. Ovviamente si tratta di un
processo piuttosto lento, in quanto subordina: 1_al TRASPORTO sanguigno delle
molecole in ingresso ed in uscita dal fegato, 2_e alla transizione delle stesse
nei tessuti.
Un maschio adulto di corporatura media contiene circa 12kg
di proteine TOTALI; di queste, una parte compone i muscoli scheletrici e
risulta tanto RILEVANTE… quanto SVILUPPATA è la muscolatura del soggetto.
Rispetto alle proteine totali, su 12kg complessivi, si stima che (nell’arco
della giornata) circa 250g siano soggette a TURNOVER (ovvero ricambio). Questo
processo, contrariamente a quanto molti possano credere, NON prevede
l’ELIMINAZIONE degli amminoacidi scomposti; tutt’altro! SOPRATTUTTO in presenza
di certi fattori metabolici ed ormonali (come i traumi, la crescita, il
recupero dopo la malattia ecc.), prevede il MASSIMO RICICLO dei MONOMERI
smantellati. Ciò significa che gli amminoacidi liberati vengono prevalentemente
RICOMBINATI… e rimpiazzati SOLO in caso di necessità! In definitiva, la
richiesta di amminoacidi ramificati da parte dell’organismo dipende essenzialmente
da: 1_QUANTI vanno PERDUTI nel TURNOVER, 2_e QUANTI vengono ossidati nella produzione
energetica del muscolo. Alte percentuali di deplezione muscolare si manifestano
soprattutto in caso di: 1_malnutrizione (soprattutto proteica, ad esempio in
alcuni casi di anoressia nervosa), 2_sforzi atletici prolungati oltre le soglie
di normalità (ad es. triathlon iron man, maratone, tappe di ciclismo professionistico
ecc.), 3_diete dello sportivo a RIDOTTO contenuto di CARBOIDRATI (ovvero le
famosissime chetogeniche), 4_e più spesso la combinazione di più fattori. Al
contrario, di norma (ovvero in caso di
dieta equilibrata, senza patologie e in presenza di attività sportiva “ordinaria”),
considerando che i ramificati costituiscono gli amminoacidi essenziali PIU’
presenti negli alimenti, la loro carenza è pressoché IMPOSSIBILE.
Abbiamo già detto che si tratta degli essenziali più
presenti in natura, pertanto non deve sorprendere che gli alimenti più ricchi
di Leucina, Isoleucina e Valina siano quelli caratterizzati da notevoli
quantità di proteine ad ALTO VALORE BIOLOGICO (quali fonte principale di
amminoacidi essenziali). Questi sono fondamentalmente le uova, il latte, e i
suoi derivati… seguiti dalla carne e dai prodotti della pesca. Parecchi
ascoltatori già sapranno che gli amminoacidi ramificati sono oggetto di
integrazione alimentare e SOPRATTUTTO in ambito sportivo. Essi sono disponibili
prevalentemente in compresse e liquidi, opportunamente costituite da Leucina,
Isoleucina e Valina in rapporto di 2:1:1. Il dosaggio consigliato
dall’Organizzazione Mondiale della Sanità è di 5g al giorno per non più di 6-8
settimane, MEGLIO se nel rapporto già specificato ed in associazione alle
vitamine B1 e B6. L’integrazione alimentare con
amminoacidi ramificati sarà l’argomento del prossimo filmato, nel quale
descriveremo più accuratamente: in quali circostanze, con quali obbiettivi, in
che modo e come si contestualizza nella dieta ordinaria.