Sintomi Sindrome da stanchezza cronica

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Definizione
La sindrome da stanchezza cronica è un disturbo caratterizzato da un senso di fatica persistente, grave ed invalidante, privo di motivi apparenti. L'astenia non si attenua con il riposo e non è correlata a sforzi fisici particolarmente intensi. Inoltre, la sindrome da stanchezza cronica sembra essere una condizione patologica distinta dalla depressione, dall'ansia o da altri disturbi psicologici.
L'eziologia è controversa e gli esatti agenti casuali che ne provocano la comparsa sono tuttora sconosciuti. Tra le ipotesi avanzate pare che fattori psicologici, reazioni allergiche ed alterazioni immunologiche possano predisporre a soffrire del disturbo. Altri meccanismi proposti comprendono infezioni virali croniche, anomalie neuroendocrine, prolungato allettamento e iponutrizione. Inoltre, pare che i parenti dei pazienti con la sindrome da stanchezza cronica abbiano un rischio aumentato di sviluppare il disturbo, suggerendo una componente familiare o genetica.
La sindrome da stanchezza cronica colpisce prevalentemente il sesso femminile.
Il sintomo principale della sindrome da stanchezza cronica è l'affaticamento grave e persistente (≥ 6 mesi). La spossatezza non sembra alleviabile in alcun modo, nemmeno con un riposo appropriato, quindi riduce drasticamente la capacità di chi ne soffre di compiere le normali attività quotidiane. Inoltre, l'astenia tende a peggiorare dopo un'intensa attività fisica o mentale; in seguito ad uno sforzo, il malessere può protrarsi per oltre 24 ore. Oltre al senso di fatica, i pazienti presentano per almeno sei mesi una serie di sintomi correlati, quali febbricola, ingrossamento e/o dolenzia dei linfonodi cervicali o ascellari, mal di gola frequente/ricorrente, cefalea, sonno non ristoratore, dolore addominale, mialgia e poliartralgia (senza edema). Inoltre, sono comuni i deficit di concentrazione ed i problemi di memoria. Queste disfunzioni cognitive riducono sostanzialmente le attività professionali, educative, sociali o personali. Di conseguenza, la sindrome da stanchezza cronica può condurre a stati di depressione di tipo secondario.
La diagnosi si basa su un'accurata anamnesi e sulla soddisfazione dei criteri clinici (devono essere presenti almeno 4 dei sintomi correlati al disturbo per almeno 6 mesi), tenendo in considerazione che questi non possono essere applicati rigorosamente ad ogni singolo caso. La valutazione comprende l'esclusione delle malattie curabili; la diagnosi differenziale viene posta soprattutto rispetto a tumori maligni, patologie renali ed epatiche, disordini autoimmuni, alterazioni ormonali e depressione. Per questo motivo, sono previsti emocromo, misurazione della VES, dosaggio del fattore reumatoide e dell'ormone tireostimolante (TSH), test per l'HIV ed altri accertamenti.
Per la sindrome da stanchezza cronica, purtroppo, non è ancora stata individuata una cura specifica. Pertanto, sono previste terapie a base di antidepressivi e farmaci antinfiammatori non steroidei a basso dosaggio. Il supporto psicologico può aiutare alcuni pazienti. L'attività fisica moderata è quasi sempre consigliata; camminare, nuotare o andare in bicicletta può ridurre la fatica. Il riposo persistente o prolungato, invece, deve essere scoraggiato, in quanto può peggiorare la condizione.
I sintomi della sindrome da stanchezza cronica tendono ad alleviarsi con il tempo o presentano un decorso ciclico.
Sintomi e Segni più comuni*
- Alterazioni dell'alvo
- Astenia
- Aumento di peso
- Capogiri
- Depressione
- Difficoltà di concentrazione
- Disturbi d'Umore
- Dolore Addominale
- Dolore al collo
- Dolori Articolari
- Dolori Muscolari
- Faringite
- Febbre
- Gonfiore addominale
- Insonnia
- Linfonodi ingrossati
- Mal di Gola
- Mal di testa
- Massa o tumefazione nel collo
- Nausea
- Nervosismo
- Perdita della memoria
- Sonnolenza
- Sudorazioni notturne
*I sintomi evidenziati dal grassetto sono tipici, ma non esclusivi, del disturbo Sindrome da stanchezza cronica
Sintomi random
Malattie random
La presente guida non intende in alcun modo sostituirsi al parere di medici o di altre figure sanitarie preposte alla corretta interpretazione dei sintomi, a cui rimandiamo per ottenere una più precisa indicazione sulle origini di qualsiasi sintomo.