Ipertrigliceridemia - Cause e Sintomi
Ultima modifica 20.12.2019

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Definizione

Per ipertrigliceridemia si intende la presenza di trigliceridi (TG) in eccesso nel circolo sanguigno.
I valori ideali (a digiuno) sono inferiori a 150 mg/dl, mentre livelli di trigliceridi superiori a 200 mg/dl sono considerati elevati e potrebbero essere pericolosi per la salute.

I trigliceridi sono lipidi (grassi) che provengono soprattutto dalla dieta e solo in piccola parte vengono prodotti dall'organismo; la loro sintesi aumenta in presenza di un eccesso di carboidrati nella dieta.

Una volta introdotti o sintetizzati, i trigliceridi possono essere usati come fonte di energia dalle cellule, soprattutto muscolari, o essere immagazzinati negli adipociti. Parte dei trigliceridi, inoltre, è presente nel sangue, racchiusa insieme al colesterolo all'interno delle varie lipoproteine.

I trigliceridi, se introdotti in eccesso con la dieta, diventano dannosi. L'ipertrigliceridemia, infatti, facilita la comparsa di processi infiammatori a carico dei vasi arteriosi. I trigliceridi, poi, sono influenzati dal metabolismo degli zuccheri, che condizionano a loro volta. Inoltre, possono contribuire, insieme ad altri lipidi, a creare depositi di grasso all'interno degli epatociti, determinando la steatosi del fegato.

Fra le cause che determinano un aumento dei trigliceridi nel sangue si riscontrano: obesità, diabete mellito, malattia renale cronica, alcolismo e utilizzo di alcuni farmaci. L'ipertrigliceridemia può anche essere familiare.

Possibili cause di ipertrigliceridemia

Ipertrigliceridemia è un sintomo comune o probabile di queste malattie

Cause comuni

Cause rare

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La presente guida non intende in alcun modo sostituirsi al parere di medici o di altre figure sanitarie preposte alla corretta interpretazione dei sintomi, a cui rimandiamo per ottenere una più precisa indicazione sulle origini di qualsiasi sintomo.