Sintomi Endocardite infettiva
Ultima modifica 25.02.2020

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Definizione

L'endocardite infettiva è un'infiammazione del rivestimento interno del cuore (detto endocardio) e delle valvole cardiache, causata da un'infezione.

In condizioni normali, gli agenti infettivi non aderiscono facilmente alla superficie endocardica e il continuo flusso sanguigno aiuta a prevenire la colonizzazione delle strutture cardiache.

L'endocardite infettiva si verifica quando i microrganismi - provenienti da altri distretti del corpo (cute, cavità orale, intestino o tratto urinario) - diffondono attraverso il flusso sanguigno (batteriemia), superano la normale risposta immunitaria alle infezioni e raggiungono il cuore dove attecchiscono.

Fattori che predispongono all'infezione sono le patologie cardiache acquisite o congenite (es. valvulopatie, febbre reumatica e cardiomiopatia ipertrofica) e l'impianto di protesi valvolari.

L'endocardite può anche derivare da procedure invasive odontoiatriche, mediche o chirurgiche.

I microrganismi causali variano in base al sito di infezione e alla fonte di batteriemia, ma più comunemente l'infezione dell'endocardio è di origine batterica (streptococchi e stafilococchi causano l'80-90% dei casi). Gli agenti infettivi possono organizzarsi formando delle masse chiamate "vegetazioni"; queste lesioni caratteristiche consistono in micro-colonie di microrganismi, incorporati in un reticolo di piastrine, fibrina e poche cellule infiammatorie. Il rischio è che queste masse cellulari agiscano in modo simile a coaguli di sangue, innescando fenomeni embolici o inducendo insufficienza cardiaca.

Le endocarditi possono insorgere a qualsiasi età. I tossicodipendenti che assumono droghe per via endovenosa e i soggetti immunocompromessi presentano un più alto rischio di ammalarsi.

Il decorso dell'endocardite infettiva può essere asintomatico, subacuto o acuto.

L'endocardite subacuta si sviluppa abitualmente in maniera insidiosa e progredisce lentamente nel corso di settimane o mesi. I sintomi sono spesso aspecifici, vaghi e comprendono: pallore, febbricola, sudorazione notturna, stanchezza, perdita di peso e malessere generale. Si possono inoltre verificare brividi, artralgie, soffi cardiaci e tachicardia.

La sintomatologia dell'endocardite infettiva acuta è simile a quella della forma subacuta, sebbene si osservi un decorso più aggressivo ed un rapido peggioramento della performance cardiaca.

Se l'endocardite infettiva non è trattata, è sempre fatale. L'infiammazione, infatti, può danneggiare o distruggere i tessuti endocardici e portare a conseguenze locali e sistemiche pericolose per la vita. A livello locale, le vegetazioni endocardiche possono causare stenosi valvolare, anomalie del sistema di conduzione, ascessi del miocardio e aneurismi micotici. Da una grave insufficienza valvolare può derivare un improvviso scompenso cardiaco che può condurre fino al decesso. La diffusione dell'infezione può portare, per contiguità, allo sviluppo di aortite e ad infezioni delle protesi valvolari. Le conseguenze sistemiche dell'endocardite infettiva, invece, sono principalmente dovute all'embolizzazione del materiale infetto e ai fenomeni immunomediati. Lesioni del cuore destro possono produrre emboli polmonari settici. Questo fenomeno si manifesta con tosse, dolore toracico ed emottisi e può causare infarto polmonare, polmonite o empiema. Se è colpito il cuore sinistro, invece, gli emboli possono raggiungere qualsiasi organo.

Le manifestazioni cutanee dell'endocardite infettiva comprendono petecchie (su tronco, congiuntive e mucose), lesioni di Janeway (macchie cutanee emorragiche non dolenti sulle palme o sulle piante dei piedi) ed emorragie a scheggia sotto le unghie.

Gli effetti sul sistema nervoso centrale, invece, includono attacchi ischemici transitori, ictus e, talvolta, formazione di ascessi cerebrali.

Gli emboli a livello renale possono causare dolore al fianco ed ematuria, mentre in sede splenica possono essere causa di dolore al quadrante superiore sinistro dell'addome.

Manifestazioni da immunocomplessi comprendono glomerulonefrite focale o diffusa, noduli di Osler (dolorosi noduli sottocutanei eritematosi sulle punta delle dita) e macchie di Roth sulla retina. Una prolungata infezione può causare splenomegalia o ippocratismo delle dita delle mani e dei piedi.

La conferma diagnostica dell'endocardite infettiva si basa sull'identificazione delle caratteristiche cliniche, ecocardiogramma ed emocoltura, finalizzata a dimostrare l'eventuale presenza di microrganismi. Il trattamento prevede una prolungata terapia antimicrobica e, nei casi più gravi, un intervento chirurgico.

Sintomi e segni di Endocardite infettiva

Endocardite infettiva si caratterizza per la presenza di diversi sintomi che possono includere:

Sintomi comuni di Endocardite infettiva

Sintomi più rari di Endocardite infettiva

La presente guida non intende in alcun modo sostituirsi al parere di medici o di altre figure sanitarie preposte alla corretta interpretazione dei sintomi, a cui rimandiamo per ottenere una più precisa indicazione sulle origini di qualsiasi sintomo.