Ultima modifica 18.07.2019

La lunghezza dell'intestino umano varia sensibilmente in rapporto alla tecnica (chirurgica, radiologica od autoptica) utilizzata per la sua valutazione. Ad esempio, le misurazioni della lunghezza intestinale effettuate durante le autopsie danno valori circa doppi rispetto a quelli riscontrati nel vivente, poiché dopo la morte i muscoli longitudinali del tratto intestinale si rilasciano. Questa considerazione introduttiva spiega le ampie variazioni relative alla lunghezza intestinale riportate nei vari testi.

Secondo il libro "Fisiologia - Un Approccio integrato di D.U. Silverthorn" - nel vivente adulto si registra una lunghezza intestinale complessiva di circa 4 metri, di cui quasi tre sono costituiti da intestino tenue, mentre i rimanenti 100-120 centimetri sono costituiti dall'intestino crasso.

Per quanto riguarda l'intestino tenue, circa 25 centimetri sono costituiti dal tratto iniziale, il duodeno, dove si completano gran parte dei processi digestivi, mentre i tratti intermedi e terminali, rispettivamente chiamati digiuno ed ileo, misurano circa 260 centimetri. Questi tratti sono prevalentemente deputati all'assorbimento dei nutrienti, così come il colon (o intestino crasso) dove viene riassorbita un'ulteriore quantità di acqua e sali, oltre alle vitamine e alle sostanze volatili prodotte dalla microflora locale.

In molti libri di testo vengono specificati valori pressoché doppi, nell'ordine dei sei/sette metri di lunghezza per l'intestino tenue, e di circa 150 centimetri per l'intestino crasso.

 

Lunghezza dell'intestino

 

In un recente studio condotto nel 2002 (Anatomical study of the length of the human intestine - Hounnou G, Destrieux C, Desmé J, Bertrand P, Velut S.), la misurazione della lunghezza complessiva dell'intestino di un gruppo di 200 cadaveri di diversa costituzione fisica ha dato come risultato medio 795 ± 129 cm. Si è visto come il principale fattore che influenza la lunghezza dell'intestino è rappresentato dal peso del soggetto, mentre l'altezza si correla in modo meno significativo a questo parametro. La lunghezza dell'intero intestino, inoltre, sembra aumentare con l'età. Stando a quanto si legge su un altro studio risalente al 1992 pubblicato su pubmed ( Analysis of length and surface area of each segment of the large intestine according to age, sex and physique - Sadahiro S, Ohmura T, Yamada Y, Saito T, Taki Y.), gli uomini giapponesi tendono ad avere un intestino crasso più corto, ma con un diametro maggiore nella porzione terminale rispetto alle femmine. Infine, segnaliamo uno studio (Small intestinal length: a factor essential for gut adaptation. - Weaver LT, Austin S, Cole TJ.) nel quale la lunghezza complessiva dell'intestino, misurata tramite esame bioptico su cadaveri, è risultata pari a: 125 centimetri alla ventesima settimana di gestazione, 200 cm alla terza settimana di gestazione, 275 cm alla nascita, 380 cm ad un anno di età, 450 cm a cinque anni, 500 cm a 10 anni e 575 cm a 20 anni.