Ultima modifica 12.02.2020

I Coloranti Alimentari sono sostanze che conferiscono un colore ad un alimento o ne restituiscono la colorazione originaria; essi includono componenti naturali degli alimenti ed altri elementi di origine naturale, normalmente non consumati come alimento né usati come ingrediente tipico degli alimenti.
Sono coloranti le preparazioni ottenute da alimenti e da altri materiali commestibili di base, di origine naturale, ricavati mediante procedimento fisico e /o chimico che comporti l'estrazione selettiva dei pigmenti, in relazione ai loro componenti nutritivi o aromatici.

Coloranti AlimentariLe norme sull'alimentazione distinguono fra coloranti commestibili, che sono aggiunti direttamente agli alimenti, e un secondo gruppo di coloranti, che può essere utilizzato solo per la colorazione della superficie degli alimenti. Generalmente, la colorazione delle superfici, che riguarda ad esempio la scorza dei formaggi e la decorazione delle uova di Pasqua, non si effettua sulle parti commestibili. Nel caso siano autorizzati dall'Unione Europea, i coloranti finalizzati al consumo sono contrassegnati da numeri preceduti dalla lettera E (Europa); invece, i coloranti destinati ad involucri e rivestimenti alimentari vengono qualificati con  un numero preceduto dalla lettera C. I coloranti alimentari sono segnalati nelle etichette con la seguente dicitura: da E 100 a E 199.
Un'attenzione particolare va riposta sui coloranti destinati ai cosmetici: poiché tali coloranti, ad esempio quelli utilizzati per il rossetto, possono essere ingeriti, sono soggetti alle stesse restrizioni e agli stessi controlli vigenti per i coloranti alimentari.

Per alcuni alimenti, la legge italiana vieta l'uso di ogni tipo di colorante. Questi alimenti sono: il caffè, il cioccolato, il torrone, l'aceto, i succhi di frutta, il vino, la birra, l'olio, l'acqua, il pane, la pasta, il riso, lo zucchero, il miele, la carne ed il pesce. Questi prodotti devono essere proposti al pubblico nella loro colorazione naturale; in caso contrario si tratta di una frode per mascherare la mancata genuinità di un prodotto o il suo stato di alterazione.

La recentissima normativa comunitaria impone, a partire dal 20 luglio 2010, che per alcuni coloranti in etichetta compaiano delle indicazioni aggiuntive. Si tratta di quei coloranti per i quali, nel corso degli anni, studi sulla capacità di concentrazione e di attenzione dei bambini, soprattutto in ambito scolastico, hanno dimostrato un'influenza negativa. Alcuni bambini sono infatti più sensibili ai cibi trattati e mostrano effetti immediati subito dopo l'ingestione di alimenti contenenti coloranti. Ad ogni modo, la tossicità di un additivo è sempre in relazione alla quantità ingerita e dipende anche dall'interferenza che si ha con altri additivi.

 

Coloranti senza effetti collaterali:  dei coloranti attualmente consentiti fanno parte di questa categoria soprattutto i gruppi vitaminici (come la vitamina B2), le provitamine (come il beta-carotene) e componenti naturali come la clorofilla, il carotenoide e la barbabietola rossa. La loro sicurezza è indubbia, tanto da poter essere usati negli alimenti senza indicazioni esplicite. Nel caso in cui, però, l'aggiunta di questi coloranti possa mascherare al consumatore la qualità effettiva dell'alimento nel quale sono contenuti, occorre riportarli in etichetta.

 

Coloranti con effetti collaterali: ci sono diversi coloranti (soprattutto quelli azoici, cioè quei coloranti che derivano formalmente dall'azobenzene e che presentano quindi il gruppo azoico –N=N– compreso tra due anelli aromatici del benzene, ma anche del naftalene, dell'antracene o di eterocicli aromatici; sono detti anche azocoloranti) su cui è possibile ipotizzare un certo fattore di rischio per la salute dell'uomo. In particolare possono verificarsi casi di reazioni allergiche, causati talvolta anche da parti piccolissime di questi coloranti,soprattutto in quelle persone che presentano allergie all'acido acetilsalicilico (aspirina) nonché verso i salicilati.
Ci sono moltissime persone che, ogni anno, sono colpite da orticaria dovuta a reazioni allergiche verso additivi alimentari. Circa il 10% degli asmatici reagisce ai coloranti azoici con attacchi di asma.

A quali alimenti si possono aggiungere i coloranti?

In base alle ultime disposizioni, gli alimenti che possono essere trattati con i coloranti consentiti sono soprattutto i seguenti:


Dolciumi: glasse e prodotti a base di zucchero, con eccezione di liquirizia e prodotti preparati con il latte, burro, miele, uova, malto, caramello, cacao, cioccolata, caffè; ciliegie per cocktail; frutta candita, con eccezione delle bucce candite di arancia e limone; gelati confezionati; marzapane e simili.
Pesce: prodotti a base di uova di pesce; gamberetti in barattolo; filetti di salmone in scatola.
Altri prodotti: confetture a basso contenuto calorico, creme e gelatine, budini, salse dolci e zuppe con l'eccezione di prodotti a base di cacao, cioccolata, caffè, uova e zucchero caramellato; bibite effervescenti, bevande confezionate, margarina, formaggi, liquori alle erbe; conserve di fragole, lampone e ciliegie.

Indicazioni riportate sulla confezione:

Per via delle lunghe e complicate definizioni chimiche, l'indicazione completa dei coloranti sulla confezione degli alimenti non è necessaria.
Secondo le normative vigenti, su un lato visibile della confezione dev'essere stampata a chiare lettere l'indicazione “colorato” o “con colorante”, a breve distanza dalla denominazione commerciale (ad esempio caramelle di fragole con colorante). Una caratterizzazione più precisa va poi riportata nella lista degli ingredienti, dov'è possibile trovare l'elenco degli additivi.

Quali sono i coloranti?

I coloranti si possono classificare sia in base al colore che conferiscono agli alimenti a cui sono aggiunti, sia in base alla loro origine. Qui di seguito li raggruppiamo in base alla prima classificazione.

 

E100-109

COLORE GIALLO

E110-119

COLORE ARANCIONE

E120-129

COLORE ROSSO

E130-139

COLORE BLU

E140-149

COLORE VERDE

E150-159

COLORE BRUNO-NERO

E160-199

COLORI MISTI

 

Articoli di Approfondimento
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E153 E154 E155 E160a E160b E160c
E160d E160e E160f E161 E161a E161b
E161c E161d E161e E161f E161g E162
E163 E170 E171 E172 E173 E174
E175 E180        

 


Bibliografia - Coloranti negli Alimenti