Lamictal - Foglio Illustrativo

Principi attivi: Lamotrigina
Lamictal 2 mg compresse dispersibili/masticabili
Lamictal 5 mg compresse dispersibili/masticabili
Lamictal 25 mg compresse dispersibili/masticabili
Lamictal 50 mg compresse dispersibili/masticabili
Lamictal 100 mg compresse dispersibili/masticabili
Lamictal 200 mg compresse dispersibili/masticabili
IndicazioniPerché si usa Lamictal? A cosa serve?
Lamictal appartiene a un gruppo di medicinali chiamati antiepilettici. È utilizzato per il trattamento di due condizioni - epilessia e disturbo bipolare.
Lamictal tratta l'epilessia bloccando i segnali nel cervello che danno l'avvio alle crisi epilettiche (convulsioni).
- Negli adulti e nei bambini di età pari o superiore a 13 anni, Lamictal può essere utilizzato, da solo o con altri medicinali, per il trattamento dell'epilessia. Lamictal può anche essere usato con altrimedicinali per trattare le crisi convulsive che si presentano in una condizione chiamata sindrome diLennox-Gastaut.
- Nei bambini di età compresa tra 2 e 12 anni, Lamictal può essere utilizzato con altri medicinali, per iltrattamento di queste condizioni. Può essere utilizzato da solo per il trattamento di un tipo di epilessia chiamato crisi di assenza tipiche.
Lamictal tratta anche il disturbo bipolare.
Le persone con il disturbo bipolare (chiamato anche maniaco depressivo) hanno improvvisi cambiamenti dell'umore estremi, con periodi di mania (eccitazione o euforia) che si alternano a periodi di depressione (profonda tristezza o disperazione). Negli adulti di età pari o superiore a 18 anni, Lamictal può essere utilizzato, da solo o con altri medicinali, per prevenire i periodi di depressione che si presentano nel disturbo bipolare. Non è ancora noto come Lamictal agisca nel cervello per avere questo effetto.
ControindicazioniQuando non dev'essere usato Lamictal
Non prenda Lamictal:
- se è allergico (ipersensibile) alla lamotrigina o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questomedicinale (elencati al paragrafo 6).
Se questo la riguarda:
- informi il medico, e non prenda Lamictal.
Precauzioni per l'usoCosa serve sapere prima di prendere Lamictal
Faccia particolare attenzione con Lamictal
Si rivolga al medico o al farmacista prima di prendere Lamictal:
- se ha qualsiasi problema ai reni
- se ha mai avuto una eruzione cutanea dopo aver preso lamotrigina o altri medicinali per il disturbobipolare o l'epilessia
- se ha mai avuto la meningite dopo aver preso lamotrigina (legga la descrizione di questi sintomi nel paragrafo 4 di questo foglio: Altri effetti indesiderati).
- se sta già prendendo medicinali che contengono lamotrigina.
Se uno di questi casi la riguarda:
- informi il medico, che può decidere di ridurre la dose, o che Lamictal non sia adatto a lei.
Informazioni importanti riguardo a reazioni potenzialmente pericolose per la vita
Un piccolo numero di persone che assumono Lamictal ha una reazione allergica o una reazione della pelle potenzialmente pericolosa per la vita, che, se non trattate, possono evolvere in problemi più gravi. Lei ha bisogno di conoscere i sintomi per fare attenzione mentre sta prendendo Lamictal.
Legga la descrizione di questi sintomi nel paragrafo 4 di questo foglio "Reazioni potenzialmentepericolose per la vita: chieda immediatamente aiuto al medico".
Pensieri di farsi del male o di suicidio
I medicinali antiepilettici sono utilizzati per il trattamento di varie condizioni, incluse l'epilessia ed il disturbo bipolare. Le persone con disturbo bipolare possono talvolta avere pensieri di farsi del male o di commettere suicidio. Se lei ha un disturbo bipolare è probabile che lei abbia questi pensieri:
- quando inizia il trattamento per la prima volta
- se ha avuto in precedenza pensieri di farsi del male o relativi al suicidio
- se lei ha meno di 25 anni.
Se lei ha pensieri o esperienze che la disturbano, o se lei nota di sentirsi peggio o di sviluppare nuovi sintomi mentre sta prendendo Lamictal:
- contatti il medico il prima possibile o vada al più vicino ospedale per avere aiuto.
Un piccolo numero di persone in corso di trattamento con antiepilettici, come Lamictal, ha anche avuto pensieri di farsi del male o di suicidarsi. Se in qualsiasi momento le venissero questi pensieri, contatti immediatamente il medico.
Se sta prendendo Lamictal per l'epilessia
In alcuni tipi di epilessia le crisi possono occasionalmente peggiorare o presentarsi più spesso durante il trattamento con Lamictal.
Alcuni pazienti possono avere crisi epilettiche gravi, che possono causare gravi problemi di salute.
Se le crisi diventano più frequenti o se lei presenta una crisi grave mentre sta prendendo Lamictal:
- contatti il medico il prima possibile.
Lamictal non deve essere dato a persone di età inferiore a 18 anni per il trattamento del disturbo bipolare. I medicinali che trattano la depressione e altri problemi di salute mentale aumentano il rischio di pensieri e comportamenti suicidi nei bambini e negli adolescenti di età inferiore a 18 anni.
InterazioniQuali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Lamictal
Informi il medico o il farmacista se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale, anche preparati erboristici o altri medicinali senza prescrizione medica.
Il medico deve sapere se lei sta prendendo altri medicinali per trattare l'epilessia o problemi di salute mentale per essere sicuro che lei stia assumendo la dose corretta di Lamictal. Questi medicinali includono:
- oxcarbazepina, felbamato, gabapentina, levetiracetam, pregabalin, topiramato o zonisamide, utilizzati per il trattamento dell'epilessia
- litio, olanzapina o aripiprazolo utilizzati per il trattamento di problemi di salute mentale
- bupropione, utilizzato per il trattamento di problemi di salute mentale o per smettere di fumare
Informi il medico se sta prendendo uno di questi medicinali.
Alcuni medicinali interagiscono con Lamictal o rendono più probabile la comparsa di effetti indesiderati.
Questi includono:
- valproato, utilizzato per il trattamento dell'epilessia e di problemi di salute mentale
- carbamazepina, utilizzata per il trattamento dell'epilessia e di problemi di salute mentale
- fenitoina, primidone o fenobarbitale, utilizzati per il trattamento dell'epilessia risperidone, utilizzato per il trattamento di problemi di salute mentale
- rifampicina, un antibiotico
- medicinali utilizzati per il trattamento dell'infezione da Virus dell'Immunodeficienza Umana (HIV) (associazione di lopinavir e ritonavir o di atazanavir e ritonavir)
- contraccettivi ormonali, come la pillola (vedi sotto)
Informi il medico se sta prendendo, o se sta iniziando o smettendo di prendere uno di questi medicinali.
Contraccettivi ormonali (come la pillola) possono modificare il modo con cui Lamictal agisce
Il medico potrà raccomandarle di utilizzare un particolare tipo di contraccettivo ormonale, o un altro metodo di contraccezione, come il preservativo, il diaframma o la spirale. Se sta utilizzando contraccettivi ormonali come la pillola, il medico potrà prelevarle campioni di sangue per controllare i livelli di Lamictal. Se lei sta usando o sta pensando di iniziare ad usare un contraccettivo ormonale:
informi il medico, che discuterà con lei i metodi contraccettivi adatti.
Lamictal può anche modificare il modo in cui i contraccettivi ormonali agiscono, sebbene sia improbabile che li renda meno efficaci. Se sta utilizzando un contraccettivo ormonale e nota un qualsiasi cambiamento nelle mestruazioni, come sanguinamenti improvvisi o perdite di sangue tra un ciclo e l'altro:
informi il medico. Questi possono essere segnali che Lamictal sta modificando il modo di agire delcontraccettivo.
AvvertenzeÈ importante sapere che:
Gravidanza e allattamento
Vi può essere un aumento del rischio di difetti alla nascita in bambini le cui madri hanno preso Lamictal durante la gravidanza. Questi difetti includono la fenditura del labbro (labioschisi) o del palato (palatoschisi). Il medico potrà consigliarle di prendere un'aggiunta di acido folico, nel caso stesse pianificando una gravidanza o se è già in gravidanza.
La gravidanza può anche alterare l'efficacia di Lamictal, pertanto potranno essere necessari esami del sangue e la modifica della dose di Lamictal.
- Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza chieda consiglio almedico o al farmacista prima di prendere questo medicinale. Non deve interrompere il trattamento senza parlarne con il medico. Questo è particolamente importante se lei soffre di epilessia.
- Se sta allattando con latte materno o se sta pensando di farlo chieda consiglio al medico o al farmacista prima di prendere questo medicinale. Il principio attivo di Lamictal passa nel lattematerno e può avere effetti sul bambino. Il medico le parlerà dei rischi e dei benefici dell'allattamento al seno mentre sta prendendo Lamictal, e controllerà il bambino di tanto in tanto, nel caso decidesse di allattare al seno.
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
Lamictal può causare capogiri e visione doppia.
- Non guidi veicoli nè utilizzi macchinari a meno che sia sicuro di non avere questi sintomi.
Se soffre di epilessia, parli al medico relativamente alla guida di veicoli e all'utilizzo di macchinari.
Dose, Modo e Tempo di SomministrazioneCome usare Lamictal: Posologia
Prenda questo medicinale seguendo sempre esattamente le istruzioni del medico o del farmacista. Se hadubbi consulti il medico o il farmacista.
Quanto Lamictal deve prendere
Potrebbe essere necessario del tempo per trovare la dose di Lamictal ottimale per lei. La dose che deve prendere dipenderà:
- dalla sua età
- se sta assumendo Lamictal con altri medicinali
- se ha qualsiasi problema ai reni o al fegato.
Il medico prescriverà una dose bassa per iniziare, e gradualmente aumenterà la dose nel corso di alcune settimane fino a che viene raggiunta la dose che agisce su di lei (chiamata dose efficace). Non prenda più Lamictal di quanto il medico le abbia detto.
La dose efficace usuale di Lamictal negli adulti e nei bambini di età pari o superiore a 13 anni è tra 100 mg e 400 mg ogni giorno.
Nei bambini di età compresa tra 2 e 12 anni, la dose efficace dipende dal peso corporeo - generalmente, è compresa tra 1 mg e 15 mg per ogni chilogrammo di peso del bambino, fino ad una dose massima di mantenimento di 200 mg al giorno.
Lamictal non è raccomandato in bambini di età inferiore a 2 anni.
Come prendere la dose di Lamictal
Prenda la dose di Lamictal una o due volte al giorno, come il medico le ha detto. Può essere presa con o senza cibo.
- Prenda sempre la dose completa che le ha prescritto il medico. Non assuma mai solo una parte della compressa.
Il medico potrà anche consigliarla di iniziare o interrompere l'assunzione di altri medicinali, in base al tipo di condizioni per le quali vengono assunti e alla sua risposta al trattamento.
Le compresse dispersibili/masticabili di Lamictal possono essere deglutite intere, con un po' d'acqua, masticate, o mescolate nell'acqua per farne un medicinale liquido.
Per masticare la compressa:
Può essere necessario bere contemporaneamente un po' d'acqua per aiutare la compressa a sciogliersi in bocca. Poi beva ancora un po' d'acqua per essere sicuro che tutto il medicinale sia stato deglutito.
Per rendere liquido il medicinale:
- Metta la compressa in un bicchiere con una quantità di acqua sufficiente almeno a coprire l'intera compressa.
- Per sciogliere la compressa, mescolare o aspettare fino a che la compressa non si sia sciolta completamente.
- Bere tutto il liquido.
- Aggiungere ancora un po' d'acqua nel bicchiere e berla, per essere sicuro che del medicinale non rimanga nel bicchiere.
SovradosaggioCosa fare se avete preso una dose eccessiva di Lamictal
Se prende più Lamictal di quanto deve
- Contatti immediatamente il medico o il pronto soccorso del più vicino ospedale. Se possibile,mostri loro la confezione di Lamictal.
Se prende troppo Lamictal è più probabile che possa avere effetti collaterali gravi che possono essere fatali.
Chi ha preso troppo Lamictal può presentare uno di questi sintomi:
- movimenti dell'occhio rapidi, incontrollabili (nistagmo)
- goffaggine e mancanza di coordinamento, che modifica l'equilibrio (atassia)
- modifiche del ritmo del cuore (rilevate generalmente dall'ECG)
- perdita di coscienza, convulsioni o coma.
Se dimentica di prendere Lamictal
Non prenda altre compresse per compensare la dimenticanza della dose. Prenda la dose successiva all'orario abituale.
Chieda consiglio al medico su come iniziare di nuovo a prenderlo. È importante che lei lo faccia.Non interrompa l'assunzione di Lamictal senza consiglio del medico
Lamictal deve essere preso fino a quando le è stato raccomandato dal medico. Non interrompa a meno che il medico non le dica di farlo.
Se lei sta prendendo Lamictal per l'epilessia
Per interrompere l'assunzione di Lamictal, è importante ridurre la dose gradualmente, nel corso di circa 2 settimane. Se lei interrompe improvvisamente l'assunzione di Lamictal, l'epilessia può ritornare o peggiorare.
Se lei sta prendendo Lamictal per il disturbo bipolare
Lamictal può aver bisogno di un certo tempo per agire, pertanto è improbabile che lei si senta meglio immediatamente. Se smette di prendere Lamictal, non sarà necessario ridurre la dose gradualmente. Ma se lei vuole interrompere l'assunzione di Lamictal, deve sempre parlarne prima con il medico.
Effetti IndesideratiQuali sono gli effetti collaterali di Lamictal
Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
Reazioni potenzialmente pericolose per la vita: chieda immediatamente aiuto al medico
Un piccolo numero di persone che assumono Lamictal ha una reazione allergica o una reazione della pelle potenzialmente pericolosa per la vita, che, se non trattate, possono evolvere in problemi più gravi.
È più probabile che questi sintomi si presentino durante i primi mesi di trattamento con Lamictal, specialmente se la dose iniziale è troppo alta o se la dose è aumentata troppo rapidamente, o se Lamictal viene assunto con un altro medicinale chiamato valproato. Alcuni di questi sintomi sono più comuni nei bambini, pertanto i genitori devono prestare particolare attenzione alla loro comparsa.
I sintomi di tali reazioni includono:
- eruzione cutanea o arrossamento cutaneo, che può evolvere in reazioni della pelle pericolose perla vita che includono eruzione cutanea diffusa con vescicole e distacco della pelle, che si presentano in particolare intorno a bocca, naso, occhi e genitali (sindrome di Stevens-Johnson), diffuso distacco della pelle (più del 30% della superficie corporea - necrolisi epidermica tossica)
- ulcere nella bocca, nella gola, nel naso o ai genitali
- dolore alla bocca o occhi rossi e gonfi (congiuntivite)
- temperatura elevata (febbre), sintomi simil-influenzali o sonnolenza
- gonfiore del viso, o gonfiore delle ghiandole del collo, delle ascelle o dell'inguine
- sanguinamenti o lividi inaspettati, o le dita che diventano blu
- dolore alla gola, o più casi di infezione (come raffreddori) del solito.
In molti casi questi sintomi saranno segni di effetti indesiderati meno gravi. Ma deve essere informato che sono potenzialmente pericolosi per la vita e possono, se non trattati, evolvere in problemi più gravi, come insufficienza d'organo. Se nota uno qualsiasi di questi sintomi:
- contatti il medico immediatamente. Il medico può decidere di fare degli esami diagnostici al fegato, ai reni o al sangue e può dirle di interrompere l'assunzione di Lamictal. In caso lei abbia sviluppato la sindrome di Stevens-Johnson o la necrolisi epidermica tossica il medico le dirà che non deve mai usare lamotrigina di nuovo.
Effetti indesiderati molto comuni
Possono interessare più di 1 su 10 persone:
- mal di testa
- eruzione cutanea
Effetti indesiderati comuni
Possono interessare fino a 1 su 10 persone:
- aggressività o irritabilità
- sonnolenza
- capogiri
- scosse o tremori
- difficoltà nel sonno (insonnia)
- agitazione
- diarrea
- secchezza della bocca
- nausea o vomito
- stanchezza
- dolore alla schiena, o alle articolazioni, o altrove.
Effetti indesiderati non comuni
Possono interessare fino a 1 su 100 persone:
- goffaggine e mancanza di coordinamento (atassia)
- visione doppia o visione annebbiata
Effetti indesiderati rari
Possono interessare fino a 1 su 1000 persone:
- una reazione della pelle pericolosa per la vita (sindrome di Stevens-Johnson): vedere anche le informazioni all'inizio del paragrafo 4.
- un gruppo di sintomi associati che includono:febbre, nausea, vomito, mal di testa, rigidità del collo ed estrema sensibilità alla luce intensa. Questo può essere causato da una infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale (meningite). Questi sintomi generalmente scompaiono una volta che il trattamento è interrotto, tuttavia se i sintomi continuano o peggiorano contatti il medico.
- movimenti dell'occhio rapidi, incontrollabili (nistagmo)
- prurito agli occhi, con secrezioni e croste alle palpebre (congiuntivite)
Effetti indesiderati molto rari
Possono interessare fino a 1 su 10.000 persone:
- una reazione della pelle pericolosa per la vita (necrolisi epidermica tossica): vedere anche le informazioni all'inizio del paragrafo 4.
- temperatura elevata (febbre): vedere anche le informazioni all'inizio del paragrafo 4.
- gonfiore del viso (edema), o gonfiore delle ghiandole del collo, delle ascelle o dell'inguine (linfoadenopatia): vedere anche le informazioni all'inizio del paragrafo 4.
- alterazioni della funzionalità del fegato, dimostrate dagli esami del sangue, o insufficienza epatica: vedere anche le informazioni all'inizio del paragrafo 4.
- un grave disturbo della coagulazione del sangue, che può causare sanguinamenti o lividi inaspettati (coagulazione intravascolare disseminata): vedere anche le informazioni all'inizio del paragrafo 4.
- alterazioni che possono essere dimostrate dagli esami del sangue - che includono una riduzione del numero dei globuli rossi nel sangue (anemia), una riduzione del numero dei globuli bianchi nelsangue (leucopenia, neutropenia, agranulocitosi), una riduzione del numero delle piastrine (trombocitopenia), una riduzione del numero di tutti questi tipi di cellule (pancitopenia) ed un disturbo del midollo osseo chiamato anemia aplastica.
- allucinazioni ("vedere" o "sentire" cose che non esistono realmente)
- confusione
- sentirsi "traballante" o instabile nei movimenti
- movimenti incontrollabili del corpo (tic), spasmi muscolari incontrollabili che interessano occhi,testa e torso (coreoatetosi), o altri movimenti inusuali del corpo, come scosse, tremori o rigidità
- nelle persone che già soffrono di epilessia le crisi convulsive si presentano più spesso
- nelle persone che già soffrono della malattia di Parkinson, peggioramento dei sintomi.
- reazioni lupus-simili (i sintomi possono includere: dolore alla schiena o alle articolazioni che a voltepuò essere accompagnato da febbre e/o malessere generale).
Altri effetti indesiderati
Altri effetti indesiderati si sono presentati in un piccolo numero di persone ma la loro frequenza non è nota:
- Vi sono state segnalazioni di disturbi ossei che includono osteopenia e osteoporosi (assottigliamentodelle ossa) e fratture. Verifichi con il medico o il farmacista se lei è in trattamento antiepilettico a lungo termine, se ha precedenti di osteoporosi, o se assume steroidi.
Se lei presenta effetti indesiderati
- Se si manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista.
Scadenza e Conservazione
Tenere questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
Non usi questo medicinale dopo la data di scadenza che è riportata sul blister, sulla scatola o sul flacone. La data di scadenza si riferisce all'ultimo giorno di quel mese.
Lamictal non richiede particolari condizioni di conservazione.
Non getti alcun medicinale nell'acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l'ambiente.
Composizione e forma farmaceutica
Cosa contengono le compresse dispersibili/masticabili di Lamictal
Il principio attivo è la lamotrigina. Ogni compressa dispersibile/masticabile contiene 2 mg, 5 mg, 25 mg, 50 mg, 100 mg o 200 mg di lamotrigina.
Gli eccipienti sono: carbonato di calcio, idrossipropilcellulosa a basso grado di sostituzione, silicato di magnesio e alluminio, sodio amido glicolato (Tipo A), povidone K30, saccarina sodica, magnesio stearato, aroma di ribes nero.
Descrizione dell'aspetto di Lamictal compresse dispersibili/masticabili e contenuto della confezione
Le compresse dispersibili/masticabili di Lamictal (tutti i dosaggi) sono di colore da bianco a biancastro e possono essere leggermente smussate. Hanno odore di ribes nero.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate nel suo Paese.
Le compresse dispersibili/masticabili da 2 mg sono rotonde. Esse riportano impresso "LTG" al di sopra del numero "2" su di un lato; e due ovali sovrapposti ad angolo retto sull'altro lato. Ogni flacone contiene 30 compresse.
Le compresse dispersibili/masticabili da 5 mg sono di forma allungata, con lati curvi. Esse riportano impresso "GSCL2" su di un lato; e "5" sull'altro lato. Ogni confezione contiene blister da 10, 14, 28, 30, 50 o 56 compresse.
Le compresse dispersibili/masticabili da 25 mg sono quadrate con gli angoli arrotondati. Esse riportano impresso "GSCL5" su di un lato; e "25" sull'altro lato. Ogni confezione contiene blister da 10, 14, 21, 28, 30, 42, 50, 56 o 60 compresse. Le confezioni starter contenenti 21 o 42 compresse sono disponibili per l'utilizzo durante le prime settimane di trattamento, quando la dose deve essere aumentata lentamente.
Le compresse dispersibili/masticabili da 50 mg sono quadrate con gli angoli arrotondati. Esse riportano impresso "GSCX7" su di un lato; e "50" sull'altro lato. Ogni confezione contiene blister da 10, 14, 28, 30, 42, 50, 56, 60, 90, 98, 100, 196 o 200 compresse. Le confezioni starter contenenti 42 compresse sono disponibili per l'utilizzo durante le prime settimane di trattamento, quando la dose deve essere aumentata lentamente.
Le compresse dispersibili/masticabili da 100 mg sono quadrate con gli angoli arrotondati. Esse riportano impresso "GSCL7" su di un lato; e "100" sull'altro lato. Ogni confezione contiene blister da 10, 14, 28, 30, 42, 50, 56, 60, 90, 98, 100, 196 o 200 compresse.
Le compresse dispersibili/masticabili da 200 mg sono quadrate con gli angoli arrotondati. Esse riportano impresso "GSEC5" su di un lato; e "200" sull'altro lato. Ogni confezione contiene blister da 10, 14, 28, 30, 42, 50, 56, 60, 90, 98, 100, 196 o 200 compresse.
Fonte Foglietto Illustrativo: AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Contenuto pubblicato a Gennaio 2016. Le informazioni presenti possono non risultare essere aggiornate.
Per avere accesso alla versione più aggiornata, si consiglia l'accesso al sito web dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Disclaimer e informazioni utili.
01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
LAMICTAL COMPRESSE DISPERSIBILI/MASTICABILI
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Ogni compressa dispersibile/masticabile da 5 mg di Lamictal contiene 5 mg di lamotrigina
Ogni compressa dispersibile/masticabile da 25 mg di Lamictal contiene 25 mg di lamotrigina
Ogni compressa dispersibile/masticabile da 50 mg di Lamictal contiene 50 mg di lamotrigina
Ogni compressa dispersibile/masticabile da 100 mg di Lamictal contiene 100 mg di lamotrigina
Ogni compressa dispersibile/masticabile da 200 mg di Lamictal contiene 200 mg di lamotrigina
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
03.0 FORMA FARMACEUTICA
Compressa dispersibile/masticabile.
Compresse dispersibili/masticabili da 5 mg:
compressa biconvessa, di forma allungata, di colore da bianco a biancastro, con odore di ribes nero, con impresso "GS CL2" su un lato e "5" sull'altro lato. Le compresse possono essere leggermente chiazzate.
Compresse dispersibili/masticabili da 25 mg:
compressa ellittica, con più lati, di colore da bianco a biancastro, con odore di ribes nero, con impresso "GSCL5" su un lato e "25" sull'altro lato. Le compresse possono essere leggermente chiazzate.
Compresse dispersibili/masticabili da 50 mg:
compressa ellittica, con più lati, di colore da bianco a biancastro, con odore di ribes nero, con impresso "GSCX7" su un lato e "50" sull'altro lato. Le compresse possono essere leggermente chiazzate.
Compresse dispersibili/masticabili da 100 mg:
compressa ellittica, con più lati, di colore da bianco a biancastro, con odore di ribes nero, con impresso "GSCL7" su un lato e "100" sull'altro lato. Le compresse possono essere leggermente chiazzate.
Compresse dispersibili/masticabili da 200 mg:
compressa ellittica, con più lati, di colore da bianco a biancastro, con odore di ribes nero, con impresso "GSEC5" su un lato e "200" sull'altro lato. Le compresse possono essere leggermente chiazzate.
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
Adulti ed adolescenti di età pari o superiore a 13 anni
- Trattamento aggiuntivo o in monoterapia delle crisi parziali e delle crisi generalizzate, comprese le crisi tonico-cloniche.
- Crisi associate alla sindrome di Lennox-Gastaut. Lamictal è somministrato come terapia aggiuntiva ma può essere il farmaco antiepilettico con cui iniziare nella sindrome di Lennox-Gastaut.
Bambini ed adolescenti da 2 a 12 anni di età
- Trattamento aggiuntivo delle crisi parziali e delle crisi generalizzate, comprese le crisi tonico-cloniche e le crisi associate alla sindrome di Lennox-Gastaut.
- Monoterapia delle crisi di assenza tipiche.
Adulti di età pari o superiore a 18 anni
- Prevenzione degli episodi depressivi nei pazienti con disturbo bipolare di tipo I che presentano prevalentemente episodi depressivi (vedere paragrafo 5.1).
Lamictal non è indicato per il trattamento acuto degli episodi maniacali o depressivi.
04.2 Posologia e modo di somministrazione
Le compresse dispersibili/masticabili possono essere masticate, disciolte in una piccola quantità di acqua (almeno sufficiente a coprire l'intera compressa), o deglutite intere con un po' d'acqua.
Se la dose calcolata di lamotrigina (ad esempio nel trattamento di bambini con epilessia o pazienti con insufficienza epatica) non equivale a compresse intere, la dose che deve essere somministrata è uguale al numero più basso di compresse intere.
Ripresa della terapia dopo sospensione
Quando viene ripresa la terapia con Lamictal in pazienti che per qualunque motivo l'avevano interrotta, il medico deve valutare la necessità di utilizzare una titolazione posologica ad incrementi successivi per raggiungere la dose di mantenimento, dal momento che il rischio di eruzione cutanea grave è associato alla somministrazione di elevate dosi iniziali e al superamento della posologia prevista dalla titolazione raccomandata (vedere paragrafo 4.4). Più ampio è l'intervallo di tempo dalla dose precedente, maggiormente va considerato l'utilizzo della titolazione posologica ad incrementi successivi per raggiungere la dose di mantenimento. Quando l'intervallo dall'interruzione della somministrazione di lamotrigina supera le cinque emivite (vedere paragrafo 5.2), generalmente la titolazione della dose di Lamictal per raggiungere la dose di mantenimento deve seguire lo schema posologico appropriato.
Si raccomanda che la somministrazione di Lamictal non venga ripresa in pazienti che l'avevano interrotta a causa dell'eruzione cutanea associata a un precedente trattamento con lamotrigina, a meno che il potenziale beneficio sia chiaramente superiore al rischio.
Epilessia
Di seguito viene riportata la posologia raccomandata per la titolazione della dose e per la dose di mantenimento negli adulti e negli adolescenti di età pari o superiore a 13 anni (Tabella 1) e nei bambini e negli adolescenti da 2 a 12 anni (Tabella 2). A causa del rischio di eruzione cutanea, non si devono superare le dosi iniziali e le dosi successive per la titolazione (vedere paragrafo 4.4).
Qualora vengano sospesi farmaci antiepilettici assunti in concomitanza o qualora altri farmaci, antiepilettici o meno, vengano aggiunti a regimi di trattamento contenenti lamotrigina, deve essere preso in considerazione l'effetto che ciò può avere sulla farmacocinetica della lamotrigina (vedere paragrafo 4.5).
Tabella 1: Adulti e adolescenti di età pari o superiore i 13 anni - schema posologico raccomandato nell'epilessia
Schema posologico | Settimane 1 + 2 | Settimane 3 + 4 | Dose di mantenimento usuale | |
Monoterapia: | 25 mg/die (una volta al giorno | 50 mg/die (una volta al giorno) | 100-200 mg/die (una volta al giorno oppure suddivisi in due dosi). Per raggiungere la posologia di mantenimento, le dosi possono essere aumentate al massimo di 50-100 mg ogni una-due settimane, fino al raggiungimento della risposta ottimale. In alcuni pazienti sono stati richiesti 500 mg/die per ottenere la risposta desiderata | |
Terapia di associazione CON valproato (inibitore della glucuronazione della lamotrigina - vedere paragrafo 4.5): | ||||
Questa posologia deve essere usata in associazione a valproato indipendentemente da qualsiasi altro medicinale concomitante | 12,5 mg/die (somministrati come 25 mg a giorni alterni) | 25 mg/die (una volta al giorno) | 100 - 200 mg/die (una volta al giorno oppure suddivisi in due dosi). Per raggiungere la posologia di mantenimento, le dosi possono essere aumentate al massimo di 25-50 mg ogni una-due settimane fino al raggiungimento della risposta ottimale | |
Terapia in associazione SENZA valproato e CON induttori della glucuronazione della lamotrigina (vedere paragrafo 4.5) | ||||
Questa posologia deve essere usata senza valproato ma con: fenitoina, carbamazepina, fenobarbitale, primidone, rifampicina, lopinavir/ritonavir | 50 mg/die (una volta al giorno) | 100 mg/die (suddivisi in due dosi) | 200 - 400 mg/die (suddivisi in due dosi). Per raggiungere la posologia di mantenimento, le dosi possono essere aumentate al massimo di 100 mg ogni una-due settimane fino al raggiungimento della risposta ottimale. In alcuni pazienti sono stati richiesti 700 mg/die per ottenere la risposta desiderata | |
Terapia di associazione SENZA valproato e SENZA induttori della glucuronazione della lamotrigina (vedere paragrafo 4.5): | ||||
Questa posologia deve essere usata con altri medicinali che non inibiscono né inducono in modo significativo la glucuronazione della lamotrigina | 25 mg/die (una volta al giorno) | 50 mg/die (una volta al giorno) | 100 - 200 mg/die (una volta al giorno oppure suddivisi in due dosi). Per raggiungere la poslogia di mantenimento, le dosi possono essere aumentate al massimo di 50 - 100 mg ogni una - due settimane fino al raggiungimento della dose ottimale | |
Nei pazienti che assumono medicinali per i quali non siano attualmente note le interazioni farmacocinetiche con lamotrigina (vedere paragrafo 4.5), deve essere seguito lo schema posologico raccomandato per lamotrigina in concomitanza con valproato |
Tabella 2: Bambini e adolescenti di età compresa tra 2 e 12 anni - schema posologico raccomandato nell'epilessia (dose totale giornaliera in mg/kg di peso corporeo/die)
Schema posologico | Settimane 1 + 2 | Settimane 3 + 4 | Dose di mantenimento usuale |
Monoterapia delle crisi di assenza tipiche: | 0,3 mg/kg/die (una volta al giorno oppure suddivisi in due dosi) | 0,6 mg/kg/die (una volta al giorno oppure suddivisi in due dosi) | 1-10 mg/kg/die, sebbene alcuni pazienti abbiano richiesto dosi più alte (fino a 15 mg/kg/die) per ottenere la risposta desiderata (una volta al giorno oppure suddivisi in due dosi). Per raggiungere la posologia di mantenimento, le dosi possono essere aumentate al massimo di 0,6 mg/kg/die ogni una-due settimane fino al raggiungimento della risposta ottimale |
Terapia di associazioen CON valproato (inibitore della glucuronazione della lamotrigina - vedere paragrafo 4.5) | |||
Questa posologia deve essere usata in associazione a valproato indipendentemente da qualsiasi altro medicinale concomitante | 0,15 mg/kg/die (*) (una volta al giorno) | 0,3 mg/kg/die (una volta al giorno | 1-5 mg/kg/die (una volta al giorno oppure suddivisi in due dosi). Per raggiungere la posologia di mantenimento, le dosi possono essere aumentate al massimo di 0,3 mg/kg ogni una-due settimane fino al raggiungimento della dose ottimale, con una posologia di mantenimento di 200 mg/die |
Terapia in associazione SENZA valproato e CON induttori della glucuronazione della lamotrigina (vedere paragrafo 4.5) | |||
Questa posologia deve essere usata senza valproato ma con: fenitoina, carbamazepina, fenobarbitale, primidone, rifampicina, lopinavir/ritonavir | 0,6 mg/kg/die (somministrati in due dosi suddivise) | 1,2 mg/kg/die (somministrati in due dosi suddivise) | 5-15 mg/kg/die (una volta al giorno oppure suddivisi in due dosi). Per raggiungere la posologia di mantenimento, le dosi possono essere aumentate al massimo di 1,2 mg/kg ogni una-due settimane fino al raggiungimento della risposta ottimale con una posologia di mantenimento massima di 400 mg/die |
Terapia di associazione SENZA valproato e SENZA induttori della glucuronazione della lamotrigina (vedere paragrafo 4.5): | |||
Questa posologia deve essere usata con altri medicinali che non inibiscono né inducono in modo significativo la glucuronazione della lamotrigina | 0,3 mg/kg/die (una volta al giorno oppure suddivisi in due dosi) | 0,6 mg/kg/die (una volta al giorno oppure suddivisi in due dosi) | 1-10 mg/kg/die (una volta al giorno oppure suddivisi in due dosi). Per raggiungere la posologia di mantenimento, le dosi possono essere aumentate al massimo di 0,6 mg/kg ogni una-due settimane fino al raggiungimento della risposta ottimale, con una posologia di mantenimento massima di 200 mg/die |
Nei pazienti che assumono medicinali per i quali non siano attualmente note le interazioni farmacocinetiche con lamotrigina (vedere paragrafo 4.5), deve essere seguito lo schema posologico raccomandato per lamotrigina in concomitanza con valproato | |||
5 mg compresse dispersibili/masticabili - nel caso le compresse dispersibili/masticabili da 2 mg non siano in commercio e Lamictal 5 mg compresse dispersibili/masticabili sia il più basso dosaggio in commercio: (*) Se la dose giornaliera calcolata nei pazienti che assumono valproato è pari o superiore a 2,5 mg, ma inferiore a 5 mg, la compressa dispersibile/masticabile da 5 mg di Lamictal può essere assunta a giorni alterni per le prime due settimane. Se la dose giornaliera calcolata nei pazienti che assumono valproato è inferiore a 2,5 mg, Lamictal non deve essere somministrato |
Per assicurare il mantenimento della dose terapeutica, si deve monitorare il peso del bambino e la dose deve essere rivista in caso di cambiamenti del peso corporeo. È probabile che pazienti da due a sei anni di età richiedano dosi di mantenimento ai limiti superiori della posologia raccomandata.
Se con il trattamento aggiuntivo si raggiunge il controllo dell'epilessia, i medicinali antiepilettici somministrati in concomitanza possono essere sospesi e i pazienti possono continuare il trattamento con Lamictal in monoterapia.
5 mg compresse dispersibili/masticabili: nel caso le compresse dispersibili/masticabili da 2 mg non siano in commercio e Lamictal 5 mg compresse dispersibili/masticabili sia il più basso dosaggio in commercio:
si deve tenere in considerazione che con il dosaggio da 5 mg delle compresse dispersibili/masticabili di Lamictal attualmente disponibile, non è possibile iniziare in modo accurato la terapia con lamotrigina utilizzando le lineeguida per il dosaggio raccomandate nei pazienti pediatrici con peso inferiore a 17 kg.
Bambini di età inferiore a 2 anni
Vi sono dati limitati sull'efficacia e la sicurezza di lamotrigina come terapia aggiuntiva delle crisi parziali nei bambini di età da 1 mese a 2 anni (vedere paragrafo 4.4). Non vi sono dati nei bambini al di sotto di 1 mese di età. Pertanto l'uso di Lamictal non è raccomandato nei bambini di età inferiore a due anni. Se, in base alla necessità clinica, viene comunque presa la decisione del trattamento, vedere paragrafi 4.4, 5.1 e 5.2.
Disturbo bipolare
Nelle tabelle di seguito viene riportata la posologia raccomandata per la titolazione della dose e per la dose di mantenimento negli adulti di età pari o superiore a 18 anni. Il regime posologico di transizione comporta l'incremento della dose di lamotrigina fino alla dose di mantenimento da raggiungere nell'arco di sei settimane (vedere Tabella 3), raggiunto il quale, se è clinicamente indicato, altri medicinali psicotropi e/o antiepilettici possono essere sospesi (vedere Tabella 4). Gli aggiustamenti posologici a seguito dell'aggiunta di altri medicinali psicotropi e/o antiepilettici sono anche indicati di seguito (Tabella 5). A causa del rischio di eruzione cutanea, non si devono superare le dosi iniziali e le dosi successive per la titolazione (vedere paragrafo 4.4).
Tabella 3: Adulti di età pari o superiore a 18 anni - schema posologico raccomandato per il raggiungimento della dose totale giornaliera di mantenimento della stabilizzazione nel trattamento del disturbo bipolare
Schema posologico | Settimane 1 + 2 | Settimane 3 + 4 | Settimana 5 | Dose di stabilizzazione da raggiungere (settimana 6) (*) |
Monoterapia con lamotrigina OPPURE terapia aggiuntiva SENZA valproato e SENZA induttori della glucuronazione della lamotrigina (vedere paragrafo 4.5): | ||||
Questo schema posologico deve essere usato con altri medicinali che non inibiscono né inducono in modo significativo la glucuronazione della lamotrigina | 25 mg/die (una volta al giorno) | 50 mg/die (una volta al giorno oppure suddivisi in due dosi) | 100 mg/die (una volta al giorno oppure suddivisi in due dosi) | 200 mg/die - dose usuale da raggiungere per una risposta ottimale (una volta al giorno oppure suddivisi in due dosi). Negli studi clinici sono state usate dosi comprese nel range 100-400 mg/die |
Terapia di associazione CON valproato (inibitore della glucuronazione della lamotrigina - vedere paragrafo 4.5): | ||||
Questo schema posologico deve essere usato in associazione a valproato indipendentemente da qualsiasi altro trattamento concomitante | 12,5 mg/die (somministrati come 25 mg a giorni alterni) | 25 mg/die (una volta al giorno) | 50 mg/die (una volta al giorno oppure suddivisi in due dosi) | 100 mg/die - dose usuale da raggiungere per una risposta ottimale (una volta al giorno oppure suddivisi in due dosi). Una dose massima di 200 mg/die può essere usata in base alla risposta clinica |
Terapia in associazione SENZA valproato e CON induttori della glucuronazione della lamotrigina (vedere paragrafo 4.5): | ||||
Questo schema posologico deve essere usato senza valproato ma con: fenitoina, carbamazepina, fenobarbitale, primidone, rifampicina, lopinavir/ritonavir | 50 mg/die (una volta al giorno) | 100 mg/die (suddivisi in due dosi) | 200 mg/die (suddivisi in due dosi) | 300 mg/die alla settimana 6, se necessario aumentando fino alla usuale dose da raggiungere pari a 400 mg/die alla settimana 7, per ottenere la risposta ottimale (suddivisi in due dosi) |
Nei pazienti che assumono medicinali per i quali non siano attualmente note le interazioni farmacocinetiche con lamotrigina (vedere paragraf. 4.5), deve essere seguito lo schema posologico raccomandato per lamotrigina in concomitanza con valproato |
(*) La dose di stabilizzazione da raggiungere varia a seconda della risposta clinica.
Tabella 4: Adulti di età pari o superiore a 18 anni - schema posologico totale giornaliero per il mantenimento della stabilizzazione a seguito di sospensione di altri medicinali assunti in concomitanza nel trattamento del disturbo bipolare
Una volta che la dose giornaliera di mantenimento della stabilizzazione è stata raggiunta, gli altri medicinali possono essere sospesi come descritto di seguito.
Schema posologico | Attuale dose di stabilizzazione di lamotrigina (prima della sospensione) | Settimana 1 (inizio della sospensione) | Settimana 2 | Dalla settimana 3 in poi (*) |
Sospensione del valproato (inibitore della glucuronazione di lamotrigina - vedere paragrafo 4.5), in base alla dose preesistente di lamotrigina: | ||||
Quando il valproato viene sospeso, raddoppiare la dose di stabilizzazione, senza superare un incremento di più di 100 mg a settimana | 100 mg/die | 200 mg/die | Mantenere questa dose (200 mg/die) (suddivisi in due dosi) | |
200 mg/die | 300 mg/die | 400 mg/die | Mantenere questa dose (400 mg/die) | |
Sospensione degli induttori della glucuronazione della lamotrigina (vedere paragrafo 4.5), in base alla dose preesistente di lamotrigina: | ||||
Questo schema posologico deve essere usato quando vengono sospesi i seguenti medicinali: fenitoina, carbamazepina, fenobrabitale, primidone, rifampicina, lopinavir/ritonavir | 400 mg/die | 400 mg/die | 300 mg/die | 200 mg/die |
300 mg/die | 300 mg/die | 225 mg/die | 150 mg/die | |
200 mg/die | 200 mg/die | 150 mg/die | 100 mg/die | |
Sospensione di medicinali che NON inibiscono o inducono in modo significativo la glucuronazione della lamotrigina (vedere paragrafo 4.5): | ||||
Questo schema posologico deve essere usato quando vengono sospesi altri medicinali che non inibiscono né inducono in modo significativo la glucuronazione della lamotrigina | Mantenere la preesistente dose di stabilizzazioen raggiunta (200 mg/die; in due dosi suddivise) (range 100-400 mg/die) | |||
Nei pazienti che assumono medicinali per i quali non siano attualmente note le interazioni farmacocinetiche con lamotrigina (vedere paragrafo 4.5), lo schema posologico raccomandato per lamotrigina è di mantenere inzialmente la dose attuale e aggiustare il trattamento di lamotrigina in base alla risposta clinica |
(*) La dose può essere aumentata a 400 mg/die se necessario
Tabella 5: Adulti di età pari o superiore a 18 anni - schema per l'aggiustamento della posologia giornaliera di lamotrigina in seguito ad aggiunta di altri medicinali nel trattamento del disturbo bipolare.
Non vi sono esperienze cliniche nell'aggiustamento posologico della lamotrigina a seguito dell'aggiunta di altri medicinali. Tuttavia, sulla base degli studi di interazione con altri medicinali, si possono fare le seguenti raccomandazioni:
Schema posologico | Dose di stabilizzazione attuale della lamotrigina (prima dell'aggiunta) | Settimana 1 (inizio dell'aggiunta) | Settimana 2 | Dalla settimana 3 in poi |
Aggiunta del valproato (inibitore della glucuronazione della lamotrigina - vedere paragrafo 4.5), in base alla dose preesistente di lamotrigina | ||||
Questo schema posologico deve essere usato quando il valproato è aggiunto indipendentemente da qualsiasi altro trattamento concomitante | 200 mg/die | 100 mg/die | Mantenere questa dose (100 mg/die) | |
300 mg/die | 150 mg/die | Mantenere questa dose (150 mg/die) | ||
400 mg/die | 200 mg/die | Mantenere questa dose (200 mg/die) | ||
Aggiunta di medicinali induttori della glucuronazione della lamotrigina in pazienti che NON assumono valproato (vedere paragrafo 4.5), in base alla dose preesistente di lamotrigina: | ||||
Questo schema posologico deve essere usato quando i seguenti medicinali sono aggiunti, senza valproato: fenitoina, carbamazepina, fenobarbitale, primidone, rifampicina, lopinavir/ritonavir | 200 mg/die | 200 mg/die | 300 mg/die | 400 mg/die |
150 mg/die | 150 mg/die | 225 mg/die | 300 mg/die | |
100 mg/die | 100 mg/die | 150 mg/die | 200 mg/die | |
Aggiunta di medicinali che NON inibiscono o inducono in modo significativo la glucuronazione della lamotrigina (vedere paragrafo 4.5): | ||||
Questo schema posologico deve essere usato quando vengono sospesi altri medicinali che non inibiscono né inducono in modo significativo la glucuronazione della lamotrigina | Mantenere la preesistente dose di stabilizzazione raggiunta (200 mg/die; range 100-400 mg/die) | |||
Nei pazienti che assumono medicinali per i quali non siano attualmente note le interazioni farmacocinetiche con lamotrigina (vedere paragrafo 4.5), lo schema posologico raccomandato per lamotrigina è di mantenere inzialmente la dose attuale e aggiustare il trattamento di lamotrigina in base alla risposta clinica |
Sospensione di Lamictal in pazienti con disturbo bipolare.
Negli studi clinici, in seguito a sospensione improvvisa del trattamento con la lamotrigina, non si è verificato un aumento di incidenza, gravità o tipologia di reazioni avverse rispetto al placebo. Pertanto i pazienti possono sospendere l'assunzione di lamotrigina senza una riduzione scalare della dose.
Bambini e adolescenti di età inferiore a 18 anni.
L'uso di lamotrigina non è indicato nei bambini al di sotto di 18 anni a causa della mancanza di dati sulla sicurezza e sull'efficacia (vedere paragrafo 4.4).
Raccomandazioni generali relative alla posologia di Lamictal in speciali popolazioni di pazienti
Donne che assumono contraccettivi ormonali
L'uso di una combinazione di etinilestradiolo/levonorgestrel (30 mcg /150 mcg ) aumenta la clearance della lamotrigina di circa due volte, dando luogo a una riduzione dei livelli plasmatici di lamotrigina. Dopo la fase di titolazione posologica, possono essere necessarie dosi di mantenimento di lamotrigina più elevate (fino a due volte) per ottenere una risposta terapeutica ottimale. Durante la settimana senza pillola è stato osservato un aumento dei livelli di lamotrigina di due volte. Non possono essere esclusi eventi avversi dose-correlati. Pertanto, si deve prendere in considerazione, come terapia di prima linea, l'uso di una contraccezione che non preveda la settimana senza pillola (ad esempio, contraccettivi ormonali in modo continuo o metodi non-ormonali; vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
Inizio della terapia con contraccettivi ormonali in pazienti che già assumono dosi di mantenimento di lamotrigina e NON assumono induttori della glucuronazione della lamotrigina
In molti casi sarà necessario aumentare le dosi di mantenimento di lamotrigina fino a due volte (vedere paragrafi 4.4 e 4.5). Si raccomanda che dall'inizio del trattamento contraccettivo ormonale, la dose di lamotrigina sia incrementata da 50 a 100 mg/die ogni settimana, in base alla risposta clinica individuale. L'incremento delle dosi non deve superare questo valore, a meno che la risposta clinica richieda incrementi più ampi. Per avere conferma che le concentrazioni basali di lamotrigina siano mantenute, può essere presa in considerazione la misurazione delle concentrazioni sieriche di lamotrigina prima e dopo l'inizio del trattamento contraccettivo ormonale. Se necessario, la dose deve essere adattata. Nelle donne che assumono un contraccettivo ormonale che include una settimana di trattamento inattivo ("settimana senza pillola"), il monitoraggio dei livelli sierici di lamotrigina deve essere effettuato durante la settimana 3 del trattamento attivo, ovvero dal giorno 15 al giorno 21 del ciclo di trattamento con la pillola. Pertanto, si deve prendere in considerazione, come terapia di prima linea, l'uso di una contraccezione che non preveda la settimana senza pillola (ad esempio, contraccettivi ormonali in modo continuo o metodi non-ormonali; vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
Sospensione dei contraccettivi ormonali in pazienti che già assumono dosi di mantenimento di lamotrigina e NON assumono induttori della glucuronazione della lamotrigina
Nella maggior parte dei casi sarà necessario diminuire le dosi di mantenimento di lamotrigina fino al 50% (vedere paragrafi 4.4 e 4.5). Si raccomanda di diminuire gradualmente la dose giornaliera di lamotrigina di 50-100 mg ogni settimana (in una percentuale che non superi il 25% della dose totale per settimana), nel corso di 3 settimane, a meno che la risposta clinica indichi diversamente. Per avere conferma che le concentrazioni basali di lamotrigina siano mantenute, può essere presa in considerazione la misurazione delle concentrazioni sieriche di lamotrigina prima e dopo la sospensione del trattamento contraccettivo ormonale. Nelle donne che desiderano interrompere l'assunzione di un contraccettivo ormonale che include una settimana di trattamento inattivo ("settimana senza pillola"), il monitoraggio dei livelli sierici di lamotrigina deve essere effettuato durante la settimana 3 del trattamento attivo, ovvero dal giorno 15 al giorno 21 del ciclo di trattamento con la pillola. I campioni di sangue necessari a stabilire i livelli di lamotrigina dopo la sospensione permanente della pillola contraccettiva, non devono essere raccolti durante la prima settimana successiva alla sospensione della pillola.
Inizio della terapia con lamotrigina in pazienti che già assumono contraccettivi ormonali
La titolazione della dose deve seguire le normali raccomandazioni posologiche descritte nelle tabelle.
Inizio e sospensione della terapia con contraccettivi ormonali in pazienti che già assumono dosi di mantenimento di lamotrigina e ASSUMONO induttori della glucuronazione della lamotrigina
Può non essere richiesta una modifica della posologia di mantenimento raccomandata per la lamotrigina.
Uso con atazanavir/ritonavir
Non è necessario alcun aggiustamento della dose a scalare raccomandata di lamotrigina quando la lamotrigina è aggiunta alla terapia esistente di atazanavir/ritonavir.
Nei pazienti che già assumono dosi di mantenimento di lamotrigina e non assumono induttori della glucuronazione, può essere necessario aumentare la dose di lamotrigina se si aggiunge atazanavir/ritonavir, o ridurla se si interrompe atazanavir/ritonavir. Si deve effettuare il monitoraggio della lamotrigina nel plasma prima di iniziare o interrompere atazanavir/ritonavir e durante le 2 settimane successive, al fine di osservare se sia necessario l'aggiustamento della dose di lamotrigina (vedere paragrafo 4.5).
Uso con lopinavir/ritonavir
Non è necessario alcun aggiustamento della dose a scalare raccomandata di lamotrigina quando la lamotrigina è aggiunta alla terapia esistente di lopinavir/ritonavir.
Nei pazienti che già assumono dosi di mantenimento di lamotrigina e non assumono induttori della glucuronazione, può essere necessario aumentare la dose di lamotrigina se si aggiunge lopinavir/ritonavir, o ridurla se si interrompe lopinavir/ritonavir. Si deve effettuare il monitoraggio della lamotrigina nel plasma prima di iniziare o interrompere lopinavir/ritonavir e durante le 2 settimane successive, al fine di osservare se sia necessario l'aggiustamento della dose di lamotrigina (vedere paragrafo 4.5).
Anziani (di età superiore ai 65 anni)
Non è richiesta alcuna modifica del dosaggio rispetto allo schema posologico raccomandato. La farmacocinetica della lamotrigina in questo gruppo di età non differisce in modo significativo dalla popolazione adulta non anziana (vedere paragrafo 5.2).
Danno renale
Si deve usare cautela nel caso di somministrazione di Lamictal a pazienti con insufficienza renale. Per i pazienti con insufficienza renale allo stadio terminale, le dosi iniziali di lamotrigina si devono basare sui medicinali assunti in concomitanza dal paziente; dosi di mantenimento ridotte possono essere efficaci in pazienti con insufficienza renale significativa (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Danno epatico
Le dosi iniziali, di titolazione e di mantenimento devono in genere essere ridotte di circa il 50% nei pazienti con danno epatico moderato (Child-Pugh grado B) e del 75% nei pazienti con danno epatico grave (Child-Pugh grado C). Le dosi di titolazione e di mantenimento devono essere modificate in base alla risposta clinica (vedere paragrafo 5.2).
04.3 Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti.
04.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego
Eruzione cutanea
Sono state segnalate reazioni avverse cutanee, che generalmente si sono verificate entro le prime otto settimane dall'inizio del trattamento con lamotrigina. La maggioranza dei casi di eruzione cutanea sono di lieve entità e autolimitanti, tuttavia sono stati anche segnalate reazioni cutanee gravi che hanno richiesto l'ospedalizzazione e l'interruzione del trattamento con lamotrigina. Questi hanno incluso casi di eruzione cutanea potenzialmente pericolosi per la vita, quali la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica (vedere paragrafo 4.8).
Nei pazienti adulti arruolati in studi clinici che hanno utilizzato gli schemi posologici di lamotrigina attualmente raccomandati, l'incidenza di eruzione cutanea grave è di circa 1 ogni 500 pazienti affetti da epilessia. Circa la metà di questi casi sono stati segnalati come sindrome di Stevens-Johnson (1 su 1000).
Negli studi clinici in pazienti con disturbo bipolare, l'incidenza di eruzione cutanea grave è di circa di 1 su 1000.
Il rischio di eruzione cutanea grave è maggiore nei bambini rispetto agli adulti. I dati disponibili di alcuni studi indicano che l'incidenza di eruzione cutanea associata a ospedalizzazione in bambini affetti da epilessia va da 1 su 300 a 1 su 100.
Nei bambini la manifestazione iniziale di un'eruzione cutanea può essere scambiata per un'infezione, il medico deve prendere in considerazione la possibilità di una reazione al trattamento con lamotrigina in bambini che sviluppano sintomi di eruzione cutanea e febbre durante le prime otto settimane di terapia.
Inoltre il rischio complessivo di eruzione cutanea appare essere fortemente associato con:
- elevate dosi iniziali di lamotrigina, che superino le dosi raccomandate per la titolazione posologica della terapia con lamotrigina (vedere paragrafo 4.2)
- uso concomitante di valproato (vedere paragrafo 4.2).
Si raccomanda cautela anche quando vengono trattati pazienti con anamnesi di allergia o eruzione cutanea in seguito ad assunzione di altri medicinali antiepilettici, in quanto la frequenza di eruzione cutanea non gravi dopo trattamento con lamotrigina è risultata circa tre volte maggiore in questi pazienti rispetto a quelli che non presentavano tale reperto anamnestico.
Tutti i pazienti (adulti e bambini) che manifestano eruzione cutanea devono essere prontamente valutati e Lamictal sospeso immediatamente, a meno che l'eruzione cutanea sia chiaramente non correlato al trattamento con lamotrigina. Si raccomanda che la somministrazione di Lamictal non venga ripresa nei pazienti che l'avevano interrotta a causa di eruzione cutanea associata a un precedente trattamento con lamotrigina, a meno che il potenziale beneficio superi chiaramente il rischio.
È stata anche segnalata eruzione cutanea nel contesto di una sindrome di ipersensibilità associata a un insieme variabile di sintomi sistemici, quali febbre, linfoadenopatia, edema facciale, alterazione dei parametri ematologici ed epatici e meningite asettica (vedere paragrafo 4.8). La sindrome mostra un ampio spettro di gravità clinica e può, raramente, portare a coagulazione intravascolare disseminata e a insufficienza multiorgano. È importante osservare che manifestazioni precoci di ipersensibilità (ad esempio febbre, linfoadenopatia) possono verificarsi comunque senza alcuna evidenza di eruzione cutanea. Se tali segni e sintomi dovessero manifestarsi, il paziente deve essere immediatamente valutato e Lamictal sospeso fino a quando non sia stato possibile stabilire un'eziologia alternativa.
La meningite asettica è stata in molti casi reversibile con la sospensione del farmaco, ma si è ripresentata in un certo numero di casi con la ri-esposizione alla lamotrigina. La ri-esposizione ha determinato un rapido ritorno dei sintomi che frequentemente sono stati più gravi. La lamotrigina non deve essere iniziata di nuovo nei pazienti che hanno interrotto il trattamento a causa di meningite asettica associata al precedente trattamento con lamotrigina.
Peggioramento clinico e rischio di suicidio
In pazienti trattati con farmaci antiepilettici per varie indicazioni sono stati segnalati idee e comportamenti suicidi. Una meta-analisi di studi randomizzati, controllati con placebo, con farmaci antiepilettici ha anche mostrato un piccolo aumento del rischio di idee e comportamenti suicidi. Il meccanismo alla base di questo rischio non è noto ed i dati disponibili non escludono la possibilità di un aumento del rischio per lamotrigina.
Pertanto i pazienti devono essere monitorati per segni di idee e comportamenti suicidi deve essere preso in considerazione un trattamento appropriato. I pazienti (e chi si prende cura dei pazienti) devono essere avvisati di chiedere consiglio al medico se dovessero emergere segni di idee e comportamenti suicidi.
Nei pazienti con disturbo bipolare, che assumano o meno medicinali per il disturbo bipolare, incluso Lamictal, può comparire un peggioramento dei sintomi depressivi e/o la comparsa di tendenza al suicidio.
Pertanto i pazienti che ricevono Lamictal per il disturbo bipolare devono essere strettamente controllati per il peggioramento del quadro clinico (incluso lo sviluppo di nuovi sintomi) e la tendenza al suicidio, soprattutto all'inizio di un ciclo di trattamento o al momento di modifiche posologiche. Alcuni pazienti, quali quelli con anamnesi positiva per comportamento o pensieri suicidi, giovani adulti, e quei pazienti che manifestano un livello significativo di ideazione suicidaria prima dell'inizio del trattamento, possono essere a rischio maggiore di pensieri suicidi o di tentativi di suicidio, e devono essere attentamente controllati durante il trattamento.
Si deve prendere in considerazione la modifica del regime terapeutico, inclusa la possibilità di sospendere il medicinale, in pazienti che manifestino peggioramento clinico (incluso lo sviluppo di nuovi sintomi) e/o la comparsa di idee/comportamenti suicidi, soprattutto se questi sintomi sono gravi, ad insorgenza improvvisa, o non erano presenti tra i sintomi iniziali del paziente.
Contraccettivi ormonali
Effetti dei contraccettivi ormonali sull'efficacia della lamotrigina
L'uso di una combinazione di etinilestradiolo/levonorgestrel (30 mcg /150 mcg ) aumenta la clearance della lamotrigina di circa due volte, dando luogo ad una riduzione dei livelli plasmatici di lamotrigina (vedere paragrafo 4.5). Una riduzione dei livelli di lamotrigina è stata associata ad una perdita del controllo delle crisi convulsive. Dopo la fase di titolazione posologica, in molti casi possono essere necessarie dosi di mantenimento di lamotrigina più elevate (fino a due volte) per ottenere una risposta terapeutica ottimale. Quando si interrompono i contraccettivi ormonali, la clearance della lamotrigina può essere dimezzata. Aumenti delle concentrazioni di lamotrigina possono essere associati ad eventi avversi dose-correlati. I pazienti devono essere monitorati a questo riguardo.
Nelle donne che non assumono già farmaci induttori della glucuronazione della lamotrigina e che assumono un contraccettivo ormonale che prevede una settimana di trattamento inattivo (ad esempio "settimana senza pillola"), si possono presentare graduali aumenti transitori dei livelli plasmatici di lamotrigina durante la settimana di sospensione del trattamento (vedere paragrafo 4.2). Variazioni dei livelli di lamotrigina di tale entità possono essere associate ad effetti avversi. Pertanto si deve prendere in considerazione, come trattamento di prima linea, l'uso di una contraccezione che non preveda la settimana senza pillola (ad esempio, contraccettivi ormonali in modo continuo o metodi non-ormonali).
Le interazioni di altri contraccettivi orali o trattamenti di terapia ormonale sostitutiva con la lamotrigina non sono state studiate, sebbene essi possano influenzare in modo simile i parametri farmacocinetici della lamotrigina.
Effetti della lamotrigina sulla efficacia dei contraccettivi ormonali
Uno studio di interazione su 16 volontari sani ha mostrato che quando la lamotrigina e un contraccettivo ormonale (combinazione etinilestradiolo/levonorgestrel) sono somministrati in associazione, vi è un modesto aumento della clearance del levonorgestrel e modifiche dei livelli sierici di FSH e LH (vedere paragrafo 4.5). L'impatto di tali modifiche sull'attività ovulatoria ovarica non è noto. Tuttavia non si può escludere la possibilità che tali modifiche comportino una diminuzione della efficacia contraccettiva in alcune pazienti che assumono preparazioni ormonali in concomitanza con la lamotrigina. Pertanto, le pazienti devono essere avvertite di riferire immediatamente eventuali modificazioni del ciclo mestruale, quali perdite ematiche improvvise.
Diidrofolato reduttasi
Poiché la lamotrigina è un debole inibitore della diidrofolato reduttasi, è possibile una interferenza con il metabolismo dei folati durante la terapia a lungo termine (vedere paragrafo 4.6).
Tuttavia, trattamenti prolungati con lamotrigina non hanno evidenziato significativi cambiamenti della concentrazione dell'emoglobina, del volume corpuscolare medio e delle concentrazioni sieriche e intraeritrocitarie dei folati fino ad un anno o intraeritrocitarie dei folati fino a 5 anni.
Insufficienza renale
Negli studi in dose singola in soggetti con insufficienza renale allo stadio terminale, le concentrazioni plasmatiche di lamotrigina non sono risultate alterate in maniera significativa. Tuttavia, poichè ci si deve attendere un accumulo del metabolita glucuronide, si raccomanda di usare cautela nel trattamento di pazienti con insufficienza renale.
Pazienti che assumono altre preparazioni contenenti lamotrigina
Lamictal non deve essere somministrato a pazienti in corso di trattamento con qualsiasi altra preparazione contenente lamotrigina senza prima aver consultato il medico.
Sviluppo nei bambini
Non vi sono dati sull'effetto della lamotrigina sulla crescita, sulla maturazione sessuale e sullo sviluppo cognitivo, emotivo e comportamentale nei bambini.
Precauzioni relative all'epilessia
Come per altri farmaci antiepilettici, l'improvvisa sospensione di Lamictal può provocare crisi convulsive da rimbalzo. Ad esclusione dei casi in cui sia necessaria una immediata sospensione per motivi di sicurezza (ad esempio eruzione cutanea), la dose di Lamictal deve essere ridotta gradualmente nel giro di due settimane.
Sono segnalati in letteratura casi nei quali crisi convulsive gravi, incluso lo stato epilettico, possono portare a rabdomiolisi, disfunzione multiorgano e coagulazione intravascolare disseminata, talvolta con esito fatale. Casi simili si sono verificati in associazione con l'utilizzo di lamotrigina.
Può essere osservato un peggioramento clinicamente significativo della frequenza delle crisi convulsive anziché un miglioramento. In pazienti con più di un tipo di crisi convulsiva, il beneficio osservato nel controllo di un tipo di crisi deve essere valutato in confronto a qualsiasi peggioramento osservato in un altro tipo di crisi convulsiva.
Le crisi miocloniche possono essere aggravate dalla lamotrigina.
I dati suggeriscono che la risposta a una associazione contenente induttori enzimatici sia inferiore alla risposta a una associazione contenente agenti antiepilettici non induttori enzimatici. La causa non è chiara.
Nei bambini che assumono la lamotrigina per il trattamento di assenze epilettiche tipiche, l'efficacia può non essere mantenuta in tutti i pazienti.
Precauzioni relative al disturbo bipolare
Bambini e adolescenti di età inferiore a 18 anni
Il trattamento con antidepressivi è associato a un aumento del rischio di idee e comportamenti suicidi in bambini e adolescenti affetti da disturbi depressivi maggiori e altri disturbi psichiatrici.
04.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Studi di interazione sono stati condotti solo in adulti.
La UDP-glucuroniltransferasi è stata identificata quale enzima responsabile del metabolismo della lamotrigina. Non vi sono prove che la lamotrigina causi induzione o inibizione clinicamente significativa degli enzimi epatici ossidativi che metabolizzano i farmaci, ed è improbabile che vi siano interazioni tra la lamotrigina e i farmaci metabolizzati dal citocromo P450. La lamotrigina può causare induzione del suo stesso metabolismo, ma l'effetto è modesto ed è improbabile che abbia conseguenze significative sul piano clinico.
Tabella 6: Effetti di altri medicinali sulla glucuronazione della lamotrigina
Medicinali che inibiscono in modo significativo la glucuronazione della lamotrigina | Medicinali che inducono in modo significativo la glucuronazione della lamotrigina | Medicinali che non inibiscono né inducono in modo significativo la glucuronazione della lamotrigina |
Valproato | Fenitoina | Oxcarbazepina |
Carbamazepina | Felbamato | |
Fenobarbitale | Gabapentina | |
Primidone | Levetiracetam | |
Rifampicina | Pregabalin | |
Lopinavir/ritonavir | Topiramato | |
Combinazione etinilestradiolo/levonorgestrel** | Zonisamide | |
Atazanavir/ritonavir* | Litio | |
Bupropione | ||
Olanzapina | ||
Aripiprazolo |
* Per la guida sulla posologia (vedere paragrafo 4.2)
** Altri contraccettivi ormonali e trattamenti ormonali sostitutivi non sono stati studiati, ma è possibile che influenzino in modo simile i parametri farmacocinetici di lamotrigina (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
Interazioni che riguardano farmaci antiepilettici
Il valproato, inibendo la glucuronazione della lamotrigina, ne rallenta il metabolismo e ne aumenta l'emivita media di circa due volte. Nei pazienti che ricevono una terapia concomitante con valproato, deve essere utilizzato l'appropriato regime terapeutico (vedere paragrafo 4.2).
Alcuni farmaci antiepilettici (come la fenitoina, la carbamazepina, il fenobarbitale ed il primidone), inducendo gli enzimi epatici che metabolizzano i farmaci, inducono la glucuronazione della lamotrigina e ne accelerano il metabolismo. Nei pazienti che ricevono una terapia concomitante con fenitoina, carbamazepina, fenobarbitale o primidone, deve essere utilizzato l'appropriato regime terapeutico (vedere paragrafo 4.2).
Sono stati segnalati casi di effetti a carico del sistema nervoso centrale, compresi vertigini, atassia, diplopia, visione offuscata e nausea, in pazienti che assumono carbamazepina, in seguito all'introduzione della terapia con lamotrigina. Questi eventi si risolvono di solito con una riduzione della dose di carbamazepina. Un effetto simile è stato osservato durante uno studio con lamotrigina e oxcarbazepina in volontari adulti sani, anche se non è stata studiata la riduzione della dose.
Vi sono segnalazioni in letteratura di riduzione dei livelli di lamotrigina quando la lamotrigina era stata somministrata in associazione con oxcabazepina. Tuttavia, in uno studio su volontari sani adulti, trattati con 200 mg di lamotrigina e 1200 mg di oxcarbazepina, l'oxcarbazepina non ha modificato il metabolismo della lamotrigina e la lamotrigina non ha modificato il metabolismo della oxcarbazepina. Pertanto nei pazienti che ricevono una terapia concomitante con oxcarbazepina, deve essere utilizzato il regime terapeutico della lamotrigina in terapia aggiuntiva senza valproato e senza induttori della glucuronazione della lamotrigina (vedere paragrafo 4.2).
In uno studio su volontari sani, la somministrazione contemporanea di felbamato (1200 mg due volte al giorno) e di lamotrigina (100 mg due volte al giorno per 10 giorni) non ha mostrato di avere effetti clinici rilevanti sulla farmacocinetica della lamotrigina.
Sulla base di una analisi retrospettiva dei livelli plasmatici in pazienti che ricevevano lamotrigina con o senza gabapentina, la gabapentina non ha mostrato di modificare la clearance apparente della lamotrigina.
Le potenziali interazioni farmacologiche tra levetiracetam e lamotrigina sono state definite valutando in studi clinici controllati con placebo le concentrazioni sieriche dei due farmaci. Questi dati indicano che la lamotrigina non influenza la farmacocinetica del levetiracetam e che il levetiracetam non influenza la farmacocinetica della lamotrigina.
Le concentrazioni plasmatiche minime allo stato stazionario della lamotrigina non sono state influenzate dalla somministrazione concomitante di pregabalin (200 mg 3 volte al giorno). Non vi sono interazioni farmacocinetiche tra lamotrigina e pregabalin.
Il topiramato non ha causato modifiche nelle concentrazioni plasmatiche di lamotrigina. La somministrazione di lamotrigina ha dato luogo ad un aumento del 15% delle concentrazioni di topiramato.
In uno studio in pazienti con epilessia, la somministrazione concomitante di zonisamide (da 200 a 400 mg al giorno) e di lamotrigina (da 150 a 500 mg al giorno) per 35 giorni non ha avuto alcun effetto significativo sulla farmacocinetica della lamotrigina.
Sebbene siano state segnalate modifiche nelle concentrazioni plasmatiche di altri farmaci antiepilettici, studi controllati non hanno mostrato alcuna evidenza che la lamotrigina influisca sulle concentrazioni plasmatiche di farmaci antiepilettici assunti in concomitanza. Studi in vitro indicano che la lamotrigina non spiazza gli altri farmaci antiepilettici dai siti di legame proteico.
Interazioni che riguardano altri farmaci psicoattivi
La farmacocinetica del litio, valutata dopo somministrazione due volte al giorno di 2 g di gluconato di litio anidro per sei giorni a 20 soggetti sani, non è risultata alterata dalla somministrazione contemporanea di 100 mg/die di lamotrigina.
Dosi orali multiple di bupropione non hanno avuto effetti statisticamente significativi sulla farmacocinetica di una singola dose di lamotrigina in 12 soggetti, il bupropione ha indotto solo un lieve incremento dell'AUC della lamotrigina glucuronide.
In uno studio su volontari sani adulti, 15 mg di olanzapina hanno ridotto i valori medi di AUC e di Cmax di lamotrigina del 24% e del 20% rispettivamente. Non si ritiene che un effetto di tale entità possa essere, in genere, clinicamente rilevante. La lamotrigina alla dose di 200 mg non modifica la farmacocinetica dell'olanzapina.
Dosi orali multiple di 400 mg al giorno di lamotrigina non hanno avuto un effetto clinicamente significativo sulla farmacocinetica di una dose singola di 2 mg di risperidone in 14 volontari adulti sani. A seguito della somministrazione contemporanea di 2 mg di risperidone con lamotrigina, 12 volontari su 14 hanno riferito sonnolenza, rispetto ad 1 volontario su 20 con risperidone somministrato da solo, e nessuno con lamotrigina somministrata da sola.
In uno studio su 18 pazienti adulti con disturbo bipolare di tipo I, che ricevevano un regime stabile di lamotrigina (100-400 mg al giorno), le dosi di aripiprazolo sono state aumentate da 10 mg al giorno alla dose prevista di 30 mg al giorno nel corso di un periodo di 7 giorni ed hanno continuato una volta al giorno per ulteriori 7 giorni. È stata osservata una riduzione media del 10% circa della Cmax e della AUC di lamotrigina. Non ci si attende che un effetto di tale ampiezza abbia conseguenze cliniche.
Studi in vitro indicano che la formazione del metabolita primario di lamotrigina, 2-N-glucuronide, è stata influenzata in modo limitato dalla co-incubazione con amitriptilina, bupropione, clonazepam, aloperidolo o lorazepam. Questi studi suggeriscono anche che è improbabile che il metabolismo della lamotrigina sia influenzato da clozapina, fluoxetina, fenelzina, risperidone, sertralina o trazodone. Inoltre, uno studio sul metabolismo del bufuralolo utilizzando preparati di microsomi epatici umani, suggerisce che la lamotrigina non ridurrebbe la clearance di farmaci metabolizzati in modo predominante dal CYP2D6.
Interazioni che riguardano contraccettivi ormonali
Effetto dei contraccettivi ormonali sulla farmacocinetica della lamotrigina
In uno studio su 16 volontari di sesso femminile, la somministrazione di un contraccettivo orale combinato contenente 30 mcg etinilestradiolo/150 mcg levonorgestrel ha causato un aumento di circa due volte della clearance orale della lamotrigina, determinando una riduzione dei valori di AUC e di Cmax della lamotrigina in media del 52% e del 39%, rispettivamente. Le concentrazioni sieriche di lamotrigina sono aumentate gradualmente durante la settimana di trattamento inattivo (inclusa la "settimana senza pillola"), con concentrazioni pre-dose alla fine della settimana del trattamento inattivo, che erano, in media, circa due volte più elevate rispetto al periodo di assunzione concomitante con il contraccettivo (vedere paragrafo 4.4). Il solo utilizzo di contraccettivi ormonali non rende necessaria la modifica della dose raccomandata nella titolazione, ma, quando si inizia o si interrompe un trattamento con contraccettivi ormonali, in molti casi sarà necessario aumentare o diminuire la dose di mantenimento di lamotrigina (vedere paragrafo 4.2).
Effetto della lamotrigina sulla farmacocinetica dei contraccettivi ormonali
In uno studio su 16 volontari di sesso femminile, una dose allo stato stazionario di 300 mg di lamotrigina non ha avuto effetti sulla farmacocinetica dell'etinilestradiolo, componente del contraccettivo orale combinato. È stato osservato un modesto aumento della clearance orale dell'altro componente, levonorgestrel, determinando una riduzione dei valori medi di AUC e di Cmax di levonorgestrel del 19% e del 12%, rispettivamente. La misurazione dei livelli sierici di FSH, LH ed estradiolo durante lo studio ha evidenziato una certa perdita della soppressione dell'attività ormonale ovarica in alcune donne, sebbene la misurazione del progesterone sierico non abbia mostrato alcuna evidenza ormonale di ovulazione in nessuno dei 16 soggetti. L'impatto del modesto aumento della clearance del levonorgestrel e delle modificazioni dei valori di FSH e LH sierici sulla attività ovulatoria ovarica non è noto (vedere paragrafo 4.4). Non sono stati studiati gli effetti di dosi di lamotrigina diverse da 300 mg/die e non sono stati condotti studi con altre preparazioni a base di ormoni femminili.
Interazioni che riguardano altri farmaci
In uno studio su 10 volontari maschi, la rifampicina ha aumentato la clearance della lamotrigina e ne ha diminuito l'emivita, a causa della induzione degli enzimi epatici responsabili della glucuronazione. Nei pazienti che assumono una terapia concomitante con rifampicina deve essere utilizzato l'appropriato regime terapeutico (vedere paragrafo 4.2).
In uno studio su volontari sani, lopinavir/ritonavir hanno approssimativamente dimezzato le concentrazioni plasmatiche di lamotrigina, probabilmente tramite induzione della glucuronazione. Nei pazienti che ricevono in concomitanza una terapia con lopinavir/ritonavir, deve essere utilizzato il regime terapeutico appropriato (vedere paragrafo 4.2).
In uno studio su volontari adulti sani, atazanavir/ritonavir (300 mg/100 mg) somministrati per 9 giorni hanno ridotto le AUC e Cmax plasmatiche di lamotrigina (dose singola da 100 mg) in media del 32% e del 6%, rispettivamente. Nei pazienti che ricevono in concomitanza la terapia con atazanavir/ritonavir, deve essere utilizzato il regime terapeutico appropriato (vedere paragrafo 4.2).
Dati provenienti da una valutazione in vitro dimostrano che la lamotrigina, ma non il metabolita N(2)-glucuronide, è un inibitore dell'Organic Transporter 2 (OCT 2) a concentrazioni potenzialmente clinicamente rilevanti. Questi dati dimostrano che la lamotrigina è un inibitore in vitro di OCT 2 più potente della cimetidina, con valori di IC50 di 53,8 mcM e 186 mcM, rispettivamente. La somministrazione concomitante di lamotrigina con medicinali escreti per via renale che sono substrati di OCT 2 (ad esempio metformina, gabapentina e vareniclina) può risultare in un aumento dei livelli plasmatici di questi medicinali.
Il significato clinico di ciò non è stato chiaramente definito, tuttavia deve essere prestata attenzione nei pazienti ai quali sono somministrati in concomitanza questi medicinali.
04.6 Gravidanza ed allattamento
Rischi correlati a farmaci antiepilettici in generale
Si deve richiedere il parere di uno specialista nel caso di donne che siano potenzialmente in gravidanza. Deve essere riconsiderata la necessità di un trattamento antiepilettico nel caso in cui la donna stia pianificando una gravidanza. Deve essere in ogni caso evitata l'improvvisa interruzione della terapia antiepilettica nelle donne in trattamento per epilessia, in quanto questo può portare alla comparsa improvvisa di crisi convulsive che possono avere gravi conseguenze per la madre e per il nascituro.
Il rischio di malformazioni congenite è aumentato da 2 a 3 volte nei nati da madri trattate con antiepilettici in confronto con l'incidenza attesa nella popolazione generale, che è di circa il 3%. I difetti riportati più frequentemente sono labioschisi, malformazioni cardiovascolari e difetti del tubo neurale. Poiché una politerapia antiepilettica è associata a un rischio più elevato di malformazioni congenite rispetto alla monoterapia, e pertanto la monoterapia deve essere utilizzata ogni volta che sia possibile.
Rischi correlati alla lamotrigina
Gravidanza
Dati di post-marketing tratti da diversi registri prospettici di gravidanza hanno documentato i risultati in più di 2000 donne esposte alla lamotrigina in monoterapia durante il primo trimestre di gravidanza. Complessivamente, questi dati non suggeriscono un sostanziale aumento del rischio di malformazioni congenite maggiori, sebbene i dati siano ancora troppo limitati per escludere un aumento moderato del rischio di schisi orale. Studi nell'animale hanno mostrato effetti tossici sullo sviluppo (vedere paragrafo 5.3).
Se si considera necessaria una terapia con Lamictal durante la gravidanza, si raccomanda di impiegare la dose terapeutica più bassa possibile.
La lamotrigina ha un lieve effetto inibitorio sulla diidrofolato reduttasi e pertanto potrebbe teoricamente portare, attraverso la riduzione dei livelli di acido folico, ad un aumento del rischio di danno embriofetale (vedere paragrafo 4.4). Si può prendere in considerazione la somministrazione di acido folico quando viene pianificata una gravidanza e durante il periodo iniziale della gravidanza.
Le modifiche fisiologiche durante la gravidanza possono influire sui livelli di lamotrigina e/o sul suo effetto terapeutico. Vi sono stati casi di diminuzione dei livelli plasmatici di lamotrigina durante la gravidanza, con un potenziale rischio di perdita del controllo delle crisi convulsive. Dopo la nascita i livelli di lamotrigina possono aumentare rapidamente, con il rischio di eventi avversi dose-correlati. Pertanto le concentrazioni sieriche di lamotrigina devono essere monitorate prima, durante e dopo la gravidanza, e immediatamente dopo la nascita. Se necessario, la dose deve essere adattata per mantenere le concentrazioni sieriche di lamotrigina agli stessi livelli di prima della gravidanza, o adattata in base alla risposta clinica. Inoltre, dopo la nascita, si deve monitorare la comparsa di effetti indesiderati dose-correlati.
Allattamento
È stato segnalato che la lamotrigina passa nel latte materno in concentrazioni altamente variabili, dando luogo a livelli totali di lamotrigina nel bambino fino a circa il 50% di quelli della madre. Pertanto, in alcuni bambini che vengono allattati al seno, le concentrazioni sieriche di lamotrigina possono raggiungere livelli ai quali si manifestano effetti farmacologici. In un gruppo limitato di bambini esposti, non sono stati osservati effetti avversi.
I potenziali benefici dell'allattamento al seno devono essere valutati in confronto al potenziale rischio di effetti avversi nel bambino. Se una donna decide di allattare al seno mentre è in terapia con lamotrigina, il bambino deve essere monitorato per la comparsa di effetti avversi.
Fertilità
Gli studi nell'animale non hanno rilevato compromissione della fertilità causata dalla lamotrigina (vedere paragrafo 5.3).
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Poichè la risposta a tutti i farmaci impiegati nella terapia antiepilettica può essere soggetta a variazioni individuali, i pazienti che assumono Lamictal per il trattamento dell'epilessia devono consultare il medico in merito alle implicazioni relative alle guida di veicoli e all'epilessia.
Non sono stati condotti studi sugli effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari. Due studi in volontari hanno dimostrato che l'effetto della lamotrigina sul coordinamento motorio visivo fine, sui movimenti oculari, sull'oscillazione del corpo e sugli effetti sedativi soggettivi non differisce da quello del placebo. Negli studi clinici condotti con lamotrigina sono stati riscontrati effetti indesiderati di tipo neurologico come vertigini e diplopia. Pertanto i pazienti, prima di guidare veicoli e usare macchinari, devono osservare gli effetti che la terapia con Lamictal ha su di loro.
04.8 Effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati sono stati suddivisi nelle sezioni relative all'epilessia ed al disturbo bipolare sulla base dei dati attualmente disponibili. Tuttavia, entrambe queste sezioni devono essere consultate quando si prende in considerazione il profilo globale di sicurezza della lamotrigina.
Le reazioni avverse identificate negli studi clinici in monoterapia (identificati con il simbolo †) e durante altre esperienze cliniche sono elencate nella tabella di seguito in base alla loro incidenza negli studi clinici.
Per la classificazione degli effetti indesiderati è stata adottata la seguente convenzione: molto comuni (≥1/10); comuni (da ≥1/100 a
Epilessia
Sistema Organo Classe | Evento avverso | Frequenza |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Anomalie ematologiche1, incluse neutropenia, leucopenia, anemaia, trombocitopenia, pancitopenia, anemia aplastica, agranulocitosi | Molto raro |
Linfoadenopatia1 | Non nota | |
Disturbi del sistema immunitario | Sindrome di ipersensibilità2 (inclusi sintomi come febbre, linfoadenopatia, edema facciale, anomalie del sangue e del fegato, coagulazione intravascolare disseminata, insufficienza multiorgano) | Molto raro |
Disturbi psichiatrici | Aggressività, irritabilità | Comune |
Confusione, allucinazioni, tic | Molto raro | |
Patologie del sistema nervoso | Cefalea† | Molto comune |
Sonnolenza†, vertigini†, tremore†, insonnia† | Comune | |
Atassia† | Non comune | |
Nistagmo† | Raro | |
Agitazione, instabilità, disturbi del movimento, peggioramento della malattia di Parkinson3, effetti extrapiramidali, coreoatetosi†, aumento nella frequenza delle crisi convulsive | Molto raro | |
Meningite asettica (vedere paragrafo 4.4) | Non nota | |
Patologie dell'occhio | Diplopia†, visione offuscata† | Non comune |
Congiuntivite | Raro | |
Patologie gastrointestinali | Nausea†, vomito†, diarrea† | Comune |
Patologie epatobiliari | Insufficienza epatica, disfunzione epatica4, incremento nei valori degli esami di funzione epatica | Molto raro |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Eruzione cutanea5 | Molto comune |
Sindrome di Stevens-Johnson | Raro | |
Necrolisi epidermica tossica | Molto raro | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Reazioni lupus-simili | Molto raro |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Stanchezza | Comune |
Descrizione delle reazioni avverse selezionati
1 Le anomalie ematologiche e la linfoadenopatia possono essere associate o meno ad una sindrome di ipersensibilità (vedere Disturbi del sistema immunitario2).
2È stata segnalata eruzione cutanea nel contesto di una sindrome di ipersensibilità associata a un insieme variabile di sintomi sistemici, quali febbre, linfoadenopatia, edema facciale, alterazioni dei parametri ematologici ed epatici. Questa sindrome si presenta con un ampio spettro di gravità clinica e può, raramente, portare a coagulazione intravascolare disseminata e insufficienza multiorgano. È importante osservare che manifestazioni precoci di ipersensibilità (ad esempio febbre, linfoadenopatia) si possono verificare anche senza alcuna evidenza di eruzione cutanea. Se tali segni/sintomi dovessero manifestarsi, il paziente deve essere immediatamente valutato e Lamictal sospeso fino a quando non sia stato possibile stabilire un'eziologia alternativa.
3 Questi effetti sono stati segnalati durante altre esperienze cliniche. È stato segnalato che la lamotrigina può peggiorare i sintomi parkinsoniani in pazienti con preesistente malattia di Parkinson e sono stati segnalati casi isolati di effetti extrapiramidali e di coreoatetosi in pazienti senza questa patologia di base.
4 La disfunzione epatica generalmente compare in associazione con reazioni di ipersensibilità, ma sono stati segnalati casi isolati senza segni evidenti di ipersensibilità.
5 Negli studi clinici aggiuntivi condotti in doppio cieco in adulti, si sono verificati esantemi della cute in circa il 10% dei pazienti che assumevano lamotrigina e nel 5% dei pazienti che assumevano placebo. Gli esantemi della cute hanno determinato l'interruzione del trattamento con lamotrigina nel 2% dei pazienti. L'eruzione cutanea, che normalmente si presenta come maculopapulare, appare generalmente entro otto settimane dall'inizio del trattamento e si risolve con la sospensione di Lamictal (vedere paragrafo 4.4).
Sono stati segnalati esantemi della cute gravi, potenzialmente pericolosi per la vita, compresi la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica (sindrome di Lyell). Sebbene nella maggioranza dei pazienti queste reazioni regrediscano con la sospensione del trattamento con lamotrigina, in alcuni casi possono residuare cicatrici permanenti e vi sono stati rari casi associati ad esito fatale (vedere paragrafo 4.4).
Il rischio complessivo di eruzione cutanea appare fortemente associato a:
- elevate dosi iniziali di lamotrigina, che superino la posologia ad incrementi successivi raccomandata nella terapia con lamotrigina (vedere paragrafo 4.2);
- uso concomitante di valproato (vedere paragrafo 4.2).
L'eruzione cutanea è stata anche segnalata come parte di una sindrome di ipersensibilità associata ad un quadro clinico variabile di sintomi sistemici (vedere Disturbi del sistema immunitario2).
Disturbo bipolare
Per ottenere un profilo globale di sicurezza della lamotrigina, gli effetti indesiderati sotto riportati devono essere considerati insieme a quelli riportati in pazienti con epilessia. Gli eventi avversi inclusi nella tabella sono stati identificati durante gli studi clinici nel disturbo bipolare.
Sistema Organo Classe | Eventi avversi | Frequenza |
Patologie del sistema nervoso | cefalea | Molto comune |
agitazione, sonnolenza, vertigini | Comune | |
Patologie gastrointestinali | bocca secca | Comune |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | eruzione cutanea | Molto comune1 |
sindrome di Stevens-Johnson | Raro | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | artralgia | Comune |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | dolore, mal di schiena | Comune |
1 Se si considerano tutti gli studi (controllati e non controllati) condotti con lamotrigina nel disturbo bipolare, si sono verificati esantemi della cute nel 12% dei pazienti trattati con lamotrigina. Mentre negli studi clinici controllati in pazienti con disturbo bipolare, si sono verificati esantemi della cute nell'8% dei pazienti che hanno ricevuto lamotrigina e nel 6% dei pazienti che hanno ricevuto placebo.
04.9 Sovradosaggio
È stata segnalata ingestione acuta di dosi superiori di 10-20 volte rispetto alla dose terapeutica massima. Il sovradosaggio ha dato luogo a sintomi comprendenti nistagmo, atassia, alterazione della coscienza e coma.
Trattamento
In caso di sovradosaggio il paziente deve essere ospedalizzato e sottoposto ad appropriata terapia di sostegno. Se indicata, deve essere effettuata una terapia finalizzata a ridurre l'assorbimento (carbone attivato). Ulteriori trattamenti devono essere indicati clinicamente. Non vi è esperienza di trattamento del sovradosaggio con l'emodialisi. In sei volontari con insufficienza renale, il 20% della lamotrigina è stato rimosso dal corpo durante una sessione di emodialisi della durata di 4 ore (vedere paragrafo 5.2).
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: altri antiepilettici, codice ATC: N03AX09.
Meccanismo d'azione
I risultati di studi farmacologici suggeriscono che la lamotrigina è un bloccante, frequenza e voltaggio dipendente, dei canali del sodio voltaggio-dipendenti. Produce un blocco delle scariche ripetitive prolungate dei neuroni ed inibisce il rilascio di glutammato (neurotrasmettitore che svolge un ruolo chiave nella genesi delle crisi epilettiche). Questi effetti probabilmente contribuiscono alle proprietà anticonvulsivanti della lamotrigina.
Al contrario, il meccanismo con il quale la lamotrigina esercita la sua azione terapeutica nel disturbo bipolare non è stato stabilito, anche se probabilmente sono importanti le interazioni con i canali del sodio voltaggio-dipendenti.
Effetti farmacodinamici
Negli studi effettuati su volontari sani per valutare gli effetti del medicinale sul sistema nervoso centrale, i risultati ottenuti usando dosi di 240 mg di lamotrigina in volontari sani non differivano da quelli ottenuti con placebo, mentre sia 1000 mg di fenitoina che 10 mg di diazepam riducevano ciascuno, in modo significativo, il coordinamento motorio visivo fine ed i movimenti oculari, aumentavano l'oscillazione del corpo e producevano effetti sedativi soggettivi.
In un altro studio, singole dosi orali di 600 mg di carbamazepina riducevano in modo significativo il coordinamento motorio visivo fine ed i movimenti oculari, aumentavano l'oscillazione del corpo e la frequenza cardiaca, mentre i risultati con lamotrigina a dosi di 150 mg e 300 mg non differivano dal placebo.
Efficacia clinica e sicurezza nei bambini di età da 1 a 24 mesi
L'efficacia e la sicurezza della terapia aggiuntiva delle crisi parziali in pazienti di età da 1 a 24 mesi è stata valutata in un piccolo studio di sospensione in doppio cieco controllato con placebo. Il trattamento è stato iniziato in 177 soggetti con uno schema posologico di titolazione simile a quello dei bambini da 2 a 12 anni. Le compresse di lamotrigina da 2 mg rappresentano il più basso dosaggio disponibile, di conseguenza lo schema posologico standard è stato in alcuni casi adattato durante la fase di titolazione (ad esempio, somministrando una compressa da 2 mg a giorni alterni quando la dose calcolata era inferiore a 2 mg). I livelli sierici sono stati misurati alla fine della settimana 2 di titolazione e la dose successiva veniva ridotta o non aumentata se la concentrazione superava 0,41 mcg /ml la concentrazione attesa negli adulti nel medesimo tempo. In alcuni pazienti alla fine della settimana 2 è stato necessario ridurre la dose fino al 90%. Trentotto responders (riduzione della frequenza delle crisi >40%) sono stati randomizzati al placebo o alla continuazione della lamotrigina. La proporzione di soggetti con fallimento terapeutico è stata dell'84% (16/19 soggetti) nel braccio placebo e del 58% (11/19 soggetti) nel braccio lamotrigina. La differenza non era statisticamente significativa: 26,3%, IC 95% - 2,6% 50,2%, p=0,07.
Complessivamente 256 soggetti di età tra 1 e 24 mesi sono stati esposti alla lamotrigina a dosi tra 1 e 15 mg/kg/die fino a 72 settimane. Il profilo di sicurezza della lamotrigina in bambini di età tra 1 mese e 2 anni era simile a quello dei bambini più grandi, ad eccezione di un peggioramento clinicamente significativo delle crisi (>=50%) riportato più spesso nei bambini al di sotto dei 2 anni (26%) rispetto ai bambini più grandi (14%).
Efficacia clinica e sicurezza nella sindrome di Lennox-Gastaut
Non ci sono dati sulla monoterapia delle crisi convulsive associate alla sindrome di Lennox-Gastaut.
Efficacia clinica nella prevenzione di episodi di disturbo dell'umore in pazienti con disturbo bipolare.
L'efficacia della lamotrigina nella prevenzione di episodi di disturbo dell'umore in pazienti con disturbo bipolare di tipo I è stata valutata in due studi.
Lo studio SCAB2003 è uno studio multicentrico randomizzato, in doppio cieco e double-dummy, di confronto con placebo e litio, che ha valutato dosi fisse di lamotrigina nella prevenzione a lungo termine delle recidive e delle ricorrenze di depressione e/o mania in pazienti con disturbo bipolare di tipo I che avevano presentato recentemente, o presentavano al momento, un episodio depressivo maggiore. I pazienti, una volta stabilizzati con lamotrigina in monoterapia o in terapia di associazione, sono stati randomizzati a uno dei seguenti cinque gruppi di trattamento: lamotrigina (50, 200, 400 mg/die), litio (livelli sierici 0,8-1,1 mMol/l) o placebo per un massimo di 76 settimane (18 mesi).
L'endpoint primario è stato il tempo decorso sino all'intervento per disturbo dell'umore ("Time to Intervention for a Mood Episode": TIME), laddove per intervento si intende la farmacoterapia aggiuntiva o la terapia elettroconvulsivante. Lo studio SCAB2006 ha un disegno simile a quello dello studio SCAB2003, ma si differenziava da quest'ultimo per la valutazione della lamotrigina a dosi flessibili (da 100 a 400 mg/die) e per l'inclusione di pazienti con disturbo bipolare di tipo I che avevano presentato recentemente, o che presentavano al momento, un episodio maniacale. I risultati sono mostrati in tabella 7.
Tabella 7: sintesi dei risultati degli studi che hanno valutato l'efficacia della lamotrigina nella prevenzione di episodi di disturbi dell'umore in pazienti con disturbo bipolare di tipo I
Percentuale di pazienti liberi da eventi alla settimana 76 | ||||||
Studio SCAB2003 Bipolare I | Studio SCAB2006 Bipolare I | |||||
Criteri di inculsione | Episodio di depressione maggiore | Episodio di mania maggiore | ||||
Lamotrigina | Litio | Placebo | Lamotrigina | Litio | Placebo | |
Liberi da intervento | 0,22 | 0,21 | 0,12 | 0,17 | 0,24 | 0,04 |
Valore di p del test Log Rank | 0,004 | 0,006 | - | 0,023 | 0,006 | - |
Liberi da depressione | 0,51 | 0,46 | 0,41 | 0,82 | 0,71 | 0,40 |
Valore di p del test Log rank | 0,047 | 0,209 | - | 0,015 | 0,167 | - |
Liberi da mania | 0,70 | 0,86 | 0,67 | 0,53 | 0,64 | 0,37 |
Valore di p del test Log rank | 0,339 | 0,026 | - | 0,280 | 0,006 | - |
Nelle analisi di supporto del tempo al primo episodio depressivo e del tempo al primo episodio maniacale/ipomaniacale o misto, nei pazienti trattati con lamotrigina il tempo al primo episodio depressivo era significativamente più lungo rispetto ai pazienti trattati con placebo, e le differenze tra i trattamenti in relazione al tempo agli episodi maniacali/ipomaniacali o misti non erano statisticamente significative.
L'efficacia della lamotrigina in associazione con stabilizzanti dell'umore non è stata studiata in modo adeguato.
Studio dell'effetto di lamotrigina sulla conduzione cardiaca
Uno studio in volontari sani adulti ha valutato l'effetto di dosi ripetute di lamotrigina (fino a 400 mg/die) sulla conduzione cardiaca, misurata con ECG a 12 derivazioni. Non vi è stato alcun effetto clinicamente significativo della lamotrigina sull'intervallo QT, in confronto al placebo.
05.2 Proprietà farmacocinetiche
Assorbimento
La lamotrigina è rapidamente e completamente assorbita dall'intestino con un metabolismo di primo passaggio non significativo. Le concentrazioni plasmatiche di picco compaiono approssimativamente 2,5 ore dopo la somministrazione orale di lamotrigina. Il tempo per raggiungere la concentrazione massima è leggermente ritardato dopo assunzione di cibo, ma la quantità assorbita non viene modificata. Esiste una considerevole variabilità inter-individuale nelle concentrazioni massime allo stato stazionario, ma le concentrazioni nel singolo individuo variano raramente.
Distribuzione
Il legame alle proteine plasmatiche è del 55% circa; è molto improbabile che lo spiazzamento dalle proteine plasmatiche causi effetti tossici.
Il volume di distribuzione è di 0,92-1,22 l/kg.
Metabolismo
Gli enzimi responsabili del metabolismo della lamotrigina sono stati identificati nelle UDP-glucuronil transferasi.
La lamotrigina induce il proprio metabolismo in misura modesta, dipendente dalla dose. Tuttavia non vi sono evidenze che la lamotrigina modifichi la farmacocinetica di altri farmaci antiepilettici e i dati disponibili suggeriscono che è improbabile la comparsa di interazioni tra lamotrigina e farmaci metabolizzati dagli enzimi del citocromo P450.
Eliminazione
La clearance plasmatica apparente nei soggetti sani è di circa 30 ml/min. La clearance della lamotrigina è principalmente metabolica, con successiva eliminazione del metabolita glucurono-coniugato nelle urine. Meno del 10% è escreto immodificato nelle urine. Solo il 2% circa di lamotrigina e dei suoi metaboliti è escreto nelle feci. La clearance e l'emivita sono indipendenti dalla dose. L'emivita plasmatica apparente in soggetti sani si stima sia di circa 33 ore (range 14-103 ore). In uno studio con soggetti con sindrome di Gilbert, la clearance apparente media era ridotta del 32% in confronto ai controlli normali, ma i valori erano all'interno del range relativo alla popolazione generale.
L'emivita della lamotrigina è influenzata in maniera significativa dalla terapia concomitante.
Quando è somministrata in associazione a farmaci che inducono la glucuronazione, come la carbamazepina e la fenitoina, l'emivita media è ridotta approssimativamente a 14 ore, mentre, quando è associata al solo valproato, l'emivita è aumentata ad un valore medio di circa 70 ore (vedere paragrafo 4.2).
Linearità
La farmacocinetica di lamotrigina è lineare fino a 450 mg, la più alta dose singola testata.
Popolazioni speciali di pazienti
Bambini
La clearance, adattata al peso corporeo, è maggiore nei bambini che negli adulti, con i valori più alti rilevati nei bambini di età inferiore a cinque anni. L'emivita della lamotrigina è generalmente più breve nei bambini rispetto agli adulti, con un valore medio di circa 7 ore quando somministrata con medicinali inducenti gli enzimi metabolizzanti, quali carbamazepina e fenitoina, ed è aumentata a valori medi di 45-50 ore quando somministrata in concomitanza con il solo valproato (vedere paragrafo 4.2).
Bambini da 2 a 26 mesi
In 143 pazienti pediatrici di età da 2 a 26 mesi, con peso da 3 a 16 kg, la clearance era ridotta rispetto ai bambini più grandi con lo stesso peso corporeo, che ricevevano dosi orali per kg di peso corporeo simili a quelle dei bambini di età superiore a 2 anni. L'emivita media è stata stimata pari a 23 ore nei bambini di età inferiore a 26 mesi in terapia con induttori enzimatici, 136 ore in caso di co-somministrazione con valproato e 38 ore in soggetti trattati senza inibitori/induttori enzimatici. La variabilità interindividuale della clearance orale era alta nel gruppo di pazienti pediatrici da 2 a 26 mesi (47%). I livelli di concentrazione sierica attesi nei bambini da 2 a 26 mesi erano in genere nello stesso range di quello dei bambini più grandi, sebbene livelli più grandi di Cmax possono probabilmente essere osservati in alcuni bambini con peso corporeo al di sotto di 10 kg.
Anziani
I risultati di un'analisi di farmacocinetica su una popolazione che includeva pazienti giovani e anziani, affetti da epilessia e arruolati negli stessi studi clinici, hanno mostrato che la clearance di lamotrigina non si modifica a livelli clinicamente rilevanti. Dopo dosi singole di lamotrigina, la clearance apparente è risultata diminuita del 12%, da 35 ml/min all'età di 20 anni fino a 31 ml/min a 70 anni. Dopo 48 settimane di trattamento la riduzione è risultata del 10%, da 41 a 37 ml/min tra il gruppo dei giovani e degli anziani. Inoltre la farmacocinetica della lamotrigina è stata studiata in 12 soggetti anziani sani dopo somministrazione di una dose singola da 150 mg di lamotrigina. La clearance media nell'anziano (0,39 ml/min/kg) si situa nel range di valori medi della clearance (da 0,31 a 0,65 ml/min/kg), ottenuti in nove studi in adulti non anziani dopo somministrazione di dosi singole da 30 a 450 mg.
Danno renale
Una singola dose da 100 mg di lamotrigina è stata somministrata a dodici volontari con insufficienza renale cronica e ad altri sei soggetti sottoposti ad emodialisi. La clearance media è risultata di 0,42 ml/min/kg (nell'insufficienza renale cronica), 0,33 ml/min/kg (tra le emodialisi) e 1,57 ml/min/kg (durante le emodialisi), in confronto a 0,58 ml/min/kg nei volontari sani. L'emivita plasmatica media è stata di 42,9 ore (nell'insufficienza renale cronica), di 57,4 ore (tra le emodialisi) e 13,0 ore (durante le emodialisi), in confronto a 26,2 ore nei volontari sani. In media circa il 20% (range = 5,6-35,1) della quantità di lamotrigina presente nell'organismo è stato eliminato nel corso di una seduta di emodialisi della durata di 4 ore. Per questa popolazione di pazienti le dosi iniziali di lamotrigina devono essere basate sui medicinali somministrati concomitantemente al paziente; dosi ridotte di mantenimento possono risultare efficaci per i pazienti con significativa riduzione della funzionalità renale (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
Danno epatico
Uno studio di farmacocinetica a dose singola è stato condotto in 24 soggetti con danno epatico di vario grado e in 12 soggetti sani come controlli. La mediana della clearance apparente della lamotrigina è risultata pari a 0,31; 0,24 o 0,10 ml/min/kg rispettivamente, in pazienti affetti da danno epatico di grado A, B o C (classificazione Child-Pugh), in confronto a 0,34 ml/min/kg nei controlli sani. Le dosi iniziali, incrementali e di mantenimento devono generalmente essere ridotte nei pazienti con danno epatico moderato o grave (vedere paragrafo 4.2).
05.3 Dati preclinici di sicurezza
I dati preclinici non rilevano un particolare rischio per l'uomo sulla base degli studi farmacologici di sicurezza, tossicità a dosi ripetute, genotossicità e potenziale cancerogeno.
Negli studi di tossicità sulla riproduzione e sullo sviluppo nei roditori e nei conigli, non sono stati osservati effetti teratogeni, ma una riduzione del peso fetale e una ritardata ossificazione dello scheletro, a livelli di esposizione inferiori o simili a quelli attesi dalla esposizione clinica. Poiché più alti livelli di esposizione non possono essere testati negli animali a causa della gravità della tossicità materna, il potenziale teratogeno di lamotrigina non è stato verificato a livelli superiori rispetto all'esposizione clinica.
Nel ratto è stato osservato un aumento della mortalità fetale e post-natale quando lamotrigina è stata somministrata nel periodo più avanzato della gestazione e durante l'inizio del periodo post-natale. Tali effetti sono stati osservati ai livelli clinici di esposizione attesi.
Nei ratti giovani, sono stati osservati un effetto sull'apprendimento nel test del labirinto di Biel, un leggero ritardo nella separazione balano-prepuziale e nella pervietà vaginale, una riduzione del peso corporeo post-natale negli animali F1, a livelli di esposizione maggiori di circa due volte quelli terapeutici nell'uomo adulto.
La sperimentazione nell'animale non ha rilevato una compromissione della fertilità dovuta a lamotrigina. La lamotrigina ha ridotto i livelli di acido folico fetale nel ratto. Si ritiene che la carenza di acido folico sia associata ad un aumento del rischio di malformazioni congenite sia negli animali che nell'uomo.
La lamotrigina ha causato una inibizione dose-correlata della corrente di coda dei canali hERG nelle cellule embrionali umane di rene. La IC50 è stata di circa nove volte superiore la concentrazione libera terapeutica massima. La lamotrigina non causa prolungamento del QT nell'animale a livelli di esposizione fino a circa due volte la concentrazione libera terapeutica massima. In uno studio clinico, non vi è stato un effetto clinicamente significativo della lamotrigina sull'intervallo QT in volontari sani adulti (vedere paragrafo 5.1).
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
Idrossipropilcellulosa a basso grado di sostituzione
Silicato di magnesio e alluminio
Sodio amido glicolato (Tipo A)
Povidone K30
Aroma di ribes nero.
06.2 Incompatibilità
Non pertinente.
06.3 Periodo di validità
Tre anni.
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Questo medicinale non richiede particolari condizioni per la conservazione.
06.5 Natura del confezionamento primario e contenuto della confezione
Compresse dispersibili/masticabili da 5 mg:
Blister PVC/PVdC/alluminio.
Confezioni da 10, 14, 28, 30, 50 o 56 compresse dispersibili/masticabili
Compresse dispersibili/masticabili da 25 mg:
Blister PVC/PVdC/alluminio.
Confezioni da 10, 14, 21, 28, 30, 42, 50, 56 o 60 compresse dispersibili/masticabili.
Confezioni starter da 21 o 42 compresse dispersibili/masticabili.
Compresse dispersibili/masticabili da 50 mg:
Blister PVC/PVdC/alluminio.
Confezioni da 10, 14, 30, 42, 50, 56, 60, 90, 100 o 200 compresse dispersibili/masticabili.
Confezione starter da 42 compresse dispersibili/masticabili.
Compresse dispersibili/masticabili da 100 mg:
Blister PVC/PVdC/alluminio.
Confezioni da 10, 30, 50, 56, 60, 90, 100 o 200 compresse dispersibili/masticabili.
Compresse dispersibili/masticabili da 200 mg:
Blister PVC/PVdC/alluminio.
Confezioni da 10, 30, 50, 56, 60, 90, 100 o 200 compresse dispersibili/masticabili.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
Nessuna istruzione particolare.
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
GlaxoSmithKline S.p.A. - Via A. Fleming, 2 - Verona
08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Lamictal 5 mg compresse dispersibili/masticabili - 28 compresse A.I.C. 027807066
Lamictal 25 mg compresse dispersibili/masticabili - 28 compresse A.I.C. 027807054
Lamictal 50 mg compresse dispersibili/masticabili - 56 compresse A.I.C. 027807080
Lamictal 100 mg compresse dispersibili/masticabili - 56 compresse A.I.C. 027807078
Lamictal 200 mg compresse dispersibili/masticabili - 56 compresse A.I.C. 027807092
Lamictal 25 mg compresse dispersibili/masticabili - confezione starter 21 compresse
dispersibili confezione starter per terapia aggiuntiva con valproato A.I.C. 027807142
Lamictal 25 mg compresse dispersibili/masticabili - confezione starter 42 compresse dispersibili confezione starter per terapia monoterapia A.I.C. 027807130
Lamictal 50 mg compresse dispersibili/masticabili - confezione starter 42 compresse dispersibili confezione starter per terapia aggiuntiva senza valproato A.I.C. 027807155
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE O DEL RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
LAMICTAL Compresse dispersibili/masticabili da 5 mg, 25 mg, 50 mg, 100 mg, 200 mg: 31 marzo 1998/21 aprile 2011
LAMICTAL Compresse dispersibili/masticabili confezioni Starter da 25 mg, 50 mg: 17 gennaio 2000/21 aprile 2011
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO
25 gennaio 2012