Haldol - Foglio Illustrativo
Principi attivi: Aloperidolo
HALDOL 1 mg compresse
HALDOL 5 mg compresse
HALDOL 2 mg/mL gocce orali, soluzione
HALDOL 10 mg/mL gocce orali, soluzione
HALDOL 5 mg/mL soluzione iniettabile per uso intramuscolare
Indicazioni Perché si usa Haldol? A cosa serve?
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antipsicotico derivato del butirrofenone.
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Compresse e gocce orali, soluzione:
Agitazione psicomotoria in caso di :
- stati maniacali, demenza, oligofrenia, psicopatia, schizofrenia acuta e cronica, alcoolismo, disordini di personalità di tipo compulsivo, paranoide, istrionico.
Deliri ed allucinazioni in caso di:
- schizofrenia acuta e cronica, paranoia, confusione mentale acuta, alcoolismo, (Sindrome di Korsakoff), ipocondriasi, disordini di personalità di tipo paranoide, schizoide, schizotipico, antisociale, alcuni casi di tipo borderline.
- Movimenti coreiformi.
- Agitazione, aggressività e reazioni di fuga in soggetti anziani.
- Tics e balbuzie.
- Vomito.
- Singhiozzo.
- Sindromi da astinenza da alcool.
Soluzione iniettabile per uso intramuscolare:
Forme resistenti di eccitamento psicomotorio, psicosi acute deliranti e/o allucinatorie, psicosi croniche.
L'impiego del prodotto ad alte dosi va limitato alla terapia delle forme resistenti di: sindromi di eccitamento psicomotorio, psicosi acute deliranti e/o allucinatorie, psicosi croniche.
Controindicazioni Quando non dev'essere usato Haldol
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Stati comatosi, pazienti fortemente depressi dall'alcool o da altre sostanze attive sul sistema nervoso centrale, depressioni endogene senza agitazione, morbo di Parkinson.
Astenie, nevrosi e stati spastici dovuti a lesioni dei gangli della base (emiplegia, sclerosi a placche, ecc.) Gravidanza accertata o presunta, allattamento e nel bambino nel primo biennio di vita
Malattie cardiache clinicamente significative (ad es: recente infarto acuto del miocardio, insufficienza cardiaca scompensata, aritmie trattate con medicinali antiaritmici appartenenti alle classi Ia e III).
Prolungamento intervallo QTc.
Soggetti con storia famigliare di aritmia o torsione di punta
Ipopotassemia non corretta.
Concomitante uso di farmaci che prolungano il QTc.
Precauzioni per l'uso Cosa serve sapere prima di prendere Haldol
Sono stati riportati rari casi di morte improvvisa in pazienti psichiatrici trattati con farmaci antipsicotici, tra cui HALDOL.
sare con cautela nei pazienti con malattie cardiovascolari o con una storia famigliare di prolungamento QT.
HALDOL non deve essere somministrato per via endovenosa, in quanto la somministrazione endovenosa di aloperidolo è stata associata ad un maggiore rischio di prolungamento del tratto QT e di Torsione di punta. Effettuare un ECG di base prima di iniziare il trattamento (vedi paragrafo "Controindicazioni").
Effettuare un monitoraggio dell'ECG nel corso della terapia, sulla base delle condizioni cliniche del paziente.
Nel corso della terapia, ridurre il dosaggio se si osserva un prolungamento del QT e interrompere se il QTc è >500ms.
Si raccomanda un controllo periodico degli elettroliti.
Evitare una terapia concomitante con altri neurolettici.
In studi clinici randomizzati versus placebo condotti in una popolazione di pazienti con demenza trattati con alcuni antipsicotici atipici è stato osservato un aumento di circa tre volte del rischio di eventi cerebrovascolari. Il meccanismo di tale aumento del rischio non è noto. Non può essere escluso un aumento del rischio per altri antipsicotici o in altre popolazioni di pazienti. HALDOL deve essere usato con cautela in pazienti con fattori di rischio per stroke.
HALDOL deve essere somministrato con prudenza nei seguenti casi:
- Se il paziente o qualcun altro nella sua famiglia ha una storia di formazione di coaguli di sangue (trombi), in quanto medicinali come questi sono stati associati con la formazione di coaguli di sangue.
- pazienti cardiopatici gravi, per possibile transitoria ipotensione arteriosa e/o comparsa di dolore anginoso (non usare in tal caso adrenalina in quanto l'HALDOL può bloccare l'attività ipertensiva con ulteriore riduzione paradossa della pressione) e, comunque, in soggetti anziani o depressi;
- pazienti epilettici e in condizioni predisponenti alle convulsioni (per es. astinenza da alcool, danni cerebrali), poichè è stato riportato che HALDOL può stimolare convulsioni.
- pazienti con allergie note o con una storia di reazioni allergiche a farmaci o con affezioni leucopenizzanti;
- durante la fase maniacale delle psicosi cicliche per la possibilità di un rapido cambiamento dell'umore verso la depressione;
- poichè l'aloperidolo è metabolizzato nel fegato, si consiglia di somministrarlo con cautela in pazienti con insufficienza epatica;
- in caso di contemporanea terapia antiparkinson, quest'ultima deve essere proseguita dopo la sospensione dell'HALDOL che ha un più lungo tempo di eliminazione, allo scopo di evitare la comparsa o il peggioramento di sintomi extrapiramidali. Il medico dovrebbe considerare la possibilità di un aumento della pressione endo-oculare nei casi in cui HALDOL viene somministrato insieme a farmaci anticolinergici, compresi gli antiparkinson;
- la tiroxina può facilitare la tossicità di HALDOL. Pertanto il prodotto dovrebbe essere somministrato con grande cautela in pazienti con ipertiroidismo. La terapia antipsicotica in questi ultimi dovrebbe essere accompagnata da un adeguato trattamento tireostatico;
- nella schizofrenia, la risposta al trattamento con farmaci antipsicotici può essere ritardata. Anche quando i farmaci vengono sospesi, la ripresa dei sintomi può non apparire visibile per diverse settimane o mesi;
- sintomi acuti da sospensione inclusi nausea, vomito ed insonnia sono stati descritti molto raramente dopo improvvisa interruzione di alte dosi di farmaci antipsicotici. Può anche verificarsi una ricaduta psicotica, per cui si consiglia una sospensione graduale.
- HALDOL non dovrebbe essere usato in monoterapia nei casi in cui la depressione è predominante. HALDOL può essere associato a farmaci antidepressivi nelle condizioni in cui coesistano depressione e psicosi.
Il farmaco deve essere somministrato sotto il controllo del medico psichiatra.
HALDOL 5 mg/mL soluzione iniettabile per uso intramuscolare
Il paziente deve consultare il proprio medico per essere istruito sulla più corretta modalità di somministrazione del farmaco.
HALDOL in formulazione fiale deve essere somministrato per via intramuscolare.
Interazioni Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Haldol
Informare il medico o il farmacista se si è recentemente assunto qualsiasi altro medicinale, anche quelli senza prescrizione medica.
Non somministrare in concomitanza con farmaci che prolungano il QT come ad esempio alcuni antiaritmici della classe Ia (es. chinidina, disopiramide e procainamide) e della classe III (es. amiodarone, sotalolo), alcuni antistaminici, altri antipsicotici e alcuni antimalarici (es. chinina e meflochina) ed inoltre la moxifloxacina. Questa lista è da considerarsi solo indicativa e non esaustiva
In studi di farmacocinetica sono stati riportati incrementi della concentrazione di aloperidolo da lievi a moderati se somministrato assieme a farmaci come itraconazolo, nefazodone, buspirone, venlafaxina, alprazolam, fluvoxamina, chinidina, fluoxetina, sertalina, clorpromazina e prometazina. Sono stati osservati aumenti del QTc quando l'aloperidolo è stato somministrato in combinazione con gli inibitori metabolici ketoconazolo (400 mg/die) o paroxetina (20 mg/die). In questo caso potrebbe essere necessario ridurre la dose di aloperidolo.
Non somministrare in concomitanza con farmaci che determinano alterazioni degli elettroliti.
Dovrebbe essere evitato l'uso concomitante di diuretici, in particolare di quelli che possono causare ipopotassiemia.
L'associazione con altri psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico ad evitare inattesi effetti indesiderati da interazione. Come tutti i neurolettici, HALDOL può potenziare l'azione depressiva sul SNC di altri farmaci compresi alcool, ipnotici, sedativi o forti analgesici. È stato inoltre riferito un potenziamento di tali effetti in caso di associazione con metildopa.
HALDOL può diminuire gli effetti antiparkinsoniani della levodopa.
HALDOL inibisce il metabolismo degli antidepressivi triciclici, aumentandone i livelli plasmatici.
l trattamento cronico con attivatori enzimatici come carbamazepina, fenobarbital, rifampicina, in associazione con HALDOL causa una riduzione significativa dei livelli plasmatici di aloperidolo; pertanto, in caso di trattamento concomitante, la dose di HALDOL dovrebbe essere adeguatamente corretta. Dopo interruzione di questi farmaci, può essere necessario ridurre il dosaggio di HALDOL.
In rari casi, durante l'uso concomitante di litio e HALDOL sono stati riportati i seguenti sintomi: encefalopatia, sintomi extrapiramidali, discinesia tardiva, sindrome neurolettica maligna, disordini del tronco encefalico, sindrome cerebrale acuta e coma. La maggior parte di questi sintomi erano reversibili. Rimane controverso se tali sintomi siano correlabili alla co-somministrazione o se siano invece la manifestazione di un distinto episodio clinico. Non di meno, si raccomanda che, in pazienti trattati contemporaneamente con HALDOL e litio, la terapia venga immediatamente interrotta qualora compaiano questi sintomi.
HALDOL può antagonizzare l'azione dell'adrenalina e di altri agenti simpaticomimetici e invertire gli effetti ipotensivi degli agenti adrenergici quali, ad esempio, la guanetidina.
È stata riportata un'azione antagonista sull'effetto dell'anticoagulante fenindione
Avvertenze È importante sapere che:
Sindrome neurolettica maligna
In corso di trattamento con farmaci antipsicotici è stato riportato un complesso di sintomi, potenzialmente fatale, denominato Sindrome Neurolettica Maligna. Manifestazioni cliniche di tale sindrome sono: iperpiressia, rigidità muscolare, acinesia, disturbi vegetativi (irregolarità del polso e della pressione arteriosa, sudorazione, tachicardia, aritmie); alterazioni dello stato di coscienza che possono progredire fino allo stupore e al coma. Il trattamento della S.N.M. consiste nel sospendere immediatamente la somministrazione dei farmaci antipsicotici e di altri farmaci non essenziali e nell'istituire una terapia sintomatica intensiva (particolare cura deve essere posta nel ridurre l'ipertermia e nel correggere la disidratazione). Qualora venisse ritenuta indispensabile la ripresa del trattamento con antipsicotici, il paziente deve essere attentamente monitorato.
Con l'impiego di alcuni neurolettici maggiori, incluso l'HALDOL, è stata segnalata la comparsa di casi di broncopolmonite, favoriti probabilmente dalla disidratazione per ridotta sensazione di sete, dalla emoconcentrazione e dalla ridotta ventilazione polmonare; la comparsa di tali sintomi, specie nell'anziano, richiede pronta ed adeguata terapia.
Gravidanza e allattamento
Chiedere consiglio al medico o al farmacista prima di prendere qualsiasi medicinale.
HALDOL è controindicato in gravidanza e durante l'allattamento.
I seguenti sintomi sono stati osservati nei neonati di madri che hanno assunto antipsicotici convenzionali o atipici incluso HALDOL durante l'ultimo trimestre (gli ultimi tre mesi di gravidanza): tremore, rigidità e/o debolezza muscolare, sonnolenza, agitazione, problemi respiratori e difficoltà nell'assunzione di cibo. Se il vostro bambino mostra uno qualsiasi di questi sintomi contattate il vostro medico.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
HALDOL può determinare sedazione e ridotta attenzione, soprattutto con le dosi più alte e all'inizio del trattamento; questi effetti possono essere potenziati dall'alcool. I pazienti dovrebbero essere avvisati di non guidare autoveicoli o usare macchinari durante il trattamento, fino a che non sia accertata la loro reattività al farmaco.
I dati di sicurezza disponibili nella popolazione pediatrica indicano un rischio di sintomi extrapiramidali, incluso discinesia tardiva e sedazione. Non sono disponibili dati di sicurezza a lungo termine.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti di HALDOL
Le compresse di HALDOL contengono lattosio e quelle da 1 mg anche saccarosio. Se il medico ha diagnosticato una intolleranza ad alcuni zuccheri, contattarlo prima di prendere questo medicinale.
Le gocce orali di HALDOL contengono para-idrossibenzoati. Possono causare reazioni allergiche (anche ritardate)
Dosi e modo d'uso Come usare Haldol: Posologia
Le posologie suggerite sono solo indicative in quanto il dosaggio è strettamente individuale e varia in funzione della risposta del paziente. Ciò significa che nella fase acuta è spesso necessario un progressivo incremento delle dosi, seguito da una graduale riduzione nella fase di mantenimento, così da stabilire la dose minima efficace. Le dosi elevate devono essere somministrate solo ai pazienti che hanno risposto in modo insufficiente ai dosaggi più bassi.
ADULTI
1) Come neurolettico
fase acuta: episodi acuti di schizofrenia, delirium tremens, paranoia, confusione acuta, sindrome di Korsakoff, paranoia acuta: 5 mg per uso intramuscolare da ripetere ogni ora fino al raggiungimento di un adeguato controllo dei sintomi e comunque fino ad un massimo di 20 mg/die.
Nella somministrazione orale le dosi tra 2 e 20 mg/giorno potrebbero essere somministrate sia come dose singola sia come dosi divise.
fase cronica: schizofrenia cronica, alcoolismo cronico, disturbi cronici della personalità: per somministrazione orale: da 1-3 mg tre volte al giorno. in relazione alla risposta individuale.
La dose massima giornaliera non deve comunque superare i 20 mg.
2) Nel controllo dell'agitazione psico-motoria
fase acuta: mania, demenza, alcolismo, disturbi della personalità e comportamentali, singhiozzo, movimenti coreiformi, tics, balbuzie:
5 mg per uso intramuscolare da ripetere ogni ora fino al raggiungimento di un adeguato controllo dei sintomi e comunque fino ad un massimo di 20 mg al giorno
fase cronica: per somministrazione orale: da 0,5 mg-1 mg tre volte al giorno fino a 2-3 mg tre volte al giorno in relazione alla risposta individuale.
3) Come ipnotico per somministrazione orale: 2-3 mg in dose unica, la sera prima di coricarsi.
4) Come antiemetico
nel vomito di origine centrale: 5 mg per uso intramuscolare
Nella profilassi del vomito postoperatorio: 2,5 - 5 mg per uso intramuscolare alla fine dell'intervento.
ANZIANI
Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico, che dovrà valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l'efficacia di aloperidolo non sono state stabilite nella popolazione pediatrica.
Sovradosaggio Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Haldol
Sintomi:
Le manifestazioni da sovradosaggio sono quelle derivanti da una esaltazione degli effetti farmacologici noti e delle reazioni avverse. I sintomi principali sono: intense reazioni extrapiramidali, ipotensione e sedazione. Una reazione extrapiramidale si manifesta con rigidità muscolare e tremore generalizzato o localizzato.
In casi estremi, il paziente può manifestare uno stato comatoso con depressione respiratoria ed ipotensione arteriosa grave, tale da indurre uno stato simile allo shock. Da considerare inoltre il rischio di aritmie ventricolari possibilmente associate a prolungamento dell'intervallo QT dell'elettrocardiogramma.
Trattamento:
Non esiste un antidoto specifico. Il trattamento è principalmente di sostegno. Può essere somministrato carbone attivo.
Nei pazienti in stato comatoso deve essere stabilita la pervietà delle vie aeree mediante tracheotomia o intubazione. La depressione respiratoria può richiedere la respirazione artificiale. L'ECG e i segni vitali devono essere monitorati fino al ripristino della normalità dell'ECG.
Aritmie gravi devono essere trattate con appropriate misure antiaritmiche.
L'ipotensione e il collasso circolatorio possono essere trattati mediante l'infusione endovenosa di liquidi, plasma o albumina concentrata o l'uso di agenti vasopressori quali dopamina o noradrenalina. Non si deve usare adrenalina dal momento che potrebbe causare ipotensione grave in presenza di HALDOL
In caso di reazioni extra-piramidali gravi devono essere somministrati, per via parenterale, farmaci antiparkinson (p. es. benztropina mesilato: 1-2 mg im o ev).
In caso di ingestione/assunzione accidentale di una dose eccessiva di HALDOL avvertire immediatamente il medico o rivolgersi al più vicino ospedale.
PER QUALSIASI DUBBIO SULL'USO DI HALDOL, RIVOLGERSI AL MEDICO O AL FARMACISTA
Effetti indesiderati Quali sono gli effetti collaterali di Haldol
Come tutti i medicinali, HALDOL può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestano.
Gli effetti indesiderati riportati da pazienti in terapia con HALDOL sono di seguito elencati:
- Patologie del sistema nervoso: disordini extrapiramidali, ipercinesia, tremore, ipertonia, distonia, sonnolenza, bradicinesia, vertigini, acatisia, discinesia, ipocinesia, discinesia tardiva, disfunzione motoria, contrazioni muscolari involontarie, sindrome neurolettica maligna, nistagmo, parkinsonismo, sedazione, convulsioni, mal di testa.
- Patologie dell'occhio: disturbi della visione, crisi di oculogiro, visione offuscata.
- Patologie gastrointestinali: costipazione, secchezza delle fauci, ipersecrezione salivare, vomito, nausea.
- Patologie vascolari: ipotensione ortostatica, ipotensione.
- Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella: disfunzione erettile, amenorrea, sensazione di fastidio al seno, dolore al seno, galattorrea, dismenorrea, disfunzione sessuale, disturbi mestruali, menorragia, priapismo, ginecomastia.
- Esami diagnostici: aumento di peso, elettrocardiogramma con QT prolungato, diminuzione di peso.
- Patologie endocrine: iperprolattinemia, inappropriata secrezione dell'ormone antidiuretico.
- Disturbi psichiatrici: diminuzione della libido, perdita della libido, agitazione, disordini psicotici, stato confusionale, depressione, insonnia.
- Patologie cardiache: tachicardia, torsade de pointes (torsione di punta), fibrillazione ventricolare, tachicardia ventricolare, extrasistole.
- Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: trisma, torcicollo, rigidità muscolare, spasmi muscolari, indolenzimento muscoloscheletrico, contrazioni muscolari.
- Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: disturbi dell'andatura, morte improvvisa, edema facciale, edema, iponatriemia, ipertermia.
- Patologie del sistema emolifopoietico: agranulocitosi, pancitopenia, trombocitopenia, leucopenia, neutropenia.
- Disturbi del sistema immunitario: reazione anafilattica, ipersensibilità.
- Disturbi della nutrizione e del metabolismo: ipoglicemia.
- Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: broncospasmo, laringospasmo, edema laringeo, dispnea.
- Patologie epatobiliari: insufficienza epatica acuta, epatite, colestasi, ittero, anomalie nei test di funzionalità epatica.
- Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: vasculite leucocitoclastica, dermatite esfoliativa, orticaria, reazioni di fotosensibilità, rash, prurito, iperidrosi.
- Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali: tremore, rigidità e/o debolezza muscolare, sonnolenza, agitazione, problemi respiratori e difficoltà nell'assunzione di cibo sono stati osservati nei neonati di madri che hanno assunto antipsicotici convenzionali o atipici incluso HALDOL durante l'ultimo trimestre (gli ultimi tre mesi di gravidanza).
Possibili effetti indesiderati
- Coaguli di sangue (trombi) nelle vene particolarmente delle gambe (i sintomi includono gonfiore, dolore e arrossamento delle gambe), che possono spostarsi attraverso i vasi sanguigni nei polmoni causando dolore toracico e difficoltà respiratorie. Se nota la presenza di uno qualsiasi di questi sintomi si rivolga immediatamente al medico.
Ulteriori informazioni importanti
- Nelle persone anziane con demenza, è stato riportato un piccolo aumento nel numero delle morti per quei pazienti che assumevano antipsicotici rispetto a quelli che non ne assumevano.
- Pazienti anziani con demenza che richiedono il trattamento con HALDOL per controllare il loro comportamento possono andare incontro ad un aumentato rischio di morte rispetto al non essere trattati
- Se ha avuto episodi di battito cardiaco irregolare (palpitazioni, vertigini, svenimenti), febbre alta, rigidità muscolare, respiro veloce, sudorazione anomala o diminuzione della lucidità mentale, contatti il suo medico immediatamente. Il suo corpo potrebbe star reagendo in modo non appropriato al medicinale
- Sono stati osservati con HALDOL e altri farmaci della stessa classe casi rari di prolungamento del QT, aritmie ventricolari come torsione di punta, tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare ed arresto cardiaco.
Casi molto rari di morte improvvisa.
Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati.
"Segnalazione degli effetti indesiderati
Se si manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio rivolgersi al medico o al farmacista. Gli effetti indesiderati possono, inoltre, essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse". La segnalazione degli effetti indesiderati contribuisce a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale."
Scadenza e conservazione
Scadenza: vedere la data di scadenza indicata sulla confezione.
ATTENZIONE: non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza indicata sulla confezione. La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.
Conservazione
Conservare a temperatura non superiore a 25°C.
Fiale: tenere al riparo dalla luce.
I medicinali non devono essere gettati nell'acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chiedere al farmacista come eliminare i medicinali che non si utilizzano più. Questo aiuterà a proteggere l'ambiente.
Tenere questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
Modalità di apertura del flacone delle gocce
HALDOL è disponibile in flaconi da 30 ml con dispositivo contagocce e con chiusura a prova di bambino. Per aprire spingere con decisione il tappo in plastica verso il basso, quindi svitare. Dopo aver tolto il tappo versare il numero di gocce richieste mediante il contagocce
COMPOSIZIONE
HALDOL 1 mg compresse
Una compressa contiene:
Principio attivo: aloperidolo 1 mg. Eccipienti: lattosio, amido di mais, saccarosio, olio idrogenato di semi di cotone, talco.
HALDOL 5 mg compresse
Una compressa contiene:
Principio attivo: aloperidolo 5 mg. Eccipienti: lattosio, indigotina (E 132), amido di mais, olio idrogenato di semi di cotone, talco.
HALDOL 2 mg/mL gocce orali, soluzione
Un mL di soluzione contiene:
Principio attivo: aloperidolo 2 mg. Eccipienti: acido lattico, metil para-idrossibenzoato, acqua purificata.
HALDOL 10 mg/mL gocce orali, soluzione
Un mL di soluzione contiene:
Principio attivo: aloperidolo 10 mg. Eccipienti: acido lattico, metil para-idrossibenzoato, propil-paraidrossibenzoato, acqua purificata.
HALDOL 5 mg/mL soluzione iniettabile per uso intramuscolare
Un mL contiene:
Principio attivo: aloperidolo 5 mg. Eccipienti: acido lattico, acqua per preparazioni iniettabili.
FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO
30 compresse da 1 mg
30 compresse da 5 mg
30 mL gocce orali 2 mg/mL
30 mL gocce orali 10 mg/mL
5 fiale da 1 mL soluzione iniettabile per uso intramuscolare 5 mg/mL.
Fonte Foglietto Illustrativo: AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Contenuto pubblicato a Gennaio 2016. Le informazioni presenti possono non risultare essere aggiornate.
Per avere accesso alla versione più aggiornata, si consiglia l'accesso al sito web dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Disclaimer e informazioni utili.
01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
1 mg compresse
Una compressa contiene:
Principio attivo: Aloperidolo 1 mg
Eccipiente: lattosio
5 mg compresse
Una compressa contiene:
Principio attivo: Aloperidolo 5 mg
Eccipiente: lattosio
2 mg/ml gocce orali, soluzione
Un millilitro contiene:
Principio attivo: Aloperidolo 2 mg
Eccipienti: metil-para-idrossibenzoato, propil-para-idrossibenzoato
5 mg/ml soluzione iniettabile per uso intramuscolare
Un millilitro contiene:
Principio attivo: Aloperidolo 5 mg
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
03.0 FORMA FARMACEUTICA
Compresse
Gocce orali, soluzione
Soluzione iniettabile per uso intramuscolare
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
Compresse e gocce orali, soluzione:
Agitazione psicomotoria in caso di:
- stati maniacali, demenza, oligofrenia, psicopatia, schizofrenia acuta e cronica, alcoolismo, disordini di personalità di tipo compulsivo, paranoide, istrionico.
Deliri ed allucinazioni in caso di:
- schizofrenia acuta e cronica, paranoia, confusione mentale acuta, alcoolismo (Sindrome di Korsakoff), ipocondriasi, disordini di personalità di tipo paranoide, schizoide, schizotipico, antisociale, alcuni casi di tipo borderline;
- Movimenti coreiformi;
- Agitazione, aggressività e reazioni di fuga in soggetti anziani;
- Tics e balbuzie;
- Vomito;
- Singhiozzo;
- Sindromi da astinenza da alcool.
Soluzione iniettabile per uso intramuscolare:
Forme resistenti di eccitamento psicomotorio, psicosi acute deliranti e/o allucinatorie, psicosi croniche.
L'impiego del prodotto ad alte dosi va limitato alla terapia delle forme resistenti di: sindromi di eccitamento psicomotorio, psicosi acute deliranti e/o allucinatorie, psicosi croniche.
04.2 Posologia e modo di somministrazione
Le posologie suggerite sono solo indicative in quanto il dosaggio è strettamente individuale e varia in funzione della risposta del paziente. Ciò significa che nella fase acuta è spesso necessario un progressivo incremento delle dosi, seguito da una graduale riduzione nella fase di mantenimento, così da stabilire la dose minima efficace. Le dosi elevate devono essere somministrate solo ai pazienti che hanno risposto in modo poco soddisfacente ai dosaggi più bassi.
HALDOL in formulazione fiale deve essere somministrato per via intramuscolare (vedere sezione 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego)
ADULTI
1) Come neurolettico
fase acuta : episodi acuti di schizofrenia, delirium tremens, paranoia, confusione acuta, sindrome di Korsakoff, paranoia acuta.
5-10 mg I.M. da ripetere ogni ora fino al raggiungimento di un adeguato controllo dei sintomi e comunque fino ad un massimo di 60 mg/die.
Nella somministrazione orale potrebbe essere necessario raddoppiare le dosi sopraindicate
fase cronica : schizofrenia cronica, alcoolismo cronico, disturbi cronici della personalità.
Per somministrazione orale: da 1-3 mg tre volte al giorno, fino a 10-20 mg tre volte al giorno in relazione alla risposta individuale.
2) Nel controllo dell'agitazione psico-motoria
fase acuta : mania, demenza, alcolismo, disturbi della personalità e comportamentali, singhiozzo, movimenti coreiformi, tics, balbuzie: 5-10 mg I.M.
fase cronica :
Per somministrazione orale: da 0.5-1 mg tre volte al giorno fino a 2-3 mg tre volte al giorno in relazione alla risposta individuale.
3) Come ipnotico:
Per somministrazione orale: 2-3 mg in dose unica, la sera prima di coricarsi.
4) Come antiemetico:
Nel vomito di origine centrale: 5 mg I.M.
Nella profilassi del vomito postoperatorio: 2.5-5 mg I.M. alla fine dell'intervento.
ANZIANI
Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovrà valutare un eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l'efficacia dei aloperidolo non sono state stabilite nella popolazione pediatrica.
04.3 Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Stati comatosi, pazienti fortemente depressi dall'alcool o da altre sostanze attive sul sistema nervoso centrale, depressioni endogene senza agitazione, morbo di parkinson. Astenie, nevrosi e stati spastici dovuti a lesioni dei gangli della base (emiplegia, sclerosi a placche, ecc.).
Malattie cardiache clinicamente significative (ad es: recente infarto acuto del miocardio, insufficienza cardiaca scompensata, aritmie trattate con medicinali antiaritmici appartenenti alle classi Ia e III).
Prolungamento intervallo QTc.
Soggetti con storia famigliare di aritmia o torsione di punta.
Ipopotassemia non corretta.
Concomitante uso di farmaci che prolungano il QTc.
Gravidanza accertata o presunta, allattamento e nel bambino nel primo biennio di vita.
04.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego
Effettuare un ECG di base prima di iniziare il trattamento (vedi sezione 4.3).
Effettuare un monitoraggio dell'ECG nel corso della terapia, sulla base delle condizioni cliniche del paziente.
Nel corso della terapia, ridurre il dosaggio se si osserva un prolungamento del QT e interrompere se il QTc è >500ms.
Si raccomanda un controllo periodico degli elettroliti.
Evitare una terapia concomitante con altri neurolettici.
Sono stati riportati rari casi di morte improvvisa in pazienti psichiatrici trattati con farmaci antipsicotici, tra cui HALDOL.
Sono stati riportati casi di tromboembolismo venoso (TEV) con farmaci antipsicotici. Spesso i pazienti trattati con farmaci antipsicotici presentano fattori di rischio acquisiti per TEV; pertanto devono essere identificati tutti i possibili fattori di rischio per TEV prima e durante la terapia con HALDOL e devono essere intraprese misure preventive.
Aumento della mortalità nelle persone anziane con demenza
Dati ottenuti da due ampi studi osservazionali hanno dimostrato che nelle persone anziane con demenza trattate con antipsicotici il rischio di morte è lievemente aumentato rispetto alle persone non trattate. Non ci sono dati a sufficienza per stimare esattamente l'entità del rischio e non è nota la causa dell'aumentato rischio.
HALDOL non è autorizzato per il trattamento dei disturbi del comportamento correlati a demenza.
Pazienti anziani affetti da psicosi correlata a demenza trattati con farmaci antipsicotici mostrano un aumentato rischio di morte. L'analisi di diciassette studi clinici controllati verso placebo (durata modale di 10 settimane), prevalentemente in pazienti in terapia con farmaci antipsicotici atipici, ha rivelato un rischio di morte compreso tra 1,6 e 1,7 volte maggiore in pazienti trattati con farmaco rispetto ai trattati con placebo. Nel corso di uno studio clinico controllato della durata di 10 settimane con un farmaco tipico il tasso di mortalità è stato di circa il 4,5% nei pazienti trattati con farmaco rispetto a circa il 2,6 % nel gruppo placebo. Sebbene le cause di morte erano varie, la maggior parte dei decessi è sembrata essere di natura cardiovascolare (ad esempio insufficienza cardiaca, morte improvvisa) o di natura infettiva (ad esempio polmonite). Studi osservazionali suggeriscono che, come gli antipsicotici atipici, il trattamento con antipsicotici convenzionali può aumentare la mortalità. In tale ambito non è chiaro se l'aumentata mortalità osservata negli studi osservazionali possa essere attribuita agli antipsicotici o al contrario ad alcune caratteristiche dei pazienti.
Effetti cardiovascolari
Con aloperidolo sono stati riportati molto raramente casi di prolungamento dell'intervallo QT e/o aritmie ventricolari, in aggiunta a rari casi di morte improvvisa. Essi potrebbero verificarsi più frequentemente con alti dosaggi di farmaco e in pazienti predisposti.
Dal momento che nel corso della terapia con HALDOL è stato osservato un prolungamento dell'intervallo QT, si raccomanda cautela nei pazienti con condizioni che predispongono ad un prolungamento del QT (sindrome da QT prolungato, ipokalemia, squilibrio elettrolitico, farmaci che causano prolungamento del QT, malattie cardiovascolari, storia familiare di prolungamento del QT) soprattutto se HALDOL viene somministrato per via parenterale (vedi sezione 4.5).
Il rischio di prolungamento dell'intervallo QT e/o di aritmie ventricolari può aumentare con dosi elevate (vedere sezioni 4.8 e 4.9) o quando il medicinale è somministrato per via parenterale.
HALDOL non deve essere somministrato per via endovenosa, in quanto la somministrazione endovenosa di aloperidolo è stata associata ad un maggiore rischio di prolungamento del tratto QT e di Torsione di punta.
Sono state inoltre riportate tachicardia e ipotensione in pazienti occasionali.
Sindrome neurolettica maligna
Come gli altri farmaci antipsicotici, anche HALDOL è stato associato a sindrome neurolettica maligna: una risposta rara ed idiosincrasica caratterizzata da ipertermia, rigidità muscolare generalizzata, instabilità autonomica, stato di coscienza alterato. L'ipertermia è spesso un sintomo precoce di tale sindrome. Il trattamento antipsicotico deve essere sospeso immediatamente e devono essere istituite appropriate terapie di supporto ed un attento monitoraggio.
Come per tutti i farmaci antipsicotici, può comparire discinesia tardiva in alcuni pazienti in terapia a lungo termine o dopo sospensione della terapia. Tale sindrome è principalmente caratterizzata da movimenti ritmici involontari della lingua, del viso, della bocca o della mandibola. Le manifestazioni possono essere permanenti in alcuni pazienti. La sindrome può essere mascherata con la ripresa del trattamento, con l'aumento del dosaggio o passando ad un altro antipsicotico. Il trattamento deve essere interrotto appena possibile.
Sintomi extrapiramidali
Come per tutti i neurolettici, possono insorgere sintomi extrapiramidali, ad esempio tremore, rigidità, ipersalivazione, bradicinesia, acatisia, distonia acuta.
Farmaci antiparkinson anticolinergici possono essere prescritti se necessario, ma non dovrebbero essere usati routinariamente come misura preventiva. Se è necessario il trattamento concomitante con farmaci antiparkinson deve essere protratto dopo la sospensione di HALDOL, se la loro escrezione è più rapida rispetto a quella di HALDOL, allo scopo di evitare lo sviluppo o l'aggravamento di sintomi extrapiramidali. Il medico deve considerare il possibile aumento della pressione intraoculare dovuta ai farmaci anticolinergici, inclusi gli agenti antiparkinson, quando somministrati in concomitanza con HALDOL.
I dati di sicurezza disponibili nella popolazione pediatrica indicano un rischio di sintomi extrapiramidali, incluso discinesia tardiva e sedazione. Non sono disponibili dati di sicurezza a lungo termine.
Attacchi epilettici/Convulsioni
È stata riportata l'insorgenza di attacchi epilettici scatenati da HALDOL. Si raccomanda cautela nei pazienti epilettici e in condizioni che predispongono alle convulsioni (ad esempio sospensione dell'alcool e danno cerebrale).
Effetti epatobiliari
Dato che HALDOL è metabolizzato dal fegato, si raccomanda cautela in pazienti con malattia epatica. Sono stati riportati casi isolati di anomalie nella funzionalità epatica o epatiti, più spesso colestatiche.
Effetti sul sistema endocrino
La tiroxina può facilitare la tossicità di HALDOL. La terapia antipsicotica in pazienti con ipertiroidismo deve essere intrapresa solo con grande cautela e deve essere sempre accompagnata da una terapia per raggiungere uno stato eutiroideo.
Gli effetti ormonali degli antipsicotici neurolettici includono iperprolattinemia, che può causare galattorrea, ginecomastia e oligo- o amenorrea. Sono stati riportati casi molto rari di ipoglicemia e di Sindrome da Inappropriata Secrezione di ADH.
Considerazioni aggiuntive
Nella schizofrenia, la risposta al trattamento con farmaci antipsicotici può essere ritardata. Anche se i farmaci vengono sospesi, la ripresa dei sintomi può non apparire visibile per diverse settimane o mesi. Sintomi acuti da sospensione inclusi nausea, vomito e insonnia sono stati descritti molto raramente dopo improvvisa interruzione di alte dosi di farmaci antipsicotici. Può anche verificarsi una ricaduta psicotica, per cui si consiglia una sospensione graduale. Come per tutti gli antipsicotici HALDOL non dovrebbe essere usato in monoterapia nei casi in cui la depressione è predominante. HALDOL può essere associato a farmaci antidepressivi nelle condizioni in cui coesistono depressione e psicosi.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti
Le compresse contengono Lattosio: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Le compresse da 1 mg contengono anche saccarosio: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio o da insufficienza di sucrasi-isomaltasi non devono assumere questo medicinale
04.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Come per gli altri antipsicotici, utilizzare cautela nel prescrivere aloperidolo insieme ad altri farmaci che inducono un prolungamento dell'intervallo QT.
L'aloperidolo segue diverse vie metaboliche tra cui la glucuronidazione ed il sistema del citocromo P450 (in particolare CYP 3A4 o CYP2D6). L'inibizione di queste vie metaboliche da parte di un altro farmaco o una diminuzione dell'attività enzimatica del CYP 2D6 può provocare l'aumento della concentrazione di aloperidolo e un aumento del rischio di eventi avversi tra cui il prolungamento del QT.
In studi di farmacocinetica sono stati riportati incrementi della concentrazione di aloperidolo da lievi a moderati se somministrato assieme a farmaci substrati o inibitori degli isoenzimi CYP 3A4 o CYP 2D6 come itraconazolo, nefazodone, buspirone, venlafaxina, alprazolam, fluvoxamina, chinidina, fluoxetina, sertalina, clorpromazina e prometazina. Una diminuzione dell'attività enzimatica del CYP 2D6 può causare un aumento delle concentrazioni di aloperidolo. Sono stati osservati aumenti del QTc quando l'aloperidolo è stato somministrato con una combinazione degli inibitori metabolici ketoconazolo (400 mg/die) e paroxetina (20 mg/die). In questo caso potrebbe essere necessario ridurre la dose di aloperidolo.
Bisogna utilizzare cautela quando si somministra aloperidolo in combinazione con farmaci che possono provocare squilibrio elettrolitico.
Effetti di altri farmaci su aloperidolo
Quando alla terapia con HALDOL è aggiunto il trattamento prolungato con induttori enzimatici come carbamazepina, fenobarbital, rifampicina, può verificarsi una significativa diminuzione dei livelli plasmatici di aloperidolo. Perciò, durante il trattamento combinato, la dose di HALDOL deve essere aggiustata se necessario. Dopo la sospensione di tali farmaci può essere necessario ridurre il dosaggio di HALDOL.
Sodio valproato, farmaco noto come inibitore della glucuronidazione, non influenza i livelli plasmatici di aloperidolo.
Effetti di aloperidolo su altri farmaci
Come tutti i neurolettici, HALDOL può potenziare l'azione depressiva sul SNC di altri farmaci, compresi alcool, ipnotici, sedativi o forti analgesici.
È stato inoltre riferito un potenziamento di tali effetti in caso di associazione con metildopa.
HALDOL può antagonizzare l'azione dell'adrenalina e di altri agenti simpaticomimetici ed invertire l'effetto ipotensivo degli agenti di blocco adrenergico, quale, per es. la guanetidina.
HALDOL può diminuire gli effetti antiparkinsoniani della levodopa.
Aloperidolo è un inibitore del CYP 2D6.
Non somministrare in concomitanza con farmaci che prolungano il QT come ad esempio alcuni antiaritmici della classe Ia (es. chinidina, disopiramide e procainamide) e della classe III (es. amiodarone, sotalolo), alcuni antistaminici, altri antipsicotici e alcuni antimalarici (es. chinina e meflochina) ed inoltre la moxifloxacina.
Questa lista è da considerarsi solo indicativa e non esaustiva.
Non somministrare in concomitanza con farmaci che determinano alterazioni degli elettroliti.
Dovrebbe essere evitato l'uso concomitante di diuretici, in particolare di quelli che possono causare ipopotassiemia.
HALDOL inibisce il metabolismo degli antidepressivi triciclici, aumentandone così i livelli plasmatici.
Altre forme di interazione
In rari casi, durante l'uso concomitante di litio e HALDOL sono stati riportati i seguenti sintomi: encefalopatia, sintomi extrapiramidali, discinesia tardiva, sindrome neurolettica maligna, disordini del tronco encefalico, sindrome cerebrale acuta e coma. La maggior parte di questi sintomi erano reversibili. Rimane controverso se tali sintomi siano correlabili alla co-somministrazione o se siano invece la manifestazione di un distinto episodio clinico.
Non di meno, si raccomanda che, in pazienti trattati contemporaneamente con HALDOL e litio, la terapia venga immediatamente interrotta qualora compaiano questi sintomi.
È stata riportata un'azione antagonista sull'effetto dell'anticoagulante fenindione.
04.6 Gravidanza ed allattamento
Studi condotti sugli animali hanno mostrato un effetto teratogeno di aloperidolo (vedi sezione 5.3).
I neonati esposti agli antipsicotici convenzionali o atipici incluso HALDOL durante il terzo trimestre di gravidanza sono a rischio di effetti indesiderati inclusi sintomi extrapiramidali o di astinenza che possono variare per gravità e durata dopo la nascita. Ci sono state segnalazioni di agitazione, ipertonia, ipotonia, tremore, sonnolenza, stress respiratorio, disturbi dell'assunzione di cibo. Pertanto i neonati dovrebbero essere attentamente monitorati.
Da non impiegarsi in caso di gravidanza accertata o presunta, né durante l'allattamento.
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
HALDOL può determinare sedazione e ridotta attenzione, soprattutto con le dosi più alte e all'inizio del trattamento; questi effetti possono essere potenziati dall'alcool. I pazienti dovrebbero essere avvisati di non guidare autoveicoli o usare macchinari durante il trattamento, fino a che non sia accertata la loro reattività al farmaco.
04.8 Effetti indesiderati
Dati da studi clinici
Dati da studi controllati in doppio cieco verso placebo - Reazioni avverse al farmaco riportate con incidenza ≥ 1%
La sicurezza di HADOL (2-20 mg/die) è stata valutata in 566 soggetti (di cui 284 trattati con HALDOL e 282 con placebo) partecipanti a 3 studi clinici in doppio cieco controllati con placebo, due nel trattamento della schizofrenia ed il terzo nel trattamento del disturbo bipolare.
Le reazioni avverse al farmaco (Adverse Drug Reaction, ADR) riportate da ≥ 1% dei soggetti trattati con HALDOL in questi studi sono mostrate in Tabella 1.
Tabella 1. Reazioni avverse al farmaco riportate da ≥ 1% dei soggetti trattati con HALDOL partecipanti a 3 studi clinici su HALDOL in doppio cieco in parallelo con placebo.
Classificazione per sistemi ed organi Reazione avversa | HALDOL (n=284) % | Placebo (n=282) % |
Patologie del sistema nervoso | ||
Disordini extrapiramidali | 34,2 | 8,5 |
Ipercinesia | 10,2 | 2,5 |
Tremore | 8,1 | 3,6 |
Ipertonia | 7,4 | 0,7 |
Distonia | 6,3 | 0,4 |
Sonnolenza | 5,3 | 1,1 |
Bradicinesia | 4,2 | 0,4 |
Patologie dell'occhio | ||
Disturbi della visione | 1,8 | 0,4 |
Patologie gastrointestinali | ||
Costipazione | 4,2 | 1,8 |
Secchezza delle fauci | 1,8 | 0,4 |
Ipersecrezione salivare | 1,2 | 0,7 |
Dati da studi clinici con controllo attivo - Reazioni avverse al farmaco riportate con incidenza ≥ 1%
Sedici studi clinici con controllo attivo in doppio cieco sono stati scelti per determinare l'incidenza di ADR. In questi 16 studi 1295 soggetti sono stati trattati con HALDOL alla dose di 1-45 mg/die per il trattamento della schizofrenia.
Le ADR riportate da ≥ 1% dei soggetti trattati con HALDOL, osservate in questi studi, sono riportate in Tabella 2.
Tabella 2. Reazioni avverse al farmaco riportate da ≥ 1% dei soggetti trattati con HALDOL in 16 studi clinici controllati in doppio cieco riguardanti HALDOL
Classificazione per sistemi ed organi Reazione avversa | HALDOL (n=1295) % |
Patologie del sistema nervoso | |
Vertigini | 4,8 |
Acatisia | 2,9 |
Discinesia | 2,5 |
Ipocinesia | 2,2 |
Discinesia tardiva | 1,62 |
Patologie dell'occhio | |
Crisi di oculogiro | 1,24 |
Patologie vascolari | |
Ipotensione ortostatica | 6,6 |
Ipotensione | 1,47 |
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella | |
Disfunzione erettile | 1,0 |
Esami diagnostici | |
Aumento di peso | 7,8 |
Dati da studi clinici controllati con placebo e con farmaco attivo - Reazioni avverse al farmaco riportate con incidenza
Ulteriori ADR manifestatesi in
Tabella 3. Reazioni avverse al farmaco riportate da
Patologie endocrine |
Iperprolattinemia |
Disturbi psichiatrici |
Diminuzione della libido |
Perdita della libido |
Agitazione |
Patologie del sistema nervoso |
Disfunzione motoria |
Contrazioni muscolari involontarie |
Sindrome neurolettica maligna |
Nistagmo |
Parkinsonismo |
Sedazione |
Patologie dell'occhio |
Visione offuscata |
Patologie cardiache |
Tachicardia |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo |
Trisma |
Torcicollo |
Rigidità muscolare |
Spasmi muscolari |
Indolenzimento muscoloscheletrico |
Contrazioni muscolari |
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella |
Amenorrea |
Sensazione di fastidio al seno |
Dolore al seno |
Galattorrea |
Dismenorrea |
Disfunzione sessuale |
Disturbi mestruali |
Menorragia |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione |
Disturbi dell'andatura |
Dati postmarketing
Gli eventi avversi primi identificati come ADR durante l'esperienza postmarketing con aloperidolo sono inclusi in Tabella 4. La revisione postmarketing è basata sulla revisione di tutti i casi in cui è stata somministrata la parte attiva di aloperidolo (HALDOL e HALDOL DECANOAS). In ogni tabella le frequenze sono fornite in accordo alla seguente convenzione:
Molto comune | ≥ 1/10 |
Comune | ≥ 1/100 e |
Non comune | ≥ 1/1000 e |
Raro | ≥ 1/10000 e |
Molto raro |
Nella Tabella 4 le ADR sono mostrate in base alla classe di frequenza basata sul tasso di segnalazione spontanea.
Tabella 4. Reazioni avverse al farmaco durante l'esperienza postmarketing con aloperidolo (orale, soluzione o decanoato) riportate per categoria di frequenza stimata dai tassi di segnalazioni spontanee
Patologie del sistema emolifopoietico | |
Molto raro | Agranulocitosi, pancitopenia, trombocitopenia, leucopenia, neutropenia |
Disturbi del sistema immunitario | |
Molto raro | Reazione anafilattica, ipersensibilità |
Patologie endocrine | |
Molto raro | Inappropriata secrezione dell'ormone antidiuretico |
Disturbi della nutrizione e del metabolismo | |
Molto raro | Ipoglicemia |
Disturbi psichiatrici | |
Molto raro | Disordini psicotici, agitazione, stato confusionale, depressione, insonnia |
Patologie del sistema nervoso | |
Molto raro | Convulsioni, mal di testa |
Patologie cardiache | |
Molto raro | Torsade de pointes (torsione di punta), fibrillazione ventricolare, tachicardia ventricolare, extrasistole |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | |
Molto raro | Broncospasmo, laringospasmo, edema laringeo, dispnea |
Patologie Gastrointestinali | |
Molto raro | Vomito, nausea |
Patologie epatobiliari | |
Molto raro | Insufficienza epatica acuta, epatite, colestasi, ittero, anomalie nei test di funzionalità epatica |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | |
Molto raro | Vasculite leucocitoclastica, dermatite esfoliativa, orticaria, reazioni di fotosensibilità, rash, prurito, iperidrosi |
Patologie renali ed urinarie | |
Molto raro | Ritenzione urinaria |
Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali | |
Molto raro | Sindrome da astinenza neonatale |
Sintomi extrapiramidali | |
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella | |
Molto raro | Priapismo, ginecomastia |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | |
Molto raro | Morte improvvisa, edema facciale, edema, iponatriemia, ipertermia |
Esami diagnostici | |
Molto raro | Elettrocardiogramma con QT prolungato, diminuzione di peso |
Sono stati osservati con HALDOL e altri farmaci della stessa classe casi rari di prolungamento del QT, aritmie ventricolari come torsione di punta, tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare ed arresto cardiaco.
Casi molto rari di morte improvvisa.
Sono stati riportati con farmaci antipsicotici casi di tromboembolismo venoso, inclusi casi di embolia polmonare e casi di trombosi venosa profonda - Frequenza non nota.
04.9 Sovradosaggio
Sintomi:
Le manifestazioni da sovradosaggio sono quelle derivanti da una esaltazione degli effetti farmacologici noti e delle reazioni avverse. I sintomi principali sono: intense reazioni extrapiramidali, ipotensione e sedazione. Una reazione extrapiramidale si manifesta con rigidità muscolare e tremore generalizzato o localizzato.
In casi estremi, il paziente può manifestare uno stato comatoso con depressione respiratoria ed ipotensione arteriosa grave, tale da indurre uno stato simile allo shock. Da considerare inoltre il rischio di aritmie ventricolari possibilmente associate a prolungamento dell'intervallo QT dell'elettrocardiogramma.
Trattamento:
Non esiste un antidoto specifico. Il trattamento è principalmente di sostegno ma si consiglia comunque la lavanda gastrica o l'induzione del vomito (a meno che il paziente non sia sedato, in stato comatoso o in preda a convulsioni) seguiti dalla somministrazione di carbone attivo.
Nei pazienti in stato comatoso deve essere stabilita la pervietà delle vie aeree mediante tracheotomia o intubazione. La depressione respiratoria può richiedere la respirazione artificiale. L'ECG e i segni vitali devono essere monitorati fino al ripristino della normalità dell'ECG.
Aritmie gravi devono essere trattate con appropriate misure antiaritmiche.
L'ipotensione e il collasso circolatorio possono essere trattati mediante l'infusione endovenosa di liquidi, plasma o albumina concentrata o l'uso di agenti vasopressori quali dopamina o noradrenalina. Non si deve usare adrenalina dal momento che potrebbe causare ipotensione grave in presenza di HALDOL.
In caso di reazioni extra-piramidali gravi devono essere somministrati, per via parenterale, farmaci anti-parkinson (p. es. benztropina mesilato: 1-2 mg IM o EV).
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: Antipsicotico, derivato del butirrofenone.
Codice ATC: N05AD01
L'aloperidolo è un neurolettico appartenente al gruppo dei butirrofenoni. L'aloperidolo è un potente antagonista della dopamina; ha affinità simile per tutti i sottotipi recettoriali della dopamina: è quindi un antagonista dopaminergico non selettivo. Il farmaco ha anche attività antagonista verso i recettori α-adrenergici, mentre non presenta attività antistaminergica o anticolinergica.
Si ritiene che l'effetto del farmaco sul delirio e le allucinazioni sia legato all'antagonismo dopaminergico a livello delle regioni mesocorticali e limbica.
L'antagonismo a livello dei gangli basali è probabilmente la causa degli effetti collaterali motori di tipo extrapiramidale (distonia, acatisia e parkinsonismo).
L'aloperidolo presenta un efficace effetto sedativo psicomotorio che contribuisce all'azione favorevole sulla mania ed altre sindromi da agitazione.
L'aloperidolo si è mostrato utile anche nel trattamento del dolore cronico, un effetto forse dovuto all'azione a livello limbico.
Gli effetti antidopaminergici più periferici spiegano l'attività contro nausea e vomito (antagonismo a livello della chemoreceptor trigger zone, CTZ), l'aumentato rilascio di prolattina (tramite l'antagonismo nei confronti dell'attività di inibizione, mediata dalla dopamina, del rilascio della prolattina da parte dell'adenoipofisi) ed il rilasciamento degli sfinteri gastrointestinali.
05.2 Proprietà farmacocinetiche
Assorbimento
Dopo somministrazione orale, la biodisponibilità del farmaco è pari al 60-70% della dose somministrata; le concentrazioni plasmatiche massime vengono raggiunte tra 2 e 6 ore. Dopo somministrazione intramuscolare, il picco di concentrazione viene raggiunto dopo 20 minuti.
Distribuzione
L'aloperidolo attraversa facilmente la barriera emato-encefalica. Il farmaco si lega alle proteine plasmatiche in ragione del 92%. Il volume di distribuzione allo stato stazionario (Vdss) è elevato (7,9 ± 2,5 L/kg)
Metabolismo
Aloperidolo è metabolizzato da diverse vie, incluso il sistema enzimatico del citocromo P450 (in particolare CYP 3A4 o CYP 2D6) e la glucuronidazione.
Eliminazione
L'emivita plasmatica terminale (eliminazione terminale) è mediamente di 24 ore (12÷38 ore) dopo somministrazione orale e di 21 ore (13÷36 ore) dopo somministrazione intramuscolare
L'escrezione avviene per via fecale (60%) ed urinaria (40%). Circa l'1% della dose ingerita viene escreta come farmaco immodificato con le urine
Concentrazioni terapeutiche
È stato suggerito che, la risposta terapeutica si ottiene con un range di concentrazioni plasmatiche di aloperidolo compreso tra 4 mcg/l e 20-25 mcg/l.
05.3 Dati preclinici di sicurezza
Dati non clinici basati su studi convenzionali di tossicità per dose ripetuta, genotossicità e carcinogenicità, non hanno rivelato alcun rischio particolare per l'uomo.
Nei roditori la somministrazione di aloperidolo ha mostrato una diminuzione della fertilità e limitati effetti teratogeni ed embriotossici.
In diversi studi pubblicati in vitro, l'aloperidolo ha mostrato la capacità di bloccare il canale cardiaco hERG.
In alcuni studi condotti in vivo in modelli animali, la somministrazione di aloperidolo per via endovenosa ha causato un prolungamento significativo del QTc, a dosi uguali a 0.3 mg/Kg i.v., mostrando un picco di concentrazione ematico Cmax da 3 a 7 volte superiore rispetto alla concentrazione plasmatica efficace di 4-20 ng/ml ottenuta nell'uomo.
Queste dosi somministrate per via endovenosa che causano un prolungamento dell'intervallo QTc non hanno provocato aritmie. In alcuni studi una dose maggiore compresa tra 1 e 5 mg/Kg somministrata per via endovenosa ha causato un prolungamento del QTc e/o aritmie cardiache ventricolari ad un picco di concentrazione plasmatico Cmax da 19 a 68 volte maggiore rispetto alle concentrazioni plasmatiche efficaci nell'uomo.
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
Compresse da 1 mg: lattosio, amido di mais, saccarosio, olio idgogenato di semi di girasole, talco.
Compresse da 5 mg: lattosio, indigotina (E132), amido di mais, olio idrogentao di semi di girasole, talco
Gocce orali, soluzione 2 mg/ml: acido lattico, metil-para-idrossibenzoato, acqua depurata.
Soluzione iniettabile per uso intramuscolare: acido lattico, acqua per preparazioni iniettabili.
06.2 Incompatibilità
Non pertinente
06.3 Periodo di validità
Compresse:
1mg: 3 anni
5mg: 5 anni
Gocce orali, soluzione: 5 anni
Soluzione iniettabile per uso intramuscolare: 5 anni
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Conservare a temperatura non superiore a 25°C
Soluzione iniettabile per uso intramuscolare: tenere al riparo dalla luce.
06.5 Natura del confezionamento primario e contenuto della confezione
HALDOL 30 compresse da 1 mg in blister PVC/Alluminio
HALDOL 30 compresse da 5 mg in blister PVC/Alluminio
HALDOL flacone 30 ml gocce orali, soluzione 2 mg/ml in flacone HPDE con contagocce in LPDE.
HALDOL 5 fiale da 1 ml soluzione iniettabile per uso intramuscolare 5 mg/ml in fiale di vetro Tipo I color giallo ambra.
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
Gocce orali, soluzione:
HALDOL è disponibile in flaconi da 30 ml con dispositivo contagocce e chiusura a prova di bambino. Per aprire spingere con decisione il tappo in plastica verso il basso, quindi svitare. Dopo aver tolto il tappo versare il numero di gocce richieste mediante il contagocce.
Soluzione iniettabile per uso intramuscolare:
Rompere le fiale come sotto indicato.
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
- Janssen-Cilag SpA
Via M. Buonarroti, 23
20093 Cologno Monzese (MI)
08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
HALDOL 1 mg compresse: 30 compresse 025373010
HALDOL 5 mg compresse: 30 compresse 025373034
HALDOL 2 mg/ml gocce orali, soluzione: flacone da 30 ml 025373059
HALDOL 5 mg/ml soluzione iniettabile per uso intramuscolare: 5 fiale da 1 ml 025373073
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE O DEL RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
07.06.1984/ maggio 2010
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO
Gennaio 2014