Dostinex - Foglio Illustrativo

Principi attivi: Cabergolina
DOSTINEX 0,5 mg compresse
IndicazioniPerché si usa Dostinex? A cosa serve?
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Inibitore della prolattina.
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Inibizione/soppressione della lattazione fisiologica DOSTINEX è indicato per la prevenzione della lattazione fisiologica subito dopo il parto e per la soppressione della lattazione in corso:
- Dopo il parto, quando la madre sceglie di non allattare il bambino al seno o quando l'allattamento al seno è controindicato per motivi medici collegati alla madre o al neonato.
- Dopo la nascita di un feto morto o di un aborto.
Trattamento dei disturbi dovuti a iperprolattinemia
DOSTINEX è indicato per il trattamento delle disfunzioni associate a iperprolattinemia quali amenorrea, oligomenorrea, anovulazione e galattorrea. DOSTINEX è indicato in pazienti con adenoma ipofisario secernente prolattina (micro e macroprolattinoma), iperprolattinemia idiopatica o sindrome della sella vuota associata a iperprolattinemia, patologie fondamentali nelle manifestazioni cliniche sopra citate.
ControindicazioniQuando non dev'essere usato Dostinex
La paziente non deve assumere il medicinale se:
- è ipersensibile al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti o agli alcaloidi dell'ergot;
- si sottoporrà al trattamento con cabergolina per un lungo periodo e ha oppure ha avuto reazioni fibrotiche (tessuto cicatriziale) a carico del cuore (vedere paragrafo Avvertenze Speciali - Fibrosi e valvulopatia cardiaca e fenomeni clinici possibilmente correlati);
- ha o ha avuto una storia di fibrosi polmonare, pericardica o retroperitoneale.
InterazioniQuali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Dostinex
Informare il medico o il farmacista se si è recentemente assunto qualsiasi altro medicinale, anche quelli senza prescrizione medica.
Non sono disponibili informazioni sulle interazioni tra la cabergolina e gli altri alcaloidi dell'ergot; pertanto l'uso concomitante di questi medicinali durante il trattamento con cabergolina a lungo termine non è raccomandato.
Poiché la cabergolina esercita il proprio effetto terapeutico attraverso la stimolazione diretta dei recettori della dopamina, non deve essere somministrato in concomitanza con farmaci che abbiano un'attività dopamina-antagonista (quali fenotiazine, butirrofenoni, tioxanteni, metoclopramide) perché ciò potrebbe determinare una riduzione degli effetti inibitori della cabergolina sulla secrezione di prolattina.
Come gli altri derivati dell'ergot, la cabergolina non deve essere usato in concomitanza ad antibiotici macrolidi (es. eritromicina) in quanto si potrebbe avere un aumento della biodisponibilità della cabergolina.
AvvertenzeÈ importante sapere che:
Generali:
Come altri derivati dell'ergot, la cabergolina deve essere somministrata con cautela in soggetti con grave affezione cardiovascolare, sindrome di Raynaud, ulcera peptica o emorragie gastrointestinali, o con una storia di gravi disturbi mentali, soprattutto se psicotici.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti
Se il medico le ha diagnosticato una intolleranza ad alcuni zuccheri, lo contatti prima di prendere questo medicinale.
Nelle pazienti affette da grave insufficienza epatica e trattate per un lungo periodo con DOSTINEX, deve essere preso in considerazione un dosaggio inferiore. Nelle pazienti affette da grave insufficienza epatica (Child-Pugh Classe C) che hanno assunto una singola dose da 1 mg è stato osservato un aumento dell'AUC rispetto a volontari sani e a quelli con forme più lievi di insufficienza epatica.
Ipotensione posturale:
A seguito della somministrazione di cabergolina, può manifestarsi ipotensione posturale. Si deve prestare attenzione quando la cabergolina viene somministrata insieme ad altri farmaci che notoriamente abbassano la pressione sanguigna.
Fibrosi e valvulopatia cardiaca e fenomeni clinici possibilmente correlati:
La paziente dovrà fare particolare attenzione con cabergolina se ha o ha avuto reazioni fibrotiche (tessuto cicatriziale) che hanno coinvolto il cuore, i polmoni o l'addome.
Se si sviluppano reazioni fibrotiche, il trattamento deve essere interrotto.
Come con altri derivati dell'ergot, a seguito di somministrazioni a lungo termine di cabergolina, si sono verificati disturbi fibrotici e infiammatori a carico delle membrane sierose quali pleurite, versamento pleurico, fibrosi pleurica, fibrosi polmonare, pericardite, versamento pericardico, valvulopatia cardiaca con interessamento di una o più valvole (aortica, mitrale e tricuspide) o fibrosi retroperitoneale. Alcuni casi si sono verificati in pazienti già trattate in precedenza con dopaminoagonisti di natura ergolinica. Per questo motivo DOSTINEX non deve essere somministrato in pazienti con anamnesi o segni e/o sintomi clinici in atto di disturbi respiratori o cardiaci correlati alla presenza di tessuto fibrotico.
La velocità di eritrosedimentazione (VES) è aumentata in modo anomalo in associazione a versamento pleurico/fibrosi. Si raccomanda di effettuare un esame radiografico del torace in caso di un aumento anomalo e inspiegato della VES.
La valvulopatia è stata associata all'impiego di dosi cumulative; pertanto, i pazienti devono essere trattati con la dose più bassa efficace. Ad ogni visita, il rapporto rischio-beneficio del trattamento per il paziente deve essere rivalutato per determinare se sia appropriato proseguire il trattamento con cabergolina.
È stato osservato che la sospensione del trattamento con cabergolina, a seguito di diagnosi di versamento pleurico, di fibrosi polmonare o valvulopatia, comporta un miglioramento di questi segni/sintomi (vedere paragrafo Controindicazioni).
Prima di avviare il trattamento a lungo termine:
Tutte le pazienti devono effettuare una valutazione cardiovascolare, comprendente un ecocardiogramma, per stabilire la potenziale presenza di una patologia valvolare asintomatica. Prima di iniziare la terapia è anche utile effettuare un'analisi della velocità di eritrosedimentazione (VES) o di altri marker infiammatori, un test della funzionalità polmonare/esame radiografico del torace e test della funzionalità renale.
Non è noto se il trattamento con cabergolina in pazienti con riflusso valvolare possa aggravare la malattia di base. Se viene diagnosticata una fibrosi valvolare, la paziente non deve essere trattata con cabergolina (vedere paragrafo 4.3 - Controindicazioni).
Durante il trattamento a lungo termine:
Le patologie fibrotiche possono avere un esordio insidioso e le pazienti devono essere costantemente monitorate per evitare il rischio di possibili manifestazioni di fibrosi progressive.
Durante il trattamento si raccomanda pertanto di prestare attenzione a segni e sintomi di:
- Patologie pleuropolmonari, quali dispnea, respiro corto, tosse persistente e dolore al petto
- Insufficienza renale o ostruzione vascolare dell'uretere o dell'addome che comporti dolore ai fianchi/lombalgia e edema agli arti inferiori, così come l'eventuale presenza di massa o dolorabilità addominale che possa indicare fibrosi retroperitoneale.
- Insufficienza cardiaca, poiché casi di fibrosi valvolare e pericardica si sono spesso manifestati con insufficienza cardiaca. Pertanto, la fibrosi valvolare (e la pericardite costrittiva) deve essere esclusa se compaiono tali sintomi.
Si raccomanda di effettuare un appropriato monitoraggio clinico e diagnostico per lo sviluppo di patologie fibrotiche. Un primo ecocardiogramma deve essere effettuato entro 3-6 mesi dall'inizio della terapia, dopodiché la frequenza del monitoraggio ecocardiografico deve essere determinata da una appropriata valutazione clinica individuale, ponendo particolare attenzione ai segni e sintomi sopramenzionati, ma sempre con una frequenza minima di 6-12 mesi.
Il trattamento con cabergolina deve essere interrotto nel caso in cui un ecocardiogramma riveli un nuovo riflusso valvolare o un aggravamento di un riflusso già esistente, un restringimento valvolare o un ispessimento dei lembi valvolari (vedere paragrafo - Controindicazioni).
La necessità di ulteriori controlli clinici (ad es. esame obiettivo, che includa un'attenta auscultazione cardiaca, radiografia, TAC) deve essere determinata su base individuale.
Ulteriori esami come la velocità di eritrosedimentazione (VES) e misurazioni della creatinina sierica devono essere effettuati, se necessario, per supportare una diagnosi di patologia fibrotica.
Sonnolenza / Attacchi di sonno improvviso
La cabergolina è stata associata a sonnolenza. Gli agonisti della dopamina possono essere associati a episodi di attacchi di sonno improvviso nei soggetti con malattia di Parkinson. Possono essere presi in considerazione una riduzione del dosaggio o l'interruzione della terapia (vedere paragrafo "Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari").
Inibizione/soppressione della lattazione fisiologica
Come per gli altri derivati dell'ergot, la cabergolina non deve essere somministrata a donne con ipertensione indotta dalla gravidanza, come la preeclampsia o l'ipertensione post-partum, a meno che il potenziale beneficio venga ritenuto superiore al possibile rischio .
La cabergolina non deve essere somministrata in dosi singole superiori a 0,25 mg a donne che allattano in trattamento per la soppressione della lattazione per evitare il rischio di ipotensione posturale. (vedere paragrafo "Dose, modo e tempo di somministrazione - Inibizione/soppressione della lattazione fisiologica e la sezione sopra riportata - Ipotensione posturale").
Trattamento di disturbi dovuti ad iperprolattinemia
Poiché l'iperprolattinemia con amenorrea/galattorrea e infertilità può essere associata a tumori ipofisari, è opportuno prevedere un controllo completo della funzionalità della ghiandola ipofisaria prima di iniziare il trattamento con la cabergolina.
La cabergolina ripristina l'ovulazione e la fertilità nelle donne con ipogonadismo iperprolattinemico.
Prima di iniziare il trattamento con la cabergolina, deve essere escluso lo stato di gravidanza. Poiché ad oggi esiste un'esperienza clinica ancora limitata e il medicinale ha una lunga emivita, come misura precauzionale si consiglia alle donne che desiderano una gravidanza, una volta raggiunti dei cicli ovulatori regolari, di interrompere l'assunzione di cabergolina un mese prima del tentativo di concepimento.
Poiché può intervenire una gravidanza prima del ripristino delle mestruazioni, si raccomanda di eseguire un test di gravidanza almeno ogni 4 settimane durante il periodo di amenorrea e successivamente ogni volta che il periodo mestruale ritardi più di tre giorni. Alle donne che non desiderano la gravidanza, si deve consigliare di adottare un metodo di contraccezione meccanica durante il trattamento con cabergolina e dopo l'interruzione di cabergolina fino alla scomparsa dei cicli ovulatori.
In caso di accertata gravidanza durante il trattamento,come misura precauzionale, le pazienti devono essere controllate per individuare eventuali segni di aumento delle dimensioni ipofisarie, poiché durante la gestazione può verificarsi un'espansione di tumori pituitari preesistenti.
Disturbi psichiatrici
Informi il medico se voi o qualcuno della vostra famiglia/o chi si prende cura del paziente si accorge che si stanno sviluppando pulsioni o desideri a comportarsi in modi che sono insoliti per voi e non potete resistere all'impulso o alla tentazione di svolgere determinate attività che potrebbero danneggiare voi stessi o gli altri. Questi sono chiamati disturbi del controllo degli impulsi e possono includere comportamenti come dipendenza dal gioco d'azzardo, eccessiva alimentazione o spendere esageratamente, un anormale, esagerato desiderio sessuale o un aumento di pensieri sessuali o sentimenti. Il medico può ritenere necessario modificare o interrompere la dose.
Gravidanza e Allattamento
Chiedere consiglio al medico o al farmacista prima di prendere qualsiasi medicinale.
Gravidanza
Non sono stati condotti studi adeguati e ben controllati sull'uso della cabergolina in donne in gravidanza. Gli studi sugli animali non hanno dimostrato effetti teratogeni, ma sono state osservate riduzione della fertilità ed embriotossicità contemporaneamente all'attività farmacodinamica .
A seguito di uno studio osservazionale della durata di dodici anni sugli effetti in gravidanza della terapia a base di cabergolina, sono oggi disponibili informazioni relative a 256 gravidanze, Di queste 256 gravidanze diciassette (6,6%) sono esitate in gravi malformazioni congenite o aborti. Sono disponibili informazioni su 23 di 258 bambini che hanno avuto in totale 27 anomalie neonatali, più o meno gravi. Le più comuni anomalie neonatali sono state le malformazioni dell'apparato muscolo-scheletrico (10), seguite dalle anomalie a carico dell'apparato cardio-polmonare (5). Non ci sono informazioni relative a malattie perinatali o agli effetti a lungo termine su bambini che siano stati esposti alla cabergolina durante la vita intrauterina. Sulla base della letteratura pubblicata di recente, nella popolazione generale è stata riportata una prevalenza di malformazioni congenite gravi pari al 6,9 % o maggiore. La percentuale di anomalie congenite varia nelle diverse popolazioni. Non è possibile determinare con accuratezza se c'è un aumento del rischio in quanto non è stato incluso un gruppo di controllo.
Prima della somministrazione di DOSTINEX è necessario escludere uno stato di gravidanza.
La cabergolina deve essere usata in gravidanza solo se chiaramente indicato e dopo un'accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio (vedere paragrafoAvvertenze speciali).
In considerazione della lunga emivita del farmaco e dei dati limitati sull'esposizione intrauterina, le donne che stanno pianificando una gravidanza dovranno interrompere la cabergolina un mese prima del tentativo di concepimento. Se il concepimento dovesse avvenire durante la terapia, il trattamento dovrà essere interrotto non appena si venga a conoscenza della gravidanza in atto per limitare l'esposizione del feto al medicinale.
Allattamento
Nei ratti, la cabergolina e/o i suoi metaboliti sono escreti nel latte. Non si hanno informazioni sull'escrezione del farmaco nel latte materno; tuttavia si deve consigliare alle donne di non allattare in caso di non riuscita dell'inibizione/soppressione dell'allattamento con cabergolina. La cabergolina non deve essere somministrato a donne con disturbi iperprolattinemici che intendano allattare i loro bambini perché inibisce la lattazione.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Durante la fase iniziale del trattamento, le pazienti devono prestare attenzione quando eseguono azioni che richiedono reazioni rapide ed accurate.
DOSTINEX può causare sonnolenza (torpore eccessivo) ed episodi di attacchi di sonno improvviso.
Per tale motivo il paziente deve astenersi dalla guida o dall'intraprendere qualsiasi attività in cui una attenzione alterata potrebbe esporre se stesso o altri al rischio di grave danno o di morte (p.es. l'uso di macchinari) fino a che tali episodi ricorrenti e la sonnolenza non si siano risolti (vedere anche paragrafo "Avvertenze Speciali - Sonnolenza / Attacchi di sonno improvviso")
Dosi e Modo d'usoCome usare Dostinex: Posologia
DOSTINEX deve essere somministrato per via orale e si raccomanda che la sua assunzione avvenga preferibilmente con il cibo.
Adulti
Inibizione/soppressione della lattazione fisiologica
Per l'inibizione della lattazione DOSTINEX deve essere somministrato il primo giorno dopo il parto. La posologia raccomandata è di 1 mg (due compresse da 0,5 mg) somministrato in dose singola.
Per la soppressione della lattazione il dosaggio raccomandato è di 0,25 mg (mezza compressa da 0,5 mg) ogni 12 ore per due giorni (1 mg dose totale).
Trattamento dei disturbi dovuti a iperprolattinemia
La dose di DOSTINEX raccomandata inizialmente è di 0,5 mg/settimana somministrati in una o due volte (mezza compressa da 0,5 mg alla settimana ad esempio lunedì e giovedì). La dose settimanale va aumentata gradualmente, preferibilmente attraverso l'aggiunta di 0,5 mg a settimana a intervalli mensili fino a che non si raggiunga una risposta terapeutica ottimale. La dose terapeutica è di solito 1 mg alla settimana, ma può variare da 0,25 mg a 2 mg a settimana. Nelle pazienti iperprolattinemiche sono state usate dosi di DOSTINEX fino a 4,5 mg a settimana.
La dose settimanale può essere somministrata in un'unica soluzione o divisa in due o più volte a settimana in rapporto al grado di tollerabilità della paziente.
Quando sono indicate dosi superiori a 1 mg a settimana si consiglia la suddivisione della dose settimanale in somministrazioni multiple in quanto la tollerabilità di tali dosi prese in un'unica soluzione settimanalmente è stata valutata solo in poche pazienti.
Le pazienti dovrebbero essere tenute sotto controllo durante la fase di aggiustamento della posologia, per determinare il dosaggio più basso che produce la risposta terapeutica. Si consiglia il controllo dei livelli di prolattina sierica a intervalli mensili poiché, una volta raggiunto il regime terapeutico efficace, si osserva solitamente una normalizzazione della prolattina sierica nel giro di 2-4 settimane.
Uso in pediatria
La sicurezza e l'efficacia di DOSTINEX non sono state definite in soggetti al di sotto dei 16 anni di età.
Uso negli anziani
Come conseguenza delle indicazioni per le quali DOSTINEX è al momento consigliato,l'esperienza negli anziani è molto limitata. I dati disponibili non indicano rischi particolari.
SovradosaggioCosa fare se avete preso una dose eccessiva di Dostinex
È probabile che i sintomi da sovradosaggio siano quelli dovuti alla iperstimolazione dei recettori della dopamina, quali nausea, vomito, disturbi gastrici, ipotensione posturale, confusione/psicosi o allucinazioni.
Se necessario si dovranno prendere provvedimenti generali di supporto per eliminare tutto il farmaco non assorbito e per sostenere la pressione arteriosa.
Può essere consigliabile inoltre la somministrazione di farmaci antagonisti della dopamina.
In caso di ingestione/assunzione accidentale di una dose eccessiva di DOSTINEX avvertite immediatamente il medico o rivolgetevi al più vicino ospedale.
Se si ha qualsiasi dubbio sull'uso di DOSTINEX, rivolgersi al medico o al farmacista.
Effetti IndesideratiQuali sono gli effetti collaterali di Dostinex
Come tutti i medicinali, DOSTINEX può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
I seguenti effetti indesiderati sono stati osservati e segnalati durante il trattamento con DOSTINEX con le frequenze di seguito indicate: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100,
Classificazione per sistemi e organi secondoMedDRA | Frequenza | Effetti indesiderati |
Patologie cardiache | Molto comune (pericardite e versamento pericardico) Non comune Non nota | Valvulopatia (incluso rigurgito) e disturbi correlati Palpitazioni Angina pectoris |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Non comune Molto rara Non nota | Dispnea, versamento pleurico, fibrosi (compresa fibrosi polmonare), epistassi Fibrosi pleurica Disturbi respiratori, insufficienza respiratoria, pleurite, dolore toracico |
Disturbi del sistema immunitario | Non comune | Reazioni di ipersensibilità |
Patologie del sistema nervoso | Molto comune Comune Non comune Non nota | Cefalea*, capogiri/vertigini Sonnolenza Emianopsia transitoria, sincope, parestesia Addormentamento improvviso, tremore |
Patologie dell'occhio | Non nota | Visione alerata |
Disturbi psichiatrici | Comune Non comune Non nota | Depressione Aumento della libido Aggressività, delirio, ipersessualità, gioco d'azzardo patologico, disturbi psicotici, allucinazioni |
Patologie vascolari | Comune | Dostinex esercita generalmente un'azione ipotensiva nelle pazienti trattati a lungo termine; ipotensione ortostatica, vampate di calore** |
Patologie gastrointestinali | Molto comune Comune Raro | Nausea*, dispepsia, gastrite, dolore addominale* Stipsi, vomito** Dolore epigastrico |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Molto comune affaticamento Non comune | Astenia*** Edema, edema periferico |
Patologie epatobiliari | Non nota | Alterata funzionalità epatica |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Non comune | Rash, alopecia |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connetivo | Non comune | Crampi alle gambe |
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella | Comune | Dolore al seno |
Esami diagnostici | Comune Non comune Non nota | Abbassamento asintomatico della pressione arteriosa (≥20 mmHg sistolica e ≥10 mmHg diastolica) È stata osservata una diminuzione dei valori di emoglobina nelle donne amenorroiche durante i primi mesi dopo la ripresa del ciclo Aumento dei livelli plasmatici di creatinina fosfochinasi, valori alterati ai test di funzionalità epatica |
*Molto comune nelle pazienti trattate per i disturbi di iperprolattinemia; comune nelle pazienti trattate per l'inibizione/soppressione della lattazione
** Comune nelle pazienti trattate per disturbi di iperprolattinemia; non comune nelle pazienti trattate per l'inibizione/soppressione della lattazione
*** Molto comune nelle pazienti trattate per disturbi di iperprolattinemia; non comune nelle pazienti trattate per l'inibizione/soppressione della lattazione
Si possono verificare i seguenti effetti indesiderati:
incapacità di resistere all'impulso di compiere azioni che potrebbero essere dannose, che possono comprendere:
- forte impulso a giocare esageratamente, nonostante gravi conseguenze personali o familiari
- alterato o aumentato interesse sessuale e comportamento che suscita notevole preoccupazione a voi o ad altri, per esempio, un maggiore desiderio sessuale - shopping incontrollabile o spendere eccessivamente
- mangiare compulsivo (mangiare grandi quantità di cibo in un breve periodo di tempo) o bulimia (mangiare più cibo del normale e più di quello che è necessario per soddisfare la vostra fame).
Informi il medico se si verifica uno di questi comportamenti, così lui potrà decidere come intervenire per gestire o ridurre i sintomi
Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
Se si manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio rivolgersi al medico o al farmacista. Gli effetti indesiderati possono, inoltre, essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse". La segnalazione degli effetti indesiderati contribuisce a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.
Scadenza e Conservazione
Tenere DOSTINEX fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. I flaconi di DOSTINEX sono forniti con essiccante nei tappi. L'essiccante non deve essere rimosso.
Si raccomanda di richiudere accuratamente il flacone dopo l'uso.
Scadenza: vedere la data di scadenza indicata sulla confezione.
ATTENZIONE: Non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza indicata sulla confezione. La data di scadenza indicata si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.
I medicinali non devono essere gettati nell'acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l'ambiente.
COMPOSIZIONE
Ogni compressa da 0,5 mg contiene: principio attivo: cabergolina 0,5 mg. Eccipienti: lattosio, leucina.
FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO
2 compresse 0,5 mg
4 compresse 0,5 mg
8 compresse 0,5 mg
Fonte Foglietto Illustrativo: AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Contenuto pubblicato a Gennaio 2016. Le informazioni presenti possono non risultare essere aggiornate.
Per avere accesso alla versione più aggiornata, si consiglia l'accesso al sito web dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Disclaimer e informazioni utili.
01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
DOSTINEX 0,5 MG COMPRESSE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Ogni compressa contiene:
principio attivo: cabergolina 0,5 mg.
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
03.0 FORMA FARMACEUTICA
Compresse.
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
Inibizione/soppressione della lattazione fisiologica
DOSTINEX è indicato per la prevenzione della lattazione fisiologica subito dopo il parto e per la soppressione della lattazione in corso:
1) dopo il parto, quando la madre sceglie di non allattare il bambino al seno o quando l'allattamento al seno è controindicato per motivi medici collegati alla madre o al neonato.
2) dopo la nascita di un feto morto o dopo un aborto.
DOSTINEX impedisce la lattazione fisiologica attraverso l'inibizione della secrezione di prolattina.
Nelle prove cliniche controllate è stato dimostrato che DOSTINEX, somministrato alla dose singola di 1 mg al primo giorno post-partum, si è dimostrato efficace nell'inibire la secrezione di latte, così come nel ridurre la congestione e il dolore al seno nel 70-90% delle donne. Solo una minima parte delle pazienti presentava una sintomatologia mammaria recidivante, generalmente di lieve entità, alla terza settimana dopo il parto.
La soppressione della secrezione di latte e il miglioramento dei sintomi legati alla congestione del seno e al dolore che seguono la montata lattea si raggiungono in circa l'85% delle donne che ricevono complessivamente 1 mg di cabergolina, somministrata in quattro dosi divise nell'arco di due giorni.
Il ritorno della sintomatologia al seno dopo 10 giorni è raro.
Trattamento dei disturbi iperprolattinemici
DOSTINEX è indicato per il trattamento delle disfunzioni associate a iperprolattinemia quali amenorrea, oligomenorrea, anovulazione e galattorrea. DOSTINEX è indicato in pazienti con adenoma ipofisario secernente prolattina (micro e macroprolattinoma), iperprolattinemia idiopatica, o sindrome della sella vuota associata a iperprolattinemia, patologie fondamentali nelle manifestazioni cliniche sopra citate.
DOSTINEX somministrato alle dosi di 1 - 2 mg alla settimana come terapia cronica è stato efficace nel normalizzare i livelli sierici di prolattina approssimativamente nell'84% delle pazienti iperprolattinemiche. La ripresa di cicli regolari è stata osservata nell'83% di donne precedentemente amenorroiche. In base al monitoraggio dei livelli di progesterone, determinati durante la fase luteale, l'ovulazione si ristabiliva nell'89% delle donne trattate, la galattorrea scompariva nel 90% dei casi trattati. Nel 50-90% dei pazienti sia di sesso femminile che maschile con micro o macroprolattinoma si evidenziava una diminuzione della massa tumorale.
04.2 Posologia e modo di somministrazione
DOSTINEX deve essere somministrato per via orale.
Poiché durante gli studi clinici DOSTINEX è stato principalmente somministrato durante i pasti e visto che la tollerabilità di questa classe di farmaci viene di solito incrementata dall'assunzione di cibo, si raccomanda che DOSTINEX venga preferibilmente assunto con il cibo.
Inibizione/soppressione della lattazione fisiologica
Per l'inibizione della lattazione
DOSTINEX deve essere somministrato il primo giorno dopo il parto. La posologia raccomandata è di 1 mg (due compresse da 0,5 mg) somministrato in dose singola.
Per la soppressione della lattazione
Il dosaggio raccomandato è di 0,25 mg (mezza compressa da 0,5 mg) ogni 12 ore per due giorni (1 mg dose totale).
Trattamento dei disturbi iperprolattinemici
La dose di DOSTINEX raccomandata inizialmente è di 0,5 mg/settimana somministrati in una o due volte (mezza compressa da 0,5 mg alla settimana ad esempio lunedì e giovedì). La dose settimanale va aumentata gradualmente, preferibilmente attraverso l'aggiunta di 0,5 mg a settimana a intervalli mensili fino a che non si raggiunga una risposta terapeutica ottimale. La dose terapeutica è di solito 1 mg alla settimana, ma può variare da 0,25 mg a 2 mg a settimana. Nelle pazienti iperprolattinemiche sono state usate dosi di DOSTINEX fino a 4,5 mg a settimana.
La dose settimanale può essere somministrata in un'unica soluzione o divisa in due o più volte a settimana in rapporto al grado di tollerabilità della paziente.
Quando sono indicate dosi superiori a 1 mg a settimana si consiglia la suddivisione della dose settimanale in somministrazioni multiple in quanto la tollerabilità di tali dosi prese in un'unica soluzione settimanalmente è stata valutata solo in poche pazienti.
Le pazienti dovrebbero essere tenute sotto controllo durante la fase di aggiustamento della posologia, per determinare il dosaggio più basso che produce la risposta terapeutica. Si consiglia il controllo dei livelli di prolattina sierica a intervalli mensili poiché, una volta raggiunto il regime terapeutico efficace, si osserva solitamente una normalizzazione della prolattina sierica nel giro di 2-4 settimane.
Alla sospensione di DOSTINEX, si osserva di solito una recidiva di iperprolattinemia. Tuttavia, una persistente soppressione dei livelli di prolattina si è osservata per più mesi in alcune pazienti. Nella maggior parte delle donne, i cicli ovulatori persistono per almeno 6 mesi dopo l'interruzione di DOSTINEX.
La dose massima è di 3 mg/die.
Uso in pediatria
La sicurezza e l'efficacia di DOSTINEX non sono state definite in soggetti al di sotto dei 16 anni di età.
Uso negli anziani
Come conseguenza delle indicazioni per le quali DOSTINEX è al momento consigliato, l'esperienza negli anziani è molto limitata. I dati disponibili non indicano rischi particolari.
04.3 Controindicazioni
Per il trattamento a lungo termine: evidenza di valvulopatia cardiaca determinata all'ecocardiogramma eseguito prima del trattamento (vedere paragrafo 4.4 - Avvertenze speciali e precauzioni di impiego - Fibrosi e valvulopatia cardiaca e fenomeni clinici possibilmente correlati).
04.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego
Generali
DOSTINEX, come altri derivati dell'ergot, deve essere somministrato con cautela in soggetti con grave affezione cardiovascolare, sindrome di Raynaud, ulcera peptica o emorragie gastrointestinali, o con una storia di gravi disturbi mentali, soprattutto se psicotici.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Nei pazienti affetti da grave insufficienza epatica e trattati per un lungo periodo con DOSTINEX, deve essere preso in considerazione un dosaggio inferiore. Nei pazienti affetti da grave insufficienza epatica (Child-Pugh Classe C) che hanno assunto una singola dose da 1 mg è stato osservato un aumento dell'AUC rispetto a volontari sani e a quelli con forme più lievi di insufficienza epatica.
A seguito della somministrazione di DOSTINEX, può manifestarsi ipotensione posturale. Si deve prestare attenzione quando DOSTINEX viene somministrato insieme ad altri farmaci che notoriamente abbassano la pressione sanguigna.
Fibrosi e valvulopatia cardiaca e fenomeni clinici possibilmente correlati
Dopo un uso prolungato di derivati ergotaminici con proprietà agoniste per i recettori serotoninergici di tipo 5HT2B, come Dostinex, si sono verificati disturbi fibrotici e infiammatori a carico delle membrane sierose quali pleurite, versamento pleurico, fibrosi pleurica, fibrosi polmonare, pericardite, versamento pericardico, valvulopatia cardiaca con interessamento di una o più valvole (aortica, mitrale e tricuspide) o fibrosi retroperitoneale. In alcuni casi, i sintomi o le manifestazioni della valvulopatia cardiaca sono migliorati dopo interruzione del trattamento con cabergolina.
La velocità di eritrosedimentazione (VES) è aumentata in modo anomalo in associazione a versamento pleurico/fibrosi. Si raccomanda di effettuare un esame radiografico del torace in caso di un aumento anomalo e inspiegato della VES.
La valvulopatia è stata associata all'impiego di dosi cumulative; pertanto, i pazienti devono essere trattati con la dose più bassa efficace. Ad ogni visita, il rapporto rischio-beneficio del trattamento per il paziente deve essere rivalutato per determinare se sia appropriato proseguire il trattamento con cabergolina.
Prima di avviare il trattamento a lungo termine
Tutti i pazienti devono effettuare una valutazione cardiovascolare, comprendente un ecocardiogramma, per stabilire la potenziale presenza di una patologia valvolare asintomatica.
Prima di iniziare la terapia è anche utile effettuare un'analisi della velocità di eritrosedimentazione (VES) o di altri marker infiammatori, un test della funzionalità polmonare/esame radiografico del torace e test della funzionalità renale.
Non è noto se il trattamento con cabergolina in pazienti con riflusso valvolare possa aggravare la malattia di base. Se viene diagnosticata una fibrosi valvolare, il paziente non deve essere trattato con cabergolina (vedere paragrafo 4.3 - Controindicazioni).
Durante il trattamento a lungo termine
Le patologie fibrotiche possono avere un esordio insidioso e i pazienti devono essere costantemente monitorati per evitare il rischio di possibili manifestazioni di fibrosi progressive.
Durante il trattamento si raccomanda pertanto di prestare attenzione a segni e sintomi di:
• patologie pleuropolmonari, quali dispnea, respiro corto, tosse persistente e dolore al petto.
• insufficienza renale o ostruzione vascolare dell'uretere o dell'addome che comporti dolore ai fianchi/lombalgia e edema agli arti inferiori, così come l'eventuale presenza di massa o dolorabilità addominale che possa indicare fibrosi retroperitoneale.
• insufficienza cardiaca, poiché casi di fibrosi valvolare e pericardica si sono spesso manifestati con insufficienza cardiaca. Pertanto, la fibrosi valvolare (e la pericardite costrittiva) deve essere esclusa se compaiono tali sintomi.
Si raccomanda di effettuare un appropriato monitoraggio clinico e diagnostico per lo sviluppo di patologie fibrotiche. Un primo ecocardiogramma deve essere effettuato entro 3-6 mesi dall'inizio della terapia, dopodiché la frequenza del monitoraggio ecocardiografico deve essere determinata da una appropriata valutazione clinica individuale, ponendo particolare attenzione ai segni e sintomi sopramenzionati, ma sempre con una frequenza minima di 6-12 mesi.
Il trattamento con DOSTINEX deve essere interrotto nel caso in cui un ecocardiogramma riveli un nuovo riflusso valvolare o un aggravamento di un riflusso già esistente, un restringimento valvolare o un ispessimento dei lembi valvolari (vedere paragrafo 4.3 - Controindicazioni).
La necessità di ulteriori controlli clinici (ad es. esame obiettivo, che includa un'attenta auscultazione cardiaca, radiografia, TAC) deve essere determinata su base individuale.
Ulteriori esami come la velocità di eritrosedimentazione (VES) e misurazioni della creatinina sierica devono essere effettuati, se necessario, per supportare una diagnosi di patologia fibrotica.
Sonnolenza/Attacchi di sonno improvviso
DOSTINEX è stato associato a sonnolenza. Gli agonisti della dopamina possono essere associati a episodi di attacchi di sonno improvvisonei soggetti con malattia di Parkinson.Possono essere presi in considerazione una riduzione del dosaggio o l'interruzione della terapia (vedere paragrafo 4.7 - Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari).
Inibizione/soppressione della lattazione fisiologica
Come per gli altri derivati dell'ergot, DOSTINEX non deve essere somministrato a donne con ipertensione indotta dalla gravidanza, come la preeclampsia o l'ipertensione post-partum, a meno che il potenziale beneficio venga ritenuto superiore al possibile rischio.
DOSTINEX non deve essere somministrato in dosi singole superiori a 0,25 mg a donne che allattano in trattamento per la soppressione della lattazione per evitare il rischio di ipotensione posturale. (vedere paragrafo 4.2 - Inibizione/soppressione della lattazione fisiologica e la sezione sopra riportata - Ipotensione posturale).
Trattamento di disturbi dovuti ad iperprolattinemia
Poiché l'iperprolattinemia con amenorrea/galattorrea e infertilità può essere associata a tumori ipofisari, è opportuno prevedere un controllo completo della funzionalità della ghiandola ipofisaria prima di iniziare il trattamento con DOSTINEX.
DOSTINEX ripristina l'ovulazione e la fertilità nelle donne con ipogonadismo iperprolattinemico.
Prima di iniziare il trattamento con DOSTINEX, deve essere escluso lo stato di gravidanza. Poiché ad oggi esiste un'esperienza clinica ancora limitata e il medicinale ha una lunga emivita, come misura precauzionale si consiglia alle donne che desiderano una gravidanza, una volta raggiunti dei cicli ovulatori regolari, di interrompere l'assunzione di DOSTINEX un mese prima del tentativo di concepimento.
Poiché può intervenire una gravidanza prima del ripristino delle mestruazioni, si raccomanda di eseguire un test di gravidanza almeno ogni 4 settimane durante il periodo di amenorrea e successivamente ogni volta che il periodo mestruale ritardi più di tre giorni. Alle donne che non desiderano la gravidanza, si deve consigliare di adottare un metodo di contraccezione meccanica durante il trattamento con DOSTINEX e dopo l'interruzione di DOSTINEX fino alla scomparsa dei cicli ovulatori.
In caso di accertata gravidanza durante il trattamento,come misura precauzionale, le pazienti devono essere controllate per individuare eventuali segni di aumento delle dimensioni ipofisarie, poiché durante la gestazione può verificarsi un'espansione di tumori preesistenti.
Disturbi del controllo degli impulsi
I pazienti devono essere regolarmente monitorati per lo sviluppo di disturbi del controllo degli impulsi. I pazienti e coloro che si occupano dei pazienti devono essere consapevoli che i sintomi comportamentali del disturbo del controllo degli impulsi incluso gioco d'azzardo patologico, aumento della libido, ipersessualità, shopping compulsivo o spesa eccessiva, bulimia e impulso incontrollato ad alimentarsi, possono verificarsi in pazienti in trattati con agonisti della dopamina, incluso DOSTINEX. Una riduzione della dose/sospensione graduale fino ad interruzione dovrebbero essere considerati se tali sintomi si sviluppano.
04.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Sebbene non ci sia una prova conclusiva di un'interazione tra DOSTINEX e ogni altro alcaloide dell'ergot, si raccomanda di non usare per lunghi periodi di tempo il prodotto in concomitanza con questi farmaci.
Poiché DOSTINEX esercita il proprio effetto terapeutico attraverso la stimolazione diretta dei recettori della dopamina, non deve essere somministrato in concomitanza con farmaci che abbiano un'attività dopamina-antagonista (quali fenotiazine, butirrofenoni, tioxanteni, metoclopramide) perché ciò potrebbe determinare una riduzione degli effetti inibitori di DOSTINEX sulla secrezione di prolattina.
DOSTINEX, come gli altri derivati dell'ergot, non deve essere usato in concomitanza ad antibiotici macrolidi (es. eritromicina) in quanto si potrebbe avere un aumento della biodisponibilità di DOSTINEX.
04.6 Gravidanza ed allattamento
A seguito di uno studio osservazionale della durata di dodici anni sugli effetti in gravidanza della terapia a base di cabergolina, sono oggi disponibili informazioni relative a 256 gravidanze, Di queste 256 gravidanze diciassette (6,6%) sono esitate in gravi malformazioni congenite o aborti. Sono disponibili informazioni su 23 di 258 bambini che hanno avuto in totale 27 anomalie neonatali, più o meno gravi. Le più comuni anomalie neonatali sono state le malformazioni dell'apparato muscolo-scheletrico (10), seguite dalle anomalie a carico dell'apparato cardio-polmonare (5). Non ci sono informazioni relative a malattie perinatali o agli effetti a lungo termine su bambini che siano stati esposti alla cabergolina durante la vita intrauterina. Sulla base della letteratura pubblicata di recente, nella popolazione generale è stata riportata una prevalenza di malformazioni congenite gravi pari al 6,9 % o maggiore. La percentuale di anomalie congenite varia nelle diverse popolazioni. Non è possibile determinare con accuratezza se c'è un aumento del rischio in quanto non è stato incluso un gruppo di controllo.
Prima della somministrazione di DOSTINEX è necessario escludere uno stato di gravidanza. È inoltre necessario prevenire un'eventuale gravidanza per almeno un mese dopo il trattamento. Poiché nelle pazienti affette da iperprolattinemia la cabergolina ha un'emivita di eliminazione pari a 79-115 ore, una volta raggiunti dei cicli ovulatori regolari, le donne che desiderano una gravidanza dovranno interrompere l'assunzione di DOSTINEX un mese prima del presunto concepimento. Questo consentirà di prevenire una possibile esposizione fetale al medicinale e non interferirà con la possibilità di concepimento perché i cicli ovulatori in alcuni casi persistono per 6 mesi dopo l'interruzione del farmaco. Se il concepimento dovesse avvenire durante la terapia, il trattamento dovrà essere interrotto non appena si venga a conoscenza della gravidanza in atto per limitare l'esposizione del feto al medicinale. (vedere paragrafo 4.4 - Trattamento di disturbi dovuti ad iperprolattinemia).
Nei ratti, DOSTINEX e/o i suoi metaboliti sono escreti nel latte. Non si hanno informazioni sull'escrezione del farmaco nel latte materno; tuttavia si deve consigliare alle donne di non allattare in caso di non riuscita dell'inibizione/soppressione dell'allattamento con DOSTINEX. DOSTINEX non deve essere somministrato a donne con disturbi iperprolattinemici che intendano allattare i loro bambini perché inibisce la lattazione.
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Pazienti in trattamento con DOSTINEX che presentino episodi di sonnolenza e/o di attacchi di sonno improvviso devono essere informati di astenersi dalla guida o dall'intraprendere qualsiasi attività in cui una alterata attenzione potrebbe esporre loro stessi o altri al rischio di grave danno o di morte (p.es. l'uso di macchinari) fino a che tali episodi ricorrenti e la sonnolenza non si siano risolti (vedere anche paragrafo 4.4 - Avvertenze speciali e precauzioni di impiego - Sonnolenza/Attacchi di sonno improvviso).
04.8 Effetti indesiderati
I seguenti effetti indesiderati sono stati osservati e segnalati durante il trattamento con DOSTINEX con le frequenze di seguito indicate: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100,
Generali
Classe sistemica-organica | Frequenza | Effetti indesiderati |
Patologie vascolari | Comune | DOSTINEX esercita generalmente un'azione ipotensiva nei pazienti trattati a lungo termine; ipotensione posturale |
Non comune | Vasospasmi alle dita, svenimenti | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Non comune | Crampi alle gambe |
Esami diagnostici | Non comune | È stata osservata una diminuzione dei valori di emoglobina nelle donne amenorroiche durante i primi mesi dopo la ripresa del ciclo |
Disturbi dovuti a iperprolattinemia
Classe sistemica-organica | Frequenza | Effetti indesiderati |
Patologie del sistema nervoso | Molto comune | Capogiri/vertigini, cefalea |
Non comune | Parestesie | |
Non nota | Attacchi di sonno improvviso, sincope | |
Patologie vascolari | Comune | Vampate di calore |
Patologie gastrointestinali | Molto comune | Dolore addominale/dispepsia/gastrite, nausea |
Comune | Stipsi, vomito | |
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella | Comune | Dolore al seno |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Molto comune | Astenia/affaticamento |
Inibizione/soppressione della lattazione
Classe sistemica-organica | Frequenza | Effetti indesiderati |
Patologie del sistema nervoso | Comune | Capogiri/vertigini, cefalea, sonnolenza |
Non comune | Emianopsia transitoria, sincope | |
Patologie cardiache | Non comune | Palpitazioni |
Molto comune | Valvulopatia cardiaca (incluso riflusso valvolare) e disturbi correlati (pericardite e versamento pericardico) | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Non comune | Epistassi, effusione pleurica, fibrosi polmonare |
Patologie gastrointestinali | Comune | Dolore addominale, nausea |
Non comune | Vomito | |
Raro | Dolore epigastrico | |
Esami diagnostici | Comune | Abbassamento asintomatico della pressione arteriosa (≥20 mmHg sistolica e ≥10 mmHg diastolica) |
Patologie vascolari | Non comune | Vampate di calore |
Patologie dell'occhio | Non nota | Visione alterata |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Non comune | Astenia |
Farmacovigilanza post-marketing
Classe sistemica-organica | Frequenza | Effetti indesiderati |
Disturbi del sistema immunitario | Non nota | Reazioni di ipersensibilità |
Disturbi psichiatrici | Non nota | Delirio, disturbi psicotici |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Non comune | Dispnea |
Non nota | Disturbi respiratori, insufficienza respiratoria | |
Patologie epatobiliari | Non nota | Alterata funzionalità epatica |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Non comune | Alopecia, rash |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Non comune | Edema |
Esami diagnostici | Non nota | Aumento dei livelli plasmatici di creatinina fosfochinasi, valori alterati ai test di funzionalità epatica |
Disturbi del controllo degli impulsi
Gioco d'azzardo patologico, aumento della libido, ipersessualità, shopping compulsivo o spesa eccessiva, bulimia e impulso incontrollato ad alimentarsi, possono verificarsi in pazienti trattati con agonisti della dopamina, incluso DOSTINEX (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego).
04.9 Sovradosaggio
È probabile che i sintomi da sovradosaggio siano quelli dovuti alla iperstimolazione dei recettori della dopamina, quali nausea, vomito, disturbi gastrici, ipotensione posturale, confusione/psicosi o allucinazioni.
Se necessario si dovranno prendere provvedimenti generali di supporto per eliminare tutto il farmaco non assorbito e per sostenere la pressione arteriosa.
Può essere consigliabile inoltre la somministrazione di farmaci antagonisti della dopamina.
05.0 PROPRIETÀFARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: inibitori della prolattina
Codice ATC: G02CB03
DOSTINEX è un derivato dell'ergot ad azione dopaminergica con un potente e prolungato effetto di inibizione dei livelli di prolattina.
Attraverso la stimolazione diretta dei recettori D2 dopaminergici presenti sulle cellule lattotropiche ipofisarie, inibisce la secrezione di prolattina. Nei ratti il composto diminuisce la secrezione della prolattina a dosi orali di 3-25 mcg/kg, e in vitro alla concentrazione di 45 pg/ml. Oltre a ciò, DOSTINEX esercita un effetto dopaminergico centrale attraverso la stimolazione del recettore D2, a dosi orali più alte di quelle efficaci per l'abbassamento dei livelli di prolattina sierica.
L'effetto prolungato del farmaco sulla diminuzione dei livelli di prolattina è, probabilmente, dovuto alla sua lunga persistenza nell'organo bersaglio, come lascia supporre la lenta eliminazione della radioattività totale dall'ipofisi, dopo somministrazione orale singola di prodotto marcato nei ratti (t1/2 di circa 60 ore).
Gli effetti farmacodinamici di DOSTINEX sono stati studiati in volontari sani, in puerpere e in pazienti iperprolattinemiche. Dopo una dose orale singola di DOSTINEX(0,3-1,5 mg), si osserva una significativa diminuzione dei livelli di prolattina sierica in tutte le popolazioni studiate. L'effetto è rapido (entro 3 ore dalla somministrazione) e persistente (fino a 7-28 giorni nei volontari sani e nelle pazienti iperprolattinemiche e fino a 14-21 giorni nelle puerpere). L'effetto di abbassamento della prolattina è dose-correlato per quanto riguarda sia l'entità che la durata dell'effetto.
Per quanto riguarda eventuali effetti endocrini non riferiti all'azione antiprolattinemica, i dati disponibili sull'uomo confermano i risultati sperimentali i quali indicano che DOSTINEX è caratterizzato da una azione molto selettiva, senza alcun effetto sulla secrezione basale di altri ormoni ipofisari o di cortisolo. L'unico effetto farmacodinamico di DOSTINEX, non correlato all'effetto terapeutico, si riferisce alla diminuzione della pressione arteriosa. Il massimo effetto ipotensivo di DOSTINEX in dose singola si manifesta durante le prime 6 ore dopo l'assunzione del farmaco ed è dose-dipendente sia come entità che come incidenza.
05.2 Proprietà farmacocinetiche
I profili farmacocinetico e metabolico di DOSTINEX sono stati studiati in volontari sani di entrambi i sessi e nelle pazienti iperprolattinemiche.
Dopo la somministrazione orale, il prodotto marcato è stato rapidamente assorbito nel tratto gastrointestinale come evidenziato dal picco della radioattività nel plasma (tra 0,5 e 4 ore dalla somministrazione).
Dieci giorni dopo la somministrazione, il 18% e il 72% della radioattività è stato riscontrato rispettivamente nell'urina e nelle feci. Nelle urine si è identificata una quota di prodotto immodificato pari al 2-3% della dose.
Il metabolita principale identificato nelle urine è la 6-allil-8β-carbossi-ergolina, pari al 4-6% della dose. Sono stati identificati e determinati nell'urina per una quota pari al 3% tre altri metaboliti. È stato notato che i metaboliti sono meno potenti di DOSTINEX nell'inibizione della secrezione della prolattina in vitro. La biotrasformazione di DOSTINEX è stata anche studiata nel plasma di volontari sani di sesso maschile trattati con cabergolina marcata: è stata evidenziata una rapida e massiccia biotrasformazione.
La bassa escrezione urinaria del prodotto immodificato è stata confermata anche negli studi con prodotto non radioattivo. L'emivita di DOSTINEX, calcolata sulle percentuali di escrezione urinaria, è molto lunga (63-68 ore nei volontari sani, 79-115 ore nelle pazienti iperprolattinemiche).
Sulla base dell'emivita di eliminazione, le condizioni di steady-state si raggiungono dopo 4 settimane, come confermato dal picco medio dei livelli plasmatici di DOSTINEX ottenuto dopo singola somministrazione (37 ± 8 pg/ml) e dopo 4 settimane di somministrazioni ripetute (101 ± 43 pg/ml).
Gli esperimenti in vitro hanno dimostrato che il farmaco, alle concentrazioni di 0,1-10 ng/ml si lega per il 41-42% alle proteine del plasma.
Non sembra che il cibo influenzi l'assorbimento e la disponibilità di DOSTINEX.
05.3 Dati preclinici di sicurezza
Sono stati evidenziati effetti maternotossici ma non teratogeni nei topi con dosaggi di cabergolina fino a 8 mg/kg/die (pari a circa 55 volte la dose massima raccomandata nell'uomo) durante il periodo dell'organogenesi.
Una dose pari a 0,012 mg/kg/die (circa 1/7 della dose massima raccomandata nell'uomo) durante il periodo di organogenesi ha causato nei ratti un aumento delle perdite embriofetali post-impianto. Tali perdite possono essere dovute alle proprietà inibitorie sulla secrezione di prolattina della cabergolina nei ratti. La cabergolina, a dosi giornaliere pari a 0,5 mg/kg/die (pari a circa 19 volte la dose massima raccomandata nell'uomo) durante il periodo di organogenesi nel coniglio, ha causato maternotossicità caratterizzata da perdita di peso corporeo e riduzione dell'assunzione di cibo. Dosi di 4 mg/kg/die (pari a circa 150 volte la dose massima raccomandata nell'uomo) durante il periodo di organogenesi nel coniglio hanno causato un aumento dell'incidenza di varie malformazioni. Tuttavia in un altro studio nei conigli non sono state osservate né malformazioni correlate al trattamento né embriotossicità con dosaggi fino a 8 mg/kg/die (pari a circa 300 volte la dose massima raccomandata nell'uomo).
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
Non pertinente.
06.3 Periodo di validità
2 anni
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Nessuna.
06.5 Natura del confezionamento primario e contenuto della confezione
Flaconi di vetro ambrato di tipo I con tappo a vite a chiusura di sicurezza, contenente gel di silice.
Flacone da 2 compresse
Flacone da 4 compresse
Flacone da 8 compresse
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
I flaconi di DOSTINEX sono forniti con essiccante nei tappi. Questo essiccante non deve essere rimosso.
Si raccomanda di richiudere accuratamente il flacone dopo l'uso.
Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Pfizer Italia S.r.l.
Via Isonzo 71
04100 Latina
08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
DOSTINEX 0,5 mg compresse - 2 compresse - AIC n. 028988018
DOSTINEX 0,5 mg compresse - 4 compresse - AIC n. 028988020
DOSTINEX 0,5 mg compresse - 8 compresse - AIC n. 028988032
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE O DEL RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
27 luglio 1994
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO
Febbraio 2013