Ultima modifica 12.06.2019

L'arsenico non presenta né odore né sapore. Questa caratteristica ha reso l'arsenico un veleno per i "delitti perfetti", perché a bassi dosaggi provoca una morte pressoché uguale a quella naturale.

L'arsenico ha origine sia minerale che industriale. Il suo impiego si rivolge principalmente alla formulazione dei fitofarmaci,  all'industria metallurgica, all'industria del vetro e della ceramica. Avvelenamento da arsenico, sintomiL'arsenico si può trovare sotto forma di composti arseniati organici ed inorganici (As5+), e sotto forma di composti arseniti organici ed inorganici (As3+), che sono più tossici rispetto ai precedenti. L'arsenico può entrare a contatto con il nostro corpo tramite le tre vie più conosciute (orale, inalatoria, cutanea) ed essere eliminato dall'organismo tramite la via urinaria, intestinale, sudoripara e desquamatoria.
Esiste anche un gas a base di arsenico chiamato arsina (AsH3). Questo gas può causare forme di tossicità acuta e cronica nell'uomo, ma rappresenta anche una vera minaccia per l'ambiente (forte inquinante dell'acqua). In caso di intossicazione acuta da arsina insorgono disturbi gastrointestinali, aritmie e difficoltà nel trasporto del segnale nervoso.  Se questa intossicazione non viene curata, la morte insorge nel giro di 24 ore o al massimo di 4 giorni. Nel caso di intossicazione cronica da gas arsina gli effetti provocati sono dei fenomeni di ipercheratosi ed iperpigmentazione, con malattia del "piede nero" (ridotta circolazione del sangue con principio di cancrena), degenerazione delle fibre sensitive, epatopatia e depressione del midollo osseo.
L'intossicazione da arsenico viene contrastata grazie all'azione di particolari componenti, che si legano irreversibilmente al metallo bloccandone il suo effetto tossico. Questi composti in grado di contenere l'intossicazione da arsenico sono conosciuti come materiali chelanti, come per esempio il BAL, il calcio-sodio EDTA (acido etilendiammino tetracetico) e la Penicillamina. Il pregio di questi prodotti chelanti è di essere selettivi per i metalli non essenziali, quindi tutti i metalli importanti per l'organismo non vengono chelati.
L'arsenico presenta spiccate proprietà cancerogene alla cute, al polmone ed al fegato. Questo metallo tossico e cancerogeno ha anche un meccanismo genotossico, quindi aumenta la proliferazione cellulare con rilascio di fattori di crescita, modifica la riparazione del DNA ed infine partecipa allo stress ossidativo con produzione di radicali liberi dell'ossigeno.
Esiste una pianta che ha origine molto antica (Pteris Vittata) che è in grado di assorbire notevoli quantità di arsenico dal suolo. Uno studio recente sta valutando l'impiego di questa pianta sull'uomo nella disintossicazione da arsenico e nel decontaminare le acque che presentano un'elevata quantità di questo metallo.

 


Altri articoli su 'Arsenico: tossicità dell'arsenico'

  1. Tossicità dei metalli
  2. Tossicità e tossicologia
  3. Mercurio: tossicità del mercurio