Stenosi Aortica: Cause, Sintomi e Cura
Ultima modifica 29.10.2020
INDICE
  1. Cos'è
  2. Cause
  3. Sintomi e Complicazioni
  4. Diagnosi
  5. Terapia
  6. Prognosi
  7. Prevenzione

Cos'è

Stenosi Aortica: Cos’è?

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La stenosi aortica, o stenosi valvolare aortica, è la patologia cardiaca caratterizzata dal restringimento od ostruzione della valvola aortica.
Com'è intuibile, la presenza di questa condizione pregiudica il flusso di sangue attraverso l'apertura creata dalla valvola stessa e ciò si ripercuote sulla quantità di sangue immessa nell'aorta
La stenosi aortica rientra nell'elenco delle malattie cardiache meglio note come valvulopatie, ossia le malattie delle valvole cardiache; altri esempi di valvulopatie sono l'insufficienza aortica, la stenosi mitralica, il prolasso della valvola mitrale, l'insufficienza mitralica ecc.

Lo sapevi che...

A descrivere per la prima volta la stenosi aortica fu il medico Francese Lazare Rivière, nel 1663.

Anatomia della Valvola Aortica: un breve ripasso

La valvola aortica è una delle quattro valvole deputate a regolare il flusso di sangue all'interno del cuore.

Essa si colloca nel ventricolo sinistro, nel punto in cui questo si collega all'aorta, e si occupa di controllare il passaggio del sangue tra questi due compartimenti, prevenendone il reflusso (ossia il ritorno indietro).

La valvola aortica è un esempio di valvola semilunare tricuspide; "tricuspide" significa che, a regolare l'apertura e la chiusura di questa valvola, sono tre lembi di tessuto connettivo, detti anche cuspidi (per via della loro forma appuntita).

Come tutte le altre valvole cardiache, anche la valvola aortica, quando funziona correttamente, non permette il flusso retrogrado del sangue (in altre parole, che il sangue torni indietro).

Per approfondire: Valvola Aortica: Anatomia e Funzione

Epidemiologia: incidenza della Stenosi Aortica

Dagli studi statistici emerge che la stenosi aortica è un problema riscontrato nel 2% delle persone di età superiore ai 65 anni, nel 3% degli individui di età maggiore ai 75 anni e nel 4% dei soggetti ultra-85enni.

Cause

Stenosi Aortica: Fisiopatologia

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La valvola aortica permette al sangue ossigenato presente nel ventricolo sinistro di lasciare quest'ultimo e imboccare l'aorta, per raggiungere organi e tessuti del corpo umano, e ossigenarli.
A spingere il sangue in aorta è lo stesso ventricolo sinistro, con la sua attività contrattile.

La presenza di una stenosi aortica rappresenta un ostacolo alla fuoriuscita del sangue dal ventricolo sinistro.

Tale ostacolo comporta che il ventricolo sinistro debba compiere uno sforzo maggiore, per spingere il sangue necessario in aorta.

Nel tempo, lo sforzo maggiore a cui è sottoposto il ventricolo sinistro si traduce, dapprima, in un ispessimento della sua parete muscolare (ipertrofia ventricolare sinistra) e, successivamente, in un indebolimento del suo potere contrattile.

Alla fine di questo processo patologico, il ventricolo sinistro e il cuore risultano più deboli e incapaci di sostenere le esigenze dell'organismo, per quanto concerne le richieste di ossigeno.
Questa condizione di incapacità funzionale prende il nome di insufficienza cardiaca ed è sola una delle possibili complicanze della stenosi aortica.

Stenosi Aortica: le Cause

Le cause principali di stenosi aortica sono tre:

Sebbene rare, altre cause possibili di stenosi aortica sono il lupus eritematoso sistemico, la malattia di Fabry, la malattia ossea di Paget (o morbo di Paget), l'iperuricemia e alcune forme di endocardite.

Calcificazione Aortica Senile

La calcificazione aortica senile è, in assoluto, la causa più comune di stenosi aortica; a essa, infatti, sono da imputarsi più del 50% dei casi di restringimento della valvola aortica.

Come suggerisce il nome, la calcificazione senile della valvola aortica è una condizione connessa all'invecchiamento; in particolare, si palesa maggiormente nei soggetti di età superiore ai 65 anni.

La calcificazione aortica senile è il risultato del graduale accumulo di depositi di calcio sulle cuspidi della valvola aortica.

Il meccanismo fisiopatologico con cui questi depositi di calcio provochino una stenosi aortica non è del tutto chiaro; secondo le teorie più attendibili, sembra che la presenza dei suddetti depositi combinata alla normale turbolenza del flusso sanguigno attraverso la valvola aortica produca, nel lungo periodo, degli ispessimenti delle cuspidi, che compromettono la pervietà della valvola stessa.

È da segnalare che i depositi di calcio a livello della valvola aortica non sono correlati a uno stile di vita poco salutare, come invece accade per quanto concerne la formazione delle placche aterosclerotiche a livello delle arterie coronarie.

Valvola Aortica Bicuspide

La valvola aortica bicuspide è la seconda più importante cause di stenosi aortica nella popolazione generale e la più comune tra gli adulti non anziani.

Questa condizione è un'anomalia congenita, ossia presente alla nascita per effetto di un qualche errore dello sviluppo (si sospetta una componente genetica all'origine dell'anomalia).

Com'è intuibile dal nome della condizione, l'anomalia che caratterizza la valvola aortica bicuspide è la presenza, a livello della valvola aortica, di due cuspidi anziché tre.

L'assenza di una cuspide non impedisce alla valvola aortica di assolvere alle sue funzioni; la valvola, infatti, si apre e si chiude correttamente, permettendo al sangue di passare in aorta.
Tuttavia, nel lungo periodo, si assiste a un'usura progressiva dei lembi valvolari, che sfocia in una loro ridotta mobilità e in una stenosi della stessa valvola aortica; tale usura è da imputarsi, con molta probabilità, alle maggiori turbolenze che subisce il flusso sanguigno quando attraversa una valvola aortica bicuspide anziché tricuspide.
Quanto sopra descritto spiega per quale motivo chi nasce con la valvola aortica bicuspide sviluppa i sintomi della stenosi aortica soltanto in età adulta e non prima.

In base alle stime epidemiologiche più attendibili, la valvola aortica bicuspide è una condizione riscontrabile nel 2% della popolazione.

Febbre Reumatica

La febbre reumatica è una possibile complicanza delle infezioni batteriche sostenute dallo Streptococco beta-emolitico di gruppo A.

La stenosi aortica da febbre reumatica scaturisce da una reazione autoimmune, che provocherebbe l'infiammazione delle cuspidi della valvola aortica, il loro ispessimento e, infine, la loro fusione.

Spesso, il danno alla valvola aortica indotto dalla febbre reumatica comporta anche insufficienza aortica (o rigurgito aortico), una condizione caratterizzata dal ritorno indietro del sangue dall'aorta al ventricolo sinistro.

Nei Paesi sviluppati, già da diversi decenni, la febbre reumatica è rara; nei Paesi in via di sviluppo, in cui le norme igieniche sono ancora scadenti, è abbastanza diffusa.
Tra le cause principali di stenosi aortica, rappresenta quella meno comune.

Stenosi Aortica: Fattori di Rischio

Vari fattori aumentano il rischio di sviluppare una forma di stenosi aortica; tra questi fattori, figurano:

Sintomi e Complicazioni

La stenosi aortica è una condizione con un comportamento subdolo: essa, infatti, si palesa con sintomi solo quando il restringimento valvolare è severo; le forme lievi di stenosi aortica sono, in genere, asintomatiche o caratterizzate da disturbi rilevabili soltanto tramite una visita cardiologica.

Stenosi Aortica: i Sintomi principali

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I tipici sintomi della stenosi aortica sono:

Dolore al Torace

Nella stenosi aortica, il dolore al torace è dovuto a una sofferenza del cuore, il quale non riceve più un apporto di sangue ossigenato consono alle sue necessità.
Tutto ciò accade a causa del fenomeno di ipertrofia ventricolare sinistra che caratterizza la stenosi aortica in fase avanzata: nel diventare ipertrofico, il ventricolo sinistro necessita di una maggiore irrorazione sanguigna; tuttavia, la rete vascolare che nutre il miocardio ventricolare sinistro non è in grado di adattarsi alle maggiori richieste di sangue ossigenato e ciò fa sì che il tessuto muscolare del ventricolo sinistro soffra per una carenza di ossigeno.

Questa sofferenza cardiaca dovuta a un apporto di sangue ossigenato inferiore alle richieste di un porzione di cuore (il ventricolo sinistro) è un esempio di angina pectoris funzionale.

Cos'è l'Angina Pectoris?

L'angina pectoris è il dolore al petto conseguente a una transitoria riduzione del flusso di sangue ossigeno al tessuto muscolare del cuore (miocardio).

Dispnea da Sforzo

In medicina, il termine "dispnea" indica una difficoltà di respirazione.
La dispnea è da sforzo, quando le difficoltà respiratorie compaiono durante un'attività fisica anche non particolarmente faticosa.

Nella stenosi aortica, la dispnea da sforzo è dovuta a un aumento della pressione interna alle arterie polmonari (ipertensione polmonare), aumento che è da imputarsi al restringimento della valvola aortica.

Nella fase più severa della stenosi aortica, la dispnea non è più solo da sforzo, ma si presenta anche a riposo, ossia quando il paziente non sta praticando alcuna attività fisica.
La dispnea a riposo è il segnale di una forma molto grave di stenosi aortica, in cui la salute del cuore è gravemente compromessa.

Sincope

La sincope è la perdita di coscienza dovuta a una riduzione dell'apporto di sangue al cervello.

Nella stenosi aortica, la sincope è una conseguenza del ridotto efflusso di sangue dal ventricolo sinistro; del resto, il restringimento della valvola aortica rappresenta un ostacolo a un'adeguata fuoriuscita del sangue dal ventricolo sinistro.

Della riduzione dell'efflusso di sangue dal ventricolo sinistro ne risente per primo il cervello, perché è tra i primi organi irrorati dall'attività sistolica del cuore (l'attività sistolica del cuore consiste nella contrazione dei ventricoli).

Stenosi Aortica: altri Sintomi

Altri sintomi di comune riscontro in presenza di una stenosi aortica sono:

Stenosi Aortica: i Segni clinici

Molto spesso, il cuore di una persona con stenosi aortica emette un rumore anomalo, un soffio cardiaco, che è rilevabile all'esame con fonendoscopio e che è dovuto alla maggiore turbolenza del flusso sanguigno attraverso la valvola aortica ristretta.

Tale soffio cardiaco è l'unica manifestazione clinica della stenosi aortica presente anche quando la condizione è nelle sue fasi iniziali.

Stenosi Aortica: Sintomi nei Bambini

Nei bambini, la stenosi aortica congenita si manifesta tipicamente con:

Stenosi Aortica: Complicazioni

La stenosi aortica può sfociare in varie complicanze, tra cui:

  • Insufficienza cardiaca;
  • Endocardite;
  • Patologie della valvola mitrale;
  • Embolia;
  • Aritmie di vario genere;
  • Morte cardiaco improvvisa.
Per approfondire: Insufficienza Cardiaca: Cause, Sintomi e Terapia

Stenosi Aortica: quando rivolgersi al medico?

Qualora durante un esame cardiologico emergesse la presenza di un soffio cardiaco mai rilevato prima di allora, è bene approfondire la situazione, sottoponendosi a tutte le indagini del caso.

È buona norma, poi, contattare immediatamente il medico curante o un cardiologo, nel caso in cui si avvertano sintomi quali dolore al torace, dispnea da sforzo e senso di svenimento.

Diagnosi

Diagnosi Stenosi Aortica: come riconoscerla?

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In genere, le indagini utili alla diagnosi di stenosi aortica sono:

Esame Stetoscopico

L'esame stetoscopico è un'indagine clinica molto semplice, facente parte del classico esame obiettivo, basata sull'impiego del fonendoscopio (o stetoscopio).

Come anticipato nei capitolo dedicato ai sintomi, questo esame permette di rilevare il soffio cardiaco tipico della stenosi aortica, soffio cardiaco che è dovuto al passaggio del sangue attraverso una valvola aortica più stretta del normale.

La zona di rilevamento del soffio cardiaco è tra il II e il III spazio intercostale, a destra e a sinistra dello sterno.

È interessante segnalare che, in alcuni pazienti, il soffio cardiaco prodotto dalla stenosi aortica è rilevabile anche lungo le arterie del collo.

Elettrocardiogramma

Misurando l'attività elettrica del cuore, l'elettrocardiogramma mostra l'ipertrofia e il sovraccarico funzionale del ventricolo sinistro.

Le informazioni fornite dall'ECG danno un'idea del grado di severità della stenosi aortica: maggiore è l'entità dell'ipertrofia e del sovraccarico funzionale, maggiore è la gravità della valvulopatia.

Ecocardiografia

Sfruttando l'emissione di ultrasuoni, l'ecocardiografia mostra, in modo non invasivo, le strutture anatomiche fondamentali del cuore: atri, ventricoli, valvole e organi e vasi circostanti.
Per mezzo dell'ecocardiografia, il medico può rilevare:

  • Anomalie o mutamenti delle cuspidi valvolari;
  • Anomalie anatomiche della via di efflusso, cioè dell'orifizio valvolare;
  • Aumento dello spessore della parete ventricolare di sinistra, ma invariata dimensione della cavità ventricolare;
  • La massima velocità di flusso, mediante la tecnica del color-Doppler (ecocardiografia color-Doppler). Questa misurazione permette di ricavare i valori di pressione tra ventricolo sinistro e aorta, e stimare la gravità della stenosi aortica presente.

Radiografia del Torace

La radiografia del torace permette di rintracciare eventuali calcificazioni valvolari, le quali caratterizzano quasi sempre ad una stenosi aortica severa.

Cateterismo Cardiaco

Tecnica diagnostica invasiva, il cateterismo cardiaco prevede l'introduzione a livello vascolare di alcuni cateteri e, sotto la guida di uno strumento ai raggi X, la loro conduzione al cuore, con lo scopo di misurare la pressione all'interno dei ventricoli e le dimensioni precise degli orifizi valvolari.

In presenza di una stenosi aortica, il cateterismo cardiaco è utile non tanto in termini di diagnosi (per la quale bastano le indagini precedenti), quanto a stabilire con precisione la gravità della condizione.

È da segnalare che il cateterismo cardiaco consente di individuare eventuali altre patologie cardiache associate alla stenosi aortica.

Test da Sforzo

Sottoporre a uno sforzo controllato un paziente con stenosi aortica permette di arricchire il quadro delle informazioni relative alla gravità della valvulopatia presente.

Terapia

Stenosi Aortica: Come si Cura?

Il trattamento della stenosi aortica varia in base alla gravità del restringimento valvolare e alla  presenza o meno di sintomi.

Se la stenosi aortica non è severa e non causa sintomi, l'approccio terapeutico si limita a un monitoraggio periodico della condizione, tramite solitamente un'ecocardiografia e un test da sforzo.

Se al contrario la stenosi aortica è severa e/o produce sintomi importanti (*), è fondamentale una terapia di tipo chirurgico, mirata a correggere il difetto valvolare.

Attualmente, non esistono farmaci specifici per la cura della stenosi aortica; tuttavia, è molto frequente che i pazienti affetti da tale valvulopatia seguano una terapia farmacologica, che serve a controllare alcuni sintomi, eventuali complicanze e/o le classiche condizioni associate.

(*)N.B: esistono casi di stenosi aortica che, sebbene caratterizzati da un restringimento di lieve entità, sono responsabili di sintomi severi; in genere, queste situazioni si osservano quando alla stenosi aortica si associano altre patologie cardiache.

Stenosi Aortica: Terapia Chirurgica

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La terapia chirurgica per la stenosi aortica comprende varie tecniche di intervento; esistono infatti:

  • La sostituzione della valvola aortica. Come suggerisce il nome, questa procedura consiste nel rimuovere la valvola aortica originaria difettosa e nel rimpiazzarla con una valvola nuova,  artificiale (molto duratura, ma con diversi effetti avversi) o biologica (meno duratura, ma più sicura per il paziente).
    La sostituzione della valvola aortica è un'operazione effettuabile sia tramite toracotomia, sia, in alternativa, mediante approcci chirurgici meno invasivi (minitoracotomia o con modalità transcatetere).
  • La riparazione della valvola aortica. Tale intervento prevede il rimodellamento della valvola aortica, allo scopo di ripristinarne le funzioni originarie.
    In genere, i cardiochirurghi preferiscono eseguire la procedura di riparazione ricorrendo alla toracotomia, quindi tramite un approccio molto invasivo; tuttavia, è doveroso segnalare la possibilità di praticare metodiche meno invasive (minitoracotomia o modalità transcatetere).
    La riparazione della valvola aortica è un opzione molto vantaggiosa; purtroppo, però, non è sempre effettuabile.
  • La valvuloplastica con catetere a palloncino. Questa operazione consiste nell'allargamento dell'orifizio valvolare effettuato mediante il passaggio di un catetere attraverso la valvola aortica.
    La valvuloplastica con catetere a palloncino ha effetti temporanei ed è indicato nei pazienti di età molto giovane, che ancora non possono sottoporsi a interventi molto invasivi quali i precedenti.
Per approfondire: Sostituzione e Riparazione della Valvola Aortica: come si esegue

Stenosi Aortica: Farmaci

I farmaci che potrebbero trovare impiego in presenza di una stenosi aortica sono:

  • I beta-bloccanti e/o i calcio-antagonisti. Sono medicinali utili nel controllo del fenomeno dell'angina pectoris.
  • Gli ACE inibitori. Servono a ridurre la pressione ventricolare, innalzatasi a seguito delle difficoltà che incontra il cuore nel pompare il sangue attraverso una valvola stenotica.
    Sono poi importanti in presenza di una stenosi aortica associata a insufficienza cardiaca.
  • I diuretici. Hanno finalità sovrapponibili agli ACE-inibitori.
  • Gli antibiotici. Trovano impiego quando la stenosi aortica ha causato un'endocardite.

Stenosi Aortica e Stile di Vita

Un individuo affetto da stenosi aortica dovrebbe attenersi a uno stile di vita sano.
Sarebbe opportuno, infatti, che non fumasse; che mangiasse in modo equilibrato e salutare; che mantenesse sotto controllo il peso corporeo; che si mantenesse attivo senza però sottoporsi ad attività fisiche troppo intense (es: sollevamento di pesi eccessivi).
Le ragioni di questi comportamenti sono da ricercarsi nel fatto che uno stile di vita sano riduce il rischio di complicanze e protegge il cuore da altre patologie.

È importante, poi, che abbia cura della propria igiene dentale; trascurare quest'ultima, difatti, aumenta il rischio di sviluppare endocarditi.

Prognosi

In assenza di cure, la stenosi aortica grave presenta una prognosi infausta per il 70% dei pazienti, a distanza di 3 anni dalla diagnosi.

Con l'intervento di sostituzione della valvola aortica, le aspettative di vita migliorano sensibilmente, tanto che nei pazienti di età superiore ai 65 anni rientrano ampiamente entro la media della popolazione generale.

Prevenzione

È possibile prevenire la Stenosi Aortica?

Le forme di stenosi aortica dovute all'invecchiamento o a errori dello sviluppo non sono, purtroppo, prevenibili; quelle connesse alla febbre reumatica, invece, lo sono, a patto di trattare in modo tempestivo e adeguato la suddetta infezione.

Vale la pena ricordare l'importanza di aver cura dell'igiene orale e dello stile di vita, per evitare che alla stenosi aortica si associano altri patologie cardiache.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza