Ultima modifica 17.02.2020

Generalità

La risonanza magnetica aperta è una moderna tipologia di risonanza magnetica nucleare, nata dall'esigenza di aiutare quelle categorie di persone - come obesi, claustrofobici, anziani e bambini - che riscontrano difficoltà nel sottoporsi alla risonanza magnetica classica, ossia quella in cui il paziente è confinato all'interno di una struttura cilindrica di spazio ridotto.
Risonanza magnetica apertaEsame sicuro e del tutto innocuo, la risonanza magnetica aperta è indicata allo studio del cranio, della colonna vertebrale, del midollo spinale, dell'apparato muscolo-scheletrico toracico e degli organi localizzati nel torace, nell'addome e nella pelvi; di contro, a causa di un minor potere di risoluzione, è poco adatta all'analisi delle articolazioni piccole, ma molto complesse, come il ginocchio, il polso, la caviglia ecc.
Una classica risonanza magnetica aperta dura tra i 30 e i 60 minuti; alla sua conclusione, il paziente può tornare immediatamente a svolgere le normali attività quotidiane.
La risonanza magnetica aperta è controindicata alle persone con dispositivi o componenti in metallo all'interno del corpo (es: pacemaker ecc.).
L'interpretazione dei risultati spetta a un medico radiologo.

Breve ripasso di cos'è la risonanza magnetica

La risonanza magnetica, il cui nome per esteso sarebbe risonanza magnetica nucleare, è un esame diagnostico che permette di visualizzare l'interno del corpo umano, senza il ricorso a incisioni chirurgiche o radiazioni ionizzanti, ma grazie a innocui campi magnetici e onde radio altrettanto innocue.
Praticamente priva di effetti collaterali e con pochissime controindicazioni, la risonanza magnetica fornisce immagini tridimensionali chiare e dettagliate dei cosiddetti tessuti molli (nervi, muscoli, legamenti, adipe, vasi sanguigni ecc.) e dei cosiddetti tessuti duri (ossa e cartilagini). Ciò la rende un test di assoluta rilevanza in numerosi campi della medicina: dalla traumatologia all'oncologia, passando per l'ortopedia, la gastroenterologia, la cardiologia ecc.
L'unico limite della risonanza magnetica è l'elevato costo delle apparecchiature, necessarie alla creazione dei campi magnetici per l'osservazione del corpo umano, e le spese di manutenzione delle suddette apparecchiature.

Cos'è la risonanza magnetica aperta?

La risonanza magnetica aperta è una moderna tipologia di risonanza magnetica nucleare, progettata per garantire il massimo comfort ai bambini, alle persone affette da obesità o claustrofobia, a chi soffre di attacchi di panico in spazi chiusi e agli anziani.
Infatti, diversamente dallo strumento di risonanza magnetica classica - che consiste sostanzialmente in un tunnel di diametro ristretto, entro cui scorre il lettino deputato ad accogliere il paziente - il macchinario per la risonanza magnetica aperta accoglie il paziente in un “ambiente” più ampio, meno oppressivo, appunto “più aperto”.
Effettuabile negli ospedali all'avanguardia e nelle cliniche radiologiche più moderne, la risonanza magnetica aperta rientra tra le pratiche di radiologia. Quindi, la lettura dei suoi risultati spetta a un medico radiologo, esattamente come un qualsiasi altro tipo di risonanza magnetica.


Per distinguerla dalla risonanza magnetica aperta, la risonanza magnetica classica (o convenzionale) prende anche il nome di risonanza magnetica chiusa.

La risonanza magnetica aperta è solo questo?

La risonanza magnetica aperta non è solo quanto detto finora, ma è anche uno strumento che i chirurghi utilizzano in sala operatoria, per analizzare l'organo e/ i tessuti sui quali, pochi istanti dopo, interverranno. In questi particolari frangenti, si parla anche di uso intraoperatorio della risonanza magnetica aperta.

Aspetto dell'apparecchio per la risonanza magnetica aperta

L'aspetto di un apparecchio per la risonanza magnetica aperta ricorda molto quello di una grande C squadrata, in cui il braccio superiore e il braccio inferiore sono due grandi piastre. Queste piastre servono alla creazione dei campi magnetici e a fungere da sorgente delle onde radio.

Da dove nasce l'esigenza della risonanza magnetica aperta?

L'esigenza di creare un apparecchio di risonanza magnetica aperta nasce da:

  • L'incremento del numero delle persone in sovrappeso od obese, che non riescono a far uso della risonanza magnetica chiusa;
  • Il numero non trascurabile di individui con problemi di claustrofobia o di panico derivante dagli ambienti chiusi e ristretti. Secondo un'indagine anglosassone, nel Regno Unito, la claustrofobia interesserebbe il 10% della popolazione generale.
  • La necessità di mettere a disposizione del paziente più piccolo un tipo di risonanza magnetica, che permetta all'accompagnatore del suddetto paziente di stargli fisicamente vicino, per rassicurarlo e ricordargli come comportarsi durante l'esame.

L'utilizzo della risonanza magnetica aperta in ambito chirurgico, durante gli interventi, non rientra nei punti precedenti, in quanto non era uno degli scopi iniziali dell'esame in questione.

Usi

La risonanza magnetica aperta trova particolare impiego nello studio del cranio, del colonna vertebrale, del midollo spinale, dell'apparato muscolo- scheletrico toracico e degli organi interni situati nel torace, nell'addome e nella pelvi.


Risonanza magnetica aperta esecuzione

Perché la risonanza magnetica aperta non è indicata per ogni parte del corpo? Gli svantaggi

Rispetto alla risonanza magnetica chiusa, la risonanza magnetica aperta ha un potere di risoluzione più povero, è meno dettagliata e fornisce immagini di minore qualità.
Tutte queste carenze la rendono poco adatta allo studio di quelle parti del corpo piccole, ma estremamente complesse dal punto di vista anatomico, come per esempio le articolazioni del ginocchio, del polso, della mano, del piede ecc.
Per siffatte strutture, la risonanza magnetica chiusa rimane ancora il tipo di risonanza magnetica più indicato ed efficace.
Occorre precisare che, in genere, la risonanza magnetica a un'articolazione piccola, ma complessa, come per esempio il ginocchio, comporta l'impiego di un apparecchio di limitate dimensioni, che non desta alcun tipo di preoccupazione in persone claustrofobiche, ansiose, anziani ecc.

Preparazione

La preparazione alla risonanza magnetica aperta è la stessa che si segue in occasione di tutti gli altri tipi di risonanza magnetica senza mezzo di contrasto.
Nello specifico, ciò significa che:

  • Non è previsto alcun digiuno o l'osservanza di diete particolari, salvo diversa indicazione da parte del medico radiologo;
  • Poco prima dell'esame, il paziente deve togliersi di dosso qualsiasi indumento od oggetto contenente parti metalliche (borse, portafogli, scarpe, gioielli ecc.), rispondere a uno specifico questionario che accerta se sussistono o meno controindicazioni all'esame e infine comunicare, nel caso di paziente donna, se è in stato di gravidanza (o sospetto tale).

Risonanza magnetica aperta su un individuo con accompagnatore

Come i pazienti che stanno per sottoporsi alla risonanza magnetica aperta, anche i loro eventuali accompagnatori devono privarsi di ogni indumento od oggetto fornito di parti metalliche, e rispondere a uno specifico questionario, che appura se sussistono o meno controindicazioni all'esame diagnostico.

Procedura

Dopo essersi liberato di qualsiasi oggetto metallico e aver risposto alle classiche domande pre-esame, il paziente deve stendersi, in posizione supina, su un apposito lettino scorrevole, che serve a porlo tra le due braccia della grande C formata dall'apparecchio.
A guidare e aiutare il paziente durante l'accomodamento sul lettino, è un tecnico di radiologia, il quale, subito dopo, si occupa anche di fornirgli tutte le comodità necessarie (es: cuscini, coperte, tappi per le orecchie ecc.) e di dargli le ultime istruzioni fondamentali al corretto svolgimento dell'esame. Tra queste istruzioni indispensabili, merita una segnalazione l'assoluta immobilità a cui si deve attenere il paziente, durante l'intera procedura: i movimenti del corpo, infatti, pregiudicano l'accuratezza delle immagini, quindi il buon esito della risonanza magnetica aperta.
Terminato il posizionamento del lettino, può finalmente avere inizio la procedura diagnostica vera e propria.
Si ricorda che le moderne apparecchiature per la risonanza magnetica sono fornite di altoparlanti e telecamere per la comunicazione con il personale medico, il quale, in genere, una volta iniziato l'esame, si sposta in una stanza adiacente a dove risiede il paziente.

La presenza di un sistema di comunicazione garantisce un controllo completo della situazione e la possibilità, a chi si sta sottoponendo alla procedura, di riferire eventuali malesseri o problematiche.
Nel caso in cui il paziente abbia un accompagnatore accanto a sé, può essere anche quest'ultimo a utilizzare il sistema di comunicazione.
Come ogni tipo di risonanza magnetica, anche la risonanza magnetica aperta è rumorosa. Ciò motiva la fornitura ai pazienti e agli eventuali accompagnatori dei già citati tappi per le orecchie.

Quanto può durare una risonanza magnetica aperta?

In genere, una generica risonanza magnetica aperta dura tra i 30 e i 60 minuti.

Cosa accade al termine dell'esame?

In genere, subito dopo una risonanza magnetica aperta, il paziente può rivestirsi e tornare a svolgere le sue normali attività, in attesa del responso medico.

Rischi

La risonanza magnetica aperta è un'indagine diagnostica altamente sicura e del tutto innocua per l'organismo umano.
Il pregio di non esporre il paziente a radiazioni ionizzanti la rende un test ripetibili più volte, anche a distanza di breve tempo.

Risonanza magnetica aperta e gravidanza

Finora, nessuno studio ha dimostrato che i campi magnetici e le onde radio della risonanza magnetica abbiano un effetto teratogeno sul bambino, quando ancora è nell'utero materno.
Tuttavia, i medici sconsigliano alle donne incinte di sottoporsi a qualsiasi tipo di risonanza magnetica, che abbia per oggetto l'addome e la pelvi, nei primi 3-4 mesi di gravidanza; dopodiché c'è maggiore libertà.
In ogni caso, il medico dev'essere sempre informato di una possibile gravidanza.

Controindicazioni

Le controindicazioni alla risonanza magnetica aperta sono uguali a quelle di un qualsiasi altro tipo di risonanza magnetica che non fa uso di mezzi di contrasto (si veda risonanza magnetica con contrasto).
Pertanto, non possono sottoporsi all'esame diagnostico in questione tutti coloro che presentano, all'interno del corpo umano, dispositivi o componenti di natura metallica, quali per esempio pacemaker, neurostimolatori, schegge (quelle nell'occhio in particolare), clip intracraniche per un aneurisma cerebrale, apparecchi acustici, protesi metalliche, suture metalliche ecc.


Occorre ricordare che, ormai da diversi anni a questa parte, è particolarmente attiva la ricerca di metalli, il cui utilizzo in campo medico sia compatibile con la procedura di risonanza magnetica.

Risultati

Di norma, i risultati di una risonanza magnetica aperta sono a disposizione dei pazienti nel giro di 3-4 giorni.
Sebbene fornisca immagini meno dettagliate della risonanza magnetica chiusa, la risonanza magnetica aperta è comunque un esame diagnostico molto utile e attendibile.


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza