Ultima modifica 25.06.2019

Durante la fase follicolare del ciclo ovarico, la crescita ed il differenziamento dei follicoli sono processi sottoposti ad un bilancio delicato e preciso fra i livelli di ormoni in circolo e la produzione dei loro recettori nelle cellule follicolari. Se i livelli di ormoni circolanti e la comparsa dei loro recettori coincidono, allora lo sviluppo follicolare può proseguire; viceversa, se questa condizione non è raggiunta, i follicoli vanno incontro a degenerazione e formazione di corpi atresici dell'ovaio.
La regolazione ormonale è un fondamentale meccanismo di controllo del ciclo ovarico.
Gli ormoni che partecipano al complesso processo di feedback positivo e negativo per regolare la follicologenesi sono cinque:

  1. ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH) secreto dall'ipotalamo
  2. ormone follicolo-stimolante (FSH)
  3. ormone luteinizzante (LH)
  4. estrogeno
  5. progesterone

Gli ormoni prodotti dall'ipofisi (FSH e LH) e gli ormoni prodotti dall'ovaio (estrogeni e progesterone) hanno effetti antagonisti (controllo a feedback negativo).
Nello stesso tempo, per trasformare la produzione continua dei follicoli primari nel fenomeno periodico dell'ovulazione, devono intervenire almeno due meccanismi di feedback positivo:

  1. fase antrale: produzione esponenziale di estrogeni;
  2. fase preovulatoria: produzione esponenziale di FSH e di LH.

Ciclo mestruale ormoni

Ovogenesi e sviluppo follicolare

L'ormone follicolo-stimolante (FSH) è un ormone proteico che viene secreto dal lobo anteriore dell'ipofisi ed agisce sulle gonadi. La secrezione di FSH inizia ad aumentare negli ultimi giorni del ciclo mestruale, ed è più elevata nel corso della prima settimana della fase follicolare. L'aumento dei livelli di FSH consente il reclutamento di circa 10 follicoli in fase antrale (follicoli di Graaf) per l'ingresso nel ciclo mestruale. Questi follicoli, indotti alla follicologenesi, si trovano in concorrenza tra loro per il dominio (un solo uovo maturo verrà liberato nel corso dell'ovulazione).
L'ormone FSH si lega ai recettori delle cellule della granulosa, promuovendo la loro crescita e proliferazione, determinando un aumento delle dimensioni dei follicoli stessi. Inoltre, lo stesso ormone induce l'espressione di recettori per l'ormone luteinizzante (LH) sulla membrana delle cellule della granulosa nei follicoli in via di sviluppo.
Sotto l'influenza di FSH, sono attivati €‹ l'enzima estrogeno sintetasi ed il citocromo P450, i quali stimolano le cellule della granulosa alla secrezione degli estrogeni.
Tale aumento del livello di estrogeni stimola la produzione di ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH), che induce il rilascio delle gonadotropine FSH e LH dal lobo anteriore dell'ipofisi, i quali esercitano un effetto stimolante sulla crescita del follicolo.

L'ormone luteinizzante (LH) esercita le seguenti azioni:

  • attiva la sintesi di androgeni da parte delle cellule della teca (strato più esterno delle cellule della granulosa). Gli androgeni secreti si portano poi a livello delle cellule della granulosa per essere convertiti in estrogeni;
  • stimola la proliferazione, la differenziazione e la secrezione delle cellule follicolari della teca;
  • aumenta l'espressione dei recettori LH sulla membrana delle cellule della granulosa.

Aumento degli estrogeni

Due o tre giorni prima che i livelli di LH comincino ad aumentare, in genere attorno al settimo giorno del ciclo, uno dei follicoli reclutati emerge come dominante.
Gli estrogeni svolgono un'azione a feedback negativo sull'ipotalamo e sul lobo anteriore dell'ipofisi: il follicolo dominante secerne estrogeni in grande quantità, ad un livello tale che la produzione di GnRH viene soppressa, inibendo conseguentemente la secrezione di LH e FSH.
Questa diminuzione nella produzione degli ormoni LH e FSH porta alla atresia (morte) della maggior parte dei follicoli non dominanti.
Durante gli stadi iniziale ed intermedio della fase follicolare, gli estrogeni promuovono una varietà di cambiamenti fisiologici in tutto il corpo, compresi i cambiamenti dell'ambiente uterino caratteristici della fase proliferativa.
Gli stessi ormoni promuovono inoltre anche i cambiamenti che preparano l'organismo per i successivi eventi del ciclo mestruale:

  • durante l'intera fase follicolare, l'innalzamento del livello di estrogeni nel sangue stimola la formazione di un nuovo strato di endometrio e del miometrio dell'utero;
  • inducono l'espressione dei recettori per il progesterone sulle cellule endometriali, aiutando l'endometrio a rispondere ai crescenti livelli di progesterone durante la fase tardiva proliferativa e per tutta la fase luteale.

Pico di LH ed ovulazione

A basse concentrazioni, gli estrogeni inibiscono le gonadotropine, mentre ad alte concentrazioni ne stimolano il rilascio. Nella fase follicolare tardiva, la produzione di estrogeni aumenta in modo esponenziale, andando ad influenzare l'attività secretoria dell'ipotalamo e del lobo anteriore dell'ipofisi, e portando alla stimolazione della secrezione dell'ormone luteinizzante (LH).
Questi eventi determinano un circuito a feedback positivo: i livelli di LH aumentano, la secrezione degli estrogeni è ulteriormente stimolata, dunque il rilascio dell'ormone luteinizzante è promosso ulteriormente. La secrezione di LH aumenta drasticamente, determinando una fase ascendente dei livelli di LH nel plasma (picco preovulatorio di LH). Sotto l'influenza del picco di LH, l'attività endocrina delle cellule tecali viene prima stimolata, per poi essere progressivamente spenta. A questo punto, l'ormone LH induce queste cellule a sintetizzare ormoni progestinici.
Questi cambiamenti delle attività endocrine sono accompagnati dalla ripresa della meiosi e dalla maturazione del citoplasma dell'oocita, e culminano con l'ovulazione.


Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici