Paucisintomatico - Malattia Paucisintomatica: cosa significa?

Paucisintomatico - Malattia Paucisintomatica: cosa significa?
Ultima modifica 15.11.2022
INDICE
  1. Definizione
  2. Malattia Paucisintomatica
  3. Conseguenze
  4. Esempi di Condizioni Paucisintomatiche

Definizione

Che cosa significa Paucisintomatico?

"Paucisintomatico" è un termine che si utilizza in ambito medico per indicare una manifestazione patologica caratterizzata da un quadro clinico povero di sintomi.

Paucisintomatico Shutterstock

Nel linguaggio comune, il termine viene impiegato come sinonimo di "sintomi lievi". È

L'aggettivo paucisintomatico viene quindi utilizzato per indicare la scarsità di sintomi con cui si manifesta una determinata malattia o condizione anomala. Non a caso "pauci" in latino, significa "pochi".

Malattia Paucisintomatica

Si dice che una malattia decorre in maniera paucisintomatica quando non produce sintomi di rilievo, al punto da passare del tutto inosservata o da essere sottovalutata ed imputata ad un lieve malessere passeggero.

Spesso, la paucisintomaticità è tipica dello stadio iniziale di molte malattie e, come vedremo in seguito, ciò può influire sulla tempestiva diagnosi e sul trattamento delle stesse, con tutte le conseguenze del caso.

Quali malattie sono paucisintomatiche?

Idealmente, qualsiasi malattia può manifestarsi in forma paucisintomatica: dalle patologie infettive (di natura batterica, virale, ecc.) alle patologie metaboliche, dalle malattie cardiovascolari fino ad arrivare alle patologie neoplastiche (tumori), ecc.

Conseguenze

Quando una malattia o comunque una condizione morbosa si manifesta in maniera paucisintomatica, come sopra anticipato, potrebbe esservi il rischio di sottovalutarla con conseguente ritardo nella sua diagnosi e nel suo trattamento.

Difatti, molte malattie che si manifestano in forma paucisintomatica si presentano con sintomi lievi e spesso aspecifici che non sempre vengono associati a condizioni patologiche che necessiterebbero di una opportuna diagnosi. Il paziente, quindi, potrebbe non ritenere necessario rivolgersi al medico poiché convinto che i sintomi manifestati siano "di poco conto". Naturalmente, un simile comportamento può comportare il ritardo nell'individuazione della condizione morbosa.

Mentre alcune malattie si manifestano in forma paucisintomatica e tendono ad essere auto-limitanti (basti pensare, ad esempio, al comune raffreddore); altre patologie possono potenzialmente evolvere verso quadri clinici più gravi se non vengono diagnosticate e adeguatamente gestite, come può accadere, ad esempio, in presenza di infezioni, di patologie come il diabete, di malattie cardiache o circolatorie o, ancora, in presenza di tumori.

È proprio su queste considerazioni che si basano i cosiddetti screening. Si tratta di indagini diagnostiche che vengono effettuate su porzioni più o meno ampie di popolazione - e, in particolare, in determinate fasce - al fine di individuare precocemente una condizione patologica, o segnali e anomalie che potrebbero indicarne un esordio futuro, prima che la malattia stessa si manifesti con sintomi evidenti.

In caso di "positività" ad un test di screening, al fine di ottenere re la diagnosi definitiva, i pazienti dovranno sottoporsi ad ulteriori accertamenti, che - qualora confermassero la presenza della malattia o il rischio concreto che essa possa svilupparsi - permetteranno di intraprendere l'opportuno monitoraggio della stessa e/o consentiranno l'adozione di un trattamento precoce, massimizzando le chance terapeutiche.

Esempi di Condizioni Paucisintomatiche

Come abbiamo detto sono diverse le malattie che possono manifestarsi in forma paucisintomatica e che possono poi risolversi, con o senza intervento terapeutico, o che possono progredire verso quadri clinici più severi.

Di seguito riporteremo due esempi di condizioni molto diverse fra loro, ma che possono manifestarsi entrambe in maniera paucisintomatica.

COVID Paucisintomatico: cosa significa?

La malattia COVID-19 causata dall'infezione sostenuta da SARS-CoV-2 può manifestarsi anche in forma paucisintomatica. Quando ciò si verifica, i pazienti presentano un quadro clinico caratterizzato da sintomi lievi e generali, come ad esempio:

Naturalmente, nonostante i sintomi siano relativamente poco gravi, l'individuo paucisintomatico è comunque in grado di trasmettere il virus e contagiare altre persone. Per tale ragione, è opportuno procedere con l'isolamento e continuare a rispettare tutte le misure preventive attualmente disponibili (distanziamento sociale con gli altri abitanti della casa, corretto lavaggio e igiene delle mani, utilizzo di mascherine negli ambienti condivisi).

COVID paucisintomatico: quanto dura?

La durata della malattia da SARS-CoV-2 in forma paucisintomatica può variare da un individuo all'altro. Sono stati segnalati casi in cui i sintomi sono durati solamente uno o due giorni, mentre casi in cui la sintomatologia - seppur lieve - si è protratta per 5-7 giorni.

Al momento (novembre 2022), periodo nel quale le varianti circolanti prevalenti sono rappresentate da Omicron 5 e dalle sue sottovarianti, la durata media dei sintomi è stimata intorno ai cinque giorni.

Per approfondire: Omicron 5 e contatto con caso COVID: dopo quanto si diventa positivi?

Attacco di Panico Paucisintomatico

L'attacco di panico è un evento che sopraggiunge in maniera improvvisa e che si caratterizza per la comparsa di paura intensa e disagio. Negli attimi in cui si verifica l'attacco, l'individuo si sente come se fosse sul punto di perdere il controllo, di impazzire o di morire.

Un attacco di panico si manifesta quindi con intensa paura e malessere accompagnati da quattro o più (anche tutti) dei seguenti sintomi:

Quando, invece, con l'attacco si manifestano meno di quattro dei suddetti sintomi, si parla di attacchi di panico paucisintomatici.

Per approfondire: Attacco di Panico: cos'è e come si manifesta Perché vengono gli attacchi di panico e come comportarsi?