Ultima modifica 21.01.2020

Mediamente il pH della saliva si avvicina alla neutralità, oscillando tra 6,5 e 7,4 grazie alla preziosa azione tampone dei bicarbonati in essa contenuti. Di regola, negli uomini il pH salivare è leggermente più acido rispetto alle donne. Variazioni in positivo e negativo sono comunque abbastanza frequenti e fisiologiche nella maggior parte dei casi. Il pH della saliva è infatti influenzato dal grado di igiene orale, dal tipo di alimentazione ma anche da fattori morbosi. Indipendentemente dalla causa, una saliva acida è un importante fattore di rischio per la carie, l'erosione dello smalto dentale e l'ipersensibilità dentinale. Il valore critico del pH salivare, al di sotto del quale si va incontro a demineralizzazione dello smalto, è di 5.5. D'altronde, anche un pH salivare troppo alcalino è nemico dei denti, poiché favorisce la deposizione dei sali minerali presenti nella saliva e nel cibo, per cui la placca batterica si mineralizza più rapidamente formando il tartaro.

pH della salivaGrazie alla presenza di bicarbonati, la saliva costituisce di fatto un sistema tampone che corregge l'acidità del cavo orale in seguito all'assunzione di particolari alimenti (pompelmi, macedonie, arance, limoni, freddi, succo d'arancia, spremute, bevande gassate, pomodori ecc.) o bevande. Quelle diuretiche, come il caffè e l'alcool, riducono la secrezione di saliva, con conseguente aumento del pH orale; la caffeina, inoltre, stimola la produzione di acidi gastrici e può aggravare il reflusso gastroesofageo, che a sua volta contribuisce ad abbassare notevolmente il pH salivare. In genere, quindi, il pH della saliva scende quando la secrezione è scarsa e si sposta verso l'alcalinità quando la secrezione salivare è abbondante (ad esempio in coincidenza della cosiddetta "acquolina in bocca", scatenata da profumi, immagini ed altre sensazioni che evocano un cibo gradito). Ricordiamo inoltre che la saliva è dotata di un blando effetto antibatterico, grazie alla presenza di tiocianati, perossido di idrogeno, glicoproteine, immunoglobuline e soprattutto di lisozima.

 

pH salivare - curva di Stephan

La curva di Stephan mostra l'andamento nel tempo del pH della saliva in seguito all'assunzione di cibo (soprattutto glucidico); esaminando tale curva si nota come il pH salivare rimanga acido dai 5 ai 20 minuti dall'assunzione di cibo, periodo in cui è massimo il rischio di cariorecettività. In questo periodo è importante intervenire con un'igiene orale adeguata o meglio ancora con generosi risciacqui a base di semplice acqua. Spazzolare i denti in questo periodo di tempo, specie se non si utilizzano spazzole morbide e dentifrici delicati, può infatti favorire la demineralizzazione dello smalto.