Ultima modifica 17.02.2020

Generalità

L'iridologia, o iridodiagnosi, è una tecnica diagnostica di medicina alternativa, che ritiene possibile la valutazione dello stato di salute di un individuo, attraverso l'osservazione delle sue iridi.
IridologiaSecondo gli iridologi, infatti, dalle caratteristiche delle iridi è possibile capire, se una persona soffre di un qualche disturbo a un ben determinato organo umano.
L'iridologia fonda le proprie teorie sull'idea che le iridi rappresentino una mappatura anatomica del corpo umano, mappatura che comprende organi, articolazioni, strutture ossee e ghiandole.
Nessuno studio clinico e scientifico ha dimostrato l'efficacia dell'iridologia in campo diagnostico.
I principali critici dell'iridologia sono i medici, i quali affermano che l'iride dell'occhio umano è una caratteristica fenotipica stabile nel corso della vita e indipendente dalle affezioni a carico dei vari organi e ad altre strutture anatomiche del corpo umano.

Cos'è l'iridologia?

L'iridologia, o iridodiagnosi, è una pratica diagnostica di medicina alternativa, fondata sull'idea che sia possibile valutare lo stato di salute di una persona, in base alle caratteristiche dell'iride, alle sue anomalie e ai suoi mutamenti.
Quindi, i promotori dell'iridologia e i suoi praticanti ritengono che, dall'osservazione accurata dell'iride di un individuo, sia possibile trarre delle informazioni relative allo stato di salute di quest'ultimo.


Breve ripasso di cos'è l'iride
Per i lettori che non ne fossero a conoscenza, l'iride è l'area colorata e di forma anulare dell'occhio, al cui centro prende posto la pupilla.
L'iride appartiene alla cosiddetta tonaca media dell'occhio (o uvea), contiene vasi sanguigni, cellule pigmentate e due strati di muscolatura liscia.

I DETTAGLI DELLA TEORIA

Gli iridologi – ossia i cultori dell'iridologia – basano le proprie teorie e affermazioni sull'idea che a determinate zone dell'iride di destra e dell'iride di sinistra corrispondano ben precisi organi, articolazioni, strutture ossee e ghiandole del corpo umano. Detto altrimenti, secondo gli iridologi, le iridi equivarrebbero a carte topografiche su cui è riprodotta, in zone ben precise, la mappa degli elementi anatomici del corpo umano.
Sulla base di tali principi, per gli iridologi, l'osservazione delle iridi rappresenterebbe uno strumento diagnostico, in quanto, da un'anomalia o un'irregolarità dell'iride destra o dell'iride sinistra, è possibile capire quale organo o parte del corpo è sofferente.
Gli iridologi tengono a precisare che il loro metodo diagnostico permette di:

  • Individuare la sede della sofferenza, ma non di capire con precisione il tipo di malattia presente.
  • Capire se, in passato, una determinata parte del corpo umano ha sofferto di un qualche disturbo (es: frattura ossea).

L'IRIDE COME MAPPA DEL CORPO UMANO

A mappare le iridi – ossia a individuare sulle iridi le zone corrispondenti ai vari organi del corpo umano – fu il noto iridologo di nome Bernard Jensen (1908-2001).
Durante il suo lavoro di mappatura delle iridi, Jensen individuò 166 aree (o zone), 80 sull'iride destra e 86 sull'iride sinistra.
Inoltre, pensò che, per semplificare la consultazione delle mappe risultanti, fosse opportuno suddividere le singole iridi come il quadrante di un orologio.


Mappatura Iride Umano

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Storia

L'idea che dall'osservazione degli occhi si possa dire qualcosa sulla salute di un individuo è un tema molto antico, che ha suscitato notevoli interessi.
La prima esplicita descrizione del potere diagnostico dell'osservazione dell'iride si trova in un testo pubblicato nel 1665 e intitolato Chiromatica Medica. L'autore di Chiromatica Medica sembra sia un certo Philippus Meyeus, detto anche Philip Meyen von Coburg.
Per gli iridologi, i padri dell'iridologia sono due: un ungherese di nome Ignaz von Peczely e uno svedese di nome Nils Liljequist, entrambi vissuti nel diciannovesimo secolo.
Von Peczely e Liljequist pubblicarono diversi scritti, in cui affermavano di aver notato cambiamenti nelle iridi di persone e animali che, in passato, avevano sofferto di qualche disturbo o problema di salute (es: la frattura di gamba).
Un altro iridologo del passato, che merita una citazione particolare, è il tedesco Pastor Emanuel Felke. Il contributo di Felke all'iridologia risale ai primi anni del 1900.
La diffusione e la notorietà dell'iridologia moderna nel Mondo si deve al già citato Bernard Jensen e ai suoi collaboratori P. Johannes Thiel, Eduard Lahn e J. Haskell Kritzer.

Affidabilità e critiche

L'iridologia è una pratica priva di qualsiasi fondamento scientifico.
Nessuno studio condotto finora, infatti, ha provato l'effettiva efficacia diagnostica dell'iridologia. In altre parole, non esistono prove a supporto del fatto che guardare l'iride di una persona permetta di diagnosticare l'eventuale presenza di un organo sofferente.

RICERCA SCIENTIFICA E IRIDOLOGIA: LE PROVE A SFAVORE

  • Uno dei primi studi che dimostrò l'inefficacia dell'osservazione dell'iride, come strumento diagnostico, risale al 1957. Tale ricerca ebbe luogo in Germania e chi la effettuò analizzò l'iride di più di 1.000 persone.
  • Nel 1979, il noto iridologo Bernard Jensen e due suoi colleghi furono messi alla prova in un interessante esperimento, al termine del quale l'iridologia si dimostrò inefficace.
    L'esperimento in questione consistette nel far osservare a Jensen e colleghi le iridi di 143 potenziali malati di rene e chiedere loro di individuare le persone malate.
    Dei 143 individui selezionati per l'osservazione dell'iride, erano solo 48 i malati di rene, ma questa informazione era chiaramente sconosciuta agli iridologi.
    Al termine delle loro osservazioni, i 3 iridologi non riuscirono a individuare correttamente i malati e il numero di malati. Per esempio, uno dei tre esperti di iridologia affermò che l'88% degli individui appartenenti al gruppo dei sani aveva una malattia ai reni e che il 74% degli individui appartenenti al gruppo dei malati di rene era sano.
  • In occasione di uno studio analogo al precedente, un team di ricercatori selezionò 39 individui che, per la presenza di calcoli biliari, si sarebbero dovuti sottoporre, il giorno seguente, alla rimozione chirurgica della cistifellea. Quindi, lo stesso team selezionò anche un gruppo di persone sane.
    A questo punto, i ricercatori misero insieme i due gruppi e si rivolsero a 5 iridologi chiedendo loro di osservare le iridi di tutti gli individui selezionati e indicare chi di quest'ultimi presentasse un qualche problema alla cistifellea.
    L'esito fu che i 5 iridologi non riuscirono a individuare correttamente le persone malate, confermando tutti i dubbi riguardanti il reale potere diagnostico dell'iridologia.
  • Nel 2005, un gruppo di ricercatori testò se l'iridologia poteva essere un valido strumento di diagnosi dei tumori.
    Per questo test, i ricercatori selezionarono 110 soggetti, di cui 68 malati di cancro e 42 privi di qualsiasi affezione tumorale.
    Quindi, interpellarono un iridologo professionista, che non sapeva nulla della storia clinica dei 110 individui selezionati, e gli chiesero di stilare una diagnosi in base all'osservazione dell'iride. Per la precisione, lo invitarono a indicare chi era malato e chi no e quale tipo di tumore avevano i malati.
    Al termine delle sue valutazioni, l'iridologo stilò una lista di malati e delle malattie, che non coincideva per nulla con la situazione reale.
    Alla luce di ciò, i ricercatori conclusero che l'iridologia non è una pratica valida alla diagnosi di tumore.

CRITICHE

La comunità medico-scientifica critica l'iridologia, definendola una pseudoscienza.
La maggior parte delle contestazioni a suo carico si basano sul fatto che l'iride è una caratteristica fenotipica stabile nel corso della vita, quindi non muta in relazione a un'affezione in un organo o a un particolare stato di cattiva salute.

PERCHÉ È SCONSIGLIATA?

I critici dell'iridologia – medici in primis – sconsigliano l'iridologia affermando che:

  • È priva di qualsiasi potere diagnostico;
  • Sottrae inutilmente tempo a chi vi si sottopone. Le sedute presso un iridologo possono essere anche molto lunghe, così come i tempi di attesa per un appuntamento;
  • Rappresenta una spesa non indifferente. Chi pratica l'iridologia ha tariffe che non sono alla portata di tutti.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza