Ultima modifica 27.03.2020

Generalità

L'idrope fetale è una grave condizione medica, contraddistinta dall'accumulo di liquido nei tessuti sottocutanei e nelle cavità sierose di un feto o un neonato.
Esistono due sottotipi di idrope fetale: l'idrope fetale non-immune e l'idrope fetale immune.
Idrope FetaleL'idrope fetale non-immune è il sottotipo più comune e può derivare da condizioni cardiovascolari, anomalie cromosomiche, infezioni, malformazioni urinarie o polmonari, ernia diaframmatica oppure gravi stati di anemia.
L'idrope fetale immune, invece, dipende quasi sempre da un'incompatibilità sanguigna materno-fetale per il fattore Rh.
Tra i possibili sintomi dell'idrope fetale, rientrano: presenza di liquido nelle cavità sierose o nei tessuti sottocutanei (edema), problemi respiratori, pallore, ecchimosi, ittero, anemia e insufficienza cardiaca.
Il trattamento dell'idrope fetale dipende dalla cause scatenanti e dai sintomi in atto.

Cos'è l'idrope fetale?

L'idrope fetale è una grave condizione medica, caratterizzata dall'accumulo di liquido in almeno due aree corporee di un feto o un bambino appena nato (neonato).
L'accumulo di liquido può avvenire nei tessuti sottocutanei – in questi frangenti i medici parlano di edema – oppure nelle cavità sierose. Tra le cavità sierose solitamente interessate dall'idrope fetale, rientrano:

  • L'addome. L'accumulo di liquido nella cavità addominale (o cavità peritoneale) prende il nome di ascite.
  • Il pericardio. L'accumulo di liquido nella cavità pericardica è noto come versamento pericardico.
  • La pleura. L'accumulo di liquido nella cavità pleurica è conosciuto come versamento pleurico.

Cause

In base alle cause scatenanti, i medici hanno pensato di distinguere l'idrope fetale in due sottotipi: l'idrope fetale non-immune e l'idrope fetale immune.

IDROPE FETALE NON-IMMUNE

Caratterizzando più del 90% dei casi clinici, l'idrope fetale non-immune rappresenta il sottotipo di idrope fetale più diffuso.
La sua presenza è il risultato di un aumento dei liquidi interstiziali o di un'ostruzione linfatica.
Tra le cause di idrope fetale non-immune, rientrano:

IDROPE FETALE IMMUNE

L'idrope fetale immune insorge per effetto di un'incompatibilità tra il gruppo sanguigno della madre e il gruppo sanguigno del futuro nascituro. Infatti, quando si presenta la suddetta situazione, la madre produce degli anticorpi anti-eritrociti fetali, che aggrediscono quest'ultimi dando luogo a svariate complicanze, tra cui anche l'accumulo di liquido nei tessuti sottocutanei e/o nelle cavità sierose (cioè l'idrope fetale).
Nella maggior parte dei casi, l'idrope fetale immune deriva da un'incompatibilità materno-fetale per il fattore Rh (o fattore Reshus).

Sintomi, segni e complicazioni

I sintomi e i segni dell'idrope fetale variano in relazione alla severità della stessa idrope fetale. In altre parole, le forme più lievi di idrope fetale sono responsabili di un quadro sintomatologico meno grave delle forme più severe.

FORME LIEVI: SINTOMI TIPICI

In genere, le forme più lievi di idrope fetale inducono ascite e pallore.
Si ricorda ai lettori che, anche se in forma lieve, l'idrope fetale è comunque una grave condizione medica.

FORME GRAVI: SINTOMI TIPICI

Di norma, le forme più gravi di idrope fetale causano:

  • Problemi respiratori;
  • Comparsa di ecchimosi cutanee o macchioline di color porpora, sulla pelle;
  • Insufficienza cardiaca;
  • Grave anemia;
  • Ittero severo;
  • Edema in varie parti del corpo.
Sintomi/segni dell'idrope fetale durante la gravidanza
Ingenti quantità di liquido amniotico
Placenta ispessita
Accumulo di liquido nelle cavità pericardica, peritoneale e/o pleurica
Sintomi/segni dell'idrope fetale subito dopo il parto
Pallore
Ascite
Problemi respiratori
Fegato e milza allargati

COMPLICAZIONI

L'idrope fetale è una condizione altamente letale per i bambini che ne sono interessati.
Nei casi di idrope fetale immune dovuti a un'incompatibilità materno-fetale per il fattore Rh, i soggetti che sopravvivono al parto e anche alle settimane successive sono ad alto rischio di kernittero.

Il kernittero è una particolare forma di encefalopatia, caratterizzata dall'accumulo di bilirubina nel tessuto cerebrale. Non a caso, il kernittero è noto anche come encefalopatia bilirubinica.

Diagnosi

Di solito, per una diagnosi corretta di idrope fetale è fondamentale il ricorso a un'ecografia prenatale morfologica. Nelle immagini riportate da quest'ultima, sono segni tipici di un'idrope fetale:

  • La presenza di grandi quantità di liquido amniotico;
  • La presenza di una placenta dalle grandi dimensioni;
  • La presenza anomala di liquido attorno ad alcuni organi del feto, tra cui il fegato, la milza, il cuore e/o i polmoni.

QUALE ESAME DIAGNOSTICO PERMETTE DI STABILIRNE LA SEVERITÀ?

Per capire la gravità di un'idrope fetale, i medici possono ricorrere a un'amniocentesi oppure a periodiche ecografie morfologiche.

COME STABILIRE IL SOTTOTIPO DI IDROPE FETALE?

Per stabilire il sottotipo di idrope fetale presente, i medici hanno bisogno di prelevare un campione di sangue materno e ricercare in esso eventuali anticorpi anti-eritrociti fetali. La presenza dei suddetti anticorpi indica che l'idrope fetale è del sottotipo immune; la loro assenza, invece, significa che l'idrope fetale è del tipo non-immune.
Individuare il sottotipo di idrope fetale è fondamentale per pianificare la terapia più adeguata e sperare in una prognosi migliore (o meno sfavorevole).

Terapia

Il trattamento dell'idrope fetale varia in relazione a diversi fattori, tra cui, principalmente, le cause scatenanti e i sintomi in atto.

TRATTAMENTO IN ETÀ PRENATALE

In età prenatale, l'idrope fetale è curabile solo in determinate circostanze (es: presenza di anemia all'origine dell'idrope fetale).
In tali circostanze, il trattamento tipico consiste in una trasfusione di sangue fetale intrauterina.
Quando mancano le possibilità di cura in fase prenatale, i medici promuovono la nascita prematura del feto, in quanto le possibilità terapeutiche per i neonati sono maggiori e più efficaci. La nascita prematura del feto può avvenire per mezzo di particolari farmaci, che stimolano il travaglio, o tramite taglio cesareo.

TRATTAMENTO IN ETÀ NEONATALE (O POST-NATALE)

Tra i trattamenti dell'idrope fetale nei neonati, rientrano:

  • La trasfusione di sangue, per ripulire quest'ultimo dagli anticorpi anti-eritrociti fetali, passati dalla madre al bambino, quando la prima provvedeva alla circolazione del sangue nel secondo;
  • La rimozione, tramite siringa, del liquido accumulatosi nelle cavità pleuriche o addominali;
  • La somministrazione di medicinali per controllare eventuali problemi cardiaci (insufficienza cardiaca);
  • La somministrazione di farmaci che stimolano i reni a eliminare il liquido in eccesso, presente nei tessuti sottocutanei;
  • Il ricorso a supporti per la respirazione, come per esempio le macchina per la ventilazione artificiale.

Prognosi

Molto spesso, l'idrope fetale causa la morte del bambino o poco prima della nascita o poco dopo il parto. La prognosi, quindi, è tendenzialmente sfavorevole.

Prevenzione

Ormai da diversi decenni, è possibile prevenire l'idrope fetale immune per mezzo di un farmaco, denominato RhoGAM (o immunoglobulina Rho). Somministrato solo ed esclusivamente alle donne incinte con un'incompatibilità materno-fetale per il fattore Rh, RhoGAM impedisce che il sistema immunitario della madre produca gli anticorpi anti-eritrociti fetali, ossia gli agenti scatenanti la condizione di idrope fetale immune.


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza