Gardnerella Vaginalis
Ultima modifica 06.07.2020
INDICE
  1. Cos'è
  2. Cause
  3. Sintomi e diagnosi
  4. Cura
  5. Prevenzione

Cos'è

Cos'è Gardnerella Vaginalis?

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Gardnerella vaginalis è il nome di un batterio di comune riscontro nella flora batterica della vagina.

La vagina è un canale muscolomembranoso popolato da lattobacilli, che ne acidificano il pH per tenere lontano - o comunque sotto controllo - potenziali patogeni, tra cui anche Gardnerella vaginalis.

Conosciuto più semplicemente come Gardnerella, Gardenerella vaginalis è un batterio Gram-variabile, appartenente alla categoria dei coccobacilli, non sporigeno, privo di motilità e di diametro compreso tra 1 e 1,5 micron.

L'infezione da Gardnerella vaginalis prende il nome dal batterio che la causa, quindi gardenerella.

Cause

Gardnerella durante l'Infanzia

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In età prepubere il riscontro di Gardenerella nell'ambiente vaginale di bambine asintomatiche è piuttosto raro. Per questo motivo, alcuni autori sostengono che la presenza di Gardnerella nell'infanzia debba essere considerata indice di un probabile - anche se non sicuro - abuso sessuale.

Diverso è il discorso nell'età adulta, dal momento che circa il 30% della popolazione femminile sana ospita questo batterio nella propria vagina.

Gardnerella nelle Donne Sessualmente Attive

La sovracrescita dei bacilli di Gardnerella è chiamata in causa nella comparsa di una delle più comuni affezioni vaginali in età fertile, la vaginosi batterica. Tale patologia si caratterizza per una netta riduzione della popolazione di lattobacilli a favore di microrganismi anaerobi facoltativi, trai quali figura appunto Gardnerella.

Il rischio di sviluppare una vaginosi batterica aumenta all'aumentare della frequenza e della promiscuità sessuale; la principale via di contagio sembra infatti essere quest'ultima, senza dimenticare che il pH leggermente alcalino (7,4-7,6) dello sperma, diminuisce l'acidità vaginale favorendo l'attecchimento e la proliferazione dei patogeni.

Tra i fattori di rischio più significativi vanno segnalati anche un'igiene intima scorretta (ad esempio un uso eccessivo di lavande), l'uso di antibiotici o di contraccettivi meccanici intrauterini come la spirale, precedenti gravidanze e una certa predisposizione genetica (pare ad esempio che la popolazione di colore sia statisticamente più colpita).

Sintomi e diagnosi

Gardnerella: i Sintomi

Nella gran parte delle pazienti (oltre il 50%), la presenza di Gardnerella nella vagina è assolutamente asintomatica. In altri casi, l'abnorme crescita del patogeno si associa alla comparsa di abbondanti secrezioni bianco-grigiastre e spiccatamente maleodoranti, specie se poste a contatto con soluzioni alcaline (quali il normale sapone).

Tale caratteristica è sfruttata da un semplice esame diagnostico il cui nome - fishy odor test (test dell'odore di pesce) - è esplicativo di cosa indaghi.
Nella pratica, questo test preveda che una goccia di idrossido di potassio al 10% viene posta in contatto col secreto vaginale, con lo scopo di liberare l'odore pungente tipico di un'importante infezione da Gardnerella. Il pH vaginale, inoltre, passa dal normale 4 - 4,5 alla neutralità o alla lieve basicità.

Per ottenere un ulteriore conferma diagnostica, il ginecologo può prelevare con un tampone alcune cellule desquamate e ricercarvi al microscopio la presenza del batterio, di solito abbondante.

L'infezione da Gardnerella si manifesta anche con un modesto bruciore e senso di irritazione, elementi comuni - seppur con diversa intensità - un po' a tutte le infezioni genitali sessualmente trasmesse.

Gardnerella nell'Uomo

Anche l'uomo può contrarre la gardnerella. 
Normalmente, la fonte del contagio è la partner sessuale infetta.

L'infezione da Gardnerella nell'uomo tende a essere asintomatica, tanto che il paziente molto spesso non si rende conto di esserne affetto.

Cura

Gardnerella: la Cura

Nell'articolo dedicato alla vaginosi batterica si è messa in guardia la popolazione femminile del fatto che la Gardnerella - se trascurata - può causare successive alterazioni a livello del collo dell'utero o una vera e propria malattia infiammatoria pelvica, fino a compromettere seriamente la fertilità femminile.

La terapia deve quindi essere, sempre e comunque, prescritta dal medico. Non si può e non si deve curare una vaginosi batterica facendo di testa propria e affidandosi a semplici rimedi da banco o ai consigli di un'amica.

Uno dei farmaci di prima scelta, perché attivo direttamente contro la Gardnerella, è l'antibiotico metronidazolo, assumibile sia per via orale che per via topica (crema da applicare a livello vaginale); un altro farmaco usato di frequente è l'antibiotico clindamicina, per il quale l'assunzione avviene generalmente per via topica.

Accanto all'uso di antibiotici, è comune il ricorso a lavande vaginale a tenore acido, con l'indicazione di effettuarsi al termine dei rapporti sessuali e dopo la fine del flusso mestruale.
Scopo principale di questi trattamenti è favorire il ripristino della normale flora vaginale, con conseguente acidificazione del microambiente e allontanamento dei patogeni che in esso sopravvivono con difficoltà, Gardnerella compresa.

Per approfondire, leggi: Farmaci per la Cura della Gardnerella

Gardnerella nell'Uomo: la Cura

Il trattamento della gardnerella nell'uomo prevede l'impiego degli antibiotici metronidazolo e/o clindamicina, esattamente come avviene per quando l'infezione colpisce le donne.

Prevenzione

Per mantenere in equilibrio la flora vaginale e allontanare il rischio di una sovracrescita di Gardnerella è importante:

  • Detergere correttamente le zone intime. Sia un'igiene personale scadente, sia una detersione ossessiva, contribuiscono ad alterare la microflora locale. Si consiglia l'utilizzo di un sapone a pH fisiologico (4 o 5), mentre vanno limitati deodoranti intimi e lavande interne.
  • Evitare di indossare biancheria intima sintetica, come jeans e pantaloni troppo stretti, poiché trattengono umidità e calore creando condizioni favorevoli allo sviluppo della Gardnerella. Analogo discorso per i salvaslip, che nei giorni di flusso dovrebbero essere cambiati frequentemente.
  • Il continuo sfregamento dell'indumento contro i genitali può inoltre causare irritazioni locali. Meglio, quindi, scegliere il cotone, che rispetto alle fibre sintetiche garantisce una maggiore traspirazione.
  • Utilizzare sempre il preservativo nei rapporti sessuali occasionali; se si sospetta un'infezione (segnalata da sintomi come prurito e perdite maleodoranti) è importante il riposo sessuale fino alla diagnosi medica e, qualora questa sia positiva, sino al termine dell'eventuale terapia antibiotica. Estendere sempre la cura al proprio partner, anche se privo di sintomi.
  • Evitare l'utilizzo comune di asciugamani e biancheria intima, a casa, in albergo, o in qualsiasi altra condizione.
  • Evitare di stare a lungo con il costume da bagno umido.
  • Seguire una dieta sana ed equilibrata (ridurre, in particolare, il consumo di dolci e zuccheri semplici); concedersi saltuariamente delle pause rigeneranti e praticare regolare esercizio fisico; queste piccole attenzioni verso il proprio corpo verranno ripagate con una migliore efficacia immunitaria e, di riflesso, con un miglior equilibrio della flora vaginale e una maggiore protezione dalla Gardnerella.