Ultima modifica 01.04.2020

Generalità

La fibrosi cistica è la più comune malattia autosomica recessiva nella popolazione caucasica, in quanto colpisce circa 1 individuo ogni 2.500.

Questa condizione patologica è nota per i suoi effetti dannosi sull'apparato respiratorio, ma interessa anche altri sistemi come l'apparato digerente e quello riproduttivo.
Negli individui affetti da fibrosi cistica, le vie respiratorie vengono intasate da muco denso e viscoso, difficile da eliminare anche con la tosse più energica. La respirazione diventa difficile ed i pazienti - se non vengono praticati continui sforzi per mantenere pulite le vie aeree diverse volte al giorno - rischiano di morire a causa della loro stessa secrezione. I malati di fibrosi cistica muoiono frequentemente a causa di polmonite, in quanto le vie aeree intasate offrono un ambiente fertile per la crescita dei batteri.


Fibrosi Cistica

Cause

La fibrosi cistica è causata da mutazioni a carico del gene regolatore di conduttanza transmembrana della fibrosi cistica (CFTR) localizzato a livello del cromosoma 7 (locus mapping: 7q31).
Sono note almeno 1.500 mutazioni del gene CFTR. La mutazione più frequente è chiamata comunemente "Delta-F508" (DF508) ed è determinata dalla delezione di 3 paia di basi nell'esone 10, che determina la perdita della fenilalanina in posizione 508.
La proteina codificata dal gene CFTR è un canale transmembrana appartenente alla superfamiglia delle ATPasi di traffico o trasportatori ABC, localizzato a livello della membrana apicale delle cellule epiteliali e deputato al trasporto dello ione cloro.
In condizioni normali, particolari cellule che rivestono le vie aeree secernono muco assieme ad un liquido acquoso che ne diminuisce la densità. Nella fibrosi cistica la secrezione del liquido acquoso è fortemente ridotta, di conseguenza il muco diventa molto denso e difficile da rimuovere dalle vie respiratorie.
Nell'epitelio respiratorio, al pari di tutti gli epiteli che trasportano liquidi, il trasporto dell'acqua dipende dal trasporto di soluti. Per secernere acqua, le cellule dell'epitelio respiratorio trasportano attivamente ioni cloro (Cl-) dal liquido interstiziale al lume, creando un potenziale elettrico negativo che provoca un flusso passivo di sodio (Na+) nella stessa direzione. I movimenti del Na+ e del Cl- innalzano la pressione osmotica del liquido che bagna il versante dell'epitelio rivolto verso il lume, di conseguenza l'acqua si muove passivamente secondo il gradiente osmotico, dal liquido interstiziale al lume. Il difetto genico che interessa l'insorgenza della fibrosi cistica impedisce direttamente il trasporto del Cl- e indirettamente interferisce con il trasporto del Na+ e dell'acqua. Di conseguenza nell'epitelio non si crea il gradiente osmotico necessario per la secrezione di acqua.

Fattori di Rischio

  • Ereditarietà familiare. Considerato che la fibrosi cistica è una malattia ereditaria, che viene trasmessa con modalità autosomica recessiva, è importante considerare la storia familiare (anamnesi) dei futuri genitori.
    Trasmissione della Fibrosi CisticaQuindi, se i bambini ereditano solo una copia (un solo genitore malato), non si svilupperà la fibrosi cistica, ma saranno portatori asintomatici e potrebbero potenzialmente trasmettere il gene difettivo ai propri figli. Come riportato in figura, quando due genitori portatori sani (eterozigoti per il gene CFTR, quindi portatori di una sola copia di geni anomali) hanno un figlio, esiste una probabilità su quattro (25%) che il bambino sia affetto da fibrosi cistica (omozigote per il gene CFTR).
  • Popolazione di appartenenza. L'incidenza della fibrosi cistica risulta maggiore nelle persone del nord e di origine europea.

Sintomi e Segni Clinici

Per approfondire: Sintomi Fibrosi Cistica


La gravità dei sintomi può variare, a seconda del decorso della malattia: la maggior parte dei segni clinici influenza il sistema respiratorio e l'apparato gastro-intestinale.

Segni e sintomi respiratori

Il muco denso e viscoso associato alla fibrosi cistica provoca l'ostruzione delle vie aeree ed inibisce l'attività delle ciglia che rivestono l'epitelio polmonare facilitando l'eliminazione del muco stesso. Nelle piccole vie aeree, il conseguente ristagno mucoso contribuisce a creare un ambiente ideale per batteri, come lo Streptococcus aureus o lo Pseudomonas aeruginosa, i quali predispongono il soggetto affetto ad infezioni ed infiammazioni ricorrenti, che a loro volta possono essere anche di grave entità, come la polmonite. La cronicizzazione di questi processi infiammatori possono nel tempo danneggiare il tessuto polmonare ed indurre conseguentemente ad una scarsa funzionalità respiratoria.
Quindi, i sintomi caratteristici che si sviluppano durante in decorso della fibrosi cistica includono:

Segni e sintomi apparato digerente

Il muco denso può anche occludere i dotti che trasportano gli enzimi digestivi dal pancreas all'intestino tenue. Senza questi enzimi digestivi, l'intestino non può digerire ed assorbire completamente le sostanze nutritive nel cibo assunto (in particolare, grassi, colesterolo e vitamine liposolubili A, D, E e K).
Il risultato è spesso il seguente:

Complicanze

Complicanze sistema respiratorio

  • Bronchiectasia: la fibrosi cistica è una delle principali cause di bronchiectasia, una condizione che danneggia le vie aeree, determinando incapacità ventilatoria di tipo ostruttivo, con una marcata riduzione dei flussi espiratori.
  • Infezioni croniche: il muco denso che ristagna nei polmoni e nei seni nasali offre un terreno di coltura ideale per batteri e funghi. Di conseguenza, le persone con fibrosi cistica possono avere frequenti attacchi di sinusite, bronchite o polmonite.
  • Polipi nasali: poiché il rivestimento interno del naso è infiammato e gonfio, possono svilupparsi morbide escrescenze carnose (polipi), le quali possono ostacolare la respirazione durante il sonno.
  • Tosse con sangue (emottisi): nel corso del tempo, la fibrosi cistica può causare assottigliamento delle pareti delle vie aeree. Come conseguenza, i pazienti affetti da fibrosi cistica possono emettere sangue dalle vie respiratorie, solitamente attraverso un colpo di tosse.
  • Pneumotorace: tale condizione, che consiste nell'accumulo di aria nel cavo pleurico, è più comune nelle persone anziane con fibrosi cistica. Lo pneumotorace può causare dolore al petto e mancanza di respiro.
  • Collasso polmonare: le infezioni polmonari croniche possono danneggiare il parenchima polmonare, rendendo più probabile il verificarsi del collasso polmonare.
  • Insufficienza respiratoria: nel corso del tempo, la fibrosi cistica può danneggiare il tessuto polmonare compromettendone la funzionalità.

Complicanze del sistema digerente

  • Carenze nutrizionali: il muco denso può bloccare i dotti pancreatici che trasportano gli enzimi digestivi dal pancreas all'intestino tenue. Senza questi enzimi, l'organismo non può assorbire proteine, grassi e vitamine liposolubili.
  • Diabete: le cellule beta del pancreas secernono insulina, necessaria per mediare la regolazione del glucosio ematico. La fibrosi cistica aumenta il rischio di insorgenza del diabete. Circa il 20 per cento delle persone affette sviluppano il diabete all'età di 30 anni, pertanto i pazienti sono sottoposti ad esame della glicemia ad intervalli regolari.
  • Ostruzione dei dotti biliari: il dotto che trasporta la bile dal fegato, e dalla cistifellea, all'intestino tenue può ostruirsi ed infiammarsi, portando a problemi epatici e, talvolta, calcoli biliari.
  • Prolasso rettale: frequenti colpi di tosse o sforzi durante la defecazione (stitichezza) possono causare lo sporgere del tessuto rettale interno fuori l'ano.
  • Intussuscezione: i bambini affetti da fibrosi cistica sono a più alto rischio di intussuscezione, una condizione in cui una parte delle pieghe intestinali si ripiegano su loro stesse, creando invaginazioni. Il risultato è l'occlusione intestinale, una situazione di emergenza che richiede un trattamento immediato.

Complicanze del sistema riproduttivo

Quasi tutti gli uomini affetti da fibrosi cistica sono sterili, perché i dotti che collegano i testicoli e la ghiandola prostatica (dotti deferenti) risultano ostruiti dal muco o mancanti del tutto (l'assenza dei dotti è una causa ancora sconosciuta).
Anche se le donne con fibrosi cistica possono essere meno fertili rispetto alle altre donne, conservano comunque la possibilità di concepire e di portare la gravidanza a conclusione. La gestazione può però contribuire ad un peggioramento dei sintomi della fibrosi cistica.

Altre complicanze

Osteoporosi: le persone affette da fibrosi cistica sono a più alto rischio di sviluppare osteoporosi, con conseguente perdita di massa e resistenza ossea. Ai pazienti deve essere raccomandata l'assunzione di calcio, vitamina D e bifosfonati a seconda dei casi.
Squilibri elettrolitici: le persone con fibrosi cistica tendono ad avere un livello superiore al normale di sale nel sudore. Segni e sintomi come l'aumento della frequenza cardiaca, il senso di affaticamento, la debolezza e la bassa pressione sanguigna contribuiscono a rendere evidente lo scompenso che subisce l'equilibrio idro-salino nel sangue.


Diagnosi e Terapia della fibrosi Cistica »


Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici