Ultima modifica 28.11.2018

Come Funziona

L'ecocolordoppler penieno è una tecnica di imaging ampiamente utilizzata nella diagnosi di disfunzione erettile, grazie alla sua capacità di analizzare il flusso sanguigno penieno e di evidenziarne le principali alterazioni.

L'ecocolordoppler penieno sfrutta sonde ecografiche ad alta frequenza (7.5-13 MHz) dotate di software digitale e di modulo color-Doppler, che permettono di analizzare le onde riflesse dalla parte corpuscolata del sangue che scorre nei vasi del pene. Durante l'esame si sfruttano quindi le onde sonore, senza somministrare alcun tipo di radiazione pericolosa.

Ecocolordoppler dinamico

Oltre alle sonde ecografiche e alla strumentazione correlata, l'ecocolordoppler penieno, vestito dell'aggettivo "dinamico", prevede il ricorso a farmaci vasoattivi, come la papaverina e/o la prostaglandina PGE1 (Alprostadil - Caverject) - iniettati direttamente nei corpi cavernosi del pene per indurre un'erezione farmacologica.

In questo modo, effettuando l'ecocolordoppler penieno in condizioni basali e ripetendolo ad intervalli prestabiliti dopo l'iniezione dei farmaci (fic-test), è possibile studiare la dimensione e lo stato di dilatazione delle arterie cavernose, la velocità di afflusso del sangue all'interno dei vasi del pene, e la struttura dei corpi cavernosi a riposo e in erezione. L'esame è inoltre in grado di studiare la morfologia del pene, evidenziandone eventuali alterazioni ecostrutturali quali fibrosi o placche calcifiche.

Oltre all'iniezione di farmaci che provocano vasodilatazione peniena, nel corso dell'esame alcuni medici mettono a disposizione del paziente un filmato erotico; tale approccio è dettato dal tentativo di minimizzare la componente emotiva, con blocchi di natura psichica che potrebbero alterare i risultati dell'esame. Sebbene - al contrario dei classici PDE5 inibitori tadalafil, vardenafil, sildenafil, avanafil - i farmaci iniettati nei corpi cavernosi non abbiano bisogno di un'eccitazione psichica per indurre l'erezione, l'ansia del paziente potrebbe comunque determinare una ridotta risposta al farmaco.

Quando si esegue

L'ecocolordoppler penieno è generalmente l'esame di prima linea in caso di sospetto clinico di una disfunzione erettile su base vascolare, ad esempio in pazienti affetti da aterosclerosi, diabete, ipertensione o con altri fattori di rischio cardiovascolare. Il medico può prescrivere l'esame anche dopo aver testato l'inefficacia terapeutica delle terapie orali per la disfunzione erettile.

In caso di risultati positivi, per identificare la presenza e l'esatta localizzazione di un problema arterioso o di una fuga venosa evidenziati dall'ecocolordoppler penieno, è necessario il ricorso ad indagini diagnostiche più invasive, come la cavernosometria, la cavernografia dinamica e l'arteriografia selettiva dinamica delle arterie peniene.

Come si svolge

Durante l'ecocolordoppler penieno il paziente viene normalmente studiato in decubito supino (sdraiato a pancia in su) con il pene appoggiato alla parete anteriore dell'addome. L'esame - che richiede circa 30 minuti - non è doloroso e l'iniezione intracanvernosa dei farmaci, se effettuata secondo la tecnica corretta, ben nota al medico, oltre ad essere pressoché indolore non arreca alcun danno al paziente.

Rischi

L'unica possibile complicazione dell'ecocolordoppler penieno risiede nella comparsa di priapismo: un'erezione che perdura oltre il tempo di efficacia del farmaco (circa 1 ora) e che può diventare dolorosa. Qualora si manifesti, il priapismo può essere facilmente trattato mediante opportune terapie farmacologiche locali, come la somministrazione intracavernosa di etilefrina, e solo in rari casi richiede la detumescenza chirurgica.