L'auricoloterapia è una pratica terapeutica di medicina alternativa, che prevede la stimolazione del padiglione auricolare, con lo scopo finale di apportare benefici ad altre parti del corpo.
Qualsiasi concetto espresso dalla pratica in questione e dai suoi promotori trova fondamento nell'idea che il padiglione auricolare dell'orecchio sia un microsistema che riflette tutti gli organi, le strutture ossee ecc. presenti nel corpo umano.
Secondo i suoi praticanti, l'auricoloterapia apporterebbe benefici in caso di: sovrappeso/obesità, ansia, depressione minore, insonnia, dipendenza da fumo di sigaretta, dipendenza dall'alcol e presenza di dolori cronici.
Attualmente, nessuno studio clinico e scientifico ha dimostrato l'effettiva efficacia terapeutica dell'auricoloterapia.
L'orecchio esterno è, insieme a orecchio medio e orecchio interno, una delle tre porzioni in cui è suddivisibile l'orecchio, ossia l'organo dell'udito e dell'equilibrio.
Visibile a occhio nudo ai lati della testa, l'orecchio esterno comprende: il padiglione auricolare, il condotto uditivo esterno (meato acustico esterno) e la superficie esterna del timpano.
Ricoperto di cute, il padiglione auricolare è una struttura prevalentemente cartilaginea, sulla quale gli anatomisti identificano varie zone caratteristiche, tra cui:
L'auricoloterapia è una pratica terapeutica di medicina alternativa, che prevede la stimolazione della superficie esterna del padiglione auricolare, per mezzo di opportuni strumenti; tali manovre vengono svolte con l'intento finale di apportare benefici ad altre parti del corpo, siano queste organi, strutture ossee, ghiandole ecc.
Il potere terapeutico dell'auricoloterapia si basa sull'idea che il padiglione auricolare dell'orecchio esterno sia un microsistema, che riflette l'intero corpo umano.
In altre parole, gli auricoloterapeuti – ossia i cultori dell'auricoloterapia – basano ogni loro affermazione sul presupposto che, nei padiglioni auricolari, risiedano delle aree (o zone) connesse a una ben precisa struttura anatomica del corpo dell'essere umano.
La figura sottostante riporta la mappatura del padiglione auricolare, secondo le teorie degli auricoloterapeuti moderni.
Figura: nei padiglioni auricolari dell'essere umano, gli auricoloterapeuti hanno segnato più di 200 punti (o zone) di stimolazione. In questa immagine, ne sono rappresentati solo alcuni. Immagine dal sito: mednat.org
Esistono vari sinonimi di auricoloterapia, tra cui: terapia auricolare, agopuntura auricolare e riflessologia auricolare.
Esistono altre tecniche di medicina alternativa che, come l'auricoloterapia, ritengono possibile una connessione tra un ben preciso elemento anatomico (es: padiglione auricolare) e il resto del corpo umano (i vari organi, le ossa, le ghiandole ecc).
Tra le tecniche simili all'auricoloterapia, meritano una citazione la riflessologia plantare e l'iridologia.
Brevemente, la riflessologia plantare è una pratica terapeutica che ritiene benefiche, per il corpo umano, la pressione e il massaggio della pianta dei piedi e del palmo delle mani. Alla base della riflessologia plantare c'è l'idea che, a determinate zone dei piede e delle mani, corrispondano ben precisi organi, strutture nervose, articolazioni ecc.
L'iridologia, invece, è una pratica diagnostica che reputa possibile valutare lo stato di salute di una persona attraverso l'osservazione delle caratteristiche dell'iride.
Alla base dell'iridologia c'è l'idea che le iridi rappresentino una mappatura anatomica del corpo umano, mappatura che comprende organi, articolazioni, strutture ossee e ghiandole.
Secondo alcune fonti storiche, le origini dell'auricoloterapia sarebbero antichissime; esisterebbero, infatti, testimonianze scritte di pratiche simili all'auricoloterapia risalenti addirittura al 500 prima di Cristo.
Ciononostante, l'auricoloterapia moderna – dove per “moderna” s'intende in voga ai giorni nostri – è una pratica alquanto recente, nata per la precisione nel 1957. Il suo fondatore è stato il neurologo di origine francese Paul Nogier (1908-1996), il quale nell'anno sopraccitato pubblicò un scritto intitolato “Trattato di auricoloterapia”.
Nel suo “Trattato di auricoloterapia”, Nogier afferma che il padiglione auricolare è una mappa degli organi del corpo umano e che la stimolazione di una sua parte, tramite aghi da agopuntura e altri oggetti simili, ha effetti benefici a livello dell'organo corrispondente alla parte stimolata.
Nei suoi scritti, Nogier riporta anche una mappatura del padiglione auricolare molto simile a quelle attuali.
Sicuramente, sulle conclusioni di Nogier, ha influito la conoscenza dell'agopuntura cinese.
Passando a tempi più recenti, si segnala che, a cavallo tra gli anni '80 e gli anni '90, l'auricoloterapia ricevette i primi riconoscimenti da parte dell'OMS (ossia l'Organizzazione Mondiale della Sanità), la quale accettò per la prima volta la mappatura del padiglione auricolare, proposta dagli auricoloterapeuti.
In Italia, una data importante, per quanto concerne la storia dell'auricoloterapia, è il 1995: in quell'anno, la Federazione Nazionale dell'Ordine dei Medici inserisce la voce "Auricoloterapia" nel tariffario FNOOM, rendendola a tutti gli effetti terapia medica ufficiale praticabile soltanto da laureati in medicina.
Dal punto di vista biologico, l'auricoloterapia lavora stimolando il sistema nervoso centrale a rilasciare neurotrasmettitori e ormoni con azione benefica, nei confronti delle cellule del corpo umano. I neurotrasmettitori coinvolti sono molecole che servono a modulare il dolore o ad avviare i processi di guarigione cellulare; gli ormoni coinvolti, invece, sono molecole con funzione antidolorifica (le endorfine sono l'esempio più importante).
Secondo i suoi ideatori e promotori, l'auricoloterapia sarebbe di beneficio in caso di:
Inoltre, sarebbe in grado alleviare/curare le dipendenze da fumo e alcol, venendo così incontro a coloro che vogliono smettere di fumare e a coloro che sono dipendenti dall'alcol.
I praticanti l'auricoloterapia sostengono che quest'ultima può combinarsi, senza problemi, alle pratiche di medicina tradizionale.
In auricoloterapia, la stimolazione della superficie esterna del padiglione auricolare può avvenire in almeno tre modi:
Attualmente, l'utilizzo di micro-scariche elettriche è molto in voga e ha soppiantato la stimolazione mediante aghi da agopuntura, che rappresenta il metodo stimolatorio praticato agli albori dell'auricoloterapia.
L'uso di laser per la stimolazione è una metodica in fase di miglioramento, che al momento solo pochi auricoloterapeuti praticano.
Il metodo di stimolazione che prevede l'uso di aghi da agopuntura rappresenta il motivo per cui l'auricoloterapia è detta anche agopuntura auricolare.
Lo strumento che permette di stimolare il padiglione auricolare, attraverso micro-scariche elettriche, è un elettrodo, il cui funzionamento può dipendere dalla rete elettrica oppure da una batteria ricaricabile.
Spesso, questo elettrodo ha le sembianze di una penna con la punta di metallo.
Prima che abbia inizio la stimolazione del padiglione auricolare, è fondamentale che l'auricoloterapeuta interroghi il paziente sul motivo per cui quest'ultimo ha optato per l'auricoloterapia. In sostanza, vuole conoscere i problemi di salute che hanno spinto il paziente a chiedere il suo aiuto. Ciò gli serve per eseguire una corretta stimolazione del padiglione auricolare.
Alla conclusione di questa fase preliminare, assimilabile a un'anamnesi, inizia la parte pratica del trattamento.
La durata di una generica seduta e il numero totale di sedute dipendono dall'entità e dal numero di problematiche, riferite dal paziente.
L'auricoloterapia è una pratica terapeutica sostanzialmente molto sicura e a basso rischio. Infatti, solo in rarissime circostanze può dar luogo a effetti collaterali.
Tra i possibili effetti collaterali dell'auricoloterapia, rientrano:
Le controindicazioni dell'auricoloterapia dipendono dal tipo di strumento utilizzato per stimolare il padiglione auricolare.
In questa sede, saranno trattate le controindicazioni delle due metodiche di stimolazione più comuni, ossia l'uso di aghi da agopuntura e l'impiego di micro-scariche elettriche.
L'auricoloterapia effettuata tramite aghi è controindicata alle persone che presentano delle lesioni o delle abrasioni a livello dei padiglioni auricolari, in quanto potrebbe risultare dolorosa e indurre la comparsa di un'infezione.
L'auricoloterapia effettua tramite micro-scariche elettriche è controindicata a tre categorie di individui: i portatori di un pacemaker o un defibrillatore cardioverter portatile, le donne incinte e, ancora una volta, coloro che presentano lesioni o abrasioni a livello del padiglione auricolare.
Attualmente, nessuno studio scientifico e clinico ha dimostrato l'effettiva efficacia dell'auricoloterapia. In altre parole, l'auricoloterapia moderna è priva di ogni fondamento di natura scientifica.
È per questa sua indimostrata efficacia terapeutica che l'auricoloterapia riscuote pochi consensi presso la comunità medica.