Ultima modifica 01.04.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cosa Sono
  3. Colesterolo
  4. HDL vs LDL
  5. Valori
  6. Funzioni
  7. Azione Protettiva
  8. Rischio Cardiovascolare
  9. Dieta
  10. Attività Fisica
  11. Aumentare le HDL
  12. Farmaci

Generalità

Le HDL, volgarmente note come colesterolo buono, sono lipoproteine ad alta densità (High-Density Lipoprotein).

Contrariamente a quanto molti pensano, le HDL così come le altre lipoproteine, non sono formate da "colesterolo puro"; contengono infatti anche varie proteine specifiche necessarie alla loro funzione, cioè il trasporto di alcuni grassi nel sangue.

Di lipoproteine ne esistono vari tipi e tutte hanno un ruolo metabolico specifico; nessuna di esse può essere considerata inutile o malefica, anche se alterazioni della loro struttura, della loro quantità e della loro percentuale sulle lipoproteine totali possono determinare una condizione di malattia e facilitare l'insorgenza di altre patologie molto gravi.

Trasportando il colesterolo dalle periferie al fegato e riducendone il deposito nelle arterie – un fattore predisponente l'aterosclerosi – le HDL sono considerate benefiche e pertanto vengono definite "colesterolo buono". In pratica, fungono da "spazzino" del colesterolo.

Le LDL invece, convogliando il colesterolo in direzione delle periferie e, se in eccesso, promuovendone il deposito nelle arterie – alzando quindi il rischio di aterosclerosi – risultano potenzialmente nocive e per questo sono definite "colesterolo cattivo".

Per approfondire: VLDL, LDL, HDL: Quanti Nomi ha il Colesterolo?
Colesterolo HDL - Colesterolo Buono Shutterstock
Colesterolo HDL - Colesterolo Buono

Le HDL si misurano analizzando la relativa concentrazione nel siero del sangue. Non sono tutte uguali e ne esistono tipi differenti, che variano per forma, dimensione e composizione chimica. Le più efficaci nel "ripulire" le arterie sono logicamente quelle più attive nello scambio dei lipidi con le cellule e le altre lipoproteine.

Le lipoproteine HDL e LDL sono considerate forti indicatrici di rischio cardiovascolare, sia valutate singolarmente, sia in relazione al rapporto tra di esse e col colesterolo totale nel sangue; infatti, la riduzione delle HDL e l'aumento delle LDL esercitano sempre un effetto negativo.

È possibile aumentare le HDL e ridurre le LDL (in maniera assoluta o percentuale) correggendo la dieta e aumentando l'esercizio fisico. L'alimentazione, in particolare associata ad attività motoria ed eventualmente certi integratori, consentono di modificare sensibilmente il profilo lipidico e il conseguente rischio cardiovascolare.

Cosa Sono

Cosa sono le HDL?

Nel linguaggio comune, le HDL vengono definite "colesterolo buono", perché esercitano un effetto protettivo sulle malattie aterosclerotiche. Dal punto di vista clinico, le HDL (High-Density Lipoprotein) sono classificate come lipoproteine ad alta densità. Le lipoproteine sono particelle contenenti unità apolipoproteiche specifiche, necessarie allo scambio ed al trasporto dei grassi (colesterolo, fosfolipidi, trigliceridi ecc).

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2019/07/19/colesterolo-hdl---colesterolo-buono-2-orig.jpeg Redazione

Di apolipoproteine ne esistono vari tipi; sia il numero, sia la tipologia di apolipoproteina contraddistinguono le varie lipoproteine. La apolipoproteina tipica delle HDL è la Apo A1.

Le lipoproteine hanno una superficie idrofila (affine all'acqua) e servono a veicolare i lipidi all'interno del plasma sanguigno (matrice acquosa). Questa funzione è molto importante, poiché i grassi non si sciolgono normalmente in acqua e tendono ad aggregarsi formando delle "bolle oleose" (come avviene mettendo dell'olio nell'acqua).

Di lipoproteine ne esistono 5 tipologie differenti, tutte con funzioni e caratteristiche diverse:

  • Chilomicroni: trasportano i grassi dall'intestino (che li assorbe con la digestione) fino alle cellule muscolari e al tessuto adiposo
  • VLDL: trasportano soprattutto i trigliceridi dal fegato al tessuto adiposo
  • IDL: sono intermedie tra le VLDL e le LDL (non rilevabili nel soggetto sano)
  • LDL: trasportano il colesterolo dal fegato alle cellule periferiche
  • HDL: trasportano il colesterolo dalle cellule periferiche al fegato a agli organi steroidogenici (deputati alla sintesi di ormoni steroidei, come il cortisolo e gli ormoni sessuali).

Il metabolismo delle HDL è strettamente correlato con quello delle LDL, anche nella forma VLDL.

Ogni HDL è formata da 80-100 proteine specifiche, che la rendono capace di veicolare anche diverse centinaia di molecole grasse per volta. Il "rifornimento" e lo "scarico a destinazione" dei grassi avvengono per interazione delle HDL con le cellule e le altre lipoproteine.

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Colesterolo HDL - Colesterolo Buono 3

Colesterolo

Cenni sul colesterolo

Abbiamo specificato che le HDL non sono colesterolo puro, bensì dei "mezzi di trasporto" dei lipidi plasmatici. Tuttavia, non abbiamo ancora chiarito cosa sia il colesterolo.

Si tratta di un lipide steroideo che l'organismo è in grado di produrre autonomamente e di assumere attraverso gli alimenti. La sua funzione nell'organismo è multipla:

  • Strutturale e di veicolo nelle membrane cellulari
  • Precursore degli ormoni steroidei
  • Precursore della vitamina D
  • Ingrediente dei succhi biliari, importanti per la digestione.

Il colesterolo circola all'interno del torrente sanguigno in forma legata alle lipoproteine; se fosse libero, si aggregherebbe formando trombi potenzialmente nocivi o letali.

L'eccesso di colesterolo nel sangue (per cause genetiche o ambientali) può essere dannoso, a causa della tendenza a depositarsi nelle arterie; si tratta del primo passo verso la formazione di una placca aterosclerotica.

Va comunque ricordato che la tendenza a depositarsi varia in base alla lipoproteina che lo trasporta: le LDL sono quelle nocive (portano il colesterolo alle periferie), mentre le HDL sono quelle benefiche (portano il colesterolo agli organi che lo metabolizzano).

HDL vs LDL

Caratteristiche e Differenze

Negli individui sani, circa il 30% del colesterolo sanguigno è trasportato dalle HDL; il resto fa parte delle VLDL e delle LDL.

Le LDL e le VLDL (Low- e Very Low-Density Lipoprotein) hanno dimensioni maggiori e una densità inferiore delle HDL; muovono i lipidi (trigliceridi e colesterolo) dal fegato ai tessuti.

Le HDL sono inizialmente molto piccole e trasportano i grassi dalle periferie agli organi. Aumentano di dimensione e diminuiscono di densità con l'incorporazione dei grassi.

Ogni lipoproteina contiene:

  • Un numero ed un tipo di Apo Proteine completamente diverso
  • Una quantità ed una varietà di lipidi altrettanto differente.

Le HDL contengono soprattutto ApoA1. Rispetto alle LDL e alle VLDL, si distinguono per:

  • Percentuale maggiore di proteine
  • Percentuale inferiore di colesterolo
  • Percentuale inferiore di trigliceridi
  • Percentuale superiore di fosfolipidi.

Tutte queste caratteristiche partecipano a determinare la maggiore densità delle HDL.

Valori

Calcolo HDL

Il calcolo del colesterolo HDL si può effettuare rilevando la concentrazione plasmatica di colesterolo totale, LDL e trigliceridi, applicando poi la formula di Friedwald:

Colesterolo HDL = colesterolo totale – [colesterolo LDL + (trigliceridemia/5)].

Per approfondire: Calcolo Colesterolo HDL

HDL basse e HDL alte

Le HDL basse non rientrano nel quadro di buona lipemia. Se associate a colesterolemia normale, è necessario che determinino un rapporto HDL/LDL altrettanto regolare; viceversa, aumenterebbe il rischio per la salute. HDL basse e LDL alte, soprattutto se associate ad altri fattori di rischio, possono aumentare molto il rischio di aterosclerosi.

Per approfondire: Ecco Come Aumentare il Colesterolo HDL

All'opposto, alti livelli di HDL sono considerati protettivi nei confronti del rischio cardiovascolare.

Valori lipemia

Riferendosi alla lipemia, i valori di riferimento per la popolazione sana sono:

  • Colesterolo HDL: > di 40 mg/dl (negli uomini, preferibilmente > 55, nelle donne preferibilmente > 65)
  • Colesterolo totale: < a 200 mg/dl
  • Colesterolo LDL: < a 160 mg/dl
  • Trigliceridemia: tra 50 e 170 mg/dl.

Rapporto Totale/HDL e colesterolo LDL/HDL

Colesterolo Totale / Colesterolo HDL
Rischio cardiovascolare Uomini Donne
Molto basso (diemzzato) 3,43 3,27
Medio 4,97 4,44
Rischio moderato (raddoppiato) 9,55 7,05
Molto alto (triplicato) 24 > 11,04
Framingham Heart Study
Per approfondire: Rapporto LDL/HDL Per approfondire: Rapporto colesterolo totale/HDL
  Colesterolo LDL/Colesterolo HDL
Rischio cardiovascolare Uomini Donne
Molto basso (dimezzato) 1 1,47
Medio 3,55 3,22
Rischio moderato (raddoppiato) 6,35 5,0
Rischio alto (triplicato) 8 6,14
Framingham Heart Study

Funzioni

Funzioni delle HDL

L'aumento delle HDL è associato ad una riduzione dell'accumulo aterosclerotico nelle pareti vascolari.

L'aterosclerosi è una malattia che induce complicazioni potenzialmente letali come, ad esempio, l'infarto miocardico e l'ictus cerebrale.

Va comunque specificato che la correlazione tra HDL e rischio cardiovascolare non è lineare; in pratica, aumentandole oltre la soglia di normalità non è possibile ridurre proporzionalmente il rischio di malattia.

Le HDL vengono definite "colesterolo buono" perché sono in grado di:

  • Rimuovere il colesterolo dalle pareti delle arterie
  • Ridurre l'accumulo di macrofagi nell'intima delle arterie, la cui presenza è parte integrante del processo aterosclerotico
  • Prevenire (talvolta regredire) l'aterosclerosi già avviata.

Non è da escludere che esistano anche vie di smaltimento del colesterolo HDL-indipendenti. Infatti, recenti studi1 hanno dimostrato che i topi privi di lipoproteine HDL sono comunque in grado di trasportare il colesterolo al fegato per utilizzarlo nella bile (via di eliminazione).

  1. Structural requirements for PCSK9-mediated degradation of the low-density lipoprotein receptor - Betteridge, et. al (2 September 2008) - PNAS. 105 (35): 13045–13050.

Captazione Colesterolo

Le HDL sono le lipoproteine più piccole e dense; contengono più proteine e meno grassi delle altre. La composizione delle HDL si caratterizza per la presenza di: Apo A 1, Apo A 2 e fosfolipidi.

Sintetizziamo brevemente il meccanismo di funzionamento delle HDL:

  • Le HDL vengono sintetizzate nel fegato e nell'intestino, per essere riversate nel torrente circolatorio. Inizialmente risultano di forma discoidale (poiché scariche di lipidi)
  • Giunte alle periferie, le HDL prelevano il colesterolo libero (non esterificato) grazie ad un trasportatore specifico delle cellule
  • Una volta prelevato, il colesterolo libero viene esterificato da un enzima e spostato verso il nucleo della molecola. Riempiendosi, le HDL assumono un aspetto sempre più "tondo"

Durante il circolo, le particelle di HDL incorporano ancora più lipidi dalle cellule e da altre lipoproteine, aumentando progressivamente di dimensione.

Trasporto Diretto e Indiretto

Le HDL trasportano il colesterolo al fegato e agli organi steroidogenici, quali ghiandole surrenali, ovaie e testicoli. Questo avviene per via diretta (captazione) e indiretta (scambio).

  • Via diretta: le HDL vengono captate dal circolo grazie ad alcuni recettori posti sulle cellule degli organi, che gestiscono l'assorbimento selettivo
  • Via indiretta: costituisce probabilmente il sistema più rilevante. È mediato dalla proteina di trasferimento degli esteri del colesterolo. Questa proteina scambia i trigliceridi delle VLDL con gli esteri del colesterolo delle HDL. In definitiva, le VLDL diventano LDL (poi rimosse dal recettore specifico) e le HDL gonfie vengono degradate dalle lipasi del fegato per ritornare subito in circolo.

Il colesterolo depositato nel fegato viene escreto con la bile nell'intestino. Nelle ghiandole surrenali, nelle ovaie e nei testicoli il colesterolo viene utilizzato per la sintesi degli ormoni steroidei.

Azione Protettiva

HDL e aterosclerosi

Il metabolismo delle HDL partecipa anche alla rimozione del colesterolo inglobato dai macrofagi nelle placche aterosclerotiche. Questo percorso (dalle arterie al fegato) è stato definito "trasporto inverso del colesterolo" ed è considerato protettivo nei confronti dell'aterosclerosi.

Nota: una volta che la placca diventa fibrosa o calcificata, le HDL non sono più in grado di intervenire positivamente nella sua dissoluzione.

D'altro canto, oltre al colesterolo, le HDL trasportano varie tipologie di lipidi e proteine biologicamente attivi. Alcune di queste molecole aiutano ad inibire l'ossidazione, l'infiammazione, l'attivazione dell'endotelio, la coagulazione e l'aggregazione piastrinica.

Tutte queste proprietà possono contribuire alla capacità anti aterogena delle HDL, ma non è ancora ben chiaro quali siano i fattori più importanti.

HDL e parassiti

Una piccola sub-frazione di HDL tutela l'organismo dal protozoo parassita Trypanosoma brucei brucei. Questo gruppo specifico è dotato del cosiddetto fattore litico trypanosoma (TLF) che contiene proteine specializzate alla lotta contro il protozoo.

HDL e amiloide A

Le HDL sono anche responsabili del trasporto di amiloide del siero A verso i tessuti danneggiati (in risposta alle citochine infiammatorie). Questo fenomeno, che avviene nelle reazioni infiammatorie di fase acuta, serve ad attrarre e attivare i leucociti. Nelle fasi croniche, invece, la sua deposizione nei tessuti è patologica e prende il nome di amiloidosi.

Dimensioni delle HDL e salute

È dimostrato che, rispetto alla quantità totale, la percentuale di HDL grandi e sferiche costituisce un elemento molto protettivo. Il rapporto tra HDL grandi e totali varia parecchio e può essere misurato solo mediante elettroforesi o metodi innovativi di spettroscopia.

Sono state individuate cinque sotto frazioni di HDL; dalla più grande alla più piccola sono: 2a, 2b, 3a, 3b e 3c.

HDL e ipercoagulabilità

Studi recenti confermano che, nei pazienti diabetici di tipo 2, le HDL:

  • Svolgono un ruolo tampone verso gli effetti dell'ipercoagulabilità
  • Diminuiscono il rischio di complicazioni.

Esiste una correlazione negativa tra le HDL e il "tempo di attivazione parziale di tromboplastina", ovvero un parametro di valutazione dell'ipercoagulabilità.

HDL e memoria

Il livello di lipemia a digiuno è associato alla capacità di memoria verbale a breve termine. Nei soggetti di mezza età, bassi livelli di colesterolo HDL si accompagnano a una scarsa memoria e tendenza al peggioramento.

È possibile che si tratti di una correlazione indiretta, legata all'alimentazione, alla sedentarietà e all'assenza di attività motoria.

Rischio Cardiovascolare

Valori di HDL e rischio cardiovascolare

La misurazione delle HDL viene eseguita con le analisi del sangue. Per il costo elevato nella rilevazione diretta del colesterolo HDL e LDL, l'analisi viene solitamente effettuata cercando il valore indiretto del HDL-C (colesterolo associato alle ApoA-1/HDL).

Nel siero sanguigno, dopo aver sottratto l'HDL-C, il colesterolo rimanente è quello LDL e VLDL. La relativa concentrazione, nota come non-HDL-C (potenzialmente aterogeno), sembra essere un indicatore migliore (e più facilmente calcolabile) di rischio cardiovascolare.

Il rischio aterosclerotico aumenta se:

  • Le HDL sono inferiori alla norma
  • Il non-HDL-C è superiore alla norma.

Le persone con livelli superiori di HDL tendono ad avere meno possibilità di ammalarsi di aterosclerosi.

Chi mostra livelli di HDL inferiori a 40mg/dl ha un'incidenza superiore di patologie cardiache.

Al contrario, chi vanta livelli superiori di HDL "native" (vedi ultimo capitolo) mostra una salute cardiovascolare superiore.

Nella tabella sottostante è possibile trovare i valori raccomandati dalle linee guida.

Livello mg/dl Livello mmol/l Interpretazione
< 40 per gli uomini e < 50 per le donne < 1,03 Colesterolo HDL basso, elevato rischio di malattie coronariche
40-59 1,03 - 1,55 Livello di HDL medio
> 60 > 1,55 Alto livello di HDL, condizione ottimale considerata protettiva contro le malattie cardiache

Rispetto alle donne fertili, gli uomini tendono ad avere livelli di HDL sensibilmente più bassi, con molecole più piccole e contenenti meno colesterolo. Gli uomini hanno anche una maggiore incidenza di malattie cardiache aterosclerotiche.

Viceversa, dopo la menopausa, le donne tendono a perdere questa caratteristica metabolica.

Studi epidemiologici hanno dimostrato che alte concentrazioni di HDL (> 60 mg/dl) hanno un valore protettivo dalle malattie cardiovascolari come l'ictus ischemico e l'infarto del miocardio.

Logicamente, basse concentrazioni di HDL (< 40 mg/dl per gli uomini e < 50 mg/dl per le donne) aumentano il rischio delle malattie aterosclerotiche.

Il "Framingham Heart Study" dimostra che, per un dato livello di LDL e con HDL variabili, il rischio di malattie cardiache aumenta fino a 10 volte. Al contrario, per un livello fisso di HDL e LDL variabili, il rischio aumenta solo di 3 volte.

Nota: anche i soggetti con LDL molto basse, se mostrano una quantità insufficiente di HDL, sono predisposti alle malattie cardiovascolari.

Dieta

Dieta e HDL

La dieta è uno dei fattori più importanti nel miglioramento del profilo lipidico sanguigno.

Esistono nutrienti protettivi e molecole nocive.

La distinzione fra quali siano in grado di aumentare le HDL, ridurre le LDL e diminuire il colesterolo totale non è sempre chiara. Alcuni studi tendono a contraddirsi.

Nutrienti e alimenti che migliorano il rapporto HDL/LDL

Tuttavia, è possibile affermare che i seguenti alimenti/nutrienti siano in grado di migliorare il profilo colesterolemico:

  • Acidi grassi polinsaturi essenziali: sono del gruppo omega 3 (EPA*, DHA* e ALA*) e omega 6 (LA). Hanno sempre un effetto positivo sulla colesterolemia e sulla trigliceridemia. Gli omega 3 si trovano sotto forma di EPA e DHA nel pesce azzurro (alici, sardina, sgombro, palamita, tonno ecc), nei pesci dei mari freddi, nelle alghe e nel krill. L'ALA, invece, si trova in alcuni semi oleosi (ad esempio i semi di lino, di kiwi ecc) e nei relativi oli di estrazione. Gli omega 6 (soprattutto LA*) sono tipici dei semi oleosi (noci, pecan, macadamia ecc) e dei relativi oli di estrazione. Molti alimenti contengono sia omega 3 che omega 6 (generalmente più abbondanti)
  • Acidi grassi monoinsaturi: dei quali il maggior esponente è l'omega 9 (OA*), svolgono un ruolo simile a quello dei polinsaturi essenziali. Sono abbondanti nelle olive, nei semi oleosi (ad esempio le nocciole, l'argan ecc) e nei relativi oli di estrazione.

*EPA = acido eicosapentaenoico, DHA = acido docosaesaenoico, ALA = acido alfa linolenico, LA = acido linoleico, OA = acido oleico.

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Colesterolo HDL - Colesterolo Buono 4

Nutrienti e alimenti che peggiorano il rapporto HDL/LDL

Al contrario, i seguenti nutrienti tendono a diminuire il colesterolo HDL e ad aumentare quello LDL (soprattutto in forma ossidata), il colesterolo totale e la trigliceridemia:

  • Colesterolo esogeno: è tipico dei cibi di origine animale; risulta abbondantissimo nel tuorlo d'uovo, nelle frattaglie (ad esempio il fegato e il cervello) e nei formaggi grassi (pecorino, mascarpone ecc)
  • Acidi grassi saturi: tipicamente animali, sono abbondanti soprattutto nei formaggi e in certi tagli di carne (animali terrestri). Non mancano anche negli oli per la frittura di scarsa qualità, come, ad esempio, l'olio di palmisto o tutti quelli bifrazionati
  • Acidi grassi idrogenati: si tratta di grassi vegetali modificati dall'industria alimentare. Hanno le medesime proprietà fisiche e lo stesso impatto metabolico dei saturi ma, in certi casi, risultano anche peggiori. Infatti, durante la loro produzione, una parte degli acidi grassi si trasforma in conformazione -trans (molto più nociva). Gli alimenti che contengono grassi idrogenati sono le margarine e gli alimenti confezionati: dolciumi, snack ecc
  • Eccesso di carboidrati, soprattutto da alimenti raffinati: in associazione all'obesità, tendono a provocare iperglicemia e diabete mellito tipo 2. L'iperglicemia compromette la struttura molecolare delle lipoproteine riducendone l'effetto metabolico. È quindi necessario ridurre il carico dei cibi ad alto indice glicemico come: zucchero discrezionale, dolciumi, bevande dolci, pane bianco, grosse porzioni di pasta e pizza, snack ecc.
  • Alimenti poveri di tutte le molecole preventive che abbiamo elencato sopra e ricchi di molecole nocive; soprattutto i junk food.

Il consumo di alcol tende a aumentare i livelli di HDL e, se moderato, si associa a un basso rischio di mortalità1.

Il tabagismo sembra esercitare un effetto negativo sulla colesterolemia HDL. Tuttavia, pare che l'uso di cannabis eserciti un effetto positivo2.

  1. Types of alcoholic beverages and blood lipids in a French population - Ruidavets JB, Ducimetière P, Arveiler D, Amouyel P, Bingham A, Wagner A, Cottel D, Perret B, Ferrières J (Jan 2002) - Journal of Epidemiology and Community Health 56 (1): 24–8.
  2. The impact of marijuana use on glucose, insulin, and insulin resistance among US adults - Penner EA, Buettner H, Mittleman MA (Jul 2013) - The American Journal of Medicine 126 (7): 583–9.

Attività Fisica

Attività fisica e HDL

L'attività fisica è in grado di aumentare le HDL, talvolta mantenendo costanti le LDL. Come risultato, il colesterolo totale potrebbe subire un incremento. Questo fenomeno, che a prima vista potrebbe apparire controproducente, è invece particolarmente auspicabile poiché migliora il rapporto tra colesterolo buono e colesterolo cattivo.

Gli sport più efficaci nell'aumento delle HDL sono quelli che attivano principalmente il metabolismo aerobico, ma che toccano anche picchi di alta intensità. È dimostrato che, nei sedentari, avviare un protocollo di attività aerobica induce un aumento delle HDL pari al 3-9%.

Inoltre, l'attività sportiva aerobica favorisce il dimagrimento. Soprattutto in caso di obesità viscerale, il calo ponderale imposto dall'attività fisica e dalla dieta determina un aumento delle HDL pari a 0,35 mg/dl ogni chilogrammo perduto. Il protocollo sportivo per l'aumento delle HDL deve avere i seguenti requisiti:

  • 5 allenamenti suddivisi in 5 giorni alla settimana
  • Intensità bassa
  • Durata 30-40'.

Oppure:

  • 3 allenamenti suddivisi in 3 giorni alla settimana
  • Media intensità alternata ad alta intensità, con proporzione variabile tra di esse
  • Durata variabile a seconda dell'intensità, da 20-30' a 30-40'.

In totale, sarebbe meglio raggiungere circa 150' settimanali con intensità media.

Aumentare le HDL

Consigli per aumentare le HDL

In termini pratici, per aumentare le HDL e abbassare le LDL è necessario seguire queste indicazioni:

Farmaci

Esistono farmaci utili per aumentare le HDL?

Per quel che riguarda gli integratori alimentari, esiste una correlazione positiva tra l'assunzione di magnesio e niacina (vitamina PP o B3) e l'aumento delle HDL. La niacina (integrazione da 1 a 3 g/die) aumenta le HDL inibendo selettivamente l'enzima epatico diacilglicerolo aciltransferasi 2, riducendo la sintesi dei trigliceridi (trasportati dalle VLDL) e la relativa secrezione. Il margine di miglioramento è compreso tra il 10 e il 30%, che fa della vitamina PP la molecola più efficace in assoluto nell'aumento delle HDL.

I farmaci più utilizzati nella riduzione del colesterolo sono le statine. La maggior parte di queste molecole esercita un effetto ipocolesterolemizzante sulle LDL. Le statine sono anche contenute naturalmente negli alimenti; ad esempio, nel riso rosso fermentato.

Nota: nessun farmaco studiato per aumentare le HDL ha dimostrato di migliorare in maniera consistente lo stato di salute, riducendo il rischio cardiovascolare.

In altre parole, gli alti livelli di HDL si correlano a un miglioramento dello stato di salute SOLO quando tale incremento è di tipo metabolico (HDL native). Non è da escludere che questa sfaccettatura interessi, oltre alla quantità, il tipo di HDL specifico. Oppure, che siano coinvolti altri fattori dei quali attualmente ignoriamo l'esistenza.

Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer